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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 23-10-2007, 08.56.18   #21
berenger11
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Riferimento: Sbadigli. [...la religione non interessa minimamente...]

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Originalmente inviato da Sandro.
Secondo me al credente praticante interessa essenzialmente il rituale, la preghiera, perchè è ciò che tiene in vita la fede. Invece l'indagine critica e razionale su questo argomento porta di sicuro a dubbi, iniscurezza e insoddisfazione. Quindi il credente rifugge questa indagine perchè avverte come un senso di malessere, di disagio. La fede ha certamente una origine ed una sostanza emotiva, nei popoli primitivi era la paura dell'ignoto. Nei popoli più sviluppati forse è l' astrazione e la divinizzazione delle cose ritenute buone, esemplari. Perciò il credente non accetta discorsi critici sulla religione.
Invece per quasi tutti i non credenti o i credenti solo sulla "carta" la religione non ha il minimo interesse, perchè non ha nessuna attinenza con la vita reale, pratica. E' la famosa espressione usata nelle esortazioni di vescovi e papi, che si scagliano contro il cosidetto "ateismo pratico". Cioè la semplice e totale indifferenza. Resta una piccola categoria di persone cui piace astrarsi ogni tanto dalla vita quotidiana ed interrogarsi sulle questioni di fondo, e certamente si confrontano e sono incuriositi dalla religione. Questi parlano razionalmente di religione. E cosa scoprono ? Che all'origine tutto si perde nella nebbia, decine di versioni della verità, incongruenze inimmaginabili, trasformazioni e riadattamenti di leggende, credenze, semplici miti. Leggono che 2000 anni fa un ebreo chiedeva ad altri ebrei di bere del proprio sangue, una incredibile eresia per un popolo che riteneva il sangue un liquido impuro.
E non è che un piccolo esempio tra migliaia, e so che ci saranno fior di persone che lo sapranno spiegare, interpretare, far comprendere ad un ingenuo come me. Ma alla fine resta sempre quella domanda. Ma perche?
perchè questo immane dispendio di energia per raddrizzare cose così contorte.
Da ultimo vorrei osservare che l'altro grande motivo per cui la gente sbadiglia a parlar di religione è perchè in particolare la religione cristiana cattolica rispecchia sempre meno l'insieme dei valori della nostra civiltà, cioè è sempre più avulsa da ciò che davvero riteniamo collettivamente importante. Questo è semplicemente un fatto, vero anche se si troveranno mille discorsi impegnati e spirituali per contraddirlo. Dentro all' uomo c'è questa molla, di sopravvivere, poi di vivere bene, poi di impegnarsi in cose grandi e difficili. E questo mal si concilia con quell' eterno fondo di nichilismo, di rinuncia, di penitenza che purtroppo è alla radice stessa del cristianesimo. Voglio solo salutare berenger11 e alessiob per i vostri post sempre apprezzati, ma anche tutti gli altri post sono davvero belli e "ispiratori". Grazie ad Elija per il link alla pagina di Tolstoj, una vera meraviglia, Ciao
Carissimo Sandro, ricambio i saluti. Vorrei far notare una cosa che accade per quanto riguarda gli sbadigli in faccia a parlar di religione: a me succede, praticamente sempre, di vederli nei credenti molto praticanti, quelli che non mancano mai alla messa domenicale e che si confessano ogni 15 giorni. Quelli invece che vanno in chiesa solo se sono invitati ad un matrimonio o se devono partecipare ad un funerale sono molto più propensi a parlarne. resta comunque incredibile la totale ignoranza, voluta, della maggior parte in fatto di sacre scritture, storia della chiesa, storia di gesù. Saluti.
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Vecchio 23-10-2007, 20.25.02   #22
Rising Star
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Originalmente inviato da donella
Il rispettivo "punto di partenza" ci pone a grande distanza, è vero. Ma questo non toglie che io abbia grandissimo rispetto delle persone che si pongono nel tuo modo (senza di che non sarei stata a discutere neanche per un attimo).


