sì, lo sappiamo che vuoi che dica l'individuo per poi tirare fuori la solita storia del falso ego e compagnia cantante....
ma già ti ho scritto che in questi termini non c'è dialogo possibile.

buonanotte

Quali sono i termini per il dialogo ?

Ti ho chiesto chi sei...ma tu ancora non lo sai ....

avresti potuto rispondermi cosi:


Io non sono…

Che cosa farò, musulmani?
Non mi riconosco più.....
Io non sono né cristiano né ebreo,
né magio né musulmano.
Io non sono dell'Est né dell'Ovest,
né della terra né del mare.
Io non provengo dalla miniera della natura
né dalle stelle orbitanti.
Io non sono della terra o dell'acqua,
del vento o del fuoco.
Io non sono dell'empireo
né della polvere su questo tappeto.
Io non sono del profondo né dell'oltre.
io non sono dell'India o della Cina,
di Bulghar o di Saqsin.
Io non sono del regno dell'Iraq
né della terra del Khorasan.
Io non sono di questo mondo né dell'altro,
non del cielo né del purgatorio.
Il mio luogo è il senza luogo,
la mia traccia è la non traccia.
Non è il corpo e non è l'anima,
perché appartengo all'anima del mio amore.
Ho riposto la dualità
e visto i due mondi come uno.
Uno io cerco, Uno conosco.
Uno io vedo, Uno chiamo.
Egli è il primo, egli è l'ultimo.
Egli è l'esterno, egli è l'interno.
Non conosco che Hu, nient'altro che lui.
Ebbro della coppa d'amore,
i due mondi mi scivolano dalle mani.
Non mi occupo di nient'altro
che divertimenti e bere forte.
Se una volta nella vita ho trascorso un instante senza te,
mi pento della mia vita vita da quel momento in poi.
Se una volta in questo mondo
otterrò un istante con te,
mi metterò i due mondi sotto i piedi
e danzerò eternamente di gioia.
Oh Shams di Tabriz, sono così ebbro in
questo mondo
che salvo la baldoria e l'ebbrezza
non ho storie da raccontare.

Gialal al-Din Rumi

il buon senso.. sempre quello al primo posto!...

caro Yam,
se io avessi anche solo un millesimo della saggezza e della profondità di Rumi stai sicuro che non sarei qui....
inoltre, di solito, rispondo con parole mie e non con citazioni (come fai spesso tu), ma con un seguace del relativismo buddhista come te non ritengo producente un dialogo.
ovviamente, sia chiaro, rispetto in toto il tuo modo di pensare.

ciao

la penso così anch'io, ora più che mai.. non si può generalizzare una via e discapito di altre.. capisco cosa intendi.. ecco perchè esistono tanti sentieri.. fino a giungere all'unica Via, dove tutto si converge, si unisce..
ecco che le varie Tradizioni dei vari luogi di origine trovano il loro senso, la soluzione ai vari problemi sociali e di conseguenza individuali, anche se spesso ciò affligge l'umanità...
con questi dati alla mano possiamo anche considerare, per noi occidentali o occidentalizzati, che certi criteri di valutazione storica ci possono aiutare ad individuare e riconoscere forme di Tradizione ormai obsolete, morte...
L'imporante resta saper trovare la propria strada per innalzare la nostra Spiritualità nella vita e riuscire a percorrerla fino in fondo...


non cercavo direttamente una tua appartenenza a qualche Tradizione o scuola... mi riferivo più che altro alla pratica fine a se stessa, cioè se segui quanche pratica che innalzi il tuo stato d'essere, se mediti, lavori su te stesso insomma, per "migliorare" quegli aspetti individuali che hai elencato sopra...

sì atisha, alle volte medito (bisogna però vedere cosa si intende con ciò).
lavoro su me stesso, ma queste attività portano ad un reale progresso interiore? ad un autentico, definitivo e non solo apparente e momentaneo miglioramento?
fuori da un'appartenenza non credo.
il discorso è comunque complesso e molto personale e mi riesce difficile affrontarlo in un pubblico dibattito.

buona giornata a te

Relativismo Buddista?
Saresti cosi gentile da spiegarmi in cosa il Buddismo sarebbe relativista?
Ed essendo tu un ammiratore di Guenon mi sapresti spiegare le differenze tra il Vedanta e il Buddismo?
Accidenti non sono mai riuscito a vederle.
Ed eventualmente anche tra L'Islam e il Buddismo?
Ovviamente mi accontento dell'ontologia, della metafisica, della visione ultima della realta', lasciando da parte tutto cio' che sta sotto. (anche perche' e' li che si dovrebbe evidenziare il Relativismo).
Grazie, aspetto fiducioso.

Salve e buon pomeriggio!
è la "grande" Jihad, lo sforzo interiore, la lotta spirituale contro le proprie passioni e pulsioni devianti dal cammino verso Dio e cosa lo differisce, caro electrolimes, dalla accettazione delle 2 prime nobili verità del bhudda? forse perchè non si parla di Dio?
scusate l'ntromissione, dove c'è relativismo nel pensiero bhuddista? claudio

certo.. bisogna intendere... cosa s'intende con meditare, cosa crea, che varco apre...
quanto alla tua velata domanda, posso risponderti sì...
si può ottenere ciò anche al di fuori di un'appartenenza, anche se si parte sempre da una base di appartenenza (o gruppo.. Tradizione ecc..)
un punto di partenza ci deve essere, dunque resta tutto troppo astratto... troppo intellettuale, poco praticabile...
ma i territori toccati dall'esperienza stessa sono e possono essere vasti, intercambiabili, intrecciati... pwerchè la ricerca dell'essenza è e resta per tutti Una.
Concordo che è un discorso complesso (per non banalizzare) e del tutto individuale..
accolgo così il tuo "richiamo" al non voler approfondire l'argomento in un probabile sterile pubblico dibattito...

Buona serata...