E' successo un pò di tempo fa... ho incontrato un amico. Stava molto male, era da tempo che preoccupava un pò i familiari e gli altri amici per gesti "strani" che faceva, per le fissazioni che gli erano prese... per tante cose. Veramente quando l'ho incontrato mi sono sentita raggelare: non avevo voglia di ascoltarlo, non avevo voglia di fermarmi. Non è che andassi da qualche parte in particolare, era una semplice passeggiata, oziosa e tranquilla. Non avevo appuntamenti che mi scandissero il tempo, nè emergenze o necessità impellenti. L'ho trovato sulla mia strada, semplicemente. Fermo davanti al bar, con la perenne sigaretta a consumarsi tra le dita (sembrava gli piacesse vederla bruciare, più che fumarla), appena mi ha vista si è diretto verso di me. Ho preparato un sorriso e mentalmente ho cercato un modo per disimpegnarmi. I soliti convenevoli di rito e poi lui ha cominciato a parlare. Un fiume in piena. Talvolta i discorsi erano logici, coerenti, spesso erano divagazioni, sembrava seguissero mille strade differenti...
Mi sono sorpresa ad ascoltarlo e a non cercare più affannosamente scuse per districarmi. L'ho ascoltato per un paio d'ore, senza interromperlo e senza togliere gli occhi dai suoi. Mi interessava davvero quello che diceva! E lui si placava mano a mano che parlava. Sembrava finalmente aver ritrovato la persona che aveva smarrito... Stupita non mi sono accorta che erano passati molto più dei 10 minuti che mi ero prefissa. Stupita, mi sono resa conto che mi interessava davvero starlo a sentire, cercare di capire cosa si portava dentro e perchè.
Poi, alla fine, lui mi ha preso le mani con gli occhi lucidi e non la smetteva di ringraziarmi. Io, francamente, ero un pò confusa. A mio modo di vedere non c'era niente per cui dovevo essere ringraziata e persino mi vergognavo della mia iniziale reazione. Ma lui continuava a dirmi "Grazie" e continuava ad avere gli occhi lucidi. Beh, piuttosto imbarazzata gli ho detto che non era il caso... Ma lui ha ribadito che ero l'unica persona che lo aveva "ascoltato" e che per questo voleva ringraziarmi. Non ho potuto ribattere.
Negli spazi di vita a venire è stata una "lezione" che ho ben ricordato. E che tuttora pratico.