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29-03-2007, 09.34.27 | #13 | |
Credente Bahá'í
Data registrazione: 26-02-2007
Messaggi: 447
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Riferimento: Trinità (visione umana della divinità)
Caro paolo di abramo,
Quanto Tu dici: "secondo me", ne hai pieno diritto. Analizziamo i passi: Isaia 45:18: "Così dice l'Eterno che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha formato la terra e l'ha fatta...: 'Io sono l'Eterno e non c'è alcun altro'". Mi sembra di evincere "LETTERALMENTE" che non vi è altro DIO. Giovanni 1:1-3: "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta". Mi sembra di evincere "LETTERALMENTE" che la Parola ha fatto ogni cosa essendo essa preesistente ad ogni cosa. Cosè la "PAROLA"? qui entriamo nella parte interpretativa "umana", come bisogna interdere? La visione corrente è che la "Parola" sia "DIO" è fin qui accordo completo, ma il concetto di "Parola" non è chiaro, perchè si passa dal concetto di DIO UNICO ed ETERNO al concetto di "Parola era con Dio" oppure la "Parola era DIO" ed ancora "Ogni cosa è stata fatta per mezzo di Lei". Tutte le spiegazioni di questi passi restano un "secondo me" da qualsiasi parte vengono, non si può definire la "Parola" inquanto non si può definire "DIO". Forse che la "Parola" sia una quarta persona? Credo che se si vuole, con la mente umana, capire il concetto di cui al presente 3d, bisogna in primo luogo definire univocamente e senza ombra di dubbio il termine "Parola", se poi lo si vuole definire in termini "FEDEISTICI" allora non vi è discussione ed ogni individuo è libero nelle proprie interpretazioni e nella propria "FEDE". Anche i Cristiani danno interpretazioni, poi diventate "DOGMI" inquanto non si è raggiunto un verdetto senza ombra di dubbio, la frase di Lucio: Citazione:
"Ognuno tragga le proprie conclusioni", mi sembra giusto, pertanto non vedo quale utilità abbia il continuare a postare passi Bibblici e darne le proprie "CONCLUSIONI", ciò anche da parte mia, mi limiterò a porre domande senza dare risposte, ogni individuo si dia le proprie. |
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30-03-2007, 00.33.35 | #15 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-02-2007
Messaggi: 274
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Riferimento: Trinità (visione umana della divinità)
Citazione:
Torino, 29/03/07 Amico Pietro, Quando io affermo: "secondo me" citando le parole di paolo di abramo, non è riferito al cristianesimo e a ciò che essi pensano a riguardo della Trinità ma a tutti coloro che dal cristianesimo ne sono usciti fuori adattando i testi biblici a loro piacimento. In questo senso "ognuno creda quello che vuole" e non come tu lo intendi poichè come al solito si tende a voler miscelare pensieri non propriamente biblici per avvallare le proprie teorie campate in aria. Mi spiace essere così categorico, qui non ci sto! Certamente tutti abbiamo pieno diritto……. La Bibbia è chiara nell'affermare la idea della Trinità solo che voi non volete accettarla e vi costruite sopra castelli senza alcun fondamento. Peraltro ho già ampiamente dimostrato biblicamente la Deità di Gesù e dello Spirito Santo. In questo senso “credete ciò che vi pare”. I. Cerchiamo di indagare su cosa vogliono dire quegli intensi versetti. L’evangelista Giovanni esprime qui la grande verità che si appresta a provare, che Gesù Cristo è Dio, una persona sola con il Padre. Si noti: Di chi parla - La Parola – ho logos. Questo è un termine caratteristico degli scritti di Giovanni (1 Giov. 1, 5:7; Apoc. 19:13). Giovanni alla fine del suo discorso, ci dice chiaramente perché chiama Cristo la Parola, - perché è l’unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, e quel che l’ha fatto conoscere (v. 18). Parola è ambivalente: logos endiathetos – parola concepita; e logos prophorikos – parola pronunciata. 1. La parola concepita, cioè il pensiero, che è il primo e unico prodotto immediato e la concezione dell’anima (la quale opera unicamente con il pensiero), è un tutt’uno con l’anima. Perciò la seconda persona della Trinità è opportunatamente chiamata la Parola. Perché lui è l’unigenito Figliuolo del Padre, quella Sapienza eterna ed essenziale che appartiene al Signore, come il pensiero appartiene all’anima, al principio dei suoi atti (Proverbi 8:22). Non c’è nulla di cui siamo più sicuri del fatto che pensiamo, tuttavia non c’è nulla di cui siamo più all’oscuro del come pensiamo. Chi può spiegare di come ha origine il pensiero dell’anima? 