Mi interesserebbe conoscere il tuo "punto di partenza".
Un "ponte di Einstein-Rosen" può far coprire distanze astronomiche in poco tempo (in teoria)! Questo per dire che a volte persone che hanno vedute diverse, possono avere "punti di partenza" relativamente vicini.


PS: scusate, qualcuno può spiegarmi qual'è il significato dell'icona "scarpette"? Grazie
(La mia ignoranza a volte mi fa paura! )
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Vecchio 24-10-2007, 01.15.48   #23
donella
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Citazione:
Originalmente inviato da Rising Star
Mi interesserebbe conoscere il tuo "punto di partenza".
--
PS: scusate, qualcuno può spiegarmi qual'è il significato dell'icona "scarpette"?Grazie

Ciao.
Siccome la uso spesso (l'icona scarpette) io provo a dirti perchè la uso io: in breve... io la uso quando capisco di aver detto qualcosa che può sembrare dispettoso o impertinente, ma che non è accompagnato da nessunissima volontà nè di irridere nè di minimizzare il pensiero altrui nè tantomeno di offendere. Un po' come dire "io ti dico quello che penso, altrimenti è inutile che parliamo! Però, ti prego ti prego, non arrabbiarti perchè non ce l'ho per niente con te e, anzi, parlo con te perchè mi piace parlare con te".
si capisce?

--

Il mio "punto di partenza"?

IO.


Non "io=dio".
Proprio per niente.... anzi!

Intendo:
io... in questa maratona che ha partenza e arrivo e che non necessariamente ha un senso che vada oltre la partenza e l'arrivo.
Che non necessariamente ha un premio nè uno scopo.
Nella quale mi sento perfettamente uguale a chi mi corre a fianco, e uguale a chi la corse prima di me, e uguale a chi la correrà dopo di me.
Io che, esattamente come chi mi ha preceduto e come chi mi seguirà, ma ...anche esattamente come te ...vorrei trovarle un senso,... e non puoi credere quanto!

MA... (disgrazia o fortuna per ora non so)... io che non riesco PIU' (e sottolineo il +) a costruire nessuna logica che muova da un presupposto illogico, io... che non riesco + .....a partire da tre....

E quanto vorrei poter spiegare davvero quel "PIU'"

Ci provo.
Io, credimi, non cambierei la mia vita con quella di nessun altro al mondo.
Non sono e non ho nulla di extra-ordinem, ma davvero sono felice di saper GODERE di quel che ho e della consapevolezza di poter essere (divenire) migliore.
L'ho già scritto una volta non so dove, e mi spiace ripetermi: a dio, da ragazza, ci pensavo con gratitudine quando tra le mani stringevo troppo per credere di averlo meritato io proprio io da sola.
Poi, crescendo, imparando a saper alzare lo sguardo sull'Altro, capendo e dovendo capire che l'Altro che spesso agonizza e sembra nato per agonizzare... capendo che questo Altro non è la comparsa di una fiction... capendo che è uno come me a cui è andata insopportabilmente peggio di me...
(Questa è davvero una Confessione)... Per salvare quel dio così benevolo con me.... compresi che mi avviavo per un percorso folle.
Per "salvarlo" ero arrivata a sperare... qualcosa di difficilemente confessabile (perchè so che no si fa una gran figura a dirlo). Insomma... per salvare dio... dovevo convincermi che tre quarti di umanità fossero stati creati con attitudine alla tortura quotidiana... tale da renderli indenni alla sofferenza e... poter fare da "specchio" a quel quarto che aveva la mia stessa sensibilità, e che.... sarebbe morta agonizzando ove sottoposta alle stesse prove... che per quei tre quarti erano la quotidianità.

