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27-12-2007, 20.50.00 | #132 | ||||||||
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Dio è un’ipotesi scientifica?
Citazione:
E' chiaro che trattasi di "nessi causa-effetto"... Dunque la scienza è tale, ossia scientifica, in rapporto al poter trovare dei "nessi causa-effetto" al fine di spiegare o descrivere gli eventi/fenomeni fisici in un dato contesto spazio-temporale ( ossia relativamente alle 4 dimensioni attualmente concepibili scientificamente ) e rispetto a dei punti di riferimento o punti di osservazione oggi in uso ( ma, come è avvenuto per la scoperta della dimensione temporale rispetto a quelle classiche o euclidee, non è detto che tali riferimenti restino i medesimi anche in un prossimo futuro ) .. Citazione:
Dire però quanto presupponi, significa anche dire che la scienza ha un limite, ossia quello di non poter varcare il senso o nesso causa-effetto delle cose, garantendolo a sua volta... Questo, a mio vedere, sarebbe un assurdo, perché: come poter giustificare scientificamente qualcosa di osservabile, che in un dato caso si dimostrasse poter non avere alcun nesso di causa-effetto ? Il ruolo della scienza è verificarlo e concludere che è così e basta, senza alcun bisogno di comprenderne il perché ? dire che qualcosa esiste e che possa non essere spiegabile, solo perché la scienza non possiederebbe gli strumenti per farlo, ciò implicherebbe una forma di fede in ciò che, dimostrandolo, esisterebbe esclusivamente in quella data maniera strumentalmente sondabile e misurabile, senza alcun bisogno di comprenderne la causa prima ( pur non sapendo/non conoscendo se essa esista o meno )... In altre parole, sarebbe come dire: oggi funziona così e devi credere in questo in tali termini fisico-empiristici, ma domani chissà; oppure, oggi non vi è alcun bisogno di ipotizzare l'esistenza di una causa prima, ma domani chissà; o ancora, oggi non è detto che le cose che sono, abbiano un senso, dunque perché le cose che sono dovrebbero avere un senso ? ma domani chissà... oggi non serve, se non la verifica fredda da laboratorio per dimostrare che cosa è e che cosa non è. Hai presente, nel Teorema di Bell, quanto è osservabile sull'entangled nell'esperimento EPR ? ma qual è la sua causa ? Non dirmi che, fino a prova contraria, la scienza deve riconoscere che al momento presente non è detto che essa ( causa ) esista .. ovvero è così e basta ? Tali particelle hanno prima interagito tra loro localmente ( in un determinato spazio-tempo ), dunque un nesso effettivamente deve esserci/c'è alla loro successiva interazione non-locale... Se non è detto che abbia un senso "trovare" ( a prescindere cioè dal "ricercare" ) un nesso causa-effetto delle cose, allora temo che l'empirismo scientifico attuale abbia fatto il suo corso .. Il Teorema di Bell falsifica la teoria della strettamente necessaria localizzazione degli effetti rispetto alla possibilità di interazione tra particelle fisiche. Se non è possibile determinare una causa in termini di localizzazione degli effetti, ovvero rispetto ad uno spazio-tempo attualmente misurabili, perché allora non sarebbe possibile ipotizzare altre dimensioni esistenti – già dimostrate logicamente, ovvero matematicamente – rispetto a quanto dimostrato dal citato teorema .. ? In altri termini, mi chiedo se sia formulabile la seguente domanda: esiste una dimensione che non è spazio-temporale e che permetterebbe l'interazione tra due particelle poste al di là di un campo di interazione localmente plausibile? Tornando alla tua ipotesi scientifica di non causalità ( ossia avendo affermato: "non significa che esiste una causa per tutto" ), ciò non significa che non esistano "ipotesi scientifiche" riguardo il tutto. Non si sta parlando di filosofie, o almeno non sto facendo alcuna allusione a queste; concezione più "olistica" e meno "analitica", a parte... Citazione:
