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25-09-2007, 18.27.28 | #23 | |
Ospite
Data registrazione: 31-08-2007
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Riferimento: immacolata concezione
Citazione:
Veramente "secondo la teologia dominante", Maria "terminò il corso della sua vita terrena" e quindi fu assunta in cielo. Knight Kenneth |
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25-09-2007, 23.48.52 | #24 | |
Ospite abituale
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Riferimento: immacolata concezione
Citazione:
Il che significa che morì, un manuale di mariologia te lo spiegherebbe. Ergo, per favore, se non si conosce la teologia cattolica (soprattutto quella degli utlimi 30 anni) e di come essa si rapporti con il magistero, buona creanza imporrebbe di informarsi bene prima di parlare. E per dimostrarti quanto sostengo ti posto un pò di scritti che possono illuminarti sulla morte di Maria secondo la teologia e il magistero cattolici, iniziamo con Stefano de Fiores, ordinario di mariologia sistematica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma: “Abituati a vedere l'immagine della vergine Maria che sale al cielo accompagnata da gli angeli Tiziano nella Chiesa dei fari a Venezia, stentiamo a far passare la madre di Dio dall'ispettore della morte. Ma se contempliamo le icone bizantine o le tavole di Duccio di buon'insegna, ci accorgiamo subito che esse presentano Maria non già ascendente al cielo accompagnata da gli angeli, ma stesa sul letto di morte, mentre Gesù accoglie fra le braccia dell'anima di lei di fanciulla di biancovestita. Quattro modelli biblici. In realtà la Bibbia offre quattro schemi o modelli circa la fine terrena dei giusti e applicabili a Maria. 1. Il modello dello sceol, secondo cui i morti scendono nel mondo sotterraneo fatto di silenzio e di oblio (sal 6,5; 88,10,10;Lc 16,19-21). 2. Il modello del rapimento o assunzione al mondo divino senza passare per la morte, come si racconta di Enoc e di Elia (Gn 5,24; 2Re 2,1-11) o dei cristiani (1Ts 4,17). 3. Il modello dell'innalzamento, per cui i servi fedeli di Dio dopo la morte vengono introdotti nell'immortalità beata (Dn 7,27; Fil 2,9). 4. Il modello della risurrezione, secondo cui i giusti dopo la morte o alla fine dei tempi risuscitano con i loro corpi a vita eterna (Dn 12,1-2; Gv 5,28). Al di là di questi vari modi, Paolo presenta il paradiso come luogo cristologico: dimorare con Cristo (Fil 1,23; 2Cor 5,8). In pratica nella tradizione cristiana sono stati applicati alla madre di Gesù tutti questi quattro schemi, secondo cui ella è morta ma poi è risolta e assunta la gloria o, senza morire, è stata trasferita in paradiso. Diciamo che quest'ultima ipotesi, sostenuta nel XX secoloda Martin Jungle, Gabriele Raschini e altri, trova i esigue testimonianze nella tradizione ecclesiale, di cui la più antica è costituita dal seguente passo di Timoteo più di Gerusalemme (VI secolo): “la vergine fino al presente resta immortale per mezzo di colui che assumendola con se la portò nelle dimore celesti”. Verosimilmente, per rispetto verso questa opinione Pio XII evitò di includere la morte di Maria nella definizione dogmatica dell'assunzione (1-11-1950), formulandola così: “l'immacolata vergine…, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste con il suo corpo e con la sua anima”. Giovanni Paolo II si schiera decisamente per la tradizione costante, sia dell'oriente sia dell'Occidente cristiano, “che vede nella morte di Maria la sua introduzione alla gloria celeste” (Udienza generale 26/6/1997) Un testo apocrifo Le prime testimonianze a favore della fine devota di Maria si trovano in vari libri apocrifi del Transito, tra i quali l'opera di un certo Lucio, del II secolo, secondo cui Maria riceve l'annuncio della sua morte imminente da parte del grande angelo (Gesù). Giungono gli apostoli dei luoghi della missione, gli ebrei turbano i funerali di Maria, ma su anima è presa dal signore che la sfida a Michele e dopo tre giorni anche suo corpo e assunto da gli angeli e il paradiso terrestre. Questi elementi si trovano sviluppati in versioni successive del Transito e alcune omelie tardive dei padri. [..] La stessa sorte del Figlio In particolare alcuni padri della Chiesa, come modesto di Gerusalemme e Giovanni di Damasco, avvertono la convenienza, anzi la necessità, che la madre segua la sorte del figlio passando dall'esperienza della morte a quella della risurrezione. Giovanni Paolo II può concludere che “ per essere partecipe della risurrezione di Cristo, Maria doveva condividere anzitutto la morte. Si può dire che il passaggio da questa l'altra vita fu per Maria una maturazione della grazia nella gloria, così che mai come in questo caso la morte poté essere concepita come una “dormizione”“ (Udienza generale 26/06/1997) è legittimo quindi