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22-11-2007, 12.00.39 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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Riferimento: Ajna... il Terzo Occhio
penso che il discorso dei "7" sia solo un simbolismo per nulla attinente agli anni fisici.
diciamo che è a mio parere un discorso a "Gradini" ma che una persona può fare in un lampo così come può non bastargli una vita. ciauzz |
22-11-2007, 14.05.07 | #5 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Riferimento: Ajna... il Terzo Occhio
Riporto questo brano perchè, a mio avviso, descrive molto bene e chiaramente cos'è l'Ajna: ovvero l'Occhio dello spirito, altrimenti detto il Testimone, Osservatore...
"Prova ad ascoltarti, proprio ora, ascolta la sensazione d'essere te stesso e nota che questo "te" non è altro che un oggetto nella consapevolezza. Non è neppure un vero soggetto è un altro oggetto nella consapevolezza. Questo piccolo "io" con i suoi pensieri sfila in parata davanti a te proprio come le nuvole attraverso il cielo. Che cosa è allora il vero "te" che sta osservando tutto questo? Chi sta osservando il tuo piccolo io? Chi o che cosa è? Quando ti spingi indietro verso questa pura "Soggettività", questo puro osservatore, non lo potrai vedere come un oggetto, perché non è un oggetto. Non è nulla che tu possa vedere. Piuttosto se rimani calmo in questa consapevolezza osservante - testimone della mente, del corpo e della natura che fluiscono davanti a te - potresti incominciare a notare che quello che provi ora è semplicemente una sensazione di libertà, una sensazione di distensione, di non essere legato a nessuno degli oggetti che stai tranquillamente osservando. Non guardi nulla, semplicemente riposi in questa vasta libertà. Di fronte a te le nuvole passano in parata, i pensieri passano in parata, le sensazioni fisiche passano in parata, e tu non sei nessuna di queste cose. Tu sei il vasto espandersi della libertà attraverso la quale gli oggetti vanno e vengono. Tu sei un'apertura, un vuoto, un vasto spazio nel quale gli oggetti vanno e vengono Le nuvole vanno e vengono, le sensazioni vanno e vengono, i pensieri vanno e vengono, e tu non sei loro, tu sei il vasto senso di libertà, quel vasto "Vuoto" quella vasta apertura in cui sorge la manifestazione, resta per un po', poi se ne va. Incominci a notare che "l'Osservatore" in te che è testimone di tutti gli oggetti è in sé stesso solo un vasto "vuoto". Non è una cosa, un oggetto, non è qualcosa che puoi vedere o afferrare. E' piuttosto una sensazione d'ampia libertà, non essendo nulla che possa entrare nel mondo obbiettivo degli oggetti, della tensione e dello sforzo... Questo puro Testimone è un puro Vuoto nel quale tutti questi soggetti ed oggetti individuali si manifestano, stanno per un po' e poi passano. Questo puro Testimone non è qualcosa che possa essere visto... Oggetti e soggetti possono indubbiamente essere osservati, ma l'Osservatore non può essere osservato. L'osservatore è assolutamente indipendente da loro, un'assoluta Libertà non può essere catturata dal loro trambusto, dai loro desideri, dalle paure e dalle speranze... Di certo abbiamo la tendenza ad identificarci con quei piccoli soggetti ed oggetti ed è esattamente questo il problema! Noi identifichiamo l'Osservatore con gracili piccole cose che possono essere viste. Questo è l'inizio del coinvolgimento e della schiavitù. Siamo in realtà un'ampia espansione di spazio libero, ma c'identifichiamo con oggetti e soggetti limitati e non liberi, che sono tutti osservabili, tutti vittime della sofferenza, e nessuno dei quali è ciò che noi siamo. Patanjali dette la classica descrizione della schiavitù come "l'identificazione dell'Osservatore con gli strumenti dell'osservazione" con i piccoli soggetti ed oggetti, invece che con l'apertura, la vastità, il Vuoto in cui tutto sorge e si manifesta... Così quando risiedi nel puro Testimone sei invisibile. Non puoi essere visto. Nessuna parte