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Vecchio 14-05-2014, 22.23.13   #91
paul11
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Riferimento: Peccato originale e battesimo

IL PECCATO ORIGINALE
Il peccato originale cristiano non è ritenuto tale dagli ebrei: hanno ragione.

Ma andiamo con ordine.
Nel terzo capitolo di Genesi ,Adamo ed Eva peccano perché utilizzano il libero arbitrio e la volontà nno per amare Dio, ma per assomigliare a Dio, cioè il decidere indipendentemente da Dio.
Il primo peccato porta all’alienazione umana, in quanto a cascata entrano gli altri.
Il pensare di essere arbitro del proprio destino.
Il simbolo della nudità (Genesi 3,7-109) è la perdita della dignità; provano vergogna non fra loro, ma verso Dio.
Quindi il peccato fa perdere la dignità che fa perdere l’immagine di Dio.In quanto tale l’uomo perde quelle qualità a immagine di Dio: proverà dolore, faticherà per il cibo, partorirà nel dolore la donna sarà sottomessa all’uomo che mangerà il pane con il sudore e di polvere essendo fatto alla terra tornerà come polvere.
L’uomo perde l’immortalità, e da dominatore della terra in realtà ne diviene schiavo perché dipenderà da essa.
Gesù è il secondo Adamo poiché in Apocalisse 22 viene descritta la scena in cui apparirà l’albero della vita in Gerusalemme, il simbolo dell’Eden originario.

Adesso le interpretazioni del peccato originale da parte del cristianesimo.

12 Agli altri dico io, non il Signore: se un nostro fratello ha la moglie non credente e questa consente a rimanere con lui, non la ripudi; 13 e una donna che abbia il marito non credente, se questi consente a rimanere con lei, non lo ripudi: 14 perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre invece sono santi.(S.Paolo 1 Corinzi 7,12-14)

Inizialmente quindi i bambini erano ritenuti esenti dal peccato, su questa interpretazione era anche Tertulliano. Origene in vece,secondo la concezione platonica della divisione corpo/anima, riteneva quindi antecedente alla nascita il peccato.
Nel quarto secolo Agostino che inizialmente riteneva che non potesse esserci colpa senza una volontà personale, passa al concetto che i bambini morti senza essere stati battezzati erano in colpa ritenendo erroneamente che la salvezza di Gesù fosse inferiore al peccato di Adamo.

Questo passaggi di S.Paolo invece interpreta che:
(Romani 5, 12-21)
12 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. 13 Fino alla legge infatti c'era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge, 14 la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
15 Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini. 16 E non è accaduto per il dono di grazia come per il peccato di uno solo: il giudizio partì da un solo atto per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute per la giustificazione. 17 Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
18 Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. 19 Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
20 La legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia,21 perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.



Invece si inventò il limbo come compromesso fra una colpa che un nascituro come poteva averlo se non per colpa di essere concepito e venuto al mondo; e il peccato originale fu istituito con il Concilio di Trento.

Ma la colpa è personale e non può essere per l’intero genere umano in quanto entra in collisione con la volontà e il libero arbitrio ,cioè con gli stessi strumenti che Adamo ed Eva utilizzarono per essere indipendenti e pensare di essere Dio.

La Bibbia dice in più passaggi che la colpa è personale: è il comportamento che conta, non la disubbidienza di Adamo.

Parola di Gesù, (Matteo 18, 2-3) 2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.


Giovanni 12,47-48. 47 Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. 48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno

paul11 is offline  
Vecchio 17-05-2014, 20.31.06   #92
donquixote
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Riferimento: Peccato originale e battesimo

Citazione:
Originalmente inviato da paul11


Ma la colpa è personale e non può essere per l’intero genere umano in quanto entra in collisione con la volontà e il libero arbitrio ,cioè con gli stessi strumenti che Adamo ed Eva utilizzarono per essere indipendenti e pensare di essere Dio.

La Bibbia dice in più passaggi che la colpa è personale: è il comportamento che conta, non la disubbidienza di Adamo.


