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01-08-2012, 08.04.00 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2008
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Riferimento: Dove sono i soldi?
Citazione:
Il fatto è che i soldi siano solo dei fogli di carta o cotone nel caso degli euro, e fuori dubbio, se stampassimo tante banconote per far fronte alle spese statali, avremmo probabilmente la possibilità di abbassare le tasse durante un periodo di tempo ma non appena i soldi entrassero in circolo si vedrebbe un aumento dei prezzi con conseguente svalutazione della moneta. Secondo me ciò che manca non sono i soldi, anzi di quelli ce n'è fin troppi, quanto di cose inutili che riempiono le nostre case. Se basassimo le nostre vite su ciò che è indispensabile al sostentamento, non avremmo bisogno dei soldi. |
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03-08-2012, 22.01.44 | #23 | |||
Moderatore
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Riferimento: Dove sono i soldi?
Citazione:
Certo. Ma la percezione comune non è questa, basta vedere i giornali che titolano "bruciati 10 miliardi di euro" quando la borsa scende. Non si è bruciato un bel niente, solo dei pezzetti di carta (in realtà neanche quelli, non c'è più nemmeno bisogno di stamparli) la ricchezza globale resta lo stessa Citazione:
Che siamo pieni di cose inutili è indubbio. Che molta gente si lamenti senza averne davvero motivo è altrettanto indubbio. Ci sono però molte persone realmente in difficoltà nonostante, come tu dici, di soldi in giro ce ne siano tantissimi. Il problema è che sono distribuiti sempre peggio, e la ricchezza si sta concentrando sempre di più nelle mani di pochi Citazione:
Beh, questo è un po' utopico. Il sistema economico che si basa sui soldi è tremendamente efficace. Se crollasse la nostra civiltà non sopravviverebbe a lungo. Si può campare facendo l'orto e mangiando quello che si produce? Non sette miliardi di esseri umani come ci sono adesso ciaociaao |
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05-08-2012, 19.56.30 | #24 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
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Riferimento: Dove sono i soldi?
Citazione:
Citazione:
I soldi dovrebbero servire ad impiantare attività produttive, ma se queste non sono remunerative, chi ha quattrini in riserva li mantiene tali, sotto il materasso, o investe altrove: per esempio compra diamanti e titoli in Tanzania…che poi, ai fini di una ripresa economica, è la stessa cosa. Quello che non si vuole capire è che le cose, in specie quelle economiche, non avvengono perché si è buoni o si è cattivi, ma perché fare certi investimenti non conviene o conviene farne alcuni in luogo di altri e tutti fanno ciò che a loro conviene…se nulla si oppone: alcuni riescono altri no. Comunque è la funzione pubblica che dovrebbe dare regole, direttive, strutture (leve finanziarie) che influenzino nel senso giusto l’economia di un paese…dell’Eurozona in particolare. Se le leve finanziarie non funzionano, come in effetti sembra accadere fino ad ora… mea culpa! Signica che non abbiamo saputo votare, eleggere, mettere al posto giusto le persone giuste…o non abbiamo adeguatamente contribuito…non tanto con lavoro e tasse, ma con le nostre qualità di cittadini…e questo per decine di anni…almeno in Italia. Non resta che sopperire con le tasse. Nel caso specifico della attuale crisi, coloro che hanno indirizzato le politiche monetarie ad alto livello non si sono accorti o non hanno previsto la saturazione dei beni prodotti…come per esempio case, auto, ecc… prodotti di consumo, in genere, a basso contenuto tecnologico. Gli stessi stati indebitati (quelli del Sud-Europa) non hanno aperto cantieri!...o ne sono stati impediti! Dall'altra perte hanno mancato nello sviluppo, utilizzo e applicazione di tecniologie avanzate...ed ora si trovano a piedi: forse è questione di corruzione sulla quale tanto ci arrabattimo, ma soprttutto è questione di insipienza e mancato adeguamento culturale dei nostri eletti...cosa del resto naturale se anche noi siamo culturalmente arretrati...e non parlo di filosofia. In specie da noi in Italia, non si sono incentivate ricerche in tecnologie avanzate già da lungo tempo…anzi, abbiamo abbandonato le punte tecnologiche avanzate che già possedevamo …e sempre peggio con la distribuzione dei sempre più scarsi incentivi pubblici e privati “a pioggia” alle università e istituti di ricerca, ecc… Una ripresa sarà possibile se si cercherà di percorrere la via giusta, ma certo non si può improvvisare. Vediamo la nostra arretratezza, ad esempio, osservando che la nostra pubblicità generalista in TV, a parte le cibarie, presenta esclusivamente prodotti meccatronici tedeschi, giapponesi, coreani, USA, ecc….: c’è da chiedersi perché loro si e noi no! Ne sono conseguenza e causa, per noi, un enorme debito pubblico, un basso Pil, la mancanza di