“il modo di essere e alcune operazioni intellettive e volitive dell'essere
umano, pur procedendo dal corpo, trascendono il mondo materiale dimostrando
che non possono avere il corpo come unico soggetto.” Non è già questo un tranello, una contradizione interna a questo stesso discorso che ci tendiamo da soli? Se affermi questo è solo perché stai presumendo qualcosa in base ad una logica di una cultura al quale sei stato educato. Stai facendo del corpo la cosa già stabilita, un a-priori inconfutabile. Chi ti dice invece che questo stesso corpo, che è molto più evidente invece che sia ‘non solo materia’, ma giustamente anche ‘ENERGIA’ non possa essere un tutto, un fondamento esauriente di una concretezza che è già la cosa più semplice da vivere sperimentare e chiacchierarci sopra… Ma, già, dimenticavo, senza creare il problema come si fa a vivere? Bisogna inventarlo per poter sentire di esistere egoisticamente vantandosi di averlo risolto. Questa trascendenza, se invece si fosse semplici, umili e onesti con l’evidenza del concreto e del senso comune, non avrebbe bisogno di essere pensata, indagata, citata. Perché, di fatto, quando ci si addentra in questi vicoli ciechi [e se ti posso dar ragione nello stare calmi da parte della scienza nel confutarne l’esistenza (dell’anima), allora è verissimo anche il contrario, pena l’estremismo] si agganciano una serie di intricate vie altrettanto chiuse su se stesse, per esempio “il desiderio della felicità assoluta e
quindi dell'eternità.” , addirittura questo è un fondamentale errore che compie il nostro contorto sistema di pensiero. A questo proposito metto un passo di quell’amico che tanto sono costretto a citare perché voglio essere il più chiaro possibile. Da “Il coraggio di essere soli”>> “UG: È il passato che ha proiettato questi obbiettivi – dio, l’illuminazione, pace interiore, quel che sia – e li ha collocati nel futuro, fuori portata. Cosicché la felicità sta sempre nel futuro, domani. Un uomo felice non starebbe interessato nella ricerca della felicità. Un uomo ben alimentato non sta in cerca di cibo. Interlocutore: Sicuramente la vera comprensione, di cui tutti siamo più o meno capaci, si compie non nel futuro, bensì ora, nel presente.
UG: Esiste solo il passato. Gli uomini santi che parlano dell’illuminazione e queste assurdità vi hanno insegnato che il passato deve fermarsi per vedersi liberi e poter operare nel ‘presente’ e così realizzare le vostre possibilità, potenziali o future. Questo io lo nego. Per prima cosa, perché dovreste essere interessati nel cercare di impedire che il passato interferisca col presente?
Notate che questa idea che il passato deve morire, che il tempo deve finire, è stata posta dentro di voi da quei autodichiarati guardiani della cosiddetta anima – i sacerdoti, gli uomini santi, e i salvatori dell’umanità. Non è qualcosa di vostro. Dovete vedere con molta chiarezza anche le implicazioni di finire con l’influenza del passato. È qualcosa di realmente pericoloso, una calamità. Nella vostra ricerca per trovare la fine del tempo, il passato, dovete usare il passato. Così che solo riuscite a perpetuare il passato.
Questo è un fatto, vi piaccia o no. Qualsiasi cosa che fate –avere pensieri più amorevoli, comportarsi senza egoismo, mirare alla vita negativamente invece che positivamente, ascoltare gli uomini santi, ascoltare me – sta soltanto dando continuità al passato. Tutte le tecniche e metodi di realizzazione di cui disponete provengono dal passato, e sono, in questo modo, inutili. Fortunatamente, non c’è assolutamente niente da realizzare.
I: D’accordo, però credo che la maggior parte di noi si renda conto che la vera felicità è un prodotto secondario di qualche altra cosa, e non può essere ottenuta in e per se stessa. UG: La vostra approssimazione reale alla felicità è basata nell’autointeresse e nell’ingenuità. Siete dei cercatori di piacere per tutta la vita, e in questo modo la vostra idea della più alta felicità è semplicemente un’idea di piacere interminabile senza un momento di dolore. Se percepite, se fosse che davvero vi riuscite, l’assurdo di questo tendere, allora dite, «Se potessi trovare dio e l’illuminazione sarei libero dal desiderio contraddittorio di avere l’uno (il piacere) senza l’altro (il dolore)».
Cosicché questo poi si converte nella vostra meta, raggiungere la quale prenderà altro tempo. Siete di nuovo dove avete cominciato. Pretendere la cessazione della continuità del movimento del passato è ridicolo e senza fondamento. Ci hanno lavato il cervello tutte queste persone con l’idea che se ci liberiamo dal passato in questa vita, tutto diventerà color rosa, pieno di luminosità e dolcezza. Sono tutte stupidaggini, pura fantasia e nient’altro.
Vi siete bevuti tutto questo, vi siete innamorati di questo, sfortunatamente. Dopotutto, che potete fare? Tutte le vostre azioni provengono dal passato.
E qualsiasi cosa che fate fortifica le catene di piacere e dolore.”
-Per quanto dici sui principi primi, anche qui non noti come tutti siamo strangolati dallo stesso cappio che ci mettiamo al collo da soli? Entrambe, scienza (accademica o imbevuta di spiritualità) e filosofia prima (o ultima o chissàcché), non possono prescindere dalle premesse. È troppo chiaro, di entrambe siamo o non siamo sempre noi a occuparcene? Quindi tutto fa riferimento al sistema di interpretazione umano, che è contorto in partenza e solo agisce a partire da premesse sostenute dalla logica (eventuale e ancora una volta soggettiva). Ma a questo, filosofi e scienziati un po’ più accorti, realisti e sinceri ci sono arrivati da tempo. Dalle stesse teorie contemporanee sulla relatività fino alle più moderne, fino a quelle di cui si è scoperto la correlazione con le ‘scienze spirituali’ (vedi ‘Il tao della fisica’, per esempio, di F.Capra), siamo solo arrivati al punto (di partenza, in effetti
) di non poter prescindere dalla compartecipazione dell’osservatore all’evento, essendo lui stesso implicato nell’evento stesso. E non dà questo fatto ragione alla questione più semplice che dopotutto siamo anche noi nient’altro che Unici Eventi di Natura?
p.s.: - Einstein dice bene quando dice che sono tutte Convinzioni. - “Ente spirituale che Supera la natura…”, e non è questa appunto una premessa sostenuta dalla logica, dalla logica spirituale, APPUNTO…..!