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Vecchio 23-10-2007, 19.25.53   #11
giaggio
Ospite
 
Data registrazione: 09-09-2007
Messaggi: 34
Riferimento: ecco, Gesù

Citazione:
Originalmente inviato da aurora
i saggi son saggi Cristo è unico, solo DIO (messo in croce) con delle sofferenze atroci poteva dire delle parole dolcissime:Padre perdona loro perchè non sanno quello che fanno.
nessuno, nessun saggio o uomo potrebbe sentire e dire questo.

Ciao Aurora,
nessun Ego può dire quelle parole, ma L'Amore che chiami DIO o
Cristo può dirle quando vuole...

Certamente le parole dette dal Cristo rappresentano
La sua unità con la Coscienza che è Amore.
Ma non è stato né sarà l’unico essere ad incarnare questa Coscienza, In ognuno di noi, quando saremo pronti, questa Coscienza EMERGERA. L’attimo in cui questo avverrà dipenderà solo ed esclusivamente dalla passione sincera verso la ricerca della VERITA’.
Confronta le parole dette da Gesù con quest’altre
Dette da Ramakrishna:”Che io sia condannato a rinascere ancora ed ancora, anche sotto la forma di
Un cane , se solamente posso essere di qualche soccorso ad una sola anima!”

Ancora Ramakrishna:

“Darei ventimila corpi come il mio, per aiutare un solo uomo. E’ splendido aiutare, non fosse che uno solo!”

La risposta di Gesù alla domanda fatta dagli apostoli

Gli apostoli dissero a Gesù figlio di Maria:”O Spirito di Dio! C’è qualcuno sulla terra simile a Te?”. Gesù rispose: “Sicuro! Colui il cui parlare è un’invocazione a Dio, il cui Silenzio è meditazione , le cui intuizioni sono torrenti di lacrime :
Costui è simile a me”.

giaggio is offline  
Vecchio 23-10-2007, 19.54.18   #12
Rising Star
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 213
Riferimento: ecco, Gesù

La questione che nasce tra credenti e non, è e resterà sempre il loop infinito: tu sei credente e allora dimostrami che Dio esiste, oppure che Cristo è il Figlio di Dio, eccetera, eccetera.
"Io sono felice" . Chi è che può comprendere e condividere appieno il mio stato? Nessuno, poiché è una condizione intima e strettamente personale che, in ogni caso, non può essere condivisa neanche se manifestassi i passi precisi che mi hanno condotto a tale stato o, in generale, a qualsiasi altro stato: tristezza, compassione, gioia, malinconia, ecc. Così è l' "esperienza" che ogni uomo può avere con Dio o con Cristo: è unica, intima e personale. Se uno non arriva a tale esperienza, non può capire. Se io avessi vissuto l'esperienza di toccare un conduttore della rete elettrica a 220 Volt, prendendo la scossa, in parole povere, anche descrivendo minuziosamente gli effetti provati, non manifesterei appieno l' "esperienza" poichè gli effetti si sono manifestati nel mio corpo e non in quello altrui; spero di aver espresso chiaramente, con questi paragoni, come sento l'esperienza del "credente". L'"esperienza" che l'uomo fa di Dio, non è "trasferibile".
Non spetta a me, o ad un credente, dimostrare che Cristo è Figlio di Dio, nè dimostrare l'esistenza stessa di Dio: Dio e Cristo dovrebbero essere cercati! Se potessero essere dimostrati con le leggi fisiche o con equazioni matematiche, sarebbe troppo facile per l'uomo che, invece, deve dimostrare la volontà e la forza si intraprende questo cammino nella ricerca e nel ritorno al Padre: ecco perché l'esistenza di Dio non potrà mai essere dimostrata ad un non credente.
Posso dire che quando lessi la prima volta il Vangelo ho scoperto delle parole che non venivano da uomini, poiché ancora oggi, dopo duemila anni, le parole e, soprattutto, il comportamento contenuto nel Vangelo, per moltissimi aspetti sono ancora introvabili e, oserei dire, incomprensibili in questa nostra società.
La contemplazione, poi, del creato, mi ha fornito un impulso che, lavorando in sinergia con gli insegnamenti di Cristo, mi hanno portato alla definitiva rinascita.
In ogni caso, il credere in Dio e in Cristo non determina, nell'uomo, una condizione statica: "ecco, ora credo, e qui finisce il mio cammino". Non è così. La condizione diventa estremamente dinamica nel senso che, l'avere "coscienza" di Dio, porta all'inizio di un cammino in cui ci si deve mantenere pronti ad imparare e sperimentare sul campo (nella vita) gli insegnamenti di Cristo. Solo così il "credere in Cristo" (e in Dio) diventa realtà sperimentata. Realtà sperimentata che rappresenta la RIPROVA (se ce ne fosse bisogno) strettamente PERSONALE dell'esistenza di Cristo e di Dio.
È come il teorema di Archimede sulla spinta idrostatica: un corpo immerso in un fluido, riceve una spinta verso l'alto, pari al peso del volume di fluido spostato. Chi mi dice che ciò è vero? Operando però, in prima persona, l'esperimento indicato da Archimede, posso verificare sperimentalmente l'asserto e dire: sì, è vero: Archimede aveva ragione perche l'ho sperimentato io stesso.