La colpa è personale, e infatti gli uomini non ereditano la colpa ma il peccato, e la pena che Adamo ed Eva hanno dovuto subire a seguito della trasgressione al comando di Dio.
I discendenti di Adamo ereditano la natura di peccatori, quella che S. Tommaso indica come mancanza della giustizia originale, e anche la pena ovvero la "cacciata dal paradiso terrestre" con le conseguenze in termini di morte, fatica e sofferenza.
L'invenzione del Limbo si rese necessaria perché innanzitutto in quei tempi la mortalità infantile era molto elevata e si poneva il problema di sapere che fine facessero le anime di quei tanti bimbi morti prima del battesimo, e la sua costituzione deriva appunto dal fatto che siccome anche i bambini appena nati sono "peccatori" prima ancora di aver commesso qualunque atto poiché la mancanza della giustizia originale é parte integrante della natura di ogni essere umano, serviva un luogo "intermedio" fra il Purgatorio e il Paradiso ove collocare quelle anime.
Il Concilio di Trento non ha inventato il peccato originale ma l'ha solo sistematizzato, l'ha espresso chiaramente in dogmi sulla base della esegesi di Sant'Agostino e San Tommaso. Il primo a parlare di "peccato originale" fu S. Agostino nella sua polemica contro Pelagio, basandosi sulle parole della Genesi e di S. Paolo.
donquixote is offline  
Vecchio 08-08-2014, 01.01.03   #93
paul11
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Riferimento: Peccato originale e battesimo

Ma vediamo allora quali culture hanno influito sulla patristica e perché si è pervenuti al peccato originale. Agostino d’Ippona(354-430) è il primo a parlarne.
La concupiscenza è un termine utilizzato da Paolo(Romani, 7,7),lettera di Pietro (2Pt 1,4), lettera di Giacomo(Gi 1 14-15),lettera di Giovanni(1Gv 2,16).
Agostino commentando lettera ai Romani in particolare al capitolo 7 :” ecco perché l’apostolo ha scelto il comandamento più generale,nel quale ha riassunto tutti i comandamenti,come se fosse questa la voce della legge che proibisce ogni peccato;cioè i comandamento che dice”non desiderare” e infatti nessun peccato si commette se non attraverso il desiderio”(De Spiritu et littera 4,6) .Sempre nello stesso testo Agostino rimarca che la grazia si può tradurre con “ delectatio victrix” attrattiva che avvince perché corrisponde al cuore dell’uomo.Viene definita dall’autore come la concupiscenza buona,più evidente e corrispondente al cuore che non la concupiscenza dovuta alla ferita del peccato originale..
La concupiscenza ,termine del Concilio di Trento, nei battezzati non è peccato , ma dal peccato originale come ferita nasce e al peccato inclina. . Non la dinamica umana come uscita dal Creatore, ma le dinamiche umane dopo il peccato originale ,sono ferite dal peccato e tendono a corrompersi nei vizi. Agostino, Ambrogio e Origene ,pensano che la concupiscenza del peccato carnale porta al peccato originale.

