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20-06-2006, 04.49.48 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
Messaggi: 470
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20-06-2006, 04.53.23 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
Messaggi: 470
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20-06-2006, 06.07.29 | #14 |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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d'accordo ma qualcosa mi sfugge lo stesso...non viviamo in una realta ambivalente e che sovente troviamo anche dentro di noi?
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20-06-2006, 08.13.55 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-06-2003
Messaggi: 195
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Citazione:
dici che non sai come funziona, ma lo vuoi sapere o non ti interessa? Quando vuoi sapre il funzionamento di qualcosa cosa fai? la studi, la osservi attentamente, vero? E perchè non studiare cosa accade quando l'armatura si presenta? Se non senti la presenza dell'armatura allora non devi preoccuparti di niente, ma dal momento che senti qualcosa che entra in conflitto, allora da quel momento osserva cosa accade. Ma puoi osservarti se giudichi l'osservato? Dal momento che lo giudichi non lo stai oservando, ma forse lo stai solo paragonando a qualcosa che vorresti che fosse, ma che sembra non essere. Possiamo eventualemnte togliere solo ciò che si conosce, altrimeti cosa toglieremo? L'osservazione, credo, sia scoprire al di là di ciòche crediamo di dover essre... ciò che sentiamo di essere. Ed è appunto nelle relazioni che questo emerge. Ciao spada di fuoco |
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20-06-2006, 12.02.58 | #16 | ||
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Citazione:
il bambino è spontaneo, ma nel corso della sua crescita attraversa strade gremite di educatori(non perfetti) che lo inibiscono instillandogli sensi di colpa, minaccie, punizioni, che lo fanno sentire inadeguato. Mentre in realtà il bambino è, in sè, adeguatissimo. Casomai sono i suoi comportamenti che talvolta possono essere non adatti alla situazione. L'errore di quegli educatori che con i loro interventi inibiscono la spontaneità del bambino, sta nel loro criticare, più o meno consapevolmente, non i comportamenti, ma il bambino. Ciò causa un calo dell'autostima, della fiducia in se stesso, sentimenti di inadeguatezza, ossia senso di imperfezione da colmare sforzandosi di assomigliare il più possibile al modello di bambino imposto. Questo modello è la corazza: dura perchè inibisce la fluida spontaneità naturale, protettiva perchè protegge dalla propria inadeguatezza, distruttiva perchè allontana l'individuo dalla sua profonda identità. Citazione:
Ho parlato di difetti solo per farmi capire. In realtà i difetti sono tali solo per gli altri. "difetto" significa "mancanza di qualcosa". Ma io sono convinto che ogni persona sia dotata di tutte le qualità che le sono necessarie per vivere al meglio la sua vita. Ad esempio, per un'acquila il pesce ha un grave difetto: è senza ali e non può volare. Se l'acquila si trovasse ad educare il pesce, gli insegnerebbe che per vivere bene bisogna volare. Il pesce si sentirà inadeguato e cercherà di usare le sue pinne come ali. Fallendo, inevitabilmente. Falloimento che lo farà sentire ancora più inadeguato, e lo porterà ad aumentare i propri sforzi, e i propri fallimenti. Ma quanto sarebbe felice il pesce di nuotare, nuotare e basta? E per fare un altro esempio: se una persona non è accettata in un gruppo, significa che ha un difetto? Perchè se avesse quelle qualità che gli sono richieste dal gruppo allora potrebbe entrare a farne parte? No, assolutamente. Quello semplicemente non è il suo ambiente, e non gli gioverebbe farne parte. Sarebbe un pesce fuor d'acqua. L'ambivalenza c'è, ma è causata dall'interiorizzazione dei modelli proposti dall'esterno, modelli che portano l'individuo a vedersi difettoso. L'ambivalenza non esisterebbe se la persona fosse profondamente a contatto con se stessa, con la sua identità più autentica. Ultima modifica di r.rubin : 20-06-2006 alle ore 12.05.13. |
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20-06-2006, 12.08.16 | #17 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Citazione:
Però se temi che l'altro possa darti dolore, significa che attribuisci all'altro un potere notevole, e a te una debolezza corrispondente. Una debolezza è un "difetto" di forza. Sei sicuro di non essere capace di fronteggiare con serenità qualsiasi situazione? |
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20-06-2006, 12.13.55 | #18 |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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L'ambivalenza c'è, ma è causata dall'interiorizzazione dei modelli proposti dall'esterno, modelli che portano l'individuo a vedersi difettoso. L'ambivalenza non esisterebbe se la persona fosse profondamente a contatto con se stessa, con la sua identità più autentica.
credo anchio a questo ma mi domando e ti domando ..e' un concetto applicabile nell'"individuo-societa" oppure rimane un concetto utopico? |
20-06-2006, 12.35.11 | #19 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Citazione:
Essere profondamente se stessi è applicabilissimo. Il difficile è arrivarci. E ti dirò di più: essere profondamente se stessi costituisce addirittura un vantaggio, per la propria vita in società. Un vantaggio per se stessi perchè si sta bene, rilassati e sicuri di se, e perciò forti e resistenti alle avversità; perchè si è in grado di orientarsi con sicurezza tra le diverse alternatuive e proposte, scartando quelle che non fanno al caso proprio e approfittando di quelle adatte a sè. E sarebbe un vantaggio anche per la società nel suo insieme ovviamnete, se tutti gli individui riuscissero ad essere in sintonia con se stessi. Quest'ultima è un utopia: mai la terra sarà popolata di soli saggi. Ma per quanto riguarda il singolo non è un utopia. Essere se stessi non significa diventare asociali o antisociali. Non significa cedere a tutti i propri impulsi. Ma anzi saperli gestire con equilibrio. Essere in equilibrio con se stessi e con gli altri. Certo che a volte la propria più spontanea personalità potrebbe spingere verso comportamenti socialmente(dal punto di vista della morale comune) biasimevoli. Ma una persona a contatto con se stessa è anche più creativa, e può scorgere diverse alternative di comportamento, e adottare quella che gli sembra migliore, tenendo conto anche della situazione. Ecco, diciamo che la persona a contatto con se stessa non è impulsiva, ma creativa. La spontaneità non è impulsività. |
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20-06-2006, 13.37.42 | #20 |
Ospite
Data registrazione: 23-10-2005
Messaggi: 16
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uranio - è la corazza
per mia esperienza posso dirti che questa armatura è una difesa personale nei confronti della sofferenza. questa si instaura quando hai ricevuto dei torti, allora per non soffrire si crea inconsciamente questa difesa. Quindi parti in una relazione già pronta a difenderti da eventuali delusioni. Spero di essere stata chiara. Ti auguro di potertene liberare ciao
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