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18-04-2006, 21.05.02 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-01-2006
Messaggi: 50
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Re: Ti amerò per sempre
Citazione:
credo si possa arrivare a dirlo, con l unica prerogativa di una conoscenza di tantissimi anni...anni passati insieme a condividere le stesse cose, gli stessi momenti, le stesse persone, gli stessi luoghi e quindi accorgersi di condividere anche le stesse emozioni...quando si condivide la stessa emozione...alla fine si ha la chiave per andare l uno incontro alle esigenze dell altro.....no? |
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18-04-2006, 22.00.56 | #4 | |
Ospite
Data registrazione: 18-03-2006
Messaggi: 33
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Re: Ti amerò per sempre
Citazione:
beh dipende da cosa intendiamo per "amore" e per "sempre"... ...nel senso che, a mio avviso, anche a storie finite, si può "amare" in modo molto differente ovvio, chi con noi ha condiviso un pezzo di strada, cambia il modo, non il sentimento, sbollita la delusione la rabbia la frustrazione. Almeno il mio cuore funziona così, solo in entrata. Perchè per me l'amore è "somma" e dunque non posso togliere ciò che ormai è parte di me. In questo senso allora il "per sempre" può avere un suo perchè. |
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19-04-2006, 10.16.07 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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VanLag, elims, Antigone
Grazie per l'attenzione. Sulla domanda direste mai a qualcuno "ti amerò per sempre?" Vi propongo un mio post, L'amore è davvero illimitato? per un'interlocutrice in altro contesto, convinta appunto che esista l'amore eterno e illimitato.
L’amore è davvero illimitato? Rovesciare un concetto sia pure del senso comune non sempre porta a un altro punto di vista altrettanto verosimile. Chiedersi se un amore durerà per tutta la vita sarebbe, secondo te e se ho ben capito, una domanda strana non perché sia solo una bella favola, ma perché viceversa mette implicitamente in dubbio l’esistenza dell’”amore illimitato”, che necessariamente dura per sempre, una volta che si è certi del suo inizio? Ne sei sicura? Eppure da varie testimonianze di coppia l’evoluzione dei sentimenti di entrambi è spesso inattesa, in un prolungato percorso raramente lineare ma dagli inevitabili eventi posti dal caso, dalle trasformazioni di carattere e dalle mutevoli sopraggiunte esigenze. Distinguere tra amore e amore L’amore genitoriale oltre a essere più soggetto a tollerate ambivalenze (si ama-odia con facilità) ricade nell’altruismo della specie. Come si osserva in etologia nelle condotte dell’animale-genitore rispetto alla prole e non c’entra con la fase dell’innamoramento né con l’amore uomo-donna, se non quando si diventa padri e madri. Pure i legami di amicizia hanno esigenze e modalità ben diverse da quelle amorose. L’amore è più esclusivo, conflittuale per sua natura, sopporta alcune critiche revisionabili che più raramente determinano una drastica rottura. Anche l’amore per gli animali è incommensurabile con quello verso gli uomini, sebbene l’intensità affettiva verso una bestiola domestica possa essere la stessa. In senso più ampio è argomento ineludibile per le nuove etiche. Così l’ amore universale e metafisico verso tutti gli uomini, ma dubbio nel riscontro con la realtà. Questo sì, sarà anche immutabile e per sempre, ma è ben diverso e non trasferibile in quello multiforme tra un uomo e una donna. Ammetto che è pure apprezzabile se si riferisce filosoficamente più a una comprensione, intuizione, simpatia vero gli esseri e le cose. E’ vero che la domanda più pertinente che raccomanderei non è “mi amerai per sempre?” Bensì “siamo proprio sicuri che il nostro sia amore vero?” Quali ne sono inequivocabili indizi? Ricevetti dalla mia fidanzata una medaglietta con inciso “Oggi più di ieri, meno di domani”, ed io le regalai un anellino scomponibile in due vere più sottili. La nostra follia amorosa imprevedibilmente durò sei mesi. A volte l’intensità