2. La parola pronunciata, cioè l’enunciato, è la principale indicazione, e anche la più naturale, della mente. Quindi Cristo è la Parola, poiché Dio in questi ultimi giorni ha parlato a noi mediante lui (Ebrei 1:2), e ci ha indotti ad ascoltarlo (Matteo 17:5). Ci ha svelato il pensiero di Dio, così come le parole i un uomo svelano i suoi pensieri, solo fin dove piace a lui e non oltre. Cristo viene chiamato rivelatore meraviglioso (note di Daniele 8:13), il rivelatore di cose celate e misteriose. Lui è la Parola rivolta a noi da Dio, e per noi verso Dio. Giovanni Battista fu la voce, ma Cristo è la Parola: essendo la Parola e La Verità, l’Amen, il Testimone fedele della mente di Dio. II. Ciò, che l’apostolo Giovanni dice di Gesù è sufficiente da provare che, senza ombra di dubbio, Gesù è Dio. Infatti asserisce: 1. La sua esistenza nel principio “Nel principio era la Parola”. Questo ne rivela l’esistenza, non solo prima dell’incarnazione, ma prima di ogni tempo, quando furono formate e fu data vita a tutte le creature, la Parola eterna esisteva già. Il mondo fu dal principio. L’eternità di solito si esprime con l’esistenza prima della creazione del mondo. L’eternità di Dio è descritta così: “Avanti che i monti fossero nati” (Salmo 90:2), così in Proverbi 8:23. La Parola esisteva prima che il mondo iniziasse. Colui che è dal principio non cominciò mai a esistere, quindi era da “sempre”, achronos – senza un principio di tempo. 2. La sua coesistenza con il Padre: “La Parola era con Dio, e la Parola era Dio”. Non si dica che quando si cerca di avvicinare qualcuno a Cristo lo si allontanerebbe da Dio, perché Cristo è con Dio ed è Dio. Questo è ripetuto nel secondo versetto: Essa, la stessa Parola in cui crediamo e che predichiamo, era nel principio con Dio, quindi lui era fin dall’eternità. Nel principio il mondo venne da Dio, poiché è da lui che fu creato; ma la Parola era con Dio, da sempre con lui. La Parola era con Dio in riferimento: (a) Alla essenza e alla sostanza. Poiché la Parola era con Dio: Una persona o una sostanza distinta, e poiché era con Dio, è quindi una sola sostanza, perché lui era Dio (Ebrei 1:3). (b) Ai consigli e al progetto. Il mistero della redenzione dell’uomo per mezzo di questa Parola incarnata era nascosto in Dio prima di tutti i mondi (Efesini 3:9). Colui che si è impegnato a condurci a Dio (1 Pietro 3:18) era lui stesso con Dio dall’eternità. In tal modo la grande questione della riconciliazione dell’uomo con Dio fu concertata fra Padre e Figlio fin dall’eternità, e loro si intendono alla perfezione (Zaccaria 6:13; Matteo 11:27). 3. La sua azione nella creazione del mondo (v. 3). Qui viene: (a) Asserita apertamente: “Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lui”. Lui era con Dio, non soltanto per conoscere i consigli divini fin dall’eternità, ma per partecipare in modo attivo alle operazioni divine nel principio del tempo. Dio creò il mondo dalla parola e quella Parola era Cristo. Da lui, non inteso come strumento subordinato, ma come un agente alla pari, Dio ha creato i mondi (Ebrei 1:2). Non come il lavoratore che taglia con la scure, ma come il corpo che vede con l’occhio. (b) Negato il contrario: “Senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta”, a partire dall’angelo più importante, al verme più insignificante. Dio Padre non fece nulla senza di lui. Non vado oltre a prova di ciò che finora ho scritto sulla Trinità, sulla deità di Gesù e dello Spirito S. che ripeto, non è una forza attiva come alcune sette definiscono ma la terza persona della Trinità. <Dio sia con voi> Lucio |
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02-04-2007, 00.21.35 | #16 |
Ospite abituale
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Riferimento: Trinità (visione umana della divinità)
Le mie parole sono semplicemente accettate,respinte o messe in discussione.Non è mia intenzione riferire le mie parole ad alcuno;soltanto credo che Dio è uno solo ed avendo letto l'argomento presentato da Pietro mi sono espresso essendo interessato.Comunque ,pongo la domanda,se Dio fosse trino,non lo saremmo anche noi?E ancora 1Corinzi3:23.Se Cristo è di Dio come potrebbe essere Dio?E 1Corinzi11:3.Se capo del Cristo è Dio come potrebbe essere Dio?
