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04-07-2004, 11.40.53 | #7 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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ATI-Yoga e Dzogchen...
Bella storia... Ati Yoga é lo stesso Dzogchen...
"Ati Rimé, insegnamenti atiyoga senza confini", in Yoga in Occidente, ASYCO, Anno I, n. 3, 2003. Ati Rimé è il titolo di un testo tibetano su cui sto basando i miei corsi di yoga. Esso contiene le istruzioni fondamentali di un ciclo di insegnamenti tantrici incentrati sull'atiyoga, anche conosciuto in tibetano come zogcen (rdzogs chen). Questo particolare yoga contemplativo è sia la fase finale sia la via più elevata del tantrismo buddhista secondo la tradizione antica. Potrebbe essere equiparato all'advaita-vedânta di maestri come Ramana Maharshi e Nisargadatta o alla via "senza metodo" (anupâya) dello Shivaismo kashmiro. La via diretta dell'atiyoga viene paragonata all'asse di una ruota, i cui raggi rappresentano le diverse vie graduali. Perciò Ati Rimé non solo indica la via finale, ma tiene conto anche delle principali modalità di realizzazione dell'unica meta tramite le altre vie, senza alcuna discriminazione religiosa. Questa caratteristica "non settaria" viene chiamata in tibetano rimé, che significa "senza confini". Pertanto Ati Rimé non richiede la conversione alla religione buddhista. La finalità di Ati Rimé è unicamente la comprensione della propria vera natura originaria, che è la stessa in tutti gli esseri, ma si manifesta differentemente, dando origine a molteplici culture religiose. Tuttavia, siccome ogni spiritualità è espressione della medesima essenza primeva, innata in ogni essere umano, le differenti religioni sono accomunate da princìpi teorici e modalità pratiche universali. In accordo con la tradizione buddhista antica, Ati Rimé raggruppa tali aspetti teorici e pratici in nove vie o mezzi di realizzazione (yâna), che qui travalicano l'orizzonte culturale buddhista per aprirsi alle altre esperienze religiose. L'apertura di Ati Rimé, oltre che filosofica, è soprattutto metodologica, perché invita all'effettiva esperienza personale e alla verifica concreta nella vita quotidiana. Affinché il lettore possa farsi un'idea di ciò che intendo, propongo in queste pagine un semplice esercizio di meditazione basato sul metodo dello yoga-tantra, il primo dei quattro sistemi di yoga (gli altri sono il mahâyoga, l'anuyoga e l'atiyoga). La via dello yoga-tantra è la devozione (bhakti) alla divinità personale (ishta-devatâ) che, per i buddhisti tantrici, può essere uno dei cinque buddha principali o degli innumerevoli bodhisattva loro emanazioni (la tradizione antica conta 42 divinità pacifiche e 58 irate). Anche se queste entità derivano in gran parte dal mondo religioso hindu, tale matrice non viene più riconosciuta dai buddhisti ortodossi, che invece insistono nel sottolineare la radicale diversità tra le due religioni. da http://digilander.libero.it/atiyoga/yoga.htm ATIsha |