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13-02-2008, 20.32.23 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 213
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Riferimento: la memoria
Complimenti per la sensibilità, amico Fallible.
Tuttavia credo che non sia una questione di memoria, che è solo un serbatoio, un accumulatore di "esperienze ponderate". In virtù di quello che presumo di aver compreso dalla tua osservazione, credo che siano sia le informazioni che ci vengono dall'esterno, sia le esperienze che viviamo, ad influenzare e formare il nostro essere, sulla base del nostro essere stesso. Credo inoltre, che tutto dipenda dai riferimenti, dai principi sui quali costruiamo il nostro essere; a seconda dei principi che adottiamo, l'informazione o l'esperienza viene elaborata in maniera differente, ed in maniera differente viene costruito l'essere. La memoria diviene quindi il posto dell'informazione o dell'esperienza mediata od elaborata. In questo momento mi viene il dubbio se postare o no questo mio intervento: probabilmente è inutile. Beh, ci provo. (Scusate: postumi dell'influenza!) Saluti a tutti. |
13-02-2008, 21.05.18 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
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Riferimento: la memoria
La memoria non e' mai causa di nulla e questo i bambini lo sanno molto bene,
lo sanno bene anche i pedofili che stanno scendendo vertiginosamente a livelli sempre piu' infantili. Prima dei tre anni non c'e' ancora nessuna struttura esperenziale, nessuna difesa, nessuna preoccupazione, nessun imbarazzo, nessun pericolo di fare brutta figura, Non c'e' un se' da proteggere, non si deve sostenere una parte, non ci si deve comportare forzatamente in un certo modo, nulla di tutto questo viene richiesto, nulla di tutto questo e' necessario. E questo bisogno di sperimentare il non-necessario si sta riversando proprio sui bambini, troppo rischioso il guru, se poi non sono all'altezza ? |
14-02-2008, 10.23.24 | #5 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: la memoria
Citazione:
Non e' vero che prima dei tre anni..... Da zero anni inizia la relazione con l'oggetto primario: la tetta (o la tettarella nel caso del biberon). A suo tempo studiai Melanie Klein |
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14-02-2008, 11.01.32 | #6 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: la memoria
Noi viviamo nel passato...cioe' nella memoria.
Se cosi non fosse al mattino, dopo il risveglio, ci ritroveremmo in un mondo a noi completamente sconosciuto. La memoria e' il conosciuto. Come dice Rising Star e' un serbatoio di esperienze, un contenitore....di esperienze "sensibili". Quando vedo un albero c'e' un istante in cui la memoria non ha ancora incominciato a funzionare, quell'istante e' molto prezioso per lo Yoga (intendo per Yoga qualsiasi tipo di sensibilita' spirituale codificata o non codificata il cui significato e' la ricerca della sorgente di tutta la manifestazione e il ricongiungimento ad essa...). Vivere nel passato quindi significa vivere in quel mondo costruito dalla memoria, che e' un mondo di "pensiero". La memoria e' piena dei nomi dati agli oggetti e delle istanze emotive accumulate nel contatto del soggetto con gli infiniti oggetti (con cui e' entrato in con-tatto dal momento della nascita.....ma anche prima...avendo ogni individuo in se una eredita'...diciamo ambientale...). Nel momento del contatto scattano dinamiche di attrazione o repulsione o indifferenza. Cosi ogni volta che on oggetto si ripresenta alla coscienza, la memoria entra in azione: se ho avuto paura di un cane...ogni volta che vedro' un cane quella stessa paura si ripresentera'. (vissuti arcaici e coazione a ripetere in certa psicoanalisi...Vasanas nello Yoga) La memoria e' una funzione della mente...o una finzione della mente? |
14-02-2008, 12.30.03 | #7 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Lo siamo anche noi...
Finito di leggere queste parole, alzati, trova uno specchio e guarda i tuoi occhi, avvicinati e godi della loro bellezza quanto più a lungo possibile, senza sentirti costretto naturalmente e stando attento; potrai ritrovare per un istante, o forse più, questa mancanza di memoria, questo flusso atemporale, potrai quasi sentire lo scricchiolare di quei muri, ormai lontani, e dimenticarti per un attimo chi o cosa stai guardando e pure che stai guardando qualcosa.
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14-02-2008, 12.34.42 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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Riferimento: la memoria
Salve e buon giorno!
grazie per le risposte, flow se tentassi di essere meno oppositivo e più proponente forse ne trarremmo beneficio tutti, il mio più che un argomento di discussione è stata una condivisione di una sensazione...nulla di più; mi ritorna sempre a mente quanto diceva don Juan riguardo la "costruzione" del nostro mondo, ricordo che la realtà veniva percepita come "nagual" e "tonal", la prima è quella percezione dove il tutto non viene classificato e allora la sedia smette di essere sedia pur mantenedo la sua funzione, il tonal è tutto quello che deriva dall'esperienza e frutto della classificazione; dice bene flow quando afferma che non c'è ancora nessuna struttura esperenziale claudio |
14-02-2008, 14.08.00 | #9 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Aneddoto... :-)
A me sin da bambino, vi dirò, succedeva tutto ciò preferibilmente con le forchette, chissà perchè(!): se ne stava lì, in mano, e ad un certo punto mi dimenticavo a che serviva, mi dimenticavo il nome di quell'oggetto, lo guardavo e lo toccavo come fosse la prima volta, beh... è parecchio strano, il metallo, quelle punte... poi pian piano mi tornava in mente il nome "for-chet-ta"... che strano, mi son sempre detto, quanto è stupido questo nome... "forchetta", pensateci... ... adesso basta che lo ripeta qualche volta, così come qualsiasi altro, ed inizia a perdere il suo significato...
... mi ha sempre parecchio affascinato questa questione... ... la "memoria"... bah... |
14-02-2008, 15.36.48 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
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Riferimento: la memoria
Sono seduto e sto leggendo un libro, non importa se e' un libro spirituale o un topolino, all'improviso si stacca la coscienza, non so come spiegare.. si stacca la coscienza di veglia, si staccano le mani che reggono il libro, all'improvviso non c'e' piu' nulla che mi dice che sono sveglio e che quelle sono le mie mani. E' terra di nussuno, non c'e' nemmeno niente che mi dice che fino ad un attimo prima c'era uno stato di coscienza, guardo il libro e non riesco a quantificarne la grandezza, non riesco a trarre un significato dallo scritto, il respiro e' profondo, come sfondato, non conosco nulla e non manca nulla, non ci sono piu' impegni, non ci sono mai stati e mai ci saranno. E' il brodo primordiale del sonno profondo, da qui' non c'e' nessuna esigenza di andare altrove, nonostante tutto succede qualcosa, la torre riemerge e riappare il mondo, riappare il libro, gli insegnamenti e la paura.
E' come una maledizione, o c'e' l'uno o c'e' l'altro.. L'uno non riesce di accogliere l'altro, l'altro non riesce a penetrare l'uno.. |