Nella rubrica "Esperienze di vita" di questo sito, Stefano Sottile racconta la sua interessante esperienza e forse il tema è già stato trattato, ma mi interessa rilanciarlo ora.

Ho il previlegio di avere un bosco vicino a casa che accoglie regolarmente le mie tristezze e le mie ansie, rigenerandomi ad ogni nostro incontro.

Qual'è la vostra esperienza? Avete mai parlato ad un albero, un sasso, al mare o a una montagna?

Che cosa vi succede quando siete in diretto contatto con la natura?

Ciao Monica
Io in genere mi rilasso.
Comunque sento di essere già natura..
Così anche in città ho imparato a farlo.
(non sarà la stessa cosa..ma pazienza..)

Salve!
cerco di far tacere la mente e ascolto l'albero,la montagna, il mare che mi parlano claudio

Ciao Monica 3,
io fin da piccolo ho avuto la fortuna di abitare vicino ad un bosco, la natura ha avuto un ruolo predominante nella mia infanzia, ha condizionato la mia visione della vita, a volte era la mia unica compagna di giochi, oggi che ho qualche annetto sulle spalle, ancora mi fermo ad osservare qualsiasi cosa stia accadendo, riesco a cogliere la sua bellezza con qualsiasi evento, sole, pioggia, nebbia, temporale, ed in qualche maniera mi rilassa profondamenete.
Lo Spirito in essa è molto presente e nell'osservazione, nel contatto, mi da un senso di Unità, di appartenere ad essa e la sua luce diventa più intensa.
Un'esperienza unica fu qualche anno fa durante un escursione in montagna, ebbi l'occasione di stare un pò da solo, mi sedetti sul sentiero che dava su una gola ed osservai la montagna opposta di fronte a me, il silenzio era accarezzato dal volo di alcune api indaffarate e qualche grillo, dietro a me e nella scarpata erbosa sottostante c'era una varietà fiori incredibile, ed il vento muoveva appena l'erba, così mi abbandonai a tutto questo, e dopo un pò ebbi la sensazione che la montagna di fronte mi venisse incontro, ed a quel punto divenni io stesso montagna, la cosa mi diede un energia incredibile, e l'emozione generò una piccola lacrima, questo purtroppo interruppe quella sensazione, ricordo comunque sempre volentieri quella meditazione, fu la mia prima sensazione profonda di Unità.
Mandi Mandi

Personalmente trovo che la natura sia il più potente solvente per cancellare le preoccupazioni e rimettermi in contatto con la mia anima.

Quando tutto vacilla e tutto sembra remare contro se riusciamo a perderci in
un tramonto, in un fiore, o nella carezza del vento o in un campo di grano tra i fiordalisi ed i papaveri, significa che nulla è perso.

La natura, secondo mè, è anche l’unica possibilità che abbiamo di contemplare il volto di “Dio”. Sempre ammettendo che Dio esiste.

Bellissima domanda e bellissime risposte!

Solo per il dubbio lasciato da VanLag:
Esiste la natura, la sua bellezza. Possiamo intuire una Intelligenza dietro tutto questo.
Occorre altro?

e poi dall'esperienza mistica della fusione con la bellezza si ritorna
al "villaggio" e si ritrova questo incanto negli occhi del bambino
che incontri per strada, nel viso di ogni persona che incontri,
nelle mani che stringi, in ogni singolo accadimento della vita.....
E nulla è mai perso perchè siamo vivi e la vita brulica attorno a noi
e dentro di noi.

sicuramente il bosco, come pure la campagna di mezza stagione, per chi è abituato al caos cittadino hanno un effetto rilassante. ma il relax deriva dall'assenza di pericoli, perchè in realtà trattasi di natura "domata" dall'uomo. quando foreste e savane pullulavano di belve feroci, serpi e insetti velenosi e gli umani per difendersi avevano solo bastoni e sassi scheggiati, anche la natura era un bello stress.

Per me imboccare il sentiero spirituale è stato un cambio totale, qualcosa è accaduto che non comprendevo...vivo in campagna eppure il contatto con la natura era abitudinario, scontato; da quel momento sono stata costretta a guardare non solo con gli occhi ma anche con i sensi. Mi dovevo alzare prestissimo, cosa inusuale ero abituata a dormire fino alle otto , nove, da quel momento il mio corpo si svegliava alle sei, mi alzavo e uscivo a guardare l'alba, gli occhi pizzicavano dall'emozione, dovevo andare una volta al giorno nel bosco a vedere il fiume che scorreva, stavo molto tempo ad osservare fino a sentirmi fiume, ma solo oggi capisco questo. Un'altra cosa erano i temporali, quando iniziava a piovere e poi seguivano lampi e tuoni, mi scaricavo dall'energia negativa accumulata...osservavo silenziosa. Ecco il primo impatto quando ho imboccato quel sentiero è stata "la natura" e poi lei mi ha portato via...

..scusate,ma non scherzavo affatto quando ho detto che mi sento (e quindi m'identifico nella) natura..
Sento valli,montagni,picchi e scoscese,brezze-ebbrezze,e dappertutto ruscelli e laghi silenziosi..
Affondo in sabbie mobili ,tocco terre pietrose,fango e pozzanghere,sono ramo foglia fiore tronchi,
ora v'è luce d'alba,ora sono tramonti rossi o buio nei boschi..
ora canta l'usignolo,ora si nega lo scoiattolo..
Devo continuare?