potrebbe essere il caso del logorroico "io sono così e colà".. in effetti tale tipo di individuo non si concede allo sguardo altrui, alla relaizone con l'altro.. pone davanti a sè un muro di parole.. sostituisce la sua vera identità, fatta di carne ed ossa e vera comunicazione, con un identità fasulla fatta di parole prive di vita e di possibilità di incontro! Si mette in un involucro di parole. E' impossibile raggiungere la sua vera interiorità!

Perchè parlo di me stesso? Per chiarire le mie incertezze e mettere in discussione le mie certezze

Perché parlate di voi stessi agli altri?

Per non sentirmi solo e abbandonato?

Ci sono diversi moventi per parlare di sé agli altri.

Accade perchè ci sono "io" , "gli altri" e la "comunicazione" e in qualche modo questi elementi si incastrano.

Vediamo i modi:
-parlo di me per vanità (voglio dire all'altro ciò che sono perchè non ho tempo o desiderio di mostrarglielo con le mie opere. Vanità è anche autocommiserarsi)

-parlo di me per amore dell'altro (affinchè faccia esperienza della mia esperienza e attraverso questa trovare vantaggio)

-parlo di me per dare un ordine al mio sapere (come quando scrivo su un forum e mi misuro con la scrittura che è più lineare ed ordinata della memoria o dei pensieri sciolti)

forse perchè manca lo spazio della distanza tra sollecitazione e risposta.

almeno questo avviene in me in certi casi

io sono una che non ama molto parlare di se agli altri infatti non ho molti amici e' come se non avessi niente da raccontare preferisco ascoltare pero' penso che la comunicazione fra persone sia normale anche se odio quelli che ti srotolano la loro vita per ore ed ore o quelli che si lodano in maniera spudorata. Io nel mio silenzio ci sto bene anche se a volte vorrei essere piu' estroversa ma non ci riesco.mi sembra che quello che dico e' tutto inutile e poco interessante cosi' preferisco tacere forse sbaglio ma sono fatta cosi'
borderlaine65