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20-12-2002, 17.41.35 | #23 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Per Visechi
Tu dici: “Non mi pare che la società sia destinata ad evolversi verso uno stadio più evoluto, libero e creativo per effetto delle reincarnazioni; al limite, se lo è – destinata – lo sarà per effetto di una presa di coscienza dell’uomo.....più attenzione alle scienze umane. ” Secondo me il punto cruciale per veramente capire l´uomo come essere culturale, spirituale, psicologico e sociale, con ciò le “scienze umane” di cui parli tu, è infatti la reincarnazione. Se si guarda l´evoluzione umana, dal regno animale allo stato umano attuale, si vede appunto una „presa di coscienza dell´uomo” come dici. Ma come si può spiegare questa presa di coscienza dell´uomo, e perche esiste questa evoluzione della coscienza? Chi, o che cos’ è che si evolve ? A chi apartiene la coscienza ? Se si studia il corpo fisico si vede che è una massa di materia che è “organizzata” quindi un “organismo”. Chi, o che cos’è che l´ha “organizzato” ? Quando vediamo una casa sappiamo bene che l´organizzazione della materia fisica che denomiamo “casa” ha un autore che esisteva prima della casa. Raramente si trova qualcuno che pensa che una casa ha creato se stessa. Anche se non si vede o conosce l´autore o creatore della casa, si presume o è certo che esiste. Qui si vede chiaro che la logica su cui è basata la creazione, è prodotto da qualcosa vivente che ha la facoltà di creare e organizzare la materia, e che necessariamente deve aver esistito prima della creazione della casa. Però, questo vige anche quando tratta della creazione del corpo fisico dell´uomo o altri esseri viventi. Anche qui l´autore o l´origine dell´organizzazione della materia che chiamiamo un “corpo” deve necessariamente esistere prima e "fuori" della creazione in questione. Particolarmente siccome questa “casa”, cioè il corpo umano, è espressione di una logica e un “piano di costruzione” molto più avanzate di quella della casa. Pensare che il corpo fisico dell´uomo è risultato dal caso, cioè che sia creato da se stesso, è, infatti, se ne si riflette più profondamente, ridicolo. Il fatto che non ancora conosciamo o possiamo vedere la nostra natura più intima, quello dentro di noi che è l´origine e il creatore dell corpo fisico, non significa che essa non esiste. Quello che si evolve e “prende coscienza” è qualcosa che esiste, sia prima che dopo l´esistenza del corpo fisico. Questo qualcosa dobbiamo cercare e studiare scientificamente. Tu dici: “Dubito del potere catartico della reincarnazione … poco karma, poco buddismo, più attenzione alle scienze umane”. Io dico: Senza studiare il karma e la reincarnazione come fattori cruciali nello studio delle "scienze umane" non sarà mai possibile capire ne il destino ne la vera natura dell´uomo. Ciao. |
01-02-2003, 23.46.38 | #24 |
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Il quesito che poni è interessante. Credo che la massa crei una situazione psicologica particolare. Non sempre negativa in verità e che non sempre porta alla violenza. L'individuo che si amalgama alla massa perde momentaneamente la percezione del suo io. Vive una sorta di fusione col tutto, si sente parte, cellula di un organismo più grande. Quindi possiamo assistere a diversi fenomeni di massa, come il comune entusiasmo che porta ad applaudire ad un concerto o a manifestazioni come quelle che descrivi tu.
Perchè è più facile agire atti estremi all'interno della massa? Ma, probabilmente da un lato la situazione porta a perdere freni inibitori, dall'altro si è in qualche modo "posseduti" da una volontà non personale. Non credo che sia un fenomeno tipicamente giovanile. E nemmeno legato a questo momento storico. E' sempre avvenuto. |