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18-02-2008, 09.56.20 | #42 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
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Riferimento: Peccato originale e battesimo
Citazione:
Sorvolo sull’introduzione, non è facile opporre alcun argomento poiché rinviene da un’ermeneutica che legge l’AT alla luce della ‘buona novella’, non attingendo direttamente dalle Sacre Scritture, ma che, in una certa misura, è ad esse esogena. Sai bene quanto su quest’annosa questione ci sarebbe da discutere. Conosci, per esempio, la manipolazione operata dal cristianesimo del canone giudaico? Citazione:
Dovresti rileggere con maggior acume il capitolo di Genesi che racconta il fatto. Se è vero che Adamo ed Eva soggiacquero alle lusinghe del tentatore, è altrettanto vero che senza il loro assenso la tentazione non avrebbe avuto alcuna conseguenza, se non quella, probabilmente, di mortificare le mire del tentatore. Fra l’altro, il serpente non mentì, omise di dire loro tutta la verità. I frutti dell’albero della conoscenza del bene e del male sono i frutti del discernimento (buono o cattivo). Trattandosi di discernimento, l’atto implicato dal cibarsene è sempre un atto consapevole (ora non confondere il termine con l’abusata consapevolezza e coscienza degli amici filo-orientali). Coscienza e consapevolezza in quest’accezione – che poi è la più corretta – stanno ad indicare esclusivamente che l’azione è originata dall’espressione di volontà da parte di coloro che agiscono. Adamo ed Eva sapevano bene che stavano per cibarsi del frutto proibito; nonostante il divieto divino, lusingati dal serpente, non recedettero dal proposito di infrangere la prescrizione che annunciava la morte… ma il miraggio di divenire come Dio era troppo forte, la promessa troppo allettante. ‘Diventare come Dio’ assume il significato che da quel momento le loro azioni non erano più prescritte dal ‘buon consiglio divino’, non sarebbero più state predette da Dio. E così propriamente fu. L’uomo, d’allora, poté e dovette decidere autonomamente circa il Bene e il Male, senza sottostare più all’imperativo Superno. Da lì la separazione fra cielo e terra, da lì l’ombra del Numinoso e il terrifico richiamo del sacro. L’uomo, in tal senso, divenne come Dio, poiché a Lui si è sostituito nello stabilire ciò che è bene e ciò che è male. Il racconto di Genesi su questo punto è sufficientemente chiaro. Solo così, all’insegna di questa chiave di lettura, è possibile rilevare il dannante atto di superbia. Citazione:
Subito dopo aver morso il frutto proibito, Genesi racconta che l’uomo e la donna provarono vergogna. Efficace allegoria che ci riferisce dell’insorgere di una coscienza autonoma. L’antica familiarità fra i due e verso Dio è, da quel momento, sconvolta. La concordia e l’unione sono infrante. L’uomo e la donna si percepiscono nella loro diversità ed alterità, e percepiscono il Creatore come un ente esterno, non più confidente. La violenza dell’ira divina li relega sulla Terra; da allora in poi dovettero lavorare, sudare, faticare per strappare alla terra – non più amica - quel tanto che sarebbe necessitato al loro sostentamento. (ecc…). L’uomo e Dio occupano due ambiti, due locus, distinti, non congeneri l’uno all’altro… l’accesso al Regno di Dio è accordato solo dopo la perdita di quello mondano. Il Regno sulla terra implica il differimento dell’accesso a quello di Dio… resta solo la promessa di un dialogo. Poi il seguito del mito… storia lunga, complessa, affascinante, bellissima. Citazione:
Tanto grande è il dolore di Dio che disdegna uno sguardo alla creazione. Tanto grande il dolore di Dio che per ottundere il furioso frastuono che offende le sue orecchie, ha necessità di coprire il suo gemito con i gemiti e i lamenti della specie umana, abbandonata a se stessa fra Gulag, Olocausti, fame, guerre, violenze e sofferenze indicibili. Piaghe aperte sul costato del Creato che protendono il proprio purulento indice verso Colui che è l’unico vero responsabile della turpitudine che sta’ sotto gli occhi di tutti. Solo la morte di Dio, o la sua inesistenza, assolve Dio dalla responsabilità del male e della putredine, da Lui voluti e creati. Citazione:
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18-02-2008, 09.57.03 | #43 | ||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Riferimento: Peccato originale e battesimo
Citazione:
