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06-10-2014, 22.13.35 | #42 | ||
Moderatore
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Riferimento: una nuova babele? (anche in versione galattica)
Citazione:
E chi è che sta al centro? Tu? Io? Il tuo o il mio modo di pensare e vedere? O quello di Socrate o di chiunque altro? Come lo stabiliamo? Nell'esempio di Acquario al centro ci stava l'elefante, ma l'elefante non era osservatore, bensì l'oggetto dell'osservazione, era ciò che appare a chi sta sulla circonferenza, perché l'apparire dell'elefante è solo sulla circonferenza che accade, in ogni punto della circonferenza collegato a ogni altro punto. La circonferenza è il modo di apparire del centro e non c'è altro modo se non questo, il centro appare solo alla superficie della circonferenza. O forse vogliamo dire che al centro sta l'osservatore privilegiato, dunque l'io soggetto per eccellenza che vede tutta la circonferenza ammesso che possa girarsi quanto vuole o che abbia occhi ovunque, un io-Dio? Il problema è che è sempre l'io che si pretende al centro, riconosciamolo una buona volta, è l'io di ciascuno che vuole essere l'unico osservatore e al contempo l'unico osservato, pure quando lo nega con tanta finta e ipocrita umiltà e sedicente ponderata sapienza senza però mai negare che proprio e solo la sua visione è quella centrale e che al centro alla fine dei conti se non c'è lui ci sta pur sempre quello che lui vuole ci stia (che io voglio che ci stia). Il problema ha un aspetto metafisico (chi sta al centro?) e uno pragmatico poiché qualsiasi risposta alla domanda metafisica potrà essere sempre messa in dubbio e non vale certo dire togliamo di mezzo il dubbio, il dubbio non lo si toglie di mezzo, c'è. Non lo si supera nemmeno per fede anche se la fede vuole superarlo negandolo, perché la fede si basa proprio su quel dubbio che vuole negare e una fede che nega il dubbio in realtà nega se stessa, la sua stessa matrice sperando così di superarlo con un atto di volontà, non è richiesto forse ai fedeli una forte volontà per superare ogni dubbio? La domanda fondamentale resta comunque chi sta al centro in modo indubitabile? La certezza non è concessa a nessuno se non come pretesa di certezza, se non come volontà di potenza, ma la volontà di potenza è volere il falso come vero e il vero come falso, è volere l'impossibile della contraddizione e dunque il nulla anche quando sostiene di ergersi a barriera contro il nulla. Citazione:
Certo, mi potresti dire che Gesù è Dio, dunque la sua umiltà è essersi ridotto a uomo per amore dell'uomo. Ma di questo non si può forse e comunque dubitare? Cosa dovrebbe impedire di farlo? Quanto a Socrate spesso si atteggia a umile, ma non è per nulla umile e comunque nei dialoghi platonici spesso non giunge a conclusioni definitive, tutt'altro. Per Socraate poi la ricerca della verità è maieutica, è un continuo mettere in dubbio ciò che si è convinti di pensare per accorgersi che non è per nulla convincente (che non necessariamente è ciò che convince Socrate, Socrate in linea di principio è solo un aiuto al percorso). l'ignoranza è esattamente la condizione umana, ciò di cui solo possiamo essere consapevoli. Hoi siamo esseri umani perché ignoriamo e perché possiamo accorgercene. Riconoscere il dubbio è l'unico modo per riconoscere la propria umanità sinceramente e un sacerdote che non dubita (proprio come chiunque altro) è come un pazzo affetto da paranoia, non potendo essere né un animale né un Dio non ha alternative. E' vero, il dubbio aumenta la confusione, ma è la sola dimensione in cui l'uomo può esistere, sia dunque sempre benedetta. Occorre poterla accettare per gestirla prima di tutto in se stessi, questo sì, ma gestirla non vuol dire sopprimerla o nasconderla sotto la coperta di una fede indubitabile. Dopotutto l'ordine quasi perfetto può esserci solo nei lager, oppure al cimitero. Forse c'è solo una cosa di cui non si può dubitare, del proprio dubitare: dubito ergo sum |
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07-10-2014, 05.34.52 | #43 | ||
Moderatore
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Riferimento: una nuova babele? (anche in versione galattica)
l'immagine del cerchio e il suo punto centrale,per quanto grossolanamente si può provare,penso può avere diverse interpretazioni e allo stesso tempo valide.