Ecco: lì ho intuito di essere ad un bivio.
Potevo continuare a raccontarmi favole da pazza.
Oppure dovevo arrendermi all'evidenza di una disparità così potentemente umiliante per chi la guarda da spettatore privilegiato... da.... SVEGLIARSI !!! BASTA!!! Chi non ha niente o chi ha il contrario di tutto non è nato e non vive per fare da spot moralizzante a me! Chi non ha niente o ha il contrario di tutto.... non ha niente o ha il contario di tutto Stop! E' pazzesco, ma è COSI'!
E mentre dal divano favoleggio e teorizzo di beatitudini eterne e ricerche di verità assolute... quell'Altro che da imbecille guardo come se fosse comparsa di uno spot inviato dalla provvidenza per moralizzarmi.... MA QUELLO DAVVERO MUORE PERCHE' GLI MANCA UN'ASPIRINA O ANCHE SOLO UN BICCHIER D'ACQUA!!!!
E "quello" è come ME, me...che mi sembra di morire se non trovo la lemonsoda in frigo all'autogrill.... perchè ho fatto 40 Km in autostrada... con 40° gradi al sole, con climatizzatore, navigatore e hi-fi in autostrada

Ecco: quando mi sono accorta dell'Altro, dio è diventata una favola mostruosa, nel senso di mostruosamente cieco egoismo ove coltivata.
Come tutti , anch'io sono in cammino, e tutto potrà cambiare fino all'ultimo respiro.
Per ora convintamente credo che due braccia, un cuore, un cervello, senza nessuna favola, con la forza che viene dal guardare una realtà che non ti piace affatto ... possano... ok: pochissimo!... EPPURE molto molto molto più del dio che ho conosciuto. E verso il quale, ripeto, a titolo personale-egoistico, non avrei alcunchè da rivendicare e , anzi, avrei solo da ringraziare. (Però non esisto solo io).
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Vecchio 24-10-2007, 20.12.55   #24
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Citazione:
Originalmente inviato da donella
(...)
Il mio "punto di partenza"?
IO.
(...)

Grazie, innanzitutto, per la delucidazione sulle "scarpette".

Ho letto attentamente la tua risposta alla mia domanda.

Il senso della vita, secondo me, non è la vita stessa: il senso in ogni caso terminerebbe con essa.
Che senso avrebbe allora il nostro significato d'essere, se tutti gli uomini vivono, come giustamente scrivi, in maniere, modi e possibilità diverse? Tu credi che sia Dio a permettere tutto questo? Oppure è l'uomo stesso a cui è stata affidata questa "casa", la nostra Terra?
Credi che sia Dio a dover intervenire, facendo decadere il libero arbitrio dato all'uomo? Oppure è l'uomo stesso che, invece, debba intervenire. A chi attribuisci la sofferenza del mondo?

Non so che età hai, ma presumo che tu sia ancora relativamente giovane per essere madre; quando sarai madre avrai dei figli i quali saranno dapprima istruiti ed educati sulla base (anche) della tua esperienza. Ma fino ad un certo punto, oltre il quale dovranno andare con le loro gambe, dovranno agire secondo il loro "io". Sarai anche consapevole che dovranno fare le loro esperienze, perché sono proprio le esperienze a formare l'uomo. Un giorno forse non li vedrai più e soffrirai nel sapere che forse non si comportano bene o vivono di stenti, oppure se uno non aiuta il fratello in difficoltà (comprendi la similitudine con l'uomo che non aiuta l'uomo?); non è così, da madre premurosa? Beh credo che anche Dio si senta così: ci ha voluto, ci ha creato, ci ha messo su questa Terra e ce l'ha affidata. Questo è tutto. Ora tocca a noi, ad ogni singolo uomo, operare per il bene comune, con le indicazioni che Egli ci fornisce, giorno per giorno, istante per istante, poiché Egli ci ha creato e non vuole perderci.
Nascita e morte sono solo due "porte di confine". In mezzo ci siamo noi, liberi, su questa Terra. Uno dei nostri scopi è, secondo me, quello di imparare. E se vogliamo per un attimo (piuttosto breve) non considerare Dio, impariamo dalla natura che ci circonda (come se poi la natura non facesse riferimento a Dio!).
Se non puoi andare in Africa ad aiutare i bambini che muoiono di sete e di fame o perchè non hanno una semplice aspirina, allora aiuta chi ti è vicino, il tuo prossimo, con la tua intelligenza, con la tua compassione e con la tua sensibilità (di cui sei molto fornita); fa ciò che ritieni giusto, poiché ognuno di noi, guardacaso, conosce ciò che è giusto, a prescindere dalle azioni che terrà, proprio in virtù di quella Verità che ci ha fornito il buon Dio, quando ci ha posti nel mondo. Stà all'uomo seguire o no quella Verità.
Ci si potrebbe domandare perché mai dovremmo ritornare a Dio? Per il fatto che, se avesse voluto, potremmo anche non esistere, ti potrebbe bastare come motivo?