investimenti dall’estero, le delocalizzazioni, la disoccupazione, la fuga dei cervelli, i ricchi cattivi che anziché investire i loro accumuli nella produzione di taglia-erba per giardini, preferiscono giocare in borsa…o finanziare le famose petroliere dal Golfo Persico: certo è più proficuo che non produrre taglia-erba o produrre alluminio in Sardegna ad alti costi energetici, o impegnarsi nel riciclo di rifiuti inquinanti che nessuno vuole…nel proprio giardino. Certo che un governo capace che non si fosse per venti anni occupato dei processi del capo e delle frequenze televisive da distribuire gratis alle reti Mediaset, avrebbe forse fatto di più per gli indirizzi della nostra economia e finanza… Tremonti permettendo. Ora è troppo facile incolpare l’euro e la Bce che non stampa…senza capire che gli euro vanno recuperati con le tasse e dall’estero…da chi li ha: stamparli significherebbe svalutarli. Comunque, per quanto sta accadendo nel campo della economia, ci sono cause che stanno nettamente al di sopra di noi e del nostro insipiente ventennale governo: è la questione dei vasi comunicanti della economia globalizzata che tendono a pareggiarsi inesorabilmente: ne consegue che il nostro livello di vita deve scendere…purtroppo. E’ l’avvento delle economie emergenti: Cina, India, Sud-Est Asiatico, Sud Africa, Brasile, ecc.. oramai capaci di produrre manufatti al nostro livello tecnologico a costi infimi proprio per la mancanza, in quei paesi, di un welfare di cui noi possiamo ancora andare fieri, ma che ci costa enormemente e ci rende non competitivi. Se poi a questo aggiungiamo l’incapacità organizzativa ed il burocraticismo della nostra funzione pubblica insieme con una corruzione tendenziale ed una criminalità organizzata sempre piu’ invasiva…siamo veramente in “braghe di tela”! Ne consegue che stampare euro significherebbe buttarli in un pozzo senza fondo! Basterebbe l’aumento della inflazione a neutralizzare…richiedendo sempre nuove stampe! Forse altri paesi, ove si stampa nuova moneta, non sono nella nostra situazione. Comunque, anche se la Bce decidesse in tal senso per noi sarebbe sempre un guaio. Citazione:
Se studiamo un po’ di storia vediamo che c’è voluto tempo per arrivare alla attuale situazione della moneta come puro simbolo di valori concreti. Certo si può migliorare, ma è già meglio che non il baratto, l’uso di perline o conchigliette o il conio di pesanti dobloni in oro facilmente depredabili: diedero infatti luogo alla pirateria che lucrava sul loro trasporto dall’America all’Europa. Capisco che “l’idea” è per celiare, ma a scanso che qualcuno la prenda sul serio, approfitto egualmente per dire che non ci potrebbe essere idea più controproducente…proprio nel particolare momento: giusto fa il paio con l’idea di attribuire in esclusiva allo stato la gestione dei conti correnti. Ci si potrebbe chiedere, infatti, chi mai si prenderebbe la briga di impegnarsi nella fatica e nell’assumersi una qualche responsabilità, se la mercede fosse volatile: massimo mi ci potrei comprare una bicicletta prima della sua scomparsa…ma se volessi comprarmi un’auto sarei subito nei guai e tanto peggio se volessi comprarmi una casa: dovrei ricorrere a prestiti e mutui risultanti da investimenti e speculazioni borsistiche delle banche…cioè dovrei ricorrere proprio a ciò che vorrei evitare. Comunque, nel caso, subito si ritornerebbe spontaneamnte al baratto! Chi mai si darebbe da fare per quattrini che presto svanirebbero!? C’è invece bisogno di gente creativa…e remunerata… che sia dia da fare in ogni senso per inventare, creare nuovi prodotti che il cittadino consumatore richieda e, quindi, risollevarsi…costi quel che costi. Non capisco tutta questa idiosincrasia per la “speculazione” e l’accumulo eventuale di ricchezza sotto il materasso: come già ho detto, non mi pare questa la causa del male …è, se mai, la conseguenza del fatto che nessuno compra…certo per mancanza di quattrini, ma anche e soprattutto per un effetto di saturazione: si crea un mercato e si investe solo quando la creatività degli inventori/costruttori offre nuovi prodotti che soddisfino i desideri latenti dei cittadini, potenziali clienti. Prova ne sia il persistente elevato turbinio delle apparecchiature elettroniche dai cellulari in su…. fino ai più sofisticati mezzi computerizzati soddisfacenti ogni prima impensata esigenza: infatti le esigenze (se non quelle primarie del sopravvivere) non sorgono di per sè…devono essere inventate! Le inventano gli uff. R&S aziendali insieme con gli enti pubblicitari. Se questi non funzionano... addio ripresa economica. Citazione:
Citazione:
P.S.: Mi scuso...sono in ritardo...lo avevo scritto prima delle mie ferie, ma credo che i concetti di base siano sempre validi. |
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06-08-2012, 00.25.06 | #25 |
Ospite abituale
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Riferimento: Dove sono i soldi?