I tuoi commenti sono davvero esantematici. Vero, falso. Non fai altro che darti conferma alla tua pretesa di verità, che sbocca ed eccede incontenuta ed irruente da ogni parola. Chiosi i pensieri altrui con commenti arbitrari e poco appropriati… spesso dici ma non dici… come un messaggero di verità, o un aruspice delle antiche lande nordiche che legge il futuro e il vero, ma non può raccontarlo nella sua nudità e crudezza perché l’auditorio non è ancora pronto per conoscere tutta la verità. Scusa se te lo dico: <<scendi dalla nuvoletta e poggia i piedi per terra!>>. Citazione:
Che noia! Sei davvero certo di aver compreso la storia di Caino ed Abele? Citazione:
Satana, che non è quel che credi che sia, non è in ogni caso l’origine del male, poiché la sua vera origine è Dio stesso. Verità contenuta nei primi capitoli del primo Libro del Pentateuco. Citazione:
Citazione:
Citazione:
Io, per esempio, infatti, non sono cristiano… rifiuto di credere alle leggende, anche se affascinanti… sono al più un ottimo ed interessantissimo oggetto di studio Ciao |
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18-02-2008, 13.40.38 | #44 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2008
Messaggi: 92
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Riferimento: Peccato originale e battesimo
Citazione:
ma se tu dici che Dio non è presente nel male allora affermi che Dio non è onnipresente, giusto? Quindi il Dio che tu idealizzi è limitato. Io penso che Dio sia onnipresente, onnipotente e onnisciente tu? |
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18-02-2008, 14.00.32 | #45 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2008
Messaggi: 92
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Riferimento: Peccato originale e battesimo
Citazione:
non ho mai detto che la morte non è quella fisica, ho detto che mi pare che tu confondi la morte fisica con quella spirituale. nei vangeli si trovano frasi di questo tipo: alla domanda: -quando verrà il regno di Dio?- gesu risponde: -il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione e nessuno dirà: eccolo quì o eccolo la. Perchè il regno di Dio è in mezzo a voi!- (luca 17/20) il regno di Dio è in mezzo a noi, chi è morto spiritualmente non vede il regno di Dio ecco perchè lo cerca dopo la morte avendo secondo lui condotto una vita nel rispetto della legge divina. Ma come si può pensare di vivere nel rispetto di Dio se in continuazione giudichiamo ciò che è bene e ciò che è male, Soprattutto essendo coscenti che l'azione del ciscernimento è quella che ha portato l'uomo ad un allontanamento da Dio? Inoltre se Dio è onnipresente, nel momento in cui noi giudichiamo non facciamo altro che giudicare Dio...cosa è questo se non il peccato originale, cioè l'uomo che vuole prevaricare Dio? è gradita una risposta comprensibile anche ad un bambino, grazie. a presto, cià. |
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18-02-2008, 18.07.15 | #46 | |||||||
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
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Riferimento: Peccato originale e battesimo
Carissimi,
come è possibile, in che modo, cercare la verità ? Leggendo le Scritture ? io non credo e men che meno leggendo costrutti di elaborazione esegetica .. Non esistono infatti altri 'strumenti' che quelli della preghiera, della maturazione spirituale e passando attraverso il canale di accesso che è proprio dello Spirito ( Dio legge nel cuore ); nessuno può avere la pretesa di parlare attraverso di Esso ed il motivo è che Dio fa ( tra virgolette ) "quel che vuole", senza dover dare spiegazioni ad alcuno... L'uomo è ipocrita alla radice, questa è la verità, e non è possibile accedere ai piani dello Spirito senza ricevere - direttamente da Lui - la Grazia del Padre ( ognuno possiede la propria, ma non tutte possono penetrare le stesse realtà spirituali ) .. Non posso dunque dire di parlare per mezzo di Esso, ma rispetto a quanto conosco e comprendo. Sono un ricercatore della Verità, ma non sento di esserne degno, quindi - non vedo altre soluzioni - ognuno dovrebbe ricercare la Verità personalmente. Quello di cui sono a conoscenza, avendone avuto conferma interiormente ( seppur è e resta un discorso personale ), è quanto di cui sto parlando, dunque non è in realtà frutto della mia mente, ma della preghiera e delle mie richieste allo Spirito ( purtroppo non posso ancora darne una garanzia che non passi esclusivamente attraverso i miei limiti personali ). I^ parte. La Rivelazione di cui sono tra l'altro in possesso è di natura esoterica ( non vi dirò quale essa sia ), ovvero iniziatica .. agnuno intenda pure quel che può intendere. Più di questo non posso davvero fare. Sintetizziamo o non ne usciamo più... ditemi quali aspetti del racconto biblico volete iniziare a vedere. 