parlare della morte dei funerali di Maria e sentirla vicina in quell'ora suprema. E poiché morì “nell'amore, a causa dell'amore e per amore” (San Francesco di Sales), della offre un esempio altissimo con cui ogni fedele cercherà di ispirarsi. ” ( “Chi è per noi Maria?” edizioni San Paolo, pag 23-24) Proseguo dicendo che a me interessa il dogma formulato, perché è l’unica verità infallibile per la CCR. Dunque leggiamo: “L’immacolata Vergine, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste con il suo corpo e la sua anima”. Ora dire che Maria fu assunta in cielo anima e corpo non vuol dire che non sia morta, per la banale ragione che uno dei modelli teologici prevede dal resurrezione di Maria e l’ascesa del suo corpo glorificato. Ora citerò un esperto in materia che probabilmente conosci: Giovanni Paolo II: “Udienza generale 26/6/1997 Circa la conclusione della vita terrena di Maria, il Concilio riprende i termini della Bolla di definizione del dogma dell'Assunzione ed afferma: "L'Immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria in corpo e anima" (LG, 59). Con questa formula la Costituzione dogmatica "Lumen gentium", seguendo il mio Venerato Predecessore Pio XII, non si pronuncia sulla questione della morte di Maria. Pio XII tuttavia non intese negare il fatto della morte, ma soltanto non giudicò opportuno affermare solennemente, come verità che doveva essere ammessa da tutti i credenti, la morte della Madre di Dio. Alcuni teologi, in verità, hanno sostenuto l'esenzione della Vergine dalla morte e il suo passaggio diretto dalla vita terrena alla gloria celeste. Tuttavia questa opinione è sconosciuta fino al XVII secolo, mentre in realtà esiste una tradizione comune che vede nella morte di Maria la sua introduzione alla gloria celeste. 2. E' possibile che Maria di Nazaret abbia sperimentato nella sua carne il dramma della morte? Riflettendo sul destino di Maria e sul suo rapporto con il divin Figlio, sembra legittimo rispondere affermativamente: dal momento che Cristo è morto, sarebbe difficile sostenere il contrario per la Madre. . In questo senso hanno ragionato i Padri della Chiesa, che non hanno avuto dubbi al riguardo. Basti citare san Giacomo di Sarug (+ 521), secondo il quale "il coro dei dodici Apostoli" quando per Maria giunse "il tempo di camminare sulla via di tutte le generazioni", la via cioè della morte, si raccolse per seppellire "il corpo virgineo della Benedetta" (Discorso sulla sepoltura della Santa Genitrice di Dio, 87-99 in C. VONA, Lateranum 19 [1953], 18). San Modesto di Gerusalemme (+ 634), dopo aver ampiamente parlato della "beatissima dormizione della gloriosissima Genitrice di Dio", conclude il suo "encomio" esaltando l'intervento prodigioso di Cristo che "la risuscitò dal sepolcro" per assumerla con sé nella gloria (Enc. in dormitionem Deiparae semperque Virginis Mariae, nn. 7 e 14: PG 86 bis, 3293; 3311). San Giovanni Damasceno (+ 704), per parte sua, si chiede: "Come mai colei che nel parto passò sopra tutti i limiti della natura, ora si piega alle sue leggi e il suo corpo immacolato viene sottoposto alla morte?". E risponde: "Bisognava certo che la parte mortale venisse deposta per rivestirsi di immortalità, poiché anche il padrone della natura non ha rifiutato l'esperienza della morte. Egli, infatti, muore secondo la carne e con la morte distrugge la morte, alla corruzione elargisce l'incorruttibilità e il morire lo fa sorgente di risurrezione". (Panegirico sulla Dormizione della Madre di Dio, 10: SC 80,107). […]" Bene detto ciò spero di aver messo la parola fine alla questione. Dunque la mia affermazione: Veramente secondo la teologia cattolica dominante, Maria morì e solo dopo fu assunta in cielo. era corretta e la tua puntualizzazione, caro Knight Kenneth, è inutile visto che presuppone che tu volessi contraddire quanto ho affermato. Saluti Andrea |
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26-09-2007, 18.34.03 | #25 | |
osservatore
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Riferimento: immacolata concezione
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26-09-2007, 21.59.45 | #26 | |
Ospite
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Riferimento: immacolata concezione
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Parli per Te, vero! Medice cura Te ipsum!!! |
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28-09-2007, 06.31.59 | #27 | |
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Riferimento: immacolata concezione
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E`asurdo, ma come, secondo la teologia? cattolica dominante poi? falso il dire che un quadro di qualche pittore del rinascimento significhi la teologia, nemmeno che sia dominante come vediamo la teologia dominante è proprio tutt'altro. Insomma usa le parole con più rispetto della realtà che vedi e con più rispetto delle parole. |
