ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
05-11-2007, 19.40.54 | #12 | |
Ospite
Data registrazione: 29-10-2007
Messaggi: 14
|
Riferimento: convivenza..cosa ne pensate?
Citazione:
Amen. In generale: Personalmente penso che non ci sia bisogno di nulla di piu della convivenza. Se due persone decidono di dividere la propria vita, la fiducia reciproca dovrebbe essere implicita. e quindi l unica cosa necessaria per avere la sicurezza che l altra persona ci sará anche domani é il vederla dov é oggi, che non vuol dire dare per scontata la sua presenza, ma sapere che tu sei per lei quello che lei é per te, e cioe la cosa piu importante. e i 'doveri coniugali' non dovrebbero essere 'doveri', imposti tramite la minaccia di una vendetta divina terrena o post-mortem che sia, ma 'piaceri coniugali' che scaturiscono dai sentimenti reciproci. e la sicurezza di questi sentimenti deriva sempre dalla fiducia. se poi le cose non vanno bene ognuno puó andare per la sua strada. il problema sorge se uno dei due muore. in questo caso sfortunatamente la legge prevede che gran parte dell ereditá debba essere data ai parenti, e che si possa quindi disporre solo per una piccola percentuale dei propri beni. se ci sono figli in gioco poi il problema si ripropone all ennesima potenza. anche da sposati i parenti possono rivendicare la loro fetta, ma una parte consistente dell ereditá é garantita indipendentemente da tutto il resto a moglie e figli. quindi la situazione é un po strana... il matrimonio (almeno civile) diventa utile solo da morti... se si lasciano da parte gli eventuali sgravi fiscali di cui si puo beneficiare da vivi in caso di figli. In particolare per cristiani: se poi sei cristiana la scelta del matrimonio religioso assume un significato particolare e particolarmente importante, ma forse anche per questo non dovresti prenderlo alla leggera e quindi prenderti tutto il tempo che ti serve per decidere, e quindi convivere quanto vuoi. se dopo aver convissuto i tuoi sentimenti non sono cambiati o si sono addirittura rafforzati puoi tuffarti in questo sacramento a testa alta, cosciente di quello che fai e del significato che per te ha |
|
06-11-2007, 16.35.42 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
|
Riferimento: convivenza..cosa ne pensate?
Citazione:
Esattamente. Il fatto è che se ami davvero una persona vuoi che la tua morte non la metta nei guai. Qualcuno ha presente che i parlamentari hanno leggi speciali fatta apposta per loro? i così detti DI.CO. loro ce l'hanno da parecchio tempo, alla faccia di tutti gli altri "normali" cittadini! Siamo in una fase di transizione (almeno credo e spero) e con il tempo quel che oggi appare assurda utopia un giorno potrebbe essere consuetudine accettata da tutti. |
|
06-11-2007, 17.52.48 | #14 |
Ospite
Data registrazione: 29-10-2007
Messaggi: 14
|
Riferimento: convivenza..cosa ne pensate?
convivo da 15 giorni per la prima volta con il mio ragazzo dall'altra parte del mondo..e nn ci trovo nulla di male..
