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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 29-05-2006, 09.43.46   #1
arsenio
Ospite abituale
 
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Messaggi: 1,006
che stupido quel genio......

“Che stupido quel genio” (L'espresso n.19)

U. Galimberti precisa che l'intelligenza non è solo logico-matematica ma anche spaziale, linguistica, intrapsichica, interattiva, ecc. La scuola non premia le intelligenze specifiche dei più geniali ma quelle mediocri e generiche. Inoltre c'è diffidenza e paura verso le persone divergenti che stupiscono scoprendo percorsi di pensiero inediti e soluzioni eleganti.
Secondo il filosofo non basta nemmeno un ambiente familiare stimolante e non impositivo, perchè l'intelligenza è soprattutto capacità di sintesi, mentre gl'insegnanti assecondano chi scrive dilungandosi con divagazioni su temi e pensieri. Ben diversamente dagli sutdenti tedeschi che fin da piccoli sono addestrati nel riassunto. Condensare una pagina in poche righe è l'esercizio migliore.
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Credo siamo tutti d'accordo su questa grave e antica carenza della scuola. E' certo utile in ogni campo imparare a cogliere il nocciolo di un discorso. Ad es. le idee essenziali di una relazione, di una conferenza, di un saggio; il saper prendere appunti con un criterio gerarchico e selettivo, esprimere in modo incisivo opinioni e richieste, ecc. Anche in alcune psicoterapie è previsto di dover rispecchiare, formulandole in modo sintetico, prolungate esposizioni narrative in modo da focalizzarsi ed accordarsi sul vero problema sovente nascosto da un eccesso di parole.

In questo articolo si tralascia di dire che pure il QI oggi è ritenuto insufficiente perchè non misura, come invece i nuovi test, tratti di personalità quali il calore umano, la stabilità emotiva, la capacità di identificare le emozioni degli altri, ecc.
Goleman per primo indicò l'utilità di coltivare l'intelligenza emotiva anche nell'ambiente di lavoro. Oggi si ammette una sperimentata maggior efficacia di un leader autoconsapevole e relazionale, non limitato a pur indispensabili competenze cognitive ed analitiche, che si proponga un mai concluso suo miglioramento anche accettando critiche costruttive. Sa controllare le proprie emozioni, è adattabile ai cambiamenti, si sintonizza sui segnali emotivi impercettibili inviati dagli altri, comprende e gestisce vari punti di vista anche conflittuali, funge da modello comportamentale.

In conclusione l'intelligenza richiede in qualche misura capacità di sintesi, mente flessibile, discernimento, intuizione, connessioni originali, costanza nell'approfondire un'idea, oltre una continua e autocritica verifica dei propri limiti e potenzialità da non sovrastimare. Sono pure da promuovere quelle doti caratteriali adatte al successo nella vita sociale.

Tali esigenze fanno comprendere quanto l'”intelligenza” sia rara o forse solo un'idealizzante astrazione.
Tuttavia credo che sia sempre possibile una crescita personale riferendosi a quel tipo d'intelligenza non tanto derivata da un'inanta prontezza mentale quanto progettuale nel saper organizzare ed elaborare conoscenze estrinsecate in una logica argomentativa chiara, congruente e pertinente. Così pure si possono perfezionare certe abilità interindividuali proponendosi intenzionalmente di osservare con empatica attenzione le persone che ci circondano.