di te può essere vista perché tu non sei un oggetto. Può essere visto il tuo corpo, può essere vista la tua mente, la natura può essere vista, ma tu non sei nessuno di questi oggetti. Sei la pura sorgente della consapevolezza e non alcunché che si manifesti in tale consapevolezza. Così tu sei consapevolezza. Le cose sorgono nella consapevolezza, vanno e vengono... Sorgono nello spazio si muovono nel tempo. Il puro Testimone non va e viene. Non sorge nello spazio e non si muove nel tempo. E' sempre presente ed immutabile. non è un oggetto la fuori e quindi non entra mai nella corrente del tempo, dello spazio della nascita e della morte ... " Libera traduzione del Dott. Filippo Falzoni Gallerani di alcuni brani tratti da Brief History of Everything, "Eye of Spirit" e di "Eye to Eye" di KEN WILBER, EDIZIONI SHAMBALA Tratto dal sito: http://www.rebirthing-italia.com/ |
22-11-2007, 15.31.27 | #6 |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Ajna... il Terzo Occhio
Secondo me ,un'altro aspetto da mettere in evidenza,a proposito del Terzo Occhio,è lo sviluppo du una capacità di Visione Sintetica tramite il vero Intuito, che percepisce nuovi piani di osservazione che non si sviluppano in quello logico-razionale,ma ,come in una visione dall'alto ,abbraccia in un attimo tutto il campo in azione della realtà ,qui e ora.
E' Vedere. |
22-11-2007, 15.32.51 | #7 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: Ajna... il Terzo Occhio
Citazione:
grazie a Te per questo spledido Dono dal tuo Terzo questo è per Te e per tutti gli entronauti http://it.youtube.com/watch?v=bo0a25uB7k4 |
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23-11-2007, 01.37.00 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
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Riferimento: Ajna... il Terzo Occhio
A dispetto e non a causa di un lavoro personale le ghiandole si risvegliano autonomamente, spazzando via ogni idea che sia qualcuno o qualcosa a compiere questo lavoro.
Il risveglio della ghiandola pituitaria che corrisponde al 6 chakra rende inutile la concentrazione e la circospezione. C'e' questa chiarezza come se il vedere fosse direttamente nell'ambiente, come se l'occhio sia negli stessi oggetti che si osserva. Non c'e' profondita' di campo, le cose lontane sono ugualmente vicine, compatte, estremamente dense, come se si potessero toccare. Cambia la relazione con le persone, non ci sono differenze tra persone conosciute e sconosciute, si vedono le persone per quello che sono, nessuno e' mai diverso da quello che e' e non c'e' nessuna possibilita' di bleffare. |
23-11-2007, 07.26.12 | #9 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: Ajna... il Terzo Occhio
Citazione:
il "nostro compito" è inteso come il "qualcosa che tende a.." .. la meditazione è senz'altro un "metodo" che ho sperimentato che porta direttamente a riConoscere.. Se l'apertura del terzo occhio appare improvvisa, posso però testimoniare per quanto mi è accaduto, che è stata "graduale".. perchè c'è stato un preciso cammino.. cosciente! Tutti siamo in cammino, è vero.. però se non emerge il "Cammino".... La "semplicità" sta solo nel riconoscere il "Cammino".. (secondo me.. ovvio..) ps.. grazie per il tuo pezzo postato |
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23-11-2007, 07.33.44 | #10 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: Ajna... il Terzo Occhio
Citazione:
già.. un simbolismo che (come tutte le cose in materia) prende spunto da qualche verità... i sette anni (come i sette chakra) potrebbero essere il periodo evolutivo dell'uomo.. tappe appunto... quindi i gradini li possiamo decodificarli con "tappe" di sviluppo.. il lampo è l'evento compiuto di quelle tappe precedenti.. ma se non basta una vita è chiaro che mancano tappe necessarie.. solo che l'ego non lo capisce e si "arrabbia" a sentir parlare di tappe e percorsi.. perchè vorrebbe tutto subito... o escludere tutto e subito |
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