Citazione:
continua pure ad universalizzare le tue convinzioni/cognizioni/comprensioni scientifiche. Citazione:
Mi chiedi il perché dell'Energia originaria che determina e mantiene tutte le cose che sono ? E' sbagliato dire che la Materia possa derivare dall'Energia ? Inoltre, tu mi risponderesti alla tua domanda come segue: e perché deve esistere a tutto un perché .. ? Io invece ti darò la mia risposta, perché per me un perché esiste sempre, dato che constato che la vita dell'Universo ha portato, fino a prova contraria, alla vita di un sistema estremamente complesso ed improbabile – ne ho già discusso spiegandolo secondo cognizioni stocastiche, in questo 3d stesso - come quello della vita sulla Terra, la quale ha portato all'uomo/donna, ovvero ad esseri coscienti ed intelligenti. Se la Creazione/l'Universo ha portato a questo, ciò non può che implicare il senso dell'Universo stesso, la cui evidenza ( noi ne siamo l'evidenza più eloquente ) tu continui, per mera concezione personale o rispetto a condizionamenti esterni ( ? ), ovvero non scientificamente parlando, a bistrattare. Il "perché" che mi chiedi presumo sia da ricercare nella vita e nella natura dell’essere umano, uomo e donna, ovvero ti rispondo ponendoti un'altra domanda: il pensiero cosciente della mente è metafisico o fisico ( senza contare ciò che mette in relazione le cose tra loro ) ? Se quanto è metafisico procede dalla mente umana, allora come può non avere alcuna connessione con la parte fisica della persona umana umano, considerando la mente come un suo prodotto fisico ? Come mai una mente sana ( ? ) può arrivare a concepire quanto di inconcepibile fisicamente parlando .. qual è la connessione tra mente, fisica e metafisica ? Non è la Mente stessa... ? [continua .. ] |
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27-12-2007, 20.51.26 | #133 | |||||||
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Dio è un’ipotesi scientifica?
[ continuo .. ]
Citazione:
La Relatività ridotta e generale, o le traiettorie geodetiche mostrando matematicamente il rapporto che esiste tra lo Spazio ed il Tempo, sul concatenamento degli eventi rispetto a masse di corpi in movimento. Così che il Tempo esiste in rapporto al moto delle masse nello Spazio, calcolando matematicamente la dilatazione dello Spazio rispetto alla contrazione del Tempo, e viceversa... Il Tempo diviene una dimensione variabile e non assoluta, in rapporto ad uno Spazio ed una Massa, fino essere rappresentabile come il quarto asse cartesiano, al di là - se così si può dire - di quelli spaziali calssici. La terza possibilità rispetto a quanto – facendo tutto da solo - deduci dalla mia banale frase, potrebbe essere quella che non hai letto bene quello che ho scritto .. ma anche se non fosse chiara una frase, è chiaro invece il discorso che ho fatto distinguendo le tre dimensioni classiche dalle dimensioni fisiche moderne... La virgola di separazione tra antimateria e probabilità ultradimensionali ( pur ammettendo di non essere uno scrittore, la mia professione infatti è quella matematica non letteraria, purtroppo .. ): “ L'esistenza di antimateria è stata dimostrata, come la probabilità dell'esistenza di altre dimensioni ” Non puoi sezionarmi una frase, anche se è chiaro che faccio riferimento, così come è scritta, ad altre dimensioni possibili o meglio probabili rispetto alle quattro esistenti. Ho semplicemente scritto che come è stata