può essere più semplicemente una "modalità" per arrivare a comprendersi,come può essere un percorso dall'ego fino ad arrivare al Se',allora questi due piani vedranno le cose "rovesciate" e dal dubbio (sacrosanto e legittimissimo) sul piano relativo (circonferenza) vede realizzarsi la certezza dell'assoluto (punto centrale) questi due livelli sono comunicabili fra loro? credo di no proprio perché "rovesciati" Citazione:
da questo punto di vista al centro non ci sarà più "niente",sarà' quel vuoto che tutto riempe,da cui tutto trae origine,per cui non potranno esserci de-finizionii Citazione:
magari non ce ne bisogno,credo pero che solo lui può "collocarsi" (se necessario) da ambo le parti.. questo dal mio puntino di vista |
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07-10-2014, 10.58.42 | #44 | |
Ospite abituale
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Riferimento: una nuova babele? (anche in versione galattica)
** scritto da maral:
Citazione:
Ma il dubbio che tu proponi è solo uno dei tanti che derivano dal Dubbio che separa o unisce maggiormente gli esseri umani nella Torre di Babele: Gesù è testimone autentico e sincero di Dio o è un millantatore? E' da questo "dubbio" principale, dalla fede che si sviluppa in questo Mistero, pro o contro la Verità Assoluta del Vangelo, che analizziamo, meditiamo e reagiamo. Nessuno è esente dal dubbio, ma solo attraverso di esso si consolida la fede. Quindi se tu sostieni che Gesù non è stato umile in alcune circostanze narrate nel Vangelo, è contraddittorio, perchè non credi nella Verità che questo testo afferma di proclamare, ossia, che Gesù è il Figlio di Dio, ma prendi solo gli spunti che ti servono per trasformare la sua divinità in umanità. Invece, se si accetta che Gesù è il Messia, si accreditano i suoi rimproveri e le sue invettive come un monito paternale per dirigere e orientare la pecora smarrita o indisciplinata all'ovile. Come fa qualsiasi genitore con i figli. Inoltre, la tua giusta osservazione sul gesto dei martiri non è superbia, ma vanità, vanità nel Signore, cosa largamente annunciata e descritta nella Bibbia, come unica velleità a cui il vero fedele può e deve auspicare e nutrire: "Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto: Chi si vanta si vanti nel Signore". - ( 1 Cor 1, 30-31) Io (martire) muoio, mi faccio uccidere, perché il mio modello di vera vita è il Signore che è morto, si è fatto martorizzare, per amore mio; ed io mi vanto di quel che il Signore ha fatto per me, io Lo ringrazio per concedermi la grazia di morire ed essere come Lui. Pace&Bene ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ** «Mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio» (1 Gv 4, 1) |
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09-10-2014, 21.46.48 | #45 | ||
Moderatore
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Riferimento: una nuova babele? (anche in versione galattica)
Citazione:
Citazione:
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10-10-2014, 10.48.16 | #46 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: una nuova babele? (anche in versione galattica)
** scritto da maral:
Citazione:
Certo, ma per credere, nel cristianesimo, a Gesù come Messia, non è possibile con la sola volontà di crederci, deve esserci principalmente "un tocco" da parte del trascendente, e poi, la tua volontà di crederci può svilupparsi; altrimenti avrebbero ragione coloro che credono di potersi salvare da soli. Inoltre il Dubbio non si cancella mai completamente, ma è continuamente riproposto, attraverso le vicissitudini quotidiane, in molteplici dubbi, per affermare e consolidare maggiormente la Fede, la volontà di credere che quel che dice Gesù è tutto vero, la volontà di conformarsi alla Sua sequela. La nostra volontà di credere non è altro che una risposta ad una proposta d'amore, d'amicizia fedele, fattaci da Dio, e non può essere mai un nostro invito. Citazione:
Quel qualcosa in più è lo Spirito Santo, ormai in quel momento è Lui che dirige "completamente" il tuo essere: " ...il mio sentirmi niente essendo ciò che sono...", un tutt'uno con la Trinità, con la Verità, con l'Amore. Pace&Bene |
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12-10-2014, 17.38.36 | #47 | |
Moderatore
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Riferimento: una nuova babele? (anche in versione galattica)
Citazione:
Ma questo sentire è come camminare su un filo: il pericolo di precipitare negli abissi della volontà di potenza è a ogni passo. |
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12-10-2014, 23.11.55 | #48 |
Ospite abituale
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Riferimento: una nuova babele? (anche in versione galattica)
@maral
E' logico che è interessante, è l'unico motivo per cui siamo al mondo: Qualcuno che ci ama da morire; una volta individuato niente è più come prima, tutta la meraviglia è per sempre. Inoltre il tocco non è che si manifesta negli altri, ma è proprio Dio (Spirito Santo, Vergine Maria, Santi, Angeli, Gesù Cristo stesso, ecc. ecc.) che si presenta in una circostanza della tua esistenza:- "lo sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dèi di fronte a me". - cioè, Io (Dio) ho fatto già qualcosa per te (e mai può essere al contrario), già ti ho dimostrato la mia potenza, la mia sapienza, la mia misericordia, adesso tu vuoi corrispondere liberamente, gratuitamente, razionalmente, a questa relazione? -No. -Sì. Allora Ti proverò attraverso il comportamento recondito del tuo cuore nei confronti del tuo prossimo: "Non puoi amare Dio che non vedi se non ami il fratello che vedi" - (1Gv 4,20). Pace&Bene |