"Perché mi hai veduto, hai creduto? Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!".

È tutto vero signori! Tutto vero!
Rising Star is offline  
Vecchio 23-10-2007, 22.03.19   #13
sebastianb
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Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 362
Riferimento: ecco, Gesù

Ciao RisihgStar, solo una precisazione. Il N.T. non è composto " solo " da 4 vangeli ma anche " altri " che ne completano l' opera ( totale 27 libri ). La verisone di Gerolamo venne dichiarata " ufficiale " in quanto " ispirata " dallo SSanto ( Concilio di Trento - 1546 - sessione IV ) - Tuttavia anche dopo quel concilio furono neccessarie due verifiche : 1592 e 1598 da cui l'edizione ufficiale da parte di Ippolito Aldobrandini ( Clemente VIII - proprio quello che emise la sentenza contro il povero G.Bruno ). Ti ricordo inoltre che anche l'ultimo conc. Vaticano II ha confermato la numerazione "adottata " dal conc. di Trento. - cordialita'
sebastianb is offline  
Vecchio 23-10-2007, 23.12.53   #14
ERRI8013
Ospite abituale
 
Data registrazione: 21-10-2007
Messaggi: 51
Riferimento: ecco, Gesù

Citazione:
Originalmente inviato da Rising Star
La questione che nasce tra credenti e non, è e resterà sempre il loop infinito: tu sei credente e allora dimostrami che Dio esiste, oppure che Cristo è il Figlio di Dio, eccetera, eccetera.
"Io sono felice" . Chi è che può comprendere e condividere appieno il mio stato? Nessuno, poiché è una condizione intima e strettamente personale che, in ogni caso, non può essere condivisa neanche se manifestassi i passi precisi che mi hanno condotto a tale stato o, in generale, a qualsiasi altro stato: tristezza, compassione, gioia, malinconia, ecc. Così è l' "esperienza" che ogni uomo può avere con Dio o con Cristo: è unica, intima e personale. Se uno non arriva a tale esperienza, non può capire. Se io avessi vissuto l'esperienza di toccare un conduttore della rete elettrica a 220 Volt, prendendo la scossa, in parole povere, anche descrivendo minuziosamente gli effetti provati, non manifesterei appieno l' "esperienza" poichè gli effetti si sono manifestati nel mio corpo e non in quello altrui; spero di aver espresso chiaramente, con questi paragoni, come sento l'esperienza del "credente". L'"esperienza" che l'uomo fa di Dio, non è "trasferibile".
Non spetta a me, o ad un credente, dimostrare che Cristo è Figlio di Dio, nè dimostrare l'esistenza stessa di Dio: Dio e Cristo dovrebbero essere cercati! Se potessero essere dimostrati con le leggi fisiche o con equazioni matematiche, sarebbe troppo facile per l'uomo che, invece, deve dimostrare la volontà e la forza si intraprende questo cammino nella ricerca e nel ritorno al Padre: ecco perché l'esistenza di Dio non potrà mai essere dimostrata ad un non credente.
Posso dire che quando lessi la prima volta il Vangelo ho scoperto delle parole che non venivano da uomini, poiché ancora oggi, dopo duemila anni, le parole e, soprattutto, il comportamento contenuto nel Vangelo, per moltissimi aspetti sono ancora introvabili e, oserei dire, incomprensibili in questa nostra società.
La contemplazione, poi, del creato, mi ha fornito un impulso che, lavorando in sinergia con gli insegnamenti di Cristo, mi hanno portato alla definitiva rinascita.
In ogni caso, il credere in Dio e in Cristo non determina, nell'uomo, una condizione statica: "ecco, ora credo, e qui finisce il mio cammino". Non è così. La condizione diventa estremamente dinamica nel senso che, l'avere "coscienza" di Dio, porta all'inizio di un cammino in cui ci si deve mantenere pronti ad imparare e sperimentare sul campo (nella vita) gli insegnamenti di Cristo. Solo così il "credere in Cristo" (e in Dio) diventa realtà sperimentata. Realtà sperimentata che rappresenta la RIPROVA (se ce ne fosse bisogno) strettamente PERSONALE dell'esistenza di Cristo e di Dio.
È come il teorema di Archimede sulla spinta idrostatica: un corpo immerso in un fluido, riceve una spinta verso l'alto, pari al peso del volume di fluido spostato. Chi mi dice che ciò è vero? Operando però, in prima persona, l'esperimento indicato da Archimede, posso verificare sperimentalmente l'asserto e dire: sì, è vero: Archimede aveva ragione perche l'ho sperimentato io stesso.