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28-09-2007, 06.36.23 | #28 | |
Nuovo iscritto
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Riferimento: immacolata concezione
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E faccio un annuncio che sarete liberi di credere oppure no: manca solo un dogma mariano, a tra poco. So solo che ha a che vedere con Maria Signora di tutti i popoli. |
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28-09-2007, 09.33.42 | #29 | |
Ospite abituale
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Riferimento: immacolata concezione
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Quando ho scritto "parola fine" mi riferivo ovviamente alla trattazione relativa a cosa viene creduto in ambito cattolico in riferimento alla morte fisica di Maria e riporto a tal proposito le parole di Giovanni Paolo II e addirittura di un santo come San Francesco di Sales che, appunto, secondo me mettono la parola fine al fatto che secondo il cattolicesimo Maria morì fisicamente e solo dopo fu assunta in cielo: Giovanni Paolo II può concludere che “ per essere partecipe della risurrezione di Cristo, Maria doveva condividere anzitutto la morte. Si può dire che il passaggio da questa l'altra vita fu per Maria una maturazione della grazia nella gloria, così che mai come in questo caso la morte poté essere concepita come una “dormizione”“ (Giovanni Paolo II - Udienza generale 26/06/1997) "poiché morì nell'amore, a causa dell'amore e per amore” (San Francesco di Sales) Saluti Andrea |
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29-09-2007, 10.21.39 | #30 | |||
Utente bannato
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Riferimento: immacolata concezione
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Sono pienamente d'accordo. Se posso vorrei allrgarne il valore ed il concetto. Prima Lettera di Giovanni Apostolo: "Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo NON E' STATO ANCORA RIVELATO. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. CHIUNQUE ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro." Inoltre, il Signore Dio nei Salmi ( n°82 ) ha s-piegato, confermato poi dal Cristo Unigenito del Padre: "Io ho detto: <<voi siete dèi, siete tutti figli dell'Altissimo>>. Eppure morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti." Qual'è il Disegno che Dio vuole realizzare partendo dalla venuta del Figlio, il Cristo Signore ? "Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, PERCHÉ DIO SIA TUTTO IN TUTTI." ( 1Cor.15 ) Citazione:
La Fede non è irragionevole, come avviene per i pagani, per le superstizioni, per i vani ragionamenti. Esiste però una, anzi - permettetemi - 'la' Verità. Non voglio far entrare Dio nella mia testa, ma Dio, il Padre, ci ha effuso uno Spiritò di Verità e Vita, Spirito di Sapienza e di Timore ( non in termini umani ) del Signore .. Questo stesso Spirito attesta le 'parole di Verità'; Gesù stesso è il Verbo, la Parola - preesistente - di Dio, fatta carne. Lo Spirito non dà una comprensione materiale, ma in Cristo la natura o sostanza di Dio stesso ha assunto la condizione umana e l'ha fatta/resa propria ( come nel Disegno, preesistente, di Dio; realizzandolo nella Storia e nel mondo, per l'Essere Umano, Suo Figlio ). Conosci dunque il Mistero di Dio, di cui parli ? Siamo così sicuri di aver compreso proprio tutto ? E se così non fosse, ritenendo di aver compreso tutto quello che c'era "umanamente" da comprendere, non potrebbe proprio chi si arroga il diritto di parlare da parte di Dio apporre obiezioni verso una tal Libertà da parte di Dio, "impedendogli" - come alla venuta di Cristo - il Suo Disegno ? Dio lascia l'Uomo/la Donna Liberi; ma Dio non fa preferenze e, credo, guardi all'umanità come ad una cosa sola ( desidera Salvare tutti; sempre che ci sia realmente qualcosa nell'Aldilà .. ). Non sono stati proprio i capi religiosi a contrastare ed eliminare il Cristo, a differenza di pubblicani e peccatori, tanto che Cristo stesso piange nei pressi di Gerusalemme, prima del suo ingresso messianico, in quanto dice: "Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata" .. ? ..il mio non vuole essere un attacco alla Chiesa ed al suo Magistero, ma verso ogni 'coscienza' che parla di cosa non conosce e di cose che non comprende. Mi fermo per ora qui, perché preferisco così, non avendo ancora parlato di Maria, la dolce Madre di Gesù e Madre nostra ( Immagine di Dio che è anche Madre, per Volontà Sua ), per Grazia; ma senza l'elaborazione di alcun 'dogma', i quali, per CHIUNQUE non comprenda prima col cuore l'Amore di Dio, non servono a NULLA... Chi può parlare, in nome della Verità, da parte di Dio ? Credo ci sia UN TEMPO per ogni cosa .. ... Citazione:
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