Riguardo al punto di partenza, beh tutti partiamo da "noi stessi"; quindi alla fine i nostri punti coincidono. Più importante del punto di partenza è, sempre secondo me, il punto di arrivo! È questo quello che fa la differenza!
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Vecchio 25-10-2007, 01.25.48   #25
donella
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Citazione:
Originalmente inviato da Rising Star
Non so che età hai, ma presumo che tu sia ancora relativamente giovane per essere madre; quando sarai madre avrai dei figli i quali saranno dapprima istruiti ed educati sulla base (anche) della tua esperienza. Ma fino ad un certo punto, oltre il quale dovranno andare con le loro gambe, dovranno agire secondo il loro "io". Sarai anche consapevole che dovranno fare le loro esperienze, perché sono proprio le esperienze a formare l'uomo. Un giorno forse non li vedrai più e soffrirai nel sapere che forse non si comportano bene o vivono di stenti, oppure se uno non aiuta il fratello in difficoltà (comprendi la similitudine con l'uomo che non aiuta l'uomo?); non è così, da madre premurosa? Beh credo che anche Dio si senta così: ci ha voluto, ci ha creato, ci ha messo su questa Terra e ce l'ha affidata. Questo è tutto. Ora tocca a noi, ad ogni singolo uomo, operare per il bene comune, con le indicazioni che Egli ci fornisce, giorno per giorno, istante per istante, poiché Egli ci ha creato e non vuole perderci.

Accolgo molto volentieri l'esempio che hai portato.

Io sono mamma.

E (purtroppo quanto ovviamente) non sono nè onnisciente, nè onnipresente, nè tantomeno onnipotente, diversamente da dio.

Se fossi ...anche solo UNA delle tre cose "onni"... da Mamma... tutto farei fuorchè:

- generare figli già sapendo che ne farò "figli e figliastri"
- inventargli un giochino col timer in cui sadicamente dico loro "vi ho insegnato...ora vediamo cosa fate da soli... poi giudicherò io (o la mia governante)... e per chi avrà "sbagliato" ci sarà.... la Morte Eterna"
- permettergli di pensare questo giochino, e magari permettergli pure di realizzarlo, guardando dal divano che... mentre uno dei figli sevizia l'altro fino a provocargli la morte fisica.... con ciò facendo... procura a sè stesso la morte dell'anima (così realizzando due figli morti SU DUE).

Da mamma umana, per niente "onni", ... ho sempre il timore di essere meno presente e meno sapiente di quanto dovrei.
Ma è proprio sicuro che se fossi "onni-tutto"... ammesso e non concesso che avessi concepito - insieme ai figli - la tentazione insopprimibile di un gioco a premi tutto per loro.... sicuro sicuro, essendo "onni" MA volendogli bene,... :

A) me li sarei "creati" con una taratura diversa del cosiddetto libero arbitrio: ecco, diciamo che l'avrei strutturati per muoversi , ma senza comunque possibilità di nuocere e nuocersi...
B) mi sarei fatta un preciso dovere di spiegargli che è totalmente inutile, al di là del valore d'intrattenimento di 'sto giochino del libero arbitrio, che si sforzino più di tanto.... giacchè avendoli io "tarati", e oltretutto essendo io onni-tutto, so già benissimo DA PRIMA come finirà il giochino (un po' asfittico in verità) che ho programmato per loro ... aprioristicamente confinato DA ME tra la parentesi di apertura delle potenzialità di taratura che ho scelto di dargli... e la parentesi di chiusura del minacciato macete eterno che abbatterò su di loro , se e quando "sbaglieranno" ... in modo peraltro affatto sorprendente (almeno per me che li ho tarati) dovendo necessariamente sapere (io che li ho tarati, appunto) che quella certa taratura conduce aritmeticamente all'errore esiziale.