devo dire comunque ke (secondo la mia esperienza ed il mio punto di vista) sicuramente il matrimonio come la convivenza non sono la prova di nulla..l;amore,lo spirito di sacrificio e tutto quello che rende salda una coppia e' ben altro. e,proprio perke' ritengo che le unioni moderne siano poco raccomandabili..quoto per il matrimonio e per la formalizzazione di diritti e di doveri che non possono esere fatti valere del tutto con la convivenza.. per quanto riguarda la questione morale: ho fatto parte della comunita' del mio paese per circa 3 mesi.. vorrei chiarire che la storia della preparazione prettamente spirituale precedente al matrimonio e' la piu' grossa ipocrisia che io abbia mai sentito.. le persone (quando ci convivi) non ti mostrano il loro lato spirituale ... nemmeno le bollette e i piatti e la lavatrice e la scuola dei tuoi figli che vogliono le scarpette con le lucette e le brioscine con la sorpresa 2 volte al mese a 12 euro al pacco sono cose spirituali..e nemmeno la costrizione morale di sopportare cose ke mai avresti accettato da persone con le quali nn hai nessun legame "spirituale" mi sembra molto "spirituale" tutto questo per dire che di matrimoni spirituali ne ho visti alcuni e nn auguro a nessuno di capitare con la persona sbagliata in quel contesto..a questo punto sorge spontaneo domandarsi per quale motivo secondo la chiesa il legame tra 2 persone che litigano tutti i giorni..tartassano le orecchie ai figli..e quant'altro c'e' di odioso in una famiglia..ha valore sacro ed indissolubile.. per quale motivo io in nome di dio devo penare per tutta la mia vita accanto ad un uomo per spirito di sacrificio e di sottomissione alle parole del prete che mi dice: nn separi l'uomo quello che dio ha unito? per prepararsi a vivere insieme bisogna vivere insieme..e questo e' tutto,certamente la morale ha importanza sempre (e sempre da che mondo e mondo) ma la vita e' tutta un'altra cosa.. un saluto,antonietta |
06-11-2007, 18.27.30 | #15 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
|
Del matrimonio
Sono cattolica, vado a messa la domenica, cerco di comunicarmi almeno a Pasqua, prego, leggo talvolta testi sacri, cerco di praticare gli insegnamenti cristiani, per quello che mi è possibile.
Se mi parli di matrimonio, sento immediatamente la necessità dell’ossigeno. Eppure sono donna, sono adulta. Mi sono pure presa il rimbrotto di un sacerdote, una volta, secondo il quale – non volendo sposarmi – avrei dovuto fare la “suora laica”. Sì, contaci, ho pensato… Se la tua domanda è dettata da ragioni contingenti, ti dico guardati dentro e cerca di capire cosa vuoi. Per quanto riguarda il resto, e l’interessante discussione che ne è nata, preciso alcune cose come chi spesso si trova ad essere a contatto con chi il matrimonio lo vuole concludere. 1) Gli atei, o presunti tali. Gli atei dovrebbero disinteressarsi del matrimonio religioso e limitarsi a quello civile, che esiste (si va dal sindaco, etc. etc.). Non lo fanno. Tutti, sistematicamente, nel corso di un anno di vita di coppia particolarmente noioso, decidono che è giunto il momento di organizzare il più bel party della loro vita,sposandosi in chiesa. Giusto qualche settimana fa parlavo con un amico ateo (per sua definizione) stesse perplessità: “Si ma insomma proprio ateo non sono, ero un po’ indeciso magari era più carino sposarsi in chiesa” (si ho capito, hai visto la chiesa per battesimo, comunione e cresima… ora vuoi rivederla per il matrimonio… attento perché dopo resta solo il funerale). La scelta è di sposarsi in chiesa sennò lei non si può acchitare come una meringa e lui non può indossare la tuba non riguarda solo i cattolici che si professano cattolici ma poi non agiscono come tali. Nel nostro paese, spiace dirlo, ipocrisia ce n’è molta, e in chiesa si vogliono sposare anche quelli che ritengono di essere cattolici solo perché battezzati quando non potevano deciderlo. La chiesa, già qui, potrebbe e dovrebbe intervenire. Per valutare la bontà del sentimento religioso di ciascuno di noi, basterebbe evitare che la funzione nuziale si trasformi in una pantomima indecorosa. Alcuni sacerdoti, per quanto è in loro potere, cercano di farlo… non sempre è facile. Il matrimonio così concepito appare idoneo motivo per contrarre debiti. Soldi non ce ne sono, tutti piangiamo miseria, però improvvisamente ci si sposa e salta fuori una festa infinita: si banchetta pranzo, merenda, cena e dopocena al Castello di Bracciano (tanto portasse bene… già tutti separati i vip sposati lì). Mio nonno diceva: una volta non vedevamo l’ora di scappar via per stare da soli, questi qui vanno avanti all’infinito (alle due di notte solo gli sposi ancora ridono e scherzano, gli altri maledicono il giorno in cui hanno ricevuto la partecipazione). Dopo tutti questi fasti, si sta insieme da i 6 ai 12 mesi, poi subentra la crisi. Ricordo una donna che per un disguido col fotografo ha ottenuto il book con le foto del matrimonio solo dopo 7 mesi dalla celebrazione, nel frattempo era già stato depositato il ricorso per la separazione. Una sana convivenza, come ipotizzava Mary, con due case indipendenti (potendoselo permettere), è una bella cosa. Poi, inevitabilmente, se si hanno valori e si crede in ciò che si fa… subentrerà la voglia di essere marito e moglie. Io spero mi succeda quando avrò maturità sufficiente per capire che il progetto comune dopo dovrà essere portato avanti (quindi intorno ai 70 anni…perché 10/15 di matrimonio credo di poterli reggere). |
06-11-2007, 18.50.18 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
|
Riferimento: convivenza..cosa ne pensate?
