ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
14-11-2006, 00.44.42 | #3 | |
Ospite
Data registrazione: 31-10-2006
Messaggi: 29
|
Riferimento: la follia è una dimensione di tutti
Citazione:
In questo mondo che non è ne stolto , ne saggio siamo tuuti un po`matti e un po`filosofi . Ma quando il problema lo vivi sulla tua pelle o di chi ti è crao ( e credimi brucia ancora di piu`) tutto è diverso . Si combatte da soli e qualche lieve pacca sulla spalla ogni tanto non è affatto d'aiuto . Ninfa |
|
14-11-2006, 14.01.03 | #4 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
|
Elogio della Follia
Citazione:
La Follia levita attorno a noi! ... lo dice anche il Presidente del Consiglio che siamo un Paese di pazzi (sarà mica per questo che lui c'ha un lavoro e un sacco di giovani sono disoccupati Scherzi a parte... nell'arte la follia è stata per molto tempo una dimensione "ordinaria" basta pensare a Ligabue, e prima di tutti Van Gogh: se non fosse stato folle, se non si fosse sentito "altro" rispetto al mondo, avrebbe creato opere così incredibili? Certo anche nell'arte, la follia è diventata poi strumentalizzazione, esibizionismo malcelato, voluta eccentricità perché l'artista non folle che artista è? E così oggi più che folli veri mi sembra il mondo dell'arte/spettacolo sia pieno di pseudofolli, finti trasgressivi e maleducati. C'è una follia poetica, mi viene in mente la schizofrenia del genio matematico di "A beautiful mind"... ma quella temo sia solo il modo poeticamente sublime in cui il regista ha trasposto un dramma umano enorme. Ben meno poetica ma certo folle la testimonianza resa da Luigi Chiatti (il mostro di Foligno) nel corso del processo per il duplice omicidio di due bambini. L'ho vista in TV qualche settimana fa, devo dire che il mondo visto così fa paura perché nessuno è più lucido di un folle, a quanto pare, e così non possiamo sapere se chi ci passa accanto ogni giorno lo è. Classicamente intendento il tema follia, recentemente ho letto "L'elogio della Follia" di Erasmo da Rotterdam. La Follia diventa donna (tanto per cambiare!!!) e si racconta. Cercavo se ho evidenziato qualche frase... "la sapienza non consiste in altro che nel seguire la guida della ragione, mentre la follia è muoversi al capriccio dei sentimenti". "Insomma, se si potesse contemplare dalla luna, come fece una volta Menippo, il subbuglio infinito dei mortali, credi pure che si vedrebbe un turbinio di mosche o di zanzare che baruffano tra loro, si combattono, insidiano, rapinano, beffano, divertono, nascono, cadono, muoiono..." parola di Follia Altro testo letto: Frank Tallis "Pazzi d'Amore" sottotitolo "L'amore come malattia mentale"... interessantissima ricostruzione di come i classici sintomi dell'innamoramento siano anche i medesimi di svariati disturbi psichici. Mi fermo qua, complimentandomi per il tema. Chiedevi un'esperienza personale, la traggo da un racconto sulle storie della famiglia. Il mio bisnonno, bell'uomo, era incorreggibilmente infedele sempre intento a correr dietro alle gonnelle (tanto che pare una volta fu costretto a gettarsi da una finestra fratturandosi un braccio a causa dell'inaspettato rientro del marito di una delle sue "amiche"). La mia bisnonna, bella donna anche lei, era costretta a casa a crescere i figli piccoli da sola. Faceva anche i conti con i pochi soldi in tasca, visto che il marito li spendeva in altro modo. Alla sera se lo vedeva rientrare bello, bello profumato e con i vestiti sporchi di belletto altrui. Pare che un giorno abbia cominciato a piangere ed urlare da non riuscire a fermarla. E' stata rinchiusa in un manicomio. Lì ha vissuto fino alla morte, che ha affrontato da sola, durante la guerra. Lui ha vissuto discretamente fino agli ottant'anni. Certo, altri tempi: mi domando se sia logico ritenere folle una persona perché infine reagisce ad anni di umiliazioni... Oggi la follia mi sembra questo: non si è capaci di sottrarsi a situazioni insopportabili... salvo poi reagire d'un tratto... e spesso, purtroppo, non solo urlando. Un saluto P.S. Questo è l'ultimo singolo di Omar Pedrini... per restare in tema LA FOLLIA La follia è un’amica che Mi tiene compagnia È un rifugio dentro al posto Per nascondermi La follia è un lungo bacio sulla bocca Dato per nostalgia È un vestito della festa È una voce nella testa La follia è un fortino costruito Sopra un albero È un bel prato verde se sei stanco di combattere È un bicchiere in osteria È stupir la compagnia È un amico che ti chiama È un’amante che ti ama Non ti ho mai detto che ti voglio bene Vecchia amica mia E alla parata delle facce finte Alzarsi e andare via Per non sorridere alla gente Che poi dimentica Perché la gente vuol vedere La gente vuol sapere E ogni sera io rimbocco le coperte Alla mia follia E la vedo diventare grande come un figlio La domenica È il vicino che non sento La follia è il nostro tempo La follia è un sentimento È il compagno a cui non mento È una canzone dedicata a te Che non sei mai stata mia La follia è l’ultimo tango Prima di andare via |