dimostrata l'esistenza dell'antimateria, così è stata dimostrata, non l'esistenza di altre dimensioni, ma la probabilità che esse esistano realmente ( Teorema di Bell, Teoria di Dirac, Teoria supersimmetrica delle stringhe - ancora in via di studio - e Teoria della Relatività, che mostano una realtà che oltrepassa la concezione dimensionale classica, o euclidea, o spaziale; chiamale come ti pare, il discorso resta sempre lo stesso ). Riguardo la probabile dimensione esistente – oltre alle quattro attualmente dimostrate - di "non separabilità", ti rammenterò invece all'infinito quanto sul Teorema di Bell .. Citazione:
Tutto è Materia, rispetto a quanto apparre nello spazio fisico, ma la materia viene dall’energia e non esiste energia senza polarità o, per chi non conosce l’argomento: + e -. Tutto infatti si distingue in rapporto ad una realtà Duale, la quale si evince persino da quanto è concavo o convesso, relativamente alla forma fisica delle cose o dall'Interiore e l'Esteriore delle cose. Citazione:
Dipende dal poter comprendere o meno tutto quel che c'è ancora da comprendere... Riconosco il senso di tutte le cose e la Terra come il risultato dell'Universo, questo implica la mia ipotesi sull'esistenza di Dio, sia fisicamente che spiritualmente, o meglio, quanto è fisico dipende da un'Energia che è un tutt'Uno con la Mente, quella di un grande Architetto capace di imprimere nelle cose il senso e lo scopo delle stesse; da cui la nascita dell'uomo e della donna, creature forse complesse almeno quanto l'intero Universo. Andare a ritroso nel Tempo se mai alludessi anche a questo sarebbe invece una deduzione non corretta, tanto è complessa l'Esistenza, dato che il Tempo in realtà non esiste se non in rapporto ad uno spazio e ad un moto... Qual è il Tempo allo Zero Assoluto ? Qual è il Tempo di una Massa infinita ? L'Origine di tutto continuo a sostenere che possa essere solo Dio, pur non escludendo una forma di Energia Sempreterna capace di Creare e reggere al contempo tutte le cose che sono, al di là da ogni localizzazione degli effetti o interazioni quantistiche. Teoria per Teoria; ma la tua dovrebbe dimostare che cosa intende per Materia e per Leggi Fisiche, guardando tutto da un'angolatura meccanico-fisica, ovvero non causale. Le Leggi dell'Universo devono dipendere da qualcosa, come tutto dipende da qualcosa, mentre solo ciò che non dipende da niente è Originale; questo significa per me andare/procedere a ritroso fino a raggiungere ciò che è esterno al tutto. Citazione:
Ti riporto quanto scritto da emmeci dal 3d su "Fede e Ragione" ( post n°206 ): "Quanto a quello che dici sulla resa della filosofia davanti a Dio, mi pare proprio che non sia ancora avvenuta – basta ricordare le riserve di Wittgenstein, quella specie di divinità dell’Essere che Heidegger trova al termine del suo cammino e, per quanto riguarda la scienza, i tanti scienziati che non hanno osato prendere posizione di fronte a questo problema o hanno ammesso che….Sì, c’è un Dio - dice oggi Antony Flew, filosofo della scienza di Oxford che per decenni aveva propugnato il più integrale ateismo (vedi la sua famosa opera God and Philosophy) mentre ora ammette, in un volume intitolato “There is a God” di aver capitolato e di riconoscersi per lo meno deista. Che vuol dire questo, che il gioco è fatto e la scienza ha veramente capitolato? Preferisco ammettere che il problema è troppo grosso per risolverlo con qualche citazione, qualche sfogo emotivo o qualche battuta." .. |
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28-12-2007, 00.07.38 | #134 | |||||||||||||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Dio è un’ipotesi scientifica?