Per Agostino l’uomo storico è la conseguenza della trasgressione originaria.La dottrina del peccato originale permea tutto il suo pensiero.La concupiscenza e l’ignoranza sono le conseguenze della colpa ereditata .la dottrina del peccato originale è per la prima volta oggetto di affermazioni conciliari nel 418 con il Concilio di Cartagine.Viene condannata la posizione pelagiana affermando che la mortalità deriva dall’uomo del peccato di Adamo,che il battesimo è universalmente necessario per l remissione del peccato che ciascun uomo contrae alla nascita e negando l’esistenza di una destinazione intermedia tra la dannazione e la beatitudine,riservata ai bambini che muoiono senza il sacramento battesimale. Nell’altomedioevo era opinione diffusa fra i pensatori del legame fra concupiscenza e peccato originale.In Anselmo d’Aosta c’è una prima desessualizzazione del peccato originale interpretato come perdita della giustizia originaria, tutta la natura umana era presente in Adamo che peccando ha perciò resi rei d’ingiustizia i futuri nascituri.
Agostino ritiene concupiscenza l’insieme delle pulsioni umane che non si sottomettono alla ragione,questo rende incostante e debole l’uomo nel perseguire la giustizia e così allontanandolo da Dio(De peccatorum meritus et remissione et de baptismo parvolorum 1 II 22,36).
Il pelagismo riteneva la concupiscenza e la mortalità inscritte alla condizione integra dell’uomo per cui il peccato originale non avrebbe corrotto la natura umana,semmai era un esempio del male che imitandolo si diveniva meritevoli della condanna eterna..
Per Agostino il battesimo era necessario ai fini della remissione del peccato originale,ma non ne eliminava le conseguenze :ignoranza,concupiscenza, mortalità.
La concupiscenza avrebbe avuto come fonte le lettere paoline.
Agostino ritiene che l’uomo storico pur conoscendo la retta via è incapace d perseguire la volontà divina e quindi si trova impossibilitato a produrre del bene a causa della debolezza della sua volontà..
Questa ignoranza, questa difficoltà ,non permettono alla ragione umana di regolare le scelte
Il semplice peccato “ è la volontà di conservare, di conseguire ciò che la giustizia vieta e da cui è libero astenersi”. Paolo scrive:”Io compio il male che non voglio”(Rom. 7,19); sono tutte le cattive azioni che si compiono per ignoranza..
L’ignoranza non costituisce di per sé una giustificazione per il peccatore dal momento che essa stessa è peccaminosa.. L’ignoranza ,negli scritti di Agostino produce nell’uomo storico incertezza nei doveri morali,indebolimento delle facoltà mentali, incapacità di conoscere Dio.
Adamo invece aveva una perfetta cognizione del Mondo in quanto impone i nomi agli animali e alla donna ;Pitagora la considerava la più alta conoscenza.(quindi Agostino conosceva perfettamente la Genesi ebraica e la loro interpretazione).Adamo godeva della conoscenza senza bisogno di acquisirla; l’uomo storico permeato di ignoranza da cui tenta faticosamente di uscirne con la rivolta del corpo contro lo spirito.
L’ignoranza ci ha allontanato da Dio, mentre Adamo nell’Eden possedeva questa intima conoscenza che l’uomo storico può conoscere per “speculum et in aenigmate”.
La caduta di Adamo ed Eva non avvenne per non riconoscere l’autorità divina, ma per superbia,per voler essere come Dio. E ora .l’uomo storico ha bisogno della grazia divina per superare la condizione peccaminosa. Agostino, deduce da Paolo, che parla dell’uomo nuovo che si rinnova nella conoscenza di Dio secondo l’immagine di Colui che lo ha creato, che l’uomo può far uso della sua intelligenza per comprendere e vedere Dio.
Il problema è come sia possibile che l’anima dell’uomo necessariamente presente a se stessa si ignori e la risposta va ricercata nel principio teologico del peccato originale.Il conoscersi è proprio della mente umana e anche quando non si pensa,tuttavia non è sconosciuta a se stessa, ma si tratta di una conoscenza che giace nella memoria; essa è inizialmente un ricordo latente,ma con l’esercizio della purificazione sempre più disgelata e disponibile ad essere pensata.
Memoria, intelligenza e volontà sono la trinità umana che derivano dalle funzioni dell’anima ,ovvero l’immagine di Dio nell’uomo. L’ignoranza che si dà all’uomo storico è “l’oblio”
L’uomo che attinge consapevolezza dalla propria interiorità sa che non deriva dall’esperienza sensibile,ma che si trovano nell’anima e sono identiche per ciascun uomo. Perché l’illuminazione possa avvenire non basta la ricerca ,ma c’è bisogno della misericordia divina.
Agostino dice esplicitamente che è la certezza della fede l’inizio della conoscenza,ma non si dà per l’uomo la possibilità di conversione se questa non è preceduta da una chiamata di Dio alla fede.
E’ attraverso la grazia dell’Incarnazione e morte di Cristo che viene concessa da Dio all’uomo la speranza di accedere alla beatitudine eterna poiché senza la remissione del peccato originale non c isarebbe per l’uomo la possibilità di salvezza.
Vangelo S.Giovanni 15,5:” Senza di me non potete fare nulla”
Paolo 1 Cor 4,7 :”Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto perché te ne vanti come se non lo avessi ricevuto?”
L’errore più grave dell’uomo è quello della superbia ,quello del credere di potersi salvare con le sue sole forze.