"Perché mi hai veduto, hai creduto? Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!".

È tutto vero signori! Tutto vero!

Certo una logica inconfutabile. La realtà sperimentata di cui parli ha un nome piuttosto conosciuto: suggestione.

Per piacere non tentate di impadronirvi di Gandhi, come è stato già fatto con il Buddha diventato San Giosafatte...

Il Gandhi è unico come il Cristo, come me e come chiunque altro scrive o vive, siamo tutti unici.
ERRI8013 is offline  
Vecchio 24-10-2007, 08.57.51   #15
aurora
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L'avatar di aurora
 
Data registrazione: 03-07-2006
Messaggi: 250
Riferimento: ecco, Gesù

Citazione:
Originalmente inviato da giaggio
Confronta le parole dette da Gesù con quest’altre
Dette da Ramakrishna:”Che io sia condannato a rinascere ancora ed ancora, anche sotto la forma di
Un cane , se solamente posso essere di qualche soccorso ad una sola anima!”

)

ciao giaggio
volevo solo dirti che una cosa sono le parole un'altra i fatti e Cristo ha dato prova "con i fatti "delle sue parole. Ramahrishna ha detto belle parole ma non le ha detto mentre stava fisicamente soffrendo atrocemente.Per cui non possiamo fare assolutamente paragoni.
aurora is offline  
Vecchio 24-10-2007, 10.55.58   #16
giaggio
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Messaggi: 34
Riferimento: ecco, Gesù

Citazione:
Originalmente inviato da aurora
ciao giaggio
volevo solo dirti che una cosa sono le parole un'altra i fatti e Cristo ha dato prova "con i fatti "delle sue parole. Ramahrishna ha detto belle parole ma non le ha detto mentre stava fisicamente soffrendo atrocemente.Per cui non possiamo fare assolutamente paragoni.


Ciao,
vorrei che leggessi "la vita di Ramakrishna" scritta da Romain Rolland,il quane nell'avvertimento al lettore d'occidente dice:

AVVERTIMENTO AL LETTORE D'OCCIDENTE
Ho consacrato tutta la mia vita al riavvicinamento fra gli uomini. Mi ci son provato fra i popoli dell'Europa, e particolarmente tra i due grandi fratelli nemici d'Occidente. Mi ci sforzo, da dieci anni, tra l'Occidente e l'Oriente. E vorrei tentarlo anche tra le diverse forme dello spirito, che l'Occidente e l'Oriente presumono (a torto) di rappresentare: la ragione e la fede; poiché l'una e l'altra sono ripartite presso a poco egualmente fra le due parti.
Si è fatta, ai nostri giorni, un'assurda scissione tra queste due metà dell'anima. Si è persuasi che esse sono incompatibili. Non c'è d'incompatibile che la meschinità comune di coloro che si atteggiano, abusivamente, a loro rappresentanti.

Se dopo aver letto il libro potrai ancora confermare il tuo pensiero.
Volevo risponderti privatamente ma nel forum non c'e il tuo contatto.
giaggio is offline  
Vecchio 24-10-2007, 11.17.55   #17
ERRI8013
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Riferimento: ecco, Gesù

Citazione:
Originalmente inviato da aurora
ciao giaggio
volevo solo dirti che una cosa sono le parole un'altra i fatti e Cristo ha dato prova "con i fatti "delle sue parole. Ramahrishna ha detto belle parole ma non le ha detto mentre stava fisicamente soffrendo atrocemente.Per cui non possiamo fare assolutamente paragoni.

Le prove di quanto affermi? Intendo oltre ai vangeli che nessuno storico accetterebbe come integralmente validi...
ERRI8013 is offline  
Vecchio 24-10-2007, 19.37.06   #18
Mary
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Riferimento: ecco, Gesù

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Originalmente inviato da ERRI8013
Ecco il vangelo a portata di mano: “La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione” 1 Timoteo 2:11-14 – Bibbia C.E.I.

Inoltre, è bene tenere anche la Bibbia a portata di mano, poichè senza Bibbia la figura di Gesù non avrebbe alcun significato.

Se riscoprissimo la parola di tanti saggi, non avremmo bisogno di quella di Gesù.

Gesù non è venuto per distruggere gli scritti precedenti ma per perfezionarli.
E la perfezione sta nel rendere giustizia alla donna, nell'amore fatto di sostanza e non di apparenza.