Una Mamma, un Papà Umani.... baratterebbero la loro vita per la onnipotenza in quella del figlio (per poterlo sempre guidare al meglio e salvare dal peggio), e troverebbero FOLLE l'idea di restare in poltrona.... per OSSERVARE quali nefandezze potrebbe commettere un figlio in dispregio degli insegnamenti dati... per, successivamente e SOLTANTO.... ETERNAMENTE PUNIRLO per gli "errori" fatti!!!!!
Loro (i genitori umani) non sono "onni", MA si mordono i gomiti, per questo!

E proprio questo invece, Rising tu mi dici, lo fa - PATERNAMENTE - chi è OnniTutto

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Vecchio 25-10-2007, 11.43.51   #26
hetman
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Saluto Tutti,

Il tema di questo topic mi sembra abbastanza chiaro se per "sbadigli" intendiamo la noia che ci viene dalle "Religioni degli uomini" fatte di dogmi e riti che nulla danno alla spiritualità interiore di ogni essere umano.

Se invece ci soffermiamo su insegnamenti, che sono alla base di tutte le Religioni Rivelate, ci accorgeremmo che esse sono sempre le stesse, i valori e principi a cui l'intera umanità dovrebbe attenersi.

Valori come il "non uccidere", il "non rubare", il "non fare ad altri ...........", etc.
Principi come "siamo tutti figli dello stesso Dio", "siamo tutti fratelli e dovremmo aiutarci", etc.

Proviamo ad immaginare un mondo ove questi valori e principi siano "veramente" messi in pratica da "tutti", non sbadiglieremo più, anzi saremmo troppo indaffarati a realizzarli per poter sbadigliare.

Saluti.

Un appunto per donella: Dio non ci ha creati per essere dei robot, Ti ricordo il passo del "fgliol prodico", di come un padre accetta il ritorno del figlio che ha sbagliato, ma che è rinsavito, che ha imparato dall'esperienza personale.
Dio non è materia, non puoi rapportare il Tuo vivere da madre materiale con l'infinito spirituale, non può esistere paragone.
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Vecchio 25-10-2007, 12.14.07   #27
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Citazione:
Originalmente inviato da donella
Una Mamma, un Papà Umani.... baratterebbero la loro vita per la onnipotenza in quella del figlio
Dio non ha "barattato" la vita del Figlio per noi, affinchè avessimo la salvezza (dell'anima)?

Citazione:
Originalmente inviato da donella
e troverebbero FOLLE l'idea di restare in poltrona....
Questa notte ho fatto un sogno:
ho sognato che camminavo sulla sabbia
accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.

Ho guardato indietro e ho visto che,
ad ogni giorno della mia vita,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.

Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.

Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti
c'era solo un'orma...
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita:
i giorni di maggior angustia,
di maggior paura e di maggior dolore...

Ho domandato allora:
"Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo, proprio nei momenti
peggiori della mia vita?".


Ed il Signore rispose:
"Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te durante tutta la camminata
e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo
e non ti ho lasciato...

I giorni in cui tu hai visto solo un'orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".

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Vecchio 25-10-2007, 17.22.25   #28
berenger11
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Riferimento: Sbadigli. [...la religione non interessa minimamente...]

Vorre precisare che per sbadigli intendo il fatto che alla maggioranza delle persone che ho incontrato la religione non interessa, non si pone domande, non lo considerano neppure come argomento di conversazione. Sbadigliano appunto e cambiano discorso.
Citazione:
Originalmente inviato da hetman
Saluto Tutti,

Il tema di questo topic mi sembra abbastanza chiaro se per "sbadigli" intendiamo la noia che ci viene dalle "Religioni degli uomini" fatte di dogmi e riti che nulla danno alla spiritualità interiore di ogni essere umano.

Se invece ci soffermiamo su insegnamenti, che sono alla base di tutte le Religioni Rivelate, ci accorgeremmo che esse sono sempre le stesse, i valori e principi a cui l'intera umanità dovrebbe attenersi.