(continua)
paul11 is offline  
Vecchio 08-08-2014, 01.06.07   #94
paul11
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Riferimento: Peccato originale e battesimo

(continua dal precedente)

Il mio personale commento sul pensiero di Agostino è che ha una straordinaria perspicacia e profondità,a ben dire per alcuni o molti è un grande non solo della teologia, ma anche della filosofia..
Il punto che mi ha colpito e continuo infatti a non sostenere questo “peccato originale” è la concupiscenza., termine un poco ambiguo ,ma i riferimento più chiaro è quello sessuale. Questa sessuofobia che permea tutta la patristica dei primi secoli e che arrivava dalla Grecia. La misoginia era fondata sulla tentazione del serpente su Eva.
Questa misoginia continua con Paolo che ha un enorme ascendente su Agostino che veniva dal manicheismo e in quel periodo influì anche il montanismo, cioè quella corrente “millenaristica” che riteneva prossimo la fine del mondo. Entrambe le correnti hanno a che fare con lo gnosticismo, ma il discorso sarebbe troppo lungo, anche se affascinante con le correlazioni con il culto di Mitra e l’antico Zoroastrismo.
Mi limito a fare un esempio. La Madonna è poco o per nulla citata nella patristica, verrà ripreso secoli dopo . Paolo e in tutti gli Atti degli Apostoli, non cita mai la Madonna.
Catechismo Chiesa Cattolica 508 La Vergine Maria è piena di grazia; fin dal primo istante del concepimento è interamente preservata da ogni macchia del peccato originale
Ma è nel Concilio di Trento che si dogmatizza il peccato originale e si esenta la Madonna.Più tardi arriverà il culto dell’Immacolata Concezione.
Prima di Agostino non c’era il peccato originale.Ancora oggi si discute sulla traduzione, sui sintagmi della famosa lettera ai Romani che Agostino “capì alla sua maniera”,forse fu ulteriormente influenzata divenendo una vera e propria presa di posizione quando ci fu la discussione contro i pelagiani.
Il peccato originale prima reso teologico e poi dogmatizzato e il culto della Madonna sono due aspetti fondamentali della separazione delle Chiese Cristiane: a prescindere da come la si pensi.

Per come la intendo io che non credo al peccato originale teologicizzato e dogmatizzato, che ritengo la Madonna una fondamentale figura nel cristianesimo, Gesù non ha mai parlato di peccato originale ,il concetto di salvezza non è su di esso, ma per l’avvento del regno di Dio portatore di amore e giustizia.Parla di libero arbitrio,quindi di una umanità che deve fare del bene.
Il grande errore delle teologie è stato quello di vedere peccato in tutto ciò che è materiale, di una umana natura, dimenticando che la differenza che fa Gesù oltre che per i valori sopraccitati ,è per la misericordia, per il perdono, per il prendere la condizione dell’intera umanità decaduta e dargli una via di salvezza..Il Suo sacrificio non fu per il peccato originale , ma per una umanità dispersa che attraverso il suo amore misericordioso può trovare la via verso la Luce.

Il battesimo per la Chiesa Ortodossa è un’incorporazione in Cristo e non un lavacro lustrale di un peccato originale.
Il battesimo cristiano deriva dal “mikve”, il bagno rituale ebraico che dopo la circoncisione per entrare nel popolo di Israele si sottopone all’immersione rituale..La donna ,dopo il ciclo, entra nel mikve prima di poter avere un nuovo rapporto e persino gli oggetti di cucina vengono purificati.
L’obbligo del bagno di purificazione dei choanim (sacerdoti) per accedere al Sancta Sanctorum e degli uomini comuni che venivano in contatto con animali e cadaveri.Ogni città ha numerosi mikve pubblici.Il mikve ebraico non ha nessuna attinenza con la remissione dei peccati che vengono perdonati con la “Teshuvà”(pentimento).Il bagno ha la funzione rituale simbolica di mostrare la disposizione ad osservare i principi della Torah.
Prima che il battesimo diventasse sacramento(che è cosa diversa dal rituale) nella Chiesa Romana, nessun Padre della Chiesa riteneva che la salvezza fosse impossibile senza il battesimo in acqua.


P.S. nella mia breve argomentazione mi sono avvalso soprattutto per quanto riguarda Agostino di”Ignoranza e gratia fidei nel “De Trinitate” di Sant’Agostino dell’autrice Francesca Garlatti tratto da Esercizi Filosofici, che mi sembra più che doveroso citare.

paul11 is offline  
Vecchio 08-08-2014, 12.25.16   #95
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Riferimento: Peccato originale e battesimo

** scritto da paul 11:


Citazione:
Il Suo sacrificio non fu per il peccato originale , ma per una umanità dispersa che attraverso il suo amore misericordioso può trovare la via verso la Luce.