di un amore è inversamente proporzionale alla sua durata. L’unicità di ogni amore. Ogni amore è unico nella sua evoluzione. Sono coinvolte aree cerebrali, dosaggi ormonali variabili, livello d’innamoramento, sessualità, attaccamento, ambiente, società, cultura, ecc. Elementi che combinati possono comporre amori più o meno compiuti, stabili, durevoli effimeri avventurosi, rassegnati, ecc. che proseguiranno con maggiore o minore fortuna. Il legame matrimoniale portato avanti forzosamente per impegno sociale, per il bene dei figli – purchè non siano sopraffatti dal clima di disaccordo - costa sofferenze per tutti, ed oggi – proprio per una conquista femminile – non s’impone più come un tempo. In quanto alla capacità di essere innamorati contemporaneamente di due persone, è una questione controversa. Forse un partner per l’amore romantico, un altro per il sesso, un terzo per l’amicizia? L’amore, il più affascinante, ambiguo e indecifrabile degli stati affettivi, ha sempre una componente irrazionale. Oggi certi opinionisti esperti di dinamiche psicologiche sono preoccupati e mettono in guardia quelle ragazze di buona famiglia attratte dall’eterno carisma del maschio violento e spesso con precedenti criminosi. Situazioni da sempre diffuse e che a volte si concludono tragicamente come in recenti fatti di cronaca. Concludendo l’amore è un confronto complesso e imprevedibile tra due storie, due personalità, due visioni del mondo, due stili comunicativi, affettivi, cognitivi, dove natura, cultura, privato, sociale, ecc. s’incontrano quotidianamente, decidendo se e quali sono i presupposti per continuare la vita insieme. Le implicazioni sono ben più vaste di quelle che noi supponiamo alla luce di teorie astratte o anche di limitate esperienze soggettive sia dirette che indirette, e quello che vorremmo fosse non corrisponde mai alla realtà quale è veramente. |
20-04-2006, 10.04.03 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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sino a che non si comprende cosa è l'Amore di cui tutti parlano... ma che pochi conoscono a fondo la parola "sempre" suona come una forte contraddizione.
Sino a che una persona non ama completamente se stessa non potrà amare completamente un'altra. E amarsi completamente implica una profonda e "dolorosa" analisi interiore. ciao |
20-04-2006, 18.16.45 | #7 | |
Ospite
Data registrazione: 27-03-2006
Messaggi: 10
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Prima se stessi?
Citazione:
Mi è stato detto in passato, per cui credo che tale considerazione appartenga ad una scuola di pensiero...ma personalmente non ne sono convinta. Chi non ama se stesso, o lo ama come sa e come può può amare assai piu' un altro di sé, addirittura proiettare sull'altro il senso della propria vita e quell' "ama il prossimo tuo come te stesso " diviene "privilegia qualcuno ed amalo piu' di te stesso e poi vivi illuminato da questa fiammella". Lo fanno alcuni genitori con i figli, lo fanno molte donne di mia conoscenza ( anche io ) con l'amato bene, so perfettamente che è sbagliato e può risultare persino sgradito e/o soffocante, ma chi prima di amare un altro deve prima piacersi tutto ma tutto... non esploderà infine in un vanesio rifiuto di tutto e tutti? Flavia htpp://comelarugiada.splinder.com |
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20-04-2006, 18.41.47 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
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>Sino a che una persona non ama completamente se stessa >non potrà amare completamente un'altra.
Penso che sia un luogo comune quello di dire che chi non ama se stesso non può amare gli altri. Chi lo ha stabilito? Sulla base di quali considerazioni? Cos'è poi l'amore? Tutti presumono di sapere cosa sia l'amore, come bisogna amare, l'età che bisogna avere, gli ingredienti giusti per farlo durare, eccetera eccetera.... Sono propenso a credere che una persona che ama molto se stessa e quindi è molto centrata su di sè, difficilmente sarà portata a vivere passioni amorose intense. E' l'egocentrismo il vero ostacolo all'amore. |