Citazione:
Ecco, sarebbe un bel salto di ciìviltà per il nostro paese riuscire a dare un minimo di regolamentazione alle convivenze (le famose coppie di "fatto"), superando l'empasse del ricatto morale dei cattolici (che vedono nelle coppie di fatto addirittura la distruzione della famiglia "tradizionale"). Non sarebbe molto bello e civile se non si dovesse ricorrere a cause, avvocati, tribunali ? |
|
06-11-2007, 21.44.17 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
|
Riferimento: convivenza..cosa ne pensate?
Citazione:
Da quando sono nata i miei genitori litigavano un giorno si e l'altro pure. Non c'era divorzio a quei tempi, l'inferno delle loro vite è stato davvero... da inferno dantesco. Un prete che spinge e proclama la indissolubilità del matrimonio dovrebbe viverci con tali persone per almeno qualche mese e poi giudicare. Il guaio è che proclamano le sofferenze come merce di scambio per comprare il paradiso Sono convinta che il vero inferno è quello che ci costruiamo noi con le nostre scemenze. Se metti la mano nell'acqua bollente la ritiri subito perchè ti stai bruciando, stai distruggendo il tuo arto. Allora per quale misteriosa ragione se il compagno che ti ritrovi vicino è un essere che distrugge, giorno dopo giorno, la tua vita devi sentirti costretta a non lasciarlo? Dio, presumiamo buono e pietoso, può desiderare o imporre tale distruzione? No, non può. Ma i comuni mortali possono e lo fanno. Non so per quale misteriosa ragione le religioni tutte non solo sono sprovviste di amore ma in egual misura sono prive di buon senso. Il guaio è che sia nei matrimoni che nelle convivenze l'amore vero e profondo è molto ma molto raro. L'amore vero spinge alla comprensione, al sostegno, all'aiuto, all'ascolto, all'attenzione verso l'altro e diventa forte e si rinsalda giorno dopo giorno solo con la RECIPROCITA'. Potremmo fare a meno di tutte le leggi e di tutti i preti di questo mondo se ci fosse un poco di amore in più. |
|
07-11-2007, 10.41.56 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-10-2007
Messaggi: 98
|
Riferimento: convivenza..cosa ne pensate?