Ma quanto giova nella vita essere “intelligenti”? Possedere certe qualità rende felici? Sono valori riconosciuti che sempre portano al successo? Alle amicizie ed all'amore? Le qualità qui illustrate sono veramente quelle ambite e che si attribuiscono all'amico o amato definito “intelligente”?
Quali sono i vostri parametri, gl'indizi a cui date maggior importanza, le vostre aspettative ed esperienze?
arsenio is offline  
Vecchio 29-05-2006, 18.55.21   #2
Piero82
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Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 20
L'intelligenza vera è una delle peggiori pene che un uomo può sopportare, ti toglie la possibilità di vivere nel illusione e contemporaneamente ti fa capire che non sarai mai abbastanza intelligente e capace per poter perseguire quelli che davvero sarebbero i tuoi scopi!!!
Piero82 is offline  
Vecchio 31-05-2006, 02.47.43   #3
velvetgoldmine84
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Messaggi: 4
L'intelligenza "classica" , quella più banale volendo , il cosidetto QI...non credo che abbia molto a che fare con la Felicità. Certo , un QI molto basso può essere un ostacolo , ma parimenti uno troppo alto può rendere difficile relazionarsi con le altre persone e , in casi estremi , sembra correlare con comportamenti "strani" , o addirittura ai limiti dell'autismo. Penso che un discorso molto simile possa essere fatto per le capacità più legate all'intelligenza divergente ( la creatività , in pratica ) , che io considero essere la forma suprema d'intelligenza. Credo che , al contrario , l'intelligenza emotiva possa influenzare molto la soddisfazione personale e la felicità...la capacità di capire le emozioni altrui e proprie , di comprendere l'effetto che le proprie azioni e parole hanno su gli altri , e soprattutto quella di trovare il modo migliore di gestire le proprie risorse mentali e fisiche quando si vuole raggiungere un obiettivo...credo fermamente che siano di grande aiuto per sviluppare una vita serena ed equilibrata.
velvetgoldmine84 is offline  
Vecchio 31-05-2006, 11.23.44   #4
Fragola
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Re: che stupido quel genio......

Citazione:
Messaggio originale inviato da arsenio
[B
Ma quanto giova nella vita essere “intelligenti”? Possedere certe qualità rende felici? Sono valori riconosciuti che sempre portano al successo? Alle amicizie ed all'amore? Le qualità qui illustrate sono veramente quelle ambite e che si attribuiscono all'amico o amato definito “intelligente”?
Quali sono i vostri parametri, gl'indizi a cui date maggior importanza, le vostre aspettative ed esperienze? [/b]

Ritengo che sia abbastanza discutibile affiancare l'idea di felicità a quella di successo. La felicità è proprio tutta un'altra cosa!


Partendo poi dal presupposto che non esiste una intelligenza, ma delle intelligenze, per stailire se l'"intelligenza" aiuta ad avere relazioni interpersonali armoniche, occorrerebbe proprio specificare a quale intelligenza ti riferisci. O a quale livello di
armonia fra le intelligenze!!! Insomma, la tua domanda è in totale antitesi rispetto alla tua tesi e quindi è impossibile dare una risposta.
Fragola is offline  
Vecchio 31-05-2006, 15.51.39   #5
Piero82
Ospite
 
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 20
L'intelligenza aumenta il peso delle tue azioni, siccome raramente l'intelligenza è al tuo servizio ma più facilmente è al servizio del sistema quando tu usi la tua intelligenza per servire un sistema sbagliato porti con te sia il peso dell'errore sia il peso della tua incapacità di opporti al sistema..... ecco perchè dico che non è la fortuna che si crede essere intelligenti.... al giorno d'oggi c'è sempre qualcuno che pensa al posto tuo se tu non vuoi pensare, se invece tu pensi ti prendi anche la responsabilità di ciò che hai pensato, può sembrare strano ma in certi casi pesa molto più di quanto non si creda.
Piero82 is offline  
Vecchio 03-06-2006, 09.34.30   #6
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
Re: Re: che stupido quel genio......

Citazione:
Messaggio originale inviato da Fragola
Ritengo che sia abbastanza discutibile affiancare l'idea di felicità a quella di successo. La felicità è proprio tutta un'altra cosa!


Partendo poi dal presupposto che non esiste una intelligenza, ma delle intelligenze, per stailire se l'"intelligenza" aiuta ad avere relazioni interpersonali armoniche, occorrerebbe proprio specificare a quale intelligenza ti riferisci. O a quale livello di
armonia fra le intelligenze!!! Insomma, la tua domanda è in totale antitesi rispetto alla tua tesi e quindi è impossibile dare una risposta.


Cara fragola è un piacere rivederti Hai ragione, ora cerco di chiarire meglio.