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02-04-2007, 09.10.51 | #17 |
Credente Bahá'í
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Riferimento: Trinità (visione umana della divinità)
Ciao a Tutti
Eravamo rimasti alla definizione di "PAROLA". Giovanni 1:1-3: "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta". La "PAROLA" è la "LEGGE DI DIO": Nel principio era la LEGGE, la LEGGE era con DIO, la LEGGE era DIO, Dio ha fatto ogni cosa con la Sua LEGGE. Riflettete. |
02-04-2007, 13.34.56 | #18 |
Ospite abituale
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Messaggi: 162
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Riferimento: Trinità (visione umana della divinità)
Così Gesù era la legge divina?Lui ha adempiuto la Legge.Che le sue parole sono la legge di Dio mi è chiaro.Mi viene da dire o da cantare :"Guardatela oggi questa legge di Dio tre volte inchiodata nel legno...."(F. De Andrè).Mi viene da pensare che Dio abbia messo in un uomo la Sua perfetta legge per salvare gli uomini dai loro peccati(dunque dalla morte, che è prodotta dalla ribellione contro la Legge) facendo cadere su quello stesso uomo i peccati dei molti che hanno esercitato fede e che muoiono per Adamo,ma che vivono per Lui(Cristo).In Lui(la Legge) era la vita e la vita era la luce degli uomini.....Veniva nel mondo la vera luce(la legge divina?La vita?).Spero di aver espresso chiaramente le mie riflessioni su quanto Pietro ha esposto.
Alleluja! |
02-04-2007, 16.16.27 | #19 | |
Credente Bahá'í
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Riferimento: Trinità (visione umana della divinità)
Citazione:
Riflessioni chiarissime. Piccolo inciso: L'uomo di cui la LEGGE doveva fare GIUSTIZIA era la CHIESA EBRAICA che stava uscendo dalla LEGGE ORIGINALE. Quando Gesù dice: "lasciate che i morti seppelliscano i loro morti" si riferiva agli Ebrei che non lo accettarono e che non accettandolo restavano morti e non risorgevano a nuova vita. Tornando al 3d, Cristo non era Dio, Cristo era la Legge di Dio, Cristo ricevette lo Spirito Santo in forma di colomba al Suo battesimo, fu lì che cominciò il calvario di Cristo. La colomba è una metafora, indica che in quel momento Cristo ricevette la piena illuminazione divina, Se fosse stato Egli stesso Dio non vi sarebbe stato bisogno che lo SPIRITO SANTO scendesse su di Lui, essendo Egli lo Spirito Santo. Il Dogma della Trinità, lungi da me uno scontro "TEOLOGICO", è accettabile solo per FEDE e resterà sempre tale ma pur sempre una visione strettamente umana della divinità. saluti |
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02-04-2007, 18.37.35 | #20 |
Ospite abituale
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Riferimento: Trinità (visione umana della divinità)
L'uomo di cui la LEGGE doveva fare GIUSTIZIA era la CHIESA EBRAICA che stava uscendo dalla LEGGE ORIGINALE.
non ho capito e se ho capito non sono d'accordo.Puoi rispiegare per piacere?Si legga anche Rm11:25,26.Salve. |