Valori come il "non uccidere", il "non rubare", il "non fare ad altri ...........", etc.
Principi come "siamo tutti figli dello stesso Dio", "siamo tutti fratelli e dovremmo aiutarci", etc.

Proviamo ad immaginare un mondo ove questi valori e principi siano "veramente" messi in pratica da "tutti", non sbadiglieremo più, anzi saremmo troppo indaffarati a realizzarli per poter sbadigliare.

Saluti.

Un appunto per donella: Dio non ci ha creati per essere dei robot, Ti ricordo il passo del "fgliol prodico", di come un padre accetta il ritorno del figlio che ha sbagliato, ma che è rinsavito, che ha imparato dall'esperienza personale.
Dio non è materia, non puoi rapportare il Tuo vivere da madre materiale con l'infinito spirituale, non può esistere paragone.
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Vecchio 26-10-2007, 12.28.34   #29
hetman
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Originalmente inviato da berenger11
Vorre precisare che per sbadigli intendo il fatto che alla maggioranza delle persone che ho incontrato la religione non interessa, non si pone domande, non lo considerano neppure come argomento di conversazione. Sbadigliano appunto e cambiano discorso.

Ho capito benissimo, ma forse mi sono espresso male.

La non attrazione delle Religioni (che poi sono una sola) è dovuta al fatto che la gente si limita ad affrontare solo la materialità della vita, se si discute dei valori e principi che la religione propone per una vita materiale migliore, allora probabilmente sarà più interessante.

Nella maggioranza dei casi, la gente ritiene la spiritualità insita in se stessi come un accessorio inutile, mentre essa deve convivere con la nostra razionalità in modo armonioso.

Il non voler accettare tale armonia porta al prevalere della materialità nelle nostre azioni quotidiane ed alla fine ai sensi di colpa che sono i guai creati dalle religioni umane.

Non è vero che la Religione non interessa, è il modo di porla che forse non è quello giusto. Quando si fa riferimento a riti e dogmi, che non hanno nulla a che vedere con la Spiritualità individuale, e tendono a fondare divisioni inaccettabili a livello di dialogo interreligioso con culture diverse che nel futuro dovranno sempre più convivere, si instaurano gli "sbadigli" dovuti alla propria volontà di prevalere, ideologicamente, sugli altri e se ciò non avviene ci si limita a interrompere il discorso "sbadigliando".

Tutti hanno bisogno di orizzonti nuovi da esplorare, in mancanza ci si cristallizza in credenze del tutto sorpassate e susseguente scontro di culture, vedasi l'attuale antagonismo, del tutto infondato, tra Cristiani e Islamici.

Sono proprio queste contrapposizioni ideologiche e di cristallizzazione mentale che porta la gente a "sbadigliare", probabilmente proprio per la mancanza di nuovi orizzonti che rompano la cristallizzazione ed aprono lo spirito a nuove prospettive.

Volendo uscire dal dialogo tra credenti ed entrare in un dialogo con atei, il problema si accentua nel momento in cui il credente voglia imporre, solo sulla base della propria fede, l'esistenza di Dio essere Supremo al di sopra della razionalità intrinseca nel pensiero ateo.

I valori e principi a cui bisogna attenersi in questa nostra vita sono gli stessi sia per i credenti che per gli atei, se si discute di essi evitando le sovrastrutture clericali probabilmente non vi saranno più "sbadigli".

Nel mondo d'oggi, discutere di Religione non significa proselitismo, ma dialogo tra culture e successiva ricerca di convivenza pacifica, nessuno deve "salvare" nessun altro, la salvezza è questione personale tra l'individuo e Dio, un rapporto verticale, che non passa attraverso una religione umana ma attraverso il personale rapporto con la società in cui viviamo, rispettando gli altri e seguendo valori e principi condivisi.

Saluti
hetman is offline  
Vecchio 26-10-2007, 13.12.46   #30
aile
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Riferimento: Sbadigli. [...la religione non interessa minimamente...]