Ho letto tutto il tuo intervento, interessante e carico di spunti per riflettere, e sento di confutare questo pensiero.

Gesù è stato crocifisso dopo una condanna, dopo un giudizio, dopo un tribunale, ma il processo a Gesù, rappresentante di Dio in terra, non ha avuto inizio innanzi a Pilato, ma bensì nel capitolo 3 della Genesi, versetti 1-5.
Nella metafora rappresentata da questo brano, non accade altro che "qualcuno" (il serpente) propone ad Adamo e Eva (il genere umano, senza esclusi) di poter divenire onnipotenti (l'Umano che sostituisce Dio), trascurando i decreti stabiliti dal loro Padre.

Vista la conseguenza che ha provocato quel gesto (il toccare e nutrirsi di quell'albero in mezzo al giardino), Adamo e Eva si rendono conto che sono stati vittime di un inganno, che la proposta di quel "qualcuno" non era vera, è una bugia.

Il peccato originale è la bugia viva e presente in noi, cosa che nessuno puo' evitare di distinguere e sperimentare, che conduce alla possibilità della inesistenza di Dio e di poterlo sostituire con il mio Io.

Il sacrificio di Gesù è l'arringa finale di quel processo tra la verità di Dio e la verità del serpente: il serpente accusa Dio di aver mentito a Adamo e Eva, che l'uomo non ha bisogno di Lui per essere come Lui, immortale, beato, onnipotente.

Gesù muore per testimoniare a favore del Padre, muore per la bugia generata nel cuore dell'umano dal peccato originale: scegliere di ubbidire la menzogna, appoggiare la verità del serpente.

Quindi sì che Gesù si sacrifica per il peccato originale: la prima scelta dell'uomo e della donna in dispetto all'amore totale divino.



Pace&Bene
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Vecchio 08-08-2014, 21.10.58   #96
paul11
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Riferimento: Peccato originale e battesimo

Potrei risponderti in mille interpretazioni sulla Genesi, quante sono lr tradizioni, le culture che ad essa si sono riferite.
Ma ti pongo una semplice domanda:
Dio crea un Eden in cui c' e' un essere tentatore, ilserpente, ed un essere tentabile, l'uomo senza sapere le possibili conseguenze?
Una risposta banale potrebbe essere per metterlo alla prova?
E poi finge di arrabbiarsi?

La lettura sprituale del cattolicesimo e' fra le piu' limitate, perche' imbevute di trascendentalismo.
Gli deriva dai guasti metafisici della cultura ellenistica.

Ci sono fatti ed eventi fisicamente avvenuti, diversamente avrebbero ragione coloro che pensano che sono puri simboli di fantasia,
La verita' e' nella fonte sumero accadica qugli Elohim(plurale di Eloha che significa splendenti).

Prima di un mito di una trasposizione spirituale bisogna cercare le fonti originarie che non sono il masoretico o la septuaginta per la Genesi.
Per ora mi fermo qui'.

Pace e bene anche a te
paul11 is offline  
Vecchio 09-08-2014, 11.22.43   #97
Duc in altum!
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Riferimento: Peccato originale e battesimo

X paul11

Ho letto stamattina in internet, grazie a te: la verita' e' nella fonte sumero accadica qugli Elohim (Il serpente dell’Eden era un ingegnere genetico), bellissimo, stimolante, e, secondo me, carico di verità, così come ho letto, con sfrenato interesse e passione, molti libri di Erich von Däniken, per poi giungere all'emozione totale (lacrime agli occhi) con "CRONACA DI AKAKOR, Mito e saga di un antico popolo dell'Amazzonia", ed anche in essi, secondo me, la verità (anche se imbevuta di trascendentalismo: il Mistero!) è molto palese.

Ma a ciò, tutti questi magnifici scritti e queste differenti interpretazioni, manca l'incontro personale con la spiritualità e con il trescendentale: "le forme a priori della facoltà dell'intelletto che rendono intelligibile l'esperienza" (dall'enciclopedia di riflessioni.it).