Citazione:
Premetto che sono d'accordo nel mettere fine a qualcosa che genera sofferenza, sempre che questo atto non ne generi ancora di più. Ma questo discorso mi porta a fare tante riflessioni. La prima è che in questo discorso poche volte si fa riferimento ai figli. Come se il separarsi fosse qualcosa che coinvolge solo la coppia che lo fa. Errore! I figli innanzi tutto soprattutto per via che sono le persone più deboli ed indifesa in questa vicenda e che quindi ne soffriranno di più. La seconda (e mi riaggancio a quel che ho quotato) è che non ci facciamo la domanda "perché?". Perché ho deciso di sposare qualcuno che poi non riesco più a sopportare? Come è possibile che quella persona che fino a qualche tempo prima sembrava essere la mia ragione di vita adesso è diventata la fonte di tutte le mie sofferenze maggiori? La risposta mi pare venga da se: quando ho deciso di sposarla (e magari anche di procreare) non la conoscevo a sufficienza. Questo denota superficialità nelle scelte, anzi nella scelta, dovuta anche ad immaturità (e quest'ultimo passo dà ancora più da pensare visto che ormai ci si sposa sulla trentina e passa). Credo quindi che la convivenza, la convivenza piena sia una buona cosa per conoscere bene l'altro, per capire se ci posso costruire una famiglia e fare quindi una scelta pienamente consapevole e matura. Ma poi bisogna prendersi le proprie responsabilità, soprattutto nei confronti dei figli e sposarsi. |
|
07-11-2007, 16.30.34 | #19 | |
Ospite
Data registrazione: 29-10-2007
Messaggi: 14
|
Riferimento: convivenza..cosa ne pensate?
Citazione:
non trovo sia sintomo di immaturita' innamorarsi della persona sbagliata.. io ho solo 19 anni,e di matrimonio posso parlarti solo per quanto concerne l;esperienza che io ha avuto come figlia..e ti assicuro che quando quasi tutti i giorni vedi le persone ke piu' ami al mondo litigare violentemente,quando tutto diventa pretesto per imporre le proprie ragioni..quando vedi tuo padre distruggere la tua casa in preda alla pazzia dopo il solito quotidiano inferno..quando senti le urla di tua sorella piccola che ha paura...quando capisci che la famiglia nn e' quella della mulino bianco ma forse tutto il contrario..beh..a questo punto cominci ardentemente a desiderare che uno dei tuoi genitori se ne vada di casa..nn perke' questo sia un bene..ma semplicemente il male minore per tutti.. i miei sono stati insieme per il nostro bene per un lungo periodo e questo nn ha fatto altro ke aumentare le mie sofferenze..in casa c'era un'aria elettrica..mio padre a dormire sul divano..mia mamma skerata con i capelli bianki.. io penso che non sia la stessa cosa convivere con la sola responsabilita' di se stessi e convivere con l'ufficiale responsabilita' di altre persone..a volte..e' vero ci si fa male i conti con i sacrifici che comporta un impegno quale il matrimonio..e davanti al "problema" si reagisce in modi che non sono cosi' prevedibili anni prima quando si crede ancora all'amore delle favole e si pensa di stare insieme per sempre.. e questo nn e' per giustificare i miei genitori..io ho impiegato molto tempo per superare lo scatafascio della mia famiglia (scusate il termine un po'..rude)..ma adesso ho compreso che a volte degli avvenimenti apparentemente piccoli possono deviare inesorabilmente il destino di una famiglia..e quando si e' sulla via del degrado difficilmente,io penso,si puo' tornare indietro.. provo compassione per mia madre che si e' vista tutta una vita sgretolarsi davanti ai suoi occhi ed ha dovuto superare le sue e le nostre sofferenze..nel mio caso..la separazione e' stata una scelta travagliata di mia madre..non uno scarico di responsabilita' o un gesto di immaturita'.. ciao,antonietta |
|
07-11-2007, 19.18.39 | #20 | |
Ospite
Data registrazione: 29-10-2007
Messaggi: 14
|
Riferimento: convivenza..cosa ne pensate?
Citazione:
sono d accordo. nonostante pensi che si possa fare molto per evitarlo, sono convinto che non é sempre possibile. come dici tu non é invece sicuramente possibile prevedere se succederá qualcosa che cambierá le persone in questione e manderá tutto a rotoli o allo scatafascio, che suona anche peggio. ma penso possa essere utile avere piu tempo a disposizione per vedere da vicino come le persone reagiscono davanti ai problemi, e come gestiscono le prioritá. e il vantaggio maggiore é che qualunque cosa vada imprevedibilmente male, é decisamente piu semplice uscire da una convivenza che da un matrimonio. @nemesis: per tutto il resto.. mal comune mezzo gaudio... credo... |
|