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21-08-2007, 23.28.58 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-08-2007
Messaggi: 62
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"
Citazione:
Perchè il vero nemico siamo noi , la ns. stessa mente, le ns. paure, le ns. illusioni....sfido chiunque abbia intrapreso una NUOVA strada interiore, o,meglio, abbia SCELTO di CONOSCERE con il cuore prima che con la mente, (quindi senza certezze , quelle che ci annebbiano la coscienza), sfido chiunque abbia seguito l'impulso di andare CONTROCORRENTE......... a non aver mai avuto un momento di incertezza, di solitudine, di voglia di riposare, di SOFFERENZA.......è un LAVORO vivere, non una vacanza. La consapevolezza genera anche sofferenza, perchè,se si va fino in fondo a sè, automaticamente si è in una nuova dimensione , e tanto per non parlare con frasi fatte, citerò un proverbio medievale che forse ho già scritto in qualche 3d, perchè mi piace molto:" le radici di un albero devono giungere all'inferno, prima che i suoi rami arrivino al cielo!" In fondo alla terra, nell'inferno, conoscersi fino in fondo...per ri-salire!!!!!! |
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22-08-2007, 00.47.51 | #13 | |
frequentatore abituale
Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"
Citazione:
Forse perché se non si passa attraverso questa ‘tappa obbligata’, non vi è altro modo per avvicinarsi alla propria Essenza, e solo dopo aver accolto in noi tutte le nostre parti, anche le più terrifiche, solo allora riusciremo a purificarle e trascenderle, ed infine riusciremo a riunificarci con la nostra Essenza, essere nell’Essere, nell’Io Sono, oltre il bene e il male. A quel punto si sarà trasceso l’ego identificato e tale passaggio sarà anche la morte iniziatica, che penso coincida con ciò che viene anche definito risveglio dal sonno dell' incoscienza, che condurrà ad una rinascita in un ‘corpo nuovo’, transustanziato, rompendo così la catena delle incarnazioni e trasformando il corpo mortale(=sofferenza…) in anima immortale(corpo glorioso), che avrà il compito di aiutare altre anime in tale evoluzione…. |
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22-08-2007, 17.45.04 | #14 | |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
Messaggi: 371
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"
Citazione:
Quindi certamente l'aspetto più difficile e duro, dove bisogna veramente sforzarci per riuscire è riconoscersi peccatori, difettosi, insomma "andare a fondo" , poi la risalita, "tornare a galla, è naturale e anche piacevole ( forse per questo motivo l'acqua si presta molto bene a simboleggiare sia il lavaggio ( introspezione) che il galleggiamento (prodotto, gioia, piacere). Chissà? ozner |
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22-08-2007, 23.29.56 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-08-2007
Messaggi: 62
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"
Citazione:
Il tuo pensiero è ricco di sensibilità e dolcezza..........e mentre lo leggevo mi sentivo accarezzare da quell'acqua......mi piace quando le parole giungono prima al cuore che alla mente......grazie! |
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24-08-2007, 16.00.35 | #16 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 24-08-2007
Messaggi: 2
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"
Un post davvero bello, una domanda davvero interessante.
Devo dire, che mi son stupito di leggere un intervento molto importante. Citazione:
Complimenti, se ne hai piena consapevolezza di ciò che hai scritto, in cuor tuo. Direi che sei a buon punto! Vorrei raccontare una leggenda che forse potrà aiutare l'autore del post. Ovviamente non bisogna prenderla come oro colato, ma è molto istruttiva e da parecchi spunti di riflessione All'inizio dei tempi, Le divinità si riunirono attorno ad un tavolo, per discutere di un tema molto importante: Dove nascondere la verità, il segreto della vita. Rispose il primo: "nascondiamo il tesoro in fondo al mare" - No, prima o poi l'uomo inventerà macchine talmente evolute da esplorare i fondali marini, e lo troverà - Rispose il secondo: "allora mettiamolo sulla montagna più alta" - No, perchè un giorno, l'uomo riuscirà ad arrivarci, e lo troverà. - Rispose il terzo: "Mettiamolo nell'unico posto, dove l'uomo difficilmente andrà a cercarlo; dentro se stesso. " - Tutti furono daccordo - |
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24-08-2007, 16.56.52 | #17 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 22-08-2007
Messaggi: 152
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"
I maestri sono dei simpatici burloni. Raccomandano la conoscenza di se stessi per portarti a capire, indagando a fondo la radice di questo "me stesso", che mai vi è stato un "me" e mai uno "stesso"
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24-08-2007, 19.26.03 | #18 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"
Citazione:
Sono d'accordo... sono proprio dei burloni. |
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25-08-2007, 18.45.44 | #19 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"
Citazione:
Ma... c'è un ma, il problema è che la stessa entità, cioè è quell’amalgama, di “memoria e di abitudini” mosso, per lo più dal desiderio e dalla paura, che chiamiamo "io", è lo stesso che intraprende quella ricerca ed è evidente che non accgolierà più del dolore che è disposto ad accogliere. Non è evidente e neppure certo, quindi che "la nostra mente, le nostre paure, le nostre illusioni", nel momento in cui si sentano spinte dal desiderio di conoscenza, o spinte da semplice curiosità o spinte dalle parole di un maestro, a volersi conoscere, debbano per forza di cose fare un cammino sofferto. Una sofferenza che non è spiegato neppure da queste tue parole: Citazione:
Quindi mediamente quella “nuova dimensione” è presentata come allettante per l’io, anche perché altrimenti chi la cercherebbe? Ma ecco allora che la mia domanda precedente, quella espressa con queste parole: Citazione:
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25-08-2007, 20.20.19 | #20 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 22-08-2007
Messaggi: 152
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Riferimento: Una domanda sulla "conoscenza di se stessi"
La conoscenza di se stessi è sofferta in quanto crea un "me stesso" nell'atto stesso di conoscermi. Sofferenza in quanto masochismo, rimedio peggiore del male...
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