Gesù parla di amore non di leggi. Comprendendo veramente cosa voglia dire amore e amare non si ha bisogno di nessuna altra legge al mondo.

Se ami VERAMENTE una donna (o un uomo) non la porrai mai sopra di te ma neppure al di sotto di te. L'amore è paritario in assoluto, non ammette non concepisce il più e il meno.

E se togliamo l'Amore a qualsiasi testo religioso o spirituale non resta niente, solo parole vuote, e se ancora contengono qualcosa è violenza, sopraffazione, distruzione.

E' proprio a causa della sottomissione della donna che le guerre appaiono come qualcosa di inevitabile. Se ritieni inferiore o vuoi che si sottometta l'essere che dovresti (teoricamente) amare come te stesso come puoi mai pensare di poter essere tollerante e comprensivo con chi ti è estraneo?
Mary is offline  
Vecchio 24-10-2007, 19.44.07   #19
Mary
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Riferimento: ecco, Gesù

Citazione:
Originalmente inviato da Rising Star
Amica Mary,

1. "E le religioni non fanno che rafforzare e imporre leggi che niente hanno a che vedere con il benessere umano."

Credo che sia sempre l'uomo l'artefice della sua sconfitta e non la religione intesa come l'insieme delle cose che riguardano lo spirituale in genere e di Dio nel particolare cristiano.

2. "Niente chiese, niente preti, niente catechismo (...)":

condivido

"... Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa ..." (Mt 16,18). È proprio Cristo ad istituire la chiesa, intesa come comunità di cristiani, ed indica in Pietro il primo che la guiderà, insieme agli altri apostoli (dovrebbero essere i preti di oggi), insegnando alle genti (dovrebbe essere il catechismo di oggi). O seguiamo Cristo in tutto o per nulla (..."o con me o contro di me"). Anche se sono daccordo sul fatto che oggi il clero non è all'altezza di espletare il compito indicato da Cristo, non si può fare, tuttavia, di tutta l'erba un fascio. Inoltre non è la chiesa all'indice ma, al limite, la comunità clericale, con la riserva prima indicata.


Pace a tutti.

Sono certa anch'io che resta sempre l'uomo artefice del proprio male, lungi da me voler condannare o giudicare la religiosità, la spiritualità.
E' quel che ne fa l'uomo degli strumenti a fare la differenza, sempre.

In quanto a Pietro non so, davvero Gesù gli ha dato l'incarico di fondare la propria chiesa? e per quale misteriosa e recondita ragione, se era questa la Sua intenzione, non ha lasciato degli scritti? Gesù sapeva leggere e scrivere se voleva una chiesa postuma perchè non ha scritto neppure due righe?

Gli unici scritti risalgono a parecchi decenni se non secoli dopo la Sua morte.
Per quale ragione?

Mai fatto o voluta fare di tutta l'erba un fascio, sarei molto sciocca che lo facessi o credessi.

L'individuo resta sempre l'unico responsabile, il guaio è che il gruppo ha da sempre una forza che il singolo non potrà mai avere. E la chiesa lo sa bene, per questo imprime nelle testoline dei neonati il suo marchio.

Io credo e amo e seguo Gesù solo da quando sono riuscita a venire fuori dalla chiesa.
Mary is offline  
Vecchio 24-10-2007, 21.30.38   #20
ERRI8013
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Riferimento: ecco, Gesù

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Gesù non è venuto per distruggere gli scritti precedenti ma per perfezionarli.
E la perfezione sta nel rendere giustizia alla donna, nell'amore fatto di sostanza e non di apparenza.

Gesù parla di amore non di leggi. Comprendendo veramente cosa voglia dire amore e amare non si ha bisogno di nessuna altra legge al mondo.

Se ami VERAMENTE una donna (o un uomo) non la porrai mai sopra di te ma neppure al di sotto di te. L'amore è paritario in assoluto, non ammette non concepisce il più e il meno.

E se togliamo l'Amore a qualsiasi testo religioso o spirituale non resta niente, solo parole vuote, e se ancora contengono qualcosa è violenza, sopraffazione, distruzione.

E' proprio a causa della sottomissione della donna che le guerre appaiono come qualcosa di inevitabile. Se ritieni inferiore o vuoi che si sottometta l'essere che dovresti (teoricamente) amare come te stesso come puoi mai pensare di poter essere tollerante e comprensivo con chi ti è estraneo?

Quindi buttiamo la Bibbia? Come fai a riferirti a Gesù se non sfrutti le parole della Bibbia? Gesù è colui che indica il cancello, solo capire che il cancello non esiste aiuta.
ERRI8013 is offline  

 



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