Citazione:
Ho scritto "dove" perché esistono ambiti nei quali le cause possono non esistere, e qualcuno lo abbiamo già trovato, si tratta, ad esempio, della scelta del valore di uno dei probabili autostati di una osservabile di una particella subatomica. Difatti non vi è nessuna causa per cui la particella scelga uno dei probabili autostati, la cosa avviene del tutto casualmente cioè senza nessuna causa (attento, non mi riferisco al collasso della funzione d'onda, la cui causa è l'osservazione, ma alla scelta dell'autostato da parte della particella). Stessa cosa dicasi per la scelta del singolo fotone polarizzato verticalmente di attraversare una lente polarizzata a 45°. Ogni fotone identico all’altro “sceglierà” del tutto casualmente, ovvero senza nessuna causa, se oltrepassare o meno la lente polarizzata a 45°. Citazione:
E’ lecito chiederselo, ma non è affatto scontato che la causa esista. Citazione:
E infatti questa domanda se la pongono i fisici da quasi un centinaio d’anni, da quando si è scoperto il mondo dei quanti. Citazione:
Il perché “ontologico” non è compito della scienza scoprirlo, la scienza spiega il come. Citazione:
Sarebbe un problema epistemologico in questo caso. Invece nei casi che ho descritto all’inizio del post, il problema è ontologico, ovvero non è spiegabile perché non esiste ne può esistere una causa fisica. Citazione:
Non esattamente, è più corretto dire: questo è ciò che abbiamo osservato e cioè ciò che ci dice la natura, altro non possiamo dire, per ora. Citazione:
Il problema della causa prima (per causa prima si intende la prima causa per l’esistenza dell'universo) è logico non epistemologico. Difatti se anche si scovasse questa causa prima, immediatamente ci si chiederebbe e che cosa c’era prima della causa prima ? chi ha causato la causa prima ? Citazione:
Del fenomeno dell’entanglement conosciamo la causa dello scambio dell’informazione tra Alice e Bob (in gergo il nome delle due particelle interlacciate), ciò che non sappiamo è come diavolo facciano a scambiarsi l’informazione le due particelle. Citazione:
Non ci posso credere, finalmente posso farti le mie sincere congratulazioni, hai scritto qualcosa non solo di sensato, ma anche di acuto. Hai detto giusto quando hai scritto che il problema della localizzazione è riferito allo spazio-tempo noto, difatti i fisici teorici per comprendere il paradosso della non-località stanno lavorando proprio sul concetto attuale di spazio che pare essere non del tutto corretto proprio a causa dell’entanglement. Ciò non vuol dire necessariamente altre dimensioni (anche se io propendo personalmente per questa ipotesi) ma comunque lascia aperte molte strade. Citazione:
Sinceramente non so se è corretto chimarla altra dimensione spazio-temporale o unicamente spaziale, anche se propendo per quest’ultima idea, comunque la domanda ha certamente senso. Citazione:
Non è sbagliato, direi che è impreciso, è più corretto dire che energia e materia sono trasformabili l'una nell'altra bidirezionalmente (E=mc^2). Citazione:
E’ questo il punto nodale. Tu sei convinto che esiste sempre un perché, io invece sospendo il giudizio e dico più modestamente che non lo so se esiste un perché. Citazione:
Saremmo OT, c’è un 3d apposito che ne parla quello intitolato Cervello-Coscienza. Citazione:
Scusami, ma come diavolo si può dimostrare la “probabilità” dell’esistenza di qualcosa ? Un qualcosa ha una certa probabilità di esistere che va da 0% (non esiste) al 100% (esiste certamente), ma come si può dimostrare una probabilità ? e poi quale probabilità ? Se si dimostrasse non sarebbe più una probabilità ma una certezza. Citazione:
Ti chiedo di illuminarmi innanzitutto su come fai a dire che è vero, se poi riuscissi a dimostrarlo, allora ti chiedo perché inferisci da questo che il tutto ha un senso. Citazione:
Emmm… forse dimentichi i neutroni… e tante altre particelle neutre, queste non sono affatto duali, o il fotone che non ha nemmeno il suo alter ego di antimateria. …. come la mettiamo ? Citazione:
Non è vero, non tutto dipende da qualcosa e dunque perché le “leggi” dovrebbero dipendere da qualcosa e non essere esse stesse sempre esistite come è sempre esistita la materia/energia ? Ma se anche tutto dipendesse da qualcosa, significherebbe che anche Dio dipende da qualcosa ! E se Dio non dipendesse da qualcosa, allora significa che non è vero che tutto dipende da qualcosa e dunque come Dio non dipende da qulacosa, qulasiai altra cosa potrebbe non dipendere da qualcosa. Saluti Andrea |
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29-12-2007, 20.00.15 | #135 |
Ospite
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Riferimento: Dio è un’ipotesi scientifica?