Quindi supporre il fatto che Gesù sarebbe un essere discendente degli Elohim, ed il serpente un Kashdeian (Refahim), non altera la mia fede nel concetto della sequela a Gesù Cristo, e cioè, che attenendomi, anzi, sforzandomi di attenermi, facendomi violenza per seguire i consigli, i decreti, del Vangelo (vita, morte e risurrezione di Gesù), incontro una pace, una serenità, una gioia, che nessuna altra esperienza mi ha mai concesso.
E ciò non cambia quello che la metafora biblica spiega, in maniera molto più accessibile, accaduto tra Enki e Enlil, entrambi figli dell’Altissimo (Elyon?) e che si dividevano il comando sulla Terra.

Adesso è la fede a decidere chi dei due racconta il vero, e se, addirittura, non la raccontassero tutti e due.

Il mistero resta e va vissuto anche se non svelato.

Pace e bene.
Duc in altum! is offline  
Vecchio 10-08-2014, 01.38.49   #98
paul11
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Citazione:
Originalmente inviato da Duc in altum!
X paul11

Ho letto stamattina in internet, grazie a te: la verita' e' nella fonte sumero accadica qugli Elohim (Il serpente dell’Eden era un ingegnere genetico), bellissimo, stimolante, e, secondo me, carico di verità, così come ho letto, con sfrenato interesse e passione, molti libri di Erich von Däniken, per poi giungere all'emozione totale (lacrime agli occhi) con "CRONACA DI AKAKOR, Mito e saga di un antico popolo dell'Amazzonia", ed anche in essi, secondo me, la verità (anche se imbevuta di trascendentalismo: il Mistero!) è molto palese.

Ma a ciò, tutti questi magnifici scritti e queste differenti interpretazioni, manca l'incontro personale con la spiritualità e con il trescendentale: "le forme a priori della facoltà dell'intelletto che rendono intelligibile l'esperienza" (dall'enciclopedia di riflessioni.it).

Quindi supporre il fatto che Gesù sarebbe un essere discendente degli Elohim, ed il serpente un Kashdeian (Refahim), non altera la mia fede nel concetto della sequela a Gesù Cristo, e cioè, che attenendomi, anzi, sforzandomi di attenermi, facendomi violenza per seguire i consigli, i decreti, del Vangelo (vita, morte e risurrezione di Gesù), incontro una pace, una serenità, una gioia, che nessuna altra esperienza mi ha mai concesso.
E ciò non cambia quello che la metafora biblica spiega, in maniera molto più accessibile, accaduto tra Enki e Enlil, entrambi figli dell’Altissimo (Elyon?) e che si dividevano il comando sulla Terra.

Adesso è la fede a decidere chi dei due racconta il vero, e se, addirittura, non la raccontassero tutti e due.

Il mistero resta e va vissuto anche se non svelato.

Pace e bene.



Iniziamo con de i dati storici .
L’Atrahasis è una serie di tavolette in scrittura cuneiforme accadico che si trovano nel British Museum di Londra e risale al sedicesimo secolo avanti Cristo.
L’altro testo accadico fondamentale è l’Enuma Elish
La Septuaginta (detto anche dei LXX) è il testo biblico voluto da Tolomeo il Filadelfo regnante nel secondo secolo avanti Cristo ad Alessandria d’Egitto. Convoca 72 saggi e scribi delle dodici tribù ebree,quindi sono sei rappresentanti per tribù..
Il Masoretico ebreo è ancora più tardo della Septuaginta.
Ci sono quattordici secoli di differenza fra i testi accadici e quelli greco ed ebraico.
Alcune ipotesi dicono che la genesi umana risalga a circa il diecimila a.C., il tempo di quegli Elohim.
Era una razza tecnologicamente evoluta ,non dei e tanto meno Dio.

Gesù sì che è divino e gli Elohim se ne andranno. Poco dopo la venuta di Gesù il tempio di Gerusalemme cadrà per la seconda volta.
Tutta la parte di Agostino che ho scritto per sommi capi, sulla decadenza umana,sull’ignoranza, sull’inclinazione verso il bene nonostante la debolezza intellettiva grazie allo sforzo della volontà e alla richiesta di grazia a Dio, rimangono ferme e fondamentali nel percorso spirituale. E questa argomentazione di Agostino è uguale a quella ebraica, cioè gli antichi sapevano della decadenza umana e gli ebrei addirittura di quella genetica., per questo esiste una soteriologia, una escatologia, una fine dei tempi in queste religioni.

pace e bene anche a te
paul11 is offline  

 



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