|
15-11-2006, 11.33.14 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
|
Riferimento: la follia è una dimensione di tutti
Citazione:
La solitudine dell'anticonformista ha sempre costi. Tuttavia per alcuni vale più la propria individualità che il consenso degli altri. Grazie |
|
15-11-2006, 11.35.08 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
|
le patologie dei cosidetti sani
Citazione:
Le patologie dei cosidetti sani Ciao nevealsole, apprezzo i tuoi post sempre in sintonia con i miei. Sono appropriati i tuoi riferimenti, anche quelli sui vari aspetti della follia contemporanea. Completano il mio tema e per ora credo di non avere più nulla da aggiungere. Forse ancora qualche osservazione sulle patologie dei cosidetti sani a cui tu hai già così bene accennato. Leader e politici sono quasi tutti borderline, mentre la massa agisce senza pensare, incapace di uscire dagli occulti condizionamenti sociali. Tutto è finalizzato alla vendita e si subiscono le manipolazioni mediatiche. La frenesia imitativa induce ad essere come e più degli altri, ed i comportamenti desiderati sono quelli indotti dalla tivù e dai new media Si crede ai maghi, ci si stordisce con comportamenti compulsivi come i videogiochi. Si compensano sensi di vuoto e stati di noia con le droghe, l'alcol, gli eccessi di cibo e le nuove dipendenze. Siamo bombardati da frastornanti informazioni e immagini. Non si distingue più il vero dal finto. I falsi sentimentalismi esibiti hanno sostituito i sentimenti veri, non si ha più il coraggio di esprimere emozioni autentiche. Alla base c'è una grande debolezza culturale e incapacità critica che favoriscono le psicosi di massa. Il rimedio sarebbero percorsi culturali alternativi in controtendenza, che contrastino certi condizionamenti. Ma disabituarsi a certi comportamenti non è facile. L'amore stesso è follia. Sollecita la mente con stimolazioni in prevalenza negative, assilla con l'interrogarsi se si è ricambiati. Conduce a stress, depressione, scambio di reciproci disturbi mentali. Drammatica la storia dei tuoi nonni. Molte persone per disagi momentanei o equivoci sono rimaste in manicomio per tutta la vita. Grazie per il tuo proporre sempre bellissime poesie-canzoni. Un ottimo testo sulle emozioni è il Sillabario delle emozioni, V. D'Urso, R. Trentin '92 non so se ne esista una ristampa. |
|
15-11-2006, 22.16.06 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-05-2006
Messaggi: 211
|
Riferimento: le patologie dei cosidetti sani
Citazione:
Concordo nel classificare come follia l'amore... ma è anche follia per un sole bruciare ...ma lui brucia perchè è tanto bella la terra da guardare.. da riscaldare... che chissenefrega se si perde idrogeno e si muore un pò... Poi... ritornando seri.. la follia è anche segno di impotenza...non è che il popolino non sappia...sà... ma non può cambiare ...ed entra in conflitto con la possiblità di creare un proprio mondo positivo. Una volta si rispondeva al disagio con l'emigrazione.... adesso... vincolati da un senso di falso benessere... siamo restii al cambiamento.. ove questo sia possibile. Mah... poi è sempre valida quell'immagine datami anni fa da un psicologo... il cartello con su scritto... " I matti sono fuori.." appeso all'interno di un manicomio |
|
16-11-2006, 11.36.18 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
|
Riferimento: le patologie dei cosidetti sani
Citazione:
Come detto, anche non essere "folli", nel senso di assecondare supinamente la società, è follia, ma la follia, o non follia a volte, non si sceglie,arriva da sola. Sì i matti sono fuori. Per questo alcuni si rifiutarono di uscire quando aprirono i manicomi |
|
16-11-2006, 14.31.56 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-05-2006
Messaggi: 211
|
Riferimento: le patologie dei cosidetti sani
Citazione:
Molto vero... i luoghi che danno protezione come i manicomi sono sempre ben accetti... anche una società che sfrutta promettendo una pensione poi impossibile da elargire... E sono pochi chi può permettersi culturalmente ed economicamente di affrancarsi da tali vincoli protettivi...che alienano l'uomo dalla sua utilità sociale. La pensione...è la vera malattia... la follia del nostro tempo... |
|
17-11-2006, 08.57.51 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-05-2006
Messaggi: 211
|
Riferimento: le patologie dei cosidetti sani
Citazione:
Bhe... ho scritto cavolate... me ne scuso...ma quando sento persone di qualità come Arsenio dare negatività alla società... dimenticando di farne cmq parte... per di più da una posizione di dominio socio culturale... la mia anima di operaio sclera di brutto...non dimenticando propri compagni che nella società hanno creduto , che hanno fermato il virus della violenza impazzita nelle fabbriche...che hanno creato il benessere di cui oggi ci lamentiamo... |
|