Non c'è accordo su cosa significhi essere intelligenti. Confermo che non prevede il successo dovuto piuttosto alla classe sociale, al conformismo, alla fortuna, ecc. né si associa alla felicità sebbene da ricerche sembri che comportamenti relazionali di empatico e reciproco sostegno in paesi maggiormente etico-altruistici favoriscano un clima di serenità,
Ognuno può essere dotato per inclinazione solo di alcune intelligneze tra QI e Quoziente Emotivo:
Linguistica-verbale, logico-matematica, musicale, corporea o cinestesica, spaziale, intrapersonale, interpersonale o sociale.
Personalmente sono a favore di un'inteligenza divergente e non da “primo della classe”,anche se, a parte certi geni, non premia socialmente.
Risulta tra le qualità più richiestre all'amato. Tu quale importanza ne dai e in che modo vorresti manifestasse la sua intelligenza?

arsenio is offline  
Vecchio 05-06-2006, 14.28.43   #7
r.rubin
può anche essere...
 
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voi sostenete che l'intelligenza creativa non premia socialmente, ma io avevo letto che, al contrario, la persona con una spiccata creatività è assai apprezzata socialmente: la sua originalità di pensiero è accompagnata da uno spirito indipendente dal giudizio altrui e quindi fondamentalmente poco inibito dalle regole sociali, perciò più libero, più espressivo, più se stesso, una personalità spiccata e forte, che affascina particolarmente chi lo circonda, che tra l'altro può stare sicuro che, in compagnia di un individuo simile, potrà succedere di tutto meno che annoiarsi.

"L' aspetto carismatico: la personalità creativa spesso ha un forte impatto sugli altri, non solo per le sue capacità intellettive, ma anche per la grande passione che manifesta trattando le questioni di cui si occupa."

ma non è nemmeno possibile generalizzare, i creativi possono essere timidissimi, totalmente ripiegati sul loro mondo interiore.


comunque, la felicità è una questione emotiva, non intellettiva.
l'intelligenza emotiva quindi, è quella che permette all'individuo di stare bene con se stesso e con gli altri. inoltre, il benessere è un potente carburante per tutti i restanti tipi di intelligenza: non per niente i depressi sperimentano un rallentamento del pensiero, mentre i maniacali una sua straordinaria accelerazione: l'euforia da sprint al pensiero, anche una persona normalmente di media intelligenza, presa da euforia, aquisisce una rapidità di pensiero incredibile
r.rubin is offline  
Vecchio 05-06-2006, 16.54.02   #8
odissea
torna catalessi...
 
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Messaggi: 899
un piccolo appunto per Rubin, oggi mi sento pignola.

non è detto che all'accelerazione di pensiero, ne consegua un miglioramento in qualità, anzi.

A livello molto generale mi vien da dire che la parola intelligenza la collego a flessibilità e capacità di sintesi (nel senso di cogliere con pochi sforzi gli elementi salienti del nostro vivere).
In genere chi soffre di problemi psicologici, dalla depressione, a un disturbo nevrotico, a quelli più gravi, manca progressivamente di flessibilità, e anche di capacità di sintesi, di visione di insieme: spesso si perde in un particolare (per lo più) insignificante.

Forse in questo senso il benessere psichico, intelligenza e felicità sono collegati.
odissea is offline  
Vecchio 05-06-2006, 23.40.58   #9
Spaceboy
...cercatore...
 
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Messaggi: 604
...da piccolo dicevano fossi molto intelligente, molto dotato...

...avrei spesso preferito essere un pò più stupido...

...essere molto intelligenti da bambini è una fregata...

...ci si sente spesso diversi e soli...



Spaceboy is offline  
Vecchio 06-06-2006, 00.07.38   #10
r.rubin
può anche essere...
 
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non è detto che all'accelerazione di pensiero, ne consegua un miglioramento in qualità, anzi.

concordo col resto che non ho citato.

e su quello che ho citato sono d'accordo ovviamente. Ma anche no, perchè pensando a molte molte cose in poco tempo aumenta la probabilità di trovare in quel mucchio, magari tra molti rottami, anche qualche idea interessante, e magari, pensando a casaccio molte molte cose, potrebbe accadere di fare, per sbaglio, delle associazioni molto interessanti.
r.rubin is offline  

 



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