Guarda Elair, io capisco il tuo sfogo e la tua rabbia nel constatare la presunta "superficialità" del mondo. La pensavo come te a vent'anni.

E non voglio neanche essere banale dicendo "il mondo è bello perché è vario". Anche se mi verrebbe da dirlo.

Il discorso è che dietro ogni occhio che guarda la televisione c'è pur sempre una persona, con tutti i difetti e i pregi di una persona.
Ma questi pregi e difetti sono insiti in tutte le persone. Anche in quelle che adorano...chessò...."Il cielo sopra Berlino", per fare un esempio.

L'uomo nasce, crescendo si aggrappa a qualcosa (o aggrappandosi a qualcosa cresce), trova il modo di sopravvivere coltivando qualche hobbies, (Chopin come Antonacci o come il bricolage), poi lavora, mette su famiglia, fa figli, beve, fuma, va al bagno, invecchia, muore.
Questo è più o meno l'iter di ognuno di noi. Non credo che la decadenza dell'universo o della società occidentale dipenda dai gusti televisivi o dalle mode.

Well, i "modaioli" sarebbero schiavi della società. Non so tu come fai a considerarti libera da questa. Io non lo sono. Eppure ora non seguo nessuna moda: ho solo maglie monocolore e semplicissimi pantaloni, non guardo il GF, ascolto Prokofiev e Satie, non impazzisco per il calcio, ho un cellulare avuto coi punti della benzina cinque anni fa, odio le fotografie digitali etc. etc.......

Eppure mi sento assolutamente schiavo. Schiavo del mio assurdo contratto di lavoro, schiavo nella non libertà nel mio lavoro.... Mi dispiace di non saper analizzare la società coi parametri tv -moda- sesso. Giocoforza. E i problemi che m'inizio a porre toccano altre faccende della "società malata".

No basta, potrei parlare per ore e rischio di uscire fuori tema. Scusa/scusatemi, ma credo che il senso sia chiaro. Spero.