Esiste la legge della concentrazione Ulysse.
Se un'azienda fatturava 100 e la sua crescita è stata del 3% arriverà a103, se un'azienda fatturava 50 e la sua crescita è stata anche del 4% arriverà a 52 .Se la differenza iniziale era di 100-50 =50, dopo sarà di 103-52 =51. Significa che la media impresa di un settore economico per quanto cresca di più (in questo caso del 1%) perde in cifra assoluta di 1 punto. Il pesce grosso mangia il piccolo. I settori economici con forte profittabilità sono ormai ocupati, questa fase economica servirà a verificare i reali vantaggi competitivi, e per la legge del marginalismo chi non riuscirà a mantenersi in una logica di prezzi/costi sufficientemente competitiva è destinato a finire male. Le altre considerazioni che fai Ulysse sono di buon senso e sono d'accordo. Purtroppo l'Italia ha endemismi storici strutturali e non c'è stata una gestione di "buon governo" lungimirante. Siamo praticamente fuori da tutti i settori economici e dover entrarci significherebbe investire molto denaro senza sapere quando e se ci sarebbe un ritorno, perchè nel frattempo le altre aziende "non dormirebbero". Onestamente la "vedo male", intanto la ripresa continua ad essere spostata. Temo che ci sarà una sorta di svalutazione reale dei beni italiani, nel senso che devono necessariamente cadere i prezzi interni, ma significherebbe anche di fatto svalutare i capitali sociali di chi detiene i beni reali. Significherà una caduta verticale di chiusure proprio per legge marginale come detto poc'anzi. A quel punto saremo colonizzati dall'estero da investitori arabi, invece che cinesi, statunitensi, invece che russi. Ci rimarrà il tricolore e l'inno nazionale, ma di fatto saremmo in mano a merci e beni stranieri e lavoreremo sempre più in società a capitali e sedi straniere. Forse , in questa situazione, è l'unica via d'uscita. |
10-08-2012, 18.00.34 | #26 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Dove sono i soldi?
Citazione:
Ciao Albert, la mia risposta è si, si può campare facendo l'orto e anche raccogliendo ciò che si trova nella natura. E ti assicuro che non è utopia anzi si è fatto per millenni. D'altronde tutto ciò che mangiamo viene dall'orto quindi a mio parere c'è una piccola quantità di gente che produce per tutta l'altra con conseguente utlizzo di tecniche di tipo intensivo, pesticidi e sostanze chimiche che poi andranno a finire nei nostri piatti. Inoltre la maggior parte dei vegetali coltivati li mangiano i capi di bestiame che alleviamo per cui se liberassimo tutto il bestiame che sta rinchiuso in stalle di 2 metri per 1 potremmo sfamare più volte tutta l'umanità. Tornare alla caccia per necessita e non per sport. |
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10-08-2012, 20.33.32 | #27 | |||
Moderatore
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Riferimento: Dove sono i soldi?
Citazione:
Ciao Marco. Sicuro, si è fatto per millenni, ma quanti eravamo? Quando gli uomini erano cercatori-raccoglitori, c'erano circa un milione di esseri umani su tutta la terra, duecento milioni ai tempi dell'impero romano. Si è arrivati al miliardo solo nel corso dell'ottocento, e si pensava che la terra non ce l'avrebbe fatta a sfamare più persone. Escludo che si possa campare in sette miliardi senza le tecniche di coltivazioni moderne, concimi e (ahimè) pesticidi. Citazione:
Vero. Ma senza queste sostanze chimiche la resa per unità di terreno sarebbe, a essere generosi, un decimo dell'attuale Citazione:
Questo è vero. Se tutti diventassero vegetariani, o almeno mangiassero molta meno carne, in particolare di bovini, ci sarebbe un risparmio molto forte di risorse. Da questo punto di vista gli occidentali, in particolare gli USA, sono degli spreconi |
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11-08-2012, 08.20.14 | #28 | |
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Riferimento: Dove sono i soldi?
