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08-11-2003, 18.22.03 | #47 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Mistico, credi che una goccia che compone l'oceano sia meno importante dell'oceano? non è più dell'oceano, ma è l'oceano.
Ciascuno è simile ad una goccia d'acqua staccata dall'oceano, che sia nuvola o sangue o latte o rugiada o fiume o linfa poco importa. Resta sempre parte dell'oceano anche se non appare evidente all'occhio non esperto. Stamattina guardavo nella mia tazza di caffè e latte. E pensavo al viaggio che aveva fatto quel latte per giungere sino a me. Latte-oceano, prima una nuvola, poi pioggia, poi pianta, poi mucca, poi latte e poi gli uomini che l'avevano portato sino a me. E il caffè anche quel liquido nero aveva fatto il suo bel viaggio. Pianta, seme, seme che perde la propria acqua e poi la ritrova e giunge nella mia tazza ed entra dentro di me e diviene parte del mio corpo. Ma non tarderà a riprendere il viaggio, anzi forse è già lontano da me. Lo spirito, forse, è simile a quella goccia d'acqua che abbandona il suo oceano per farvi prima o poi ritorno. Ciao Mary |
08-11-2003, 19.32.12 | #48 |
Anima Antica
Data registrazione: 22-07-2002
Messaggi: 423
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Mary
Io invece mi trovo più vicina al punto di vista di Mistico piuttosto che al tuo. Ho l'impressione che l'essere umano si sia gonfiato di una immensa presunzione dimenticando che noi siamo, al pari di tutto ciò che è presente, solo dei granelli di polvere, fra i tanti. Non conosco la ragione o la necessità della nostra esistenza, ma ritengo comunque che sarebbe molto migliore se la smettessimo una volta per tutte di considerarci speciali. Neppure in quanto "gocce nell'oceano". La tua è un'immagine molto poetica, ma temo che sia un modo indiretto per riprendere sotto altra forma il "potere personale" dell'uomo.... ed io penso che invece noi uomini non ne abbiamo affatto...
La mia visione della divinità è strana, fluida e sfumata, imprecisa. Ora come ora posso dire che sono leggermente più propensa a considerare la divinità come una forza impersonale omnipresente, ma proprio per il fatto che è impersonale la ritengo assolutamente, spietatamente sorda ad alcun tipo di preghiera, richiamo, implorazione, giaculatoria o quant'altro possa emettere un singolo essere vivente. Accontentiamoci di far parte della rete della vita, mi pare che sia già tanto! |
08-11-2003, 20.18.02 | #49 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Le preghiere servono
Citazione:
Solo, bisogna indovinare in quale orecchio di Dio sussurrarle... Tempo fà dissi in questo forum che, così come è inutile chiedere qualcosa al Presidente della Repubblica, così é inutile pregare L'immensità di Dio... Però c'é un "ufficio competente" di Dio per ogni cosa. Dobbiamo solo scoprire dove indirizzare le nostre preghiere. Oggi lo credo ancora, e non penso che potrò cambiare idea su questo! Ciao! |
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09-11-2003, 09.50.00 | #50 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Ygramul
il mio non era in alcun modo un atto di presunzione, quale presunzione può avere una goccia d'acqua? Noi non siamo speciali e neppure feccia dell'universo. Noi siamo quel che siamo. Questo è un tema che affronto da una vita. Se non ti senti degno di essere amato, se ti senti rifiutato e abbandonato da dio e dalla natura, se ti senti una cosa del tutto inutile come puoi affrontare la vita? come puoi metterti nelle condizioni di amare? Per amare devi divenirne capace, e devi sempre partire da te stesso. Se ti senti un granello di sabbia o un granello di polvere va benissimo se hai rispetto per la dignità di quel granello, se senti che è comunque parte dell'univeso. Cos'è, in fondo, un granello di sabbia? non è un minuscolo frammento di quel che un tempo era una grande roccia? Rifiutare la presunzione per abbracciare l'umiltà non porta alcun frutto se non quello di comprendere che devi staccarti da entrambi. Non so la ragione della nostra presenza ma non importa: ci siamo. Il potere personale è indispensabile per ritornare all'oceano. Ma un potere personale che è soltanto consapevolezza di se stessi, che è solo ricerca della libertà pura. La spietatezza della vita io l'ho conosciuta sulla mia pelle, ma ho conosciuto anche la necessita di quella durezza. Le preghiere vanno poste nel modo giusto. Ci sono cose che noi chiediamo e le otteniamo altre non ci è concesso. Ma per il semplice fatto che non conosciamo le conseguenze delle nostre stesse richieste. Se il Cielo avesse ascoltato il mio dolore e mi avesse affrancato dalle mie sofferenze oggi io non avrei l'esperienza che ho, non avrei visto quel che ho visto, non sarei quella che sono. Ma quando chiedo aiuto per comprendere, quando chiedo una fiaccola in una notte buia vengo ascoltata. All'evento non possiamo sfuggire perché è già stato programmato, ma possiamo essere aiutati a viverlo e farlo fruttificare, senza esserne schiacciati. Non conosco l'oceano ma ho davanti una goccia d'acqua. Non conosco Dio ma ho davanti una sua scintilla. |