La sintesi ermetica della Tavola tra storia, filosofia e mito.
Sin dai tempi più antichi il sapere umano fa riferimento agli insegnamenti
di Ermete Trismegisto. I primi accenni li troviamo in iscrizioni egiziane
che fanno riferimento all'esistenza, nel periodo di edificazione della
grande piramide (2600-2400 a.c.), di una setta chiamata "I seguaci (o
figli) di Horus"che si diceva fossero i custodi dei segreti di Thot.
Il mito del dio Thot come portatore di un sapere segreto è già presente
durante la IV dinastia. Si racconta come il faraone Cheope facesse cercare
un mago di nome Jiedi perché gli rivelasse l'ubicazione delle camere
segrete del Tempio di Thot ad Hermopolis che si dicevano contenessero un
sapere occulto del Dio che avrebbe consentito all'umanità di avere
maggiori poteri.
Documenti storici provenienti da iscrizioni egizie ci dicono che anche il
faraone Ramesse II ( 1200-1100 a.c. circa) ricercasse i libri segreti
della saggezza di Thot e che avesse dato l'incarico di trovarli a suo
figlio Setna.
Da allora si è anche pensato che tali libri avrebbero potuto essere
collocati in una stanza segreta esistente sotto la Sfinge, che alcuni
dicono già esistente anteriormente alle grandi piramidi. ( Vedi il
dibattito sulla localizzazione di corridoi e spazi vuoti individuati
recentemente con strumenti radar sotto tale monumento).
Ciò che è sicuro è che numerosi sono stati nell'antichità gli storici che
hanno parlato del sapere di Thot- Ermete e numerosi sono anche i
riferimenti a lui in diverse culture del mondo antico.
Erodoto ( V sec. a.c.) sottolinea come il dio Thot degli Egizi fosse per i
greci il dio Hermes, che, come Thot, fu inventore della scrittura. Egli
era il dio della capacita inventiva, detentore di misteri che proteggeva
con il mascheramento e l'inganno.
Evemero colloca (seguendo l'indicazione data da alcuni miti egiziani) la
figura di Thot- Hermes come il grande sacerdote del tempio durante il
regno mitologico di Osiride (10000 a.c.).
Anche Diodoro Siculo fa riferimento a tali miti e lo indica come un grande
sapiente al sevizio di Osiride
La sua figura è chiaramente indicata in alcune opere ed in riferimenti di
filosofi dell'antichità. Come per esempio in Platone (V Sec. A.C.) nel
"Cratilo" e nel "Fedro", dove, nella sottolineatura del mito di "Theuth"
si indica esattamente l'insieme del sapere attribuibile alla figura di
Thot- Hermes.
Tali riferimenti, con particolari analogie alla sintesi ermetica della
Tavola Smeraldina, sono sicuramente presenti nella filosofia Pitagorica,
soprattutto nella determinazione dei significati simbolici della figura
sacra della Tetratkys ( si considerino gli oltre 20 anni passati da
Pitagora in Egitto fino all'occupazione da parte di Cambise).
Indiscutibile è l'influenza dell'Ermetismo sui misteri Orfici e Pitagorici
che segnarono l'intera storia Greca fino all'editto di Giustiniano che
proibiva gli antichi culti non cristiani ( chiusura della scuola
filosofica di Atene 529 d.c.).
Altrettanto significativi sono i riferimenti che possono essere
individuati nella Cabala ebraica, in maniera particolare attraverso
l'identificazione della figura di Thot-Hermes con quella del Profeta
Misraim.
I greci identificarono il dio egizio Thot con Hermes (da qui la parola
Ermetismo) ed è significativo il fatto che tra i poteri attribuiti al dio
ci fosse quello di essere il messaggero degli dei, intermediario tra il
mondo umano e quello divino.
Hermes, psicopompo, è il dio dei sogni, inventò la scrittura, la lira, le
cifre, i riti religiosi; fu dio degli inganni e dei mascheramenti
(simbolismo), sempre rappresentato con il Caduceo in mano. A lui si
innalzavano le "Erme" votive nei crocicchi. I latini lo chiamarono
Mercurio.
La leggenda dice che scopritore della Tavola di Smeraldo fu Apollonio di
Tiana (I sec. d.c.) che trovò, in una cripta sotto la statua di
Thot-Hermes, un vecchio seduto su un trono d'oro con in mano uno stilo di
diamante con cui incideva una tavoletta di smeraldo. Tale scoperta gli
conferì immensi poteri ed egli fu medico, filosofo, profeta ed operatore
di miracoli.
In uno scritto di Apollonio: "Sui Sacrifici" compare per la prima volta,
in maniera esplicita, la distinzione tra Primo Dio e divinità minori che
avrebbe segnato tutta la speculazione teologica del periodo con la forte
ripresa degli studi neoplatonici.
La figura di Thot-Hermes fu quindi la figura della Conoscenza, del
Linguaggio e della scrittura, della Comunicazione del Sapere che proviene
da Dio agli uomini ; tale sapere era quindi sacro e sacri i luoghi dove
tale sapere si tramandava, I Templi.
Il "Conosci te stesso" inciso sull'ingresso del Tempio di Apollo a Delfi
era una massima Ermetica.
Approssimativamente dal periodo in cui visse Basilio Valentino( filosofo e
alchimista del XVI secolo) La Tavola di Smeraldo si trova, a volte,
accompagnata dal sigillo V.I.T.R.I.O.L. (visita interiora terrae
rectificando invenies occultum lapidem), ed ha visto accentuarsi una sua
interpretazione in chiave più marcatamente alchemica.
La tavola di Smeraldo ha avuto, nel corso dei secoli, numerose traduzioni
fenice, greche, latine, persiane, arabe.
(continua..alla prossima
)