1) Il racconto biblico delle Origini è da leggere in chiave simbolica, ma come ogni chiave può aprire la propria serratura, così anche tale racconto permette la comprensione di che cosa debba intendersi per "peccato originale"; 2) Adamo ed Eva rappresentano il vero Uomo e la vera Donna ( Originali ), i quali, come tutte le creature seguono un processo di Crescita in rapporto ad uno spazio e tempo; 3) Il serpente, che viene maledetto da Dio, rappresenta una figura angelica, la quale ha indotto i Progenitori dell'umanità al Peccato, rimanendono non solo invischiati interiormente, ma anche contaminati a livello umano; 4) Il rapporto che si rompe tra Dio e l'uomo e la donna è sostanziale, oltre che interno, e dipende da una componente innaturale che si va ad aggiungere nel complesso di crescita e sviluppo umano, determinandone la"caduta"; 5) Il "libero arbitrio" non può dipendere solo dal commettere o meno il male, anche se è stato proprio così che l'uomo e la donna hanno conosciuto il "libero arbitrio" ( o meglio, l'esistenza del bene e del male ), ma finendo solo per dipendere dal male, ovvero ottenendo una realtà di divisione insita nella propria anima ( tanto che Paolo vede due leggi contrastarsi dentro di sé, quella della carne e quella dello Spirito ). II^ parte. Citazione:
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Sei tu che lo idealizzi, mentre Dio è una realtà o Ente molto sostanziale e non se ne può accedere attraverso la nostra corruzione mentale... Il "male" è solo l'antitesi del Bene. Saluti e fatemi capire su che cosa volete discutere per poter approfondire il tema in oggetto. Ciao |
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18-02-2008, 18.39.22 | #47 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 92
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Riferimento: Peccato originale e battesimo
Citazione:
cosa è il discernimento secondo te? cosa è il libero arbitrio secondo te? tu scrivi: No parliamo di "peccato" e proviamo ad iniziare a confrontarlo con il termine con "malattia"... sarei interessato a capire cosa intendi per malattia... vorrei farti notare che non hai risposto alla mia domanda che chiedeva: ma se tu dici che Dio non è presente nel male allora affermi che Dio non è onnipresente, giusto? se non ti va di rispondere dimmelo e non te lo chiederò più. |
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18-02-2008, 20.25.15 | #48 | ||
Utente bannato
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Riferimento: Peccato originale e battesimo
Citazione:
Questo però non è "male". Dio ha "separato" l'uomo dalla donna e, ancora, questo non è male. Se l'uomo fosse "malato" nei propri sensi spirituali ed iniziasse ad avvertire vertigini o disorientamento, ad avere problemi di cecità, a confondere la donna per una rivale, allora sarebbe accaduto qualcosa e quanto fosse stato creato con "discernimento" non servirebbe più a nulla .. Sarà allora necessario ridestare la capacità sopita e storpiata del giusto Discernimento perduto ( quanto viene perduto può essere anche riconosciuto nel proprio animo ). Citazione:
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18-02-2008, 20.31.23 | #49 |
Utente bannato
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Riferimento: Peccato originale e battesimo
P.S.: credo di aver sempre scritto - o quasi - "libero arbitrio" tra virgolette, non solo per evidenziare la parola, ma anche perché non è esatto, secondo me, parlare di "libero arbitrio" .. esistono piuttosto dei "gradi di libertà" ( come quelli del movimento ) nella nostra dimensione Duale ( ovvero nella vita ed esistenza fisica ).
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18-02-2008, 20.56.00 | #50 |
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
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Riferimento: Peccato originale e battesimo
P.P.S.: vorrei fare solo due precisazioni su quanto ho scritto, che ritengo necessarie ..
1 - anche chi idolatra la donna compie lo stesso errore di chi "la avverte come rivale"; 2 - "il serpente posto sul bastone di Mosé è simbolo di vita e del Signore che ci dà la Salvezza" dando/consegnando la propria vita ( morte fisica ) in riscatto per noi. |