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17-03-2003, 22.04.34 | #53 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 855
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Ciao VanLag !
Citazione:
Comincio con l´ultima parte del tuo intervento. Anche qui in Svezia c'è un grande cetticismo concernente i motivi degli USA per realizzare un attacco contro l´Irak, e ci sono state tante manifestazioni della pace in tutto il paese. Però c'è anche un opinione che sostiene l´idea che è necessario intervenire per liberare il popolo Irakena che ha vissuto gli ultimo ca 25 anni sotto il dittatore e, si può dire, si trova in un costante stato di guerra. Personalmente, anche se io sono contro ogni forma di violenza, penso che sia infatti difficile giudicare qual è la cosa giusta da fare in questa situazione. È ovvio che siccome viviamo in un mondo non ancora perfetto, non è facile trovare neanche delle soluzioni perfette. E quando non si può fare quello che è bene, si deve forse fare quello che è il "male minore". Ma anche questo può essere difficile decidere. (Farò un piccolo commeto più tardi sull´altra parte della tua lettera.) Concernente il sito ed il tuo messaggio: "mi dice che non sono autorizzato", non so che è sucesso. È un sito completamente libero. Forse va meglio se provi un´altra volta, o se scrivi líndirizzo direttamente nel "posto degli indirizzi". Ciao. www.martinus.it |
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19-03-2003, 12.51.11 | #57 |
Ospite abituale
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Messaggi: 80
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Ciao Osho!
Hai citato un passo a me molto caro.
Certo, come un cieco non può guidare un altro cieco, occorre che ci sia una persona che ci guidi, una persona che ci accompagni in cammino da lui già precedentemente percorso. Però non volevo parlare di questo. Anche perché su questo ho ancora qualche perplessità. Volevo solo dire che l'atteggiamento che si ha verso la verità è forse connaturale alla verità stessa. Migliore è l'atteggiamento che ci fa rapportare ad essa, migliore sarà la nostra consapevolezza della verità stessa. E personalmente ho inteso esprimere questo rapporto con la verità paragonandolo ad un rapporto personale (e nell'intimo sono partito dal fatto che se l'uomo è persona, dovrebbe essere personale anche tutto quello che è alla sua portata). Ciao e grazie! |
19-03-2003, 13.20.27 | #59 |
Ospite abituale
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Ciao Fragola & Co.
Piacere di conoscerti.
Verità logica o ontologica? Potrei anche iniziare un confronto su questa cosa qui, però come alcuni sanno, mi sono imposto di scrivere il più semplice possibile. Potrei dirti che parlavo di una verità ontologica, ma poi dovrei anche dirti che nell'esempio del PC (verità logica) e della persona che manda i messaggi (verità ontologica) c'era anche il tentativo di ovviare al frequente equivoco della confusione dei due termini. Saprai meglio di me, che secondo i greci, la verità logica ha la capaità di fare andare tutti d'accordo. Quella ontologica parte invece da alcune categorie comuni che se portate all'etremo finiscono per contraddirsi (summa jura summa injura - spero si scriva così). Credo pertanto che convenga parlare di verità a livello esperienziale che non dottrinale. Sicuramente sarà un discorso più soggettivo (come dice deirdre) ma è anche vero che è più arricchente. Una verità ontologica la si può sempre trovare su testi opportuni, ma l'esperienza delle persone è molto più intrigante e, per così dire, "connaturale"! Per Armonia, direi che in un certo senso mi trovi d'accordo. La spinta a superare l'ambito dell'esperienza e a formulare congetture è quella che ha sempre guidato l'uomo nella sua ricerca. La concezione antropologica della ricerca di senso afferma come ogni proposta trascendentale sia l'effetto di una domanda trascendentale. Purtroppo si sta verificando oggi (epoca post moderna o post post moderna) l'eclissarsi di questa domanda. La concezione antropologica si trova a dover affrontare l'assenza, nelle nuove generazioni, di questa domanda di senso. E senza domanda, non può esserci alcuna risposta che superi la mera esperienza. Diceva Welte: (non lo cito alla lettera) La condizione dell'uomo è simile a chi si trova in una stanza dalle dimensioni infinite con una piccola lampada a fargli luce. Questa luce è la certezza del verificabile, oltre la quale tutto è buio. Ora in questo buio si può cercare qualcosa (un senso) oppure si può solo vedere il "nulla". Oggi l'uomo comincia a non interessarsi più nemmeno a questo buio, a non chieersi nemmeno cosa sia o cosa nasconda, e non è più tanto grave non avere risposte, quanto non porsi domande. Ora io direi che forse non è un fattore antropologico la ricerca di senso, l'andare oltre. Ci sono sempre più giovani che vivono per esperienza e non più per senso. Ma sicuramente (sempre come dice Welte) se manca una ricerca di senso, manca una necessaria motivazione per fare le cose, e di conseguenza, c'è il rischio di diventare persone con le batterie scariche, o comunque lacerate da diverse piccole esperienze disgreganti. Personalmente mi piace andare oltre... Ora ci sono due possibili risposte al perché di questo. La prima è che nel mio essere uomo è presente questa innata tendenza alla trascendenza. La seconda è che qualcuno mi ha fatto fare esperienza di trascendenza e poi io ho continuato perché mi è piaciuto! Non chiederrmi quale risposta preferisco. Ciao!!! |
19-03-2003, 21.07.12 | #60 | |
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Re: Ciao Fragola & Co.
Citazione:
Tendenzialmente anche io, caro Atha, ma certe volte diventa necessario definire i termini della discussione. "Quella ontologica parte invece da alcune categorie comuni che se portate all'etremo finiscono per contraddirsi" Su questo potremmo discutere a lungo. Non credo che sia così. "Credo pertanto che convenga parlare di verità a livello esperienziale che non dottrinale." Assolutamente sì, infatti credo che l'unico altro post che ho fatto in questa discussione andasse in questo senso. Ma la verità esperienziale non è necessariamente quella logica. E' possibile fare esperienza dell'assoluto, ad esempio. Ti faccio una domanda: le immagini in diretta che ci manda la televisione sono "verità"? Vedi, questo discorso, per come lo si voglia mettere, non può essere semplice. Certo, potremmo ridurre tutto e dire che la verità è solo soggettiva. Io ho la mia e tu la tua. Tu credi questo? Molti sì. Io no. E non per questo credo di avere la Verità in tasca, anzi. Grazie per la risposta. ciao |
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