Citazione:
Ciao Albert, diciamo così, trovo più complicato lavorare la terra con un trattore costruito da centinaia di persone rinchiuse in fabbriche ed i cui materiali siano stati recuperati da miniere di schiavi e pozzi di petrolio che squilibrano l'ecosistema e producono guerre nucleari piuttosto che lavorarla come si faceva anticamente. Per quanto riguarda i concimi invece penso che non ci sia nulla di meglio che gli escrementi per cui lasciando liberi gli animali al pascolo sarebbe già risolto. Pesticidi, niente di più inutile e dannoso allo stesso tempo, nel mio giardino ho piantato varie cose tra cui bietole, basilico, prezzemolo insalate varie e 'mo anche zucchine che stanno crescendo senza problemi, senza concimi chimici, senza pesticidi, certo la bietole hanno qualche buchetto o a volte pezzi di foglia sgranocchiati da qualche insetto ma fondamentalmente intatte e soprattutto buonisssime. Purtroppo i pesticidi stanno distruggendo tutte le colonie di api che come tutti sappiamo producono il miele, uno zucchero naturale che proprio per questo motivo oggi costa un occhio della testa. Mentre consumiamo lo zucchero di canna o di barbabietola che per essere estratto richiede un procedimento complicatissimo. http://www.youtube.com/watch?v=qGNyTUpU0Lg Nel link si trova una breve spigazione della produzione dello zucchero. |
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11-08-2012, 21.07.23 | #29 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Dove sono i soldi?
Citazione:
Se abbattessimo la foresta amazzonica forse potremmo coltivare, ma resteremmo senza ossigeno con eccesso di CO2 con estensione del buco dell'ozono...e siamo anche 7 miliardi...in crescere: non è piu' il tempo della economia di sussistenza: forse molti dovrebbero morire...non di pesticidi, ma semplicemente di fame. E forse di fame morirebbero anche le mucche al pascolo: pascoli non più così ricchi e non sufficienti per tante mucche da sfamarci: insorgerebbe l'antica guerra fra coltivatori, pecorai, e cowboy....che a tanti film western hanno dato luogo. In vista delle catastrofi ipotizzate: fine della civiltà attule!...suggerirei di rivedere il libro di Roberto Vacca edito 30 o 40 anni fa: "Il Medioevo Prossimo Venturo" Chi ipotizzasse un avvenire catastrofico, lì avrebbe molto da imparare: per prima cosa si affretterebbe ad impiantare un orto e si procurerebe una mucca, magari una capra, una vanga, un'ascia ed un fucile da caccia. Per il resto auguri!!! Comunque ricordo che il libro era molto intereressante: dovrei rileggerlo!....se lo ritrovo: è questione di sopravvivenza!. |
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12-08-2012, 14.52.48 | #30 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Dove sono i soldi?
Citazione:
Ciao Ulysse, sai vado spesso in campagna e ti posso assicurare che c'è tantissima terra disponibile, molta di più di quella cementificata. Gli animali nelle stalle mangiano comunque per rimanere in vita e quegli alimenti vengono in ogni caso dalla terra. Secondo me l'essere umano sta perdendo sempre di più il contatto con la realtà, crede che la ricchezza stia nei soldi. Alimentiamo un sistema fatto di dogmi non religiosi ma ugualmente pericolosi che ci stanno portando a lottare gli uni contro gli altri, già dalla scuola si insegna ai bambini a stare seduti ed obbedire come dei piccoli militari intenti nella guerra dei voti, così fino all'università in cui chi esce col voto più alto avrà più possibilità di un posto di lavoro. E poi a lavoro, in cui regna la gerarchia e ancora una volta l'obbedienza la sottomissione la paura di essere licenziati e così via.. Tutta questa situazione si manifesta in grande nella situazione generale chi vuole la macchina più grande il computer più potente fino ad ammazzarsi l'un l'altro allo stadio o in un campo di battaglia. La mia domanda è: siete contenti? |
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