Citazione:
Originalmente inviato da donella
Accolgo molto volentieri l'esempio che hai portato.

Io sono mamma.

E (purtroppo quanto ovviamente) non sono nè onnisciente, nè onnipresente, nè tantomeno onnipotente, diversamente da dio.

Se fossi ...anche solo UNA delle tre cose "onni"... da Mamma... tutto farei fuorchè:

- generare figli già sapendo che ne farò "figli e figliastri"
- inventargli un giochino col timer in cui sadicamente dico loro "vi ho insegnato...ora vediamo cosa fate da soli... poi giudicherò io (o la mia governante)... e per chi avrà "sbagliato" ci sarà.... la Morte Eterna"
- permettergli di pensare questo giochino, e magari permettergli pure di realizzarlo, guardando dal divano che... mentre uno dei figli sevizia l'altro fino a provocargli la morte fisica.... con ciò facendo... procura a sè stesso la morte dell'anima (così realizzando due figli morti SU DUE).

Da mamma umana, per niente "onni", ... ho sempre il timore di essere meno presente e meno sapiente di quanto dovrei.
Ma è proprio sicuro che se fossi "onni-tutto"... ammesso e non concesso che avessi concepito - insieme ai figli - la tentazione insopprimibile di un gioco a premi tutto per loro.... sicuro sicuro, essendo "onni" MA volendogli bene,... :

A) me li sarei "creati" con una taratura diversa del cosiddetto libero arbitrio: ecco, diciamo che l'avrei strutturati per muoversi , ma senza comunque possibilità di nuocere e nuocersi...
B) mi sarei fatta un preciso dovere di spiegargli che è totalmente inutile, al di là del valore d'intrattenimento di 'sto giochino del libero arbitrio, che si sforzino più di tanto.... giacchè avendoli io "tarati", e oltretutto essendo io onni-tutto, so già benissimo DA PRIMA come finirà il giochino (un po' asfittico in verità) che ho programmato per loro ... aprioristicamente confinato DA ME tra la parentesi di apertura delle potenzialità di taratura che ho scelto di dargli... e la parentesi di chiusura del minacciato macete eterno che abbatterò su di loro , se e quando "sbaglieranno" ... in modo peraltro affatto sorprendente (almeno per me che li ho tarati) dovendo necessariamente sapere (io che li ho tarati, appunto) che quella certa taratura conduce aritmeticamente all'errore esiziale.

Una Mamma, un Papà Umani.... baratterebbero la loro vita per la onnipotenza in quella del figlio (per poterlo sempre guidare al meglio e salvare dal peggio), e troverebbero FOLLE l'idea di restare in poltrona.... per OSSERVARE quali nefandezze potrebbe commettere un figlio in dispregio degli insegnamenti dati... per, successivamente e SOLTANTO.... ETERNAMENTE PUNIRLO per gli "errori" fatti!!!!!
Loro (i genitori umani) non sono "onni", MA si mordono i gomiti, per questo!

E proprio questo invece, Rising tu mi dici, lo fa - PATERNAMENTE - chi è OnniTutto




Si però se fai quesi paragoni,non andiamo da nessuna parte,
perchè tu comunque ,per un credente,
sei una persona,limitata,
e quindi non puoi metterti su questo piano,e pensare che avresti fatto o come avresti agito se avessi potuto fare di tutto per i tuoi figli.

Serve proprio a questo la fede,a spiegare perche tutto è difficile,perchè incontriamo le difficoltà.Anche se nessuo vuole ammetterlo.

Se pensi che visto che qualcuno ci ha creati,allora ci poteva creare meglio,
non stiamo più parlando di confronto,ma di provocazioni.
Ti ricordo che qualche anno fa eravamo come le bestie,non siamo dei prodotti finiti come la merce al supermercato.E questo è ragionevolmente certo,non è un atto di fede.

Forse non ho colto bene il tuo messaggio,non so.Forse c'è qualcosa di ironico.
Ma io più che provocare vorrei capire come fanno gli altri a gestire la loro fede,
non dico che il loro dio non faccia bene...
aile is offline  

 



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