Uhm.
Mi pare scontato che qualsiasi sforzo umano che abbia come scopo la comprensione di questioni metafisiche, quali l'esistenza di Dio, per esempio, siano inesorabilmente destinate al fallimento. Cercare di giustificare l'esistenza di Dio tramite la scienza non ha alcun senso. Parecchi scienziati forniscono prove ontologiche, ma personalmente non vedo come potrebbero convincere chi non crede e chi non ha fede. Intendo. La fede, la fede è l'unica giustificazione, e non ha bisogno di altre spiegazioni, per quanto possano essere scientifiche. Chi ha fede, crede, chi non ce l'ha non crede, punto. Dio non è una ipotesi scientifica. Dio ha presumibilmente creato la scienza. Non vedo perché qualcosa creata da Dio dovrebbe riuscire a dimostrare l'esistenza del proprio creatore. Come l'uomo, creato da Dio, non ha alcuna possibilità di giungere ad affermazioni circa questi argomenti, che vanno oltre la sua ragione e la sua intelligenza. L'unica possibilità che ha è: la fede, che guardacaso è un dono di Dio. E c'è chi cerca di giustificare la fede. Bah, è ingiustificabile. Se c'è qualcosa che l'uomo riesce a fare splendidamente, è non capire. Io incluso Ma ho personalmente tentato di sintetizzare il mio parere. Salve e felice posting a tutti. |
10-01-2008, 17.46.34 | #136 |
Ospite abituale
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Riferimento: Dio è un’ipotesi scientifica?
Quando l’uomo non capisce, troppo spesso per sua comodità chiama in causa Dio. Dio è Armonia ed Amore puro, ed ognuno di noi, tramite la propria vita, ha un suo rapporto personale con Dio.
Per capire l’universo dovremmo con semplicità ed umiltà far più affidamento al nostro pensiero “speriamo” intelligente, utilizzando le attuali conoscenze che abbiamo sulla fisica, matematica e filosofia; le quali comunque non sono ancora sufficienti per aiutarci ad arrivare a concepire il “Tutto”. Per incamminarci verso la conoscenza del “Tutto”, dovremmo imparare prima di tutto conoscere noi stessi; poi porci semplici domande sui perché, come ad esempio: “perché il canto di una allodola è così bello, armonico e sempre intonato con il canto di una balena?” Evidentemente abbiamo ancora molto da imparare, sicuramente potremmo migliorare ponendo maggiore attenzione ed ascolto alle leggi della natura. Come diceva Paracelso, grande filosofo, chimico, medico, alchimista; visto da molti come il pensatore del Rinascimento. La sua figura è stata evocata da Goethe nel Dottor Faust. Paracelso ha cercato d'incarnare in se la figura del medico perfetto, esperto in ogni ramo dello scibile, in quanto iniziato al segreto ultimo dell'uomo e della natura. Paracelso dice: "Di ciascuna cosa si deve fare l'uso a cui è destinata e non dobbiamo averne timore; Dio infatti è il vero medico e la medicina stessa". Penso che al fine di percepire il senso del creato, che ci porta a percepire “Dio”, sia molto più vicino il contadino della Patagonia!. Dio ci insegna, con la Sua creazione, posta sotto gli occhi di Tutti, l’Amore disinteressato specie per gli umili ed i semplici. Tutto questo armonico universo, che continuiamo a considerare “complesso”, tramite la nostra fisica e matematica, nella realtà è cominciato da semplici “tre note” |