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27-04-2006, 10.52.03 | #22 |
Ospite abituale
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equivoci
Ho molto piacere di aver stimolato un buon dibattito. Ho letto in fretta i vostri post ma mi sembra sia opportuno chiarire due equivoci.
“Amare il prossimo come se stessi” non c’entra per nulla con l’amore tra un uomo e una donna, e in genere tali proteste di amori astratti sono solo un alibi ipocrita, privo anche di un reale significato etico come autentica e condivisa com-passione empatica con le sofferenze degli altri. La capacità di amare se stessi nel contesto del nostro discorso ho ha nulla a che vedere con certe chiusure autocentrate e patologicamente narcisistiche, bensì significa soprattutto aver imparato dall’educazione familiare a rispettarsi ed a maturare un’autostima necessaria a restituire l’amore che si ha ricevuto. |
27-04-2006, 18.52.30 | #23 |
Ospite abituale
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>per quanto riguarda la distinzione tra infatuazione a >amore...se si afferma di non poter >realmente definire cos è >l amore, si può mai fare una netta distinzione tra le due >cose?..
Non trovo interessante definire, perché trovo goffi e un po' ridicoli i tentativi di teorizzare o cristallizzare in definizioni fredde ed astratte valide per tutti un sentimento come quello dell'amore. L'amore è un terreno al quale la ragione non ha accesso. Si può solo abbozzare una definizione, ma la parola non spiega. Si ama col cuore non con l'intelletto. >“Amare il prossimo come se stessi” non c’entra per nulla con >l’amore tra un uomo e una donna Sono pienamente d'accordo. Del resto amare il prossimo è facilissimo dato che non si deve dimostrare niente a nessuno tantomeno mettersi in gioco in una relazione. E' sufficiente dichiarare che si ama gli altri. >La capacità di amare se stessi nel contesto del nostro >discorso ho ha nulla a che vedere con certe chiusure >autocentrate e patologicamente narcisistiche, bensì >significa soprattutto aver imparato dall’educazione >familiare a rispettarsi ed a maturare un’autostima >necessaria a restituire l’amore che si ha ricevuto. Sono parzialmente d'accordo. Quelli che una famiglia non l'hanno avuta o che non si sono sentiti amati, perché non dovrebbero anche loro essere capaci di provare amore? Non capisco perché si faccia dipendere l'amore sempre da qualcosa o qualcuno: bisogna aver avuto una famiglia, bisogna essere maturi, bisogna conoscere se stessi, bsogna avere autostima...mah...ma chi non ha un po' di autostima? ma chi non si conosce un poco? parliamo di amore fra persone adulte o dell'amore di due implumi adolescenti?... |
28-04-2006, 10.10.36 | #24 | |
Ospite abituale
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Citazione:
L’educazione familiare determina significativamente le nostre capacità affettive, ma non sono così categorico. Innanzitutto la personalità si forma sempre da ereditarietà e ambiente interagenti, e poi a volte, l’ ho osservato da esperienza, basta in seguito trovare un persona capace di affetto e comprensione che compensi quel vuoto dell’infanzia. |
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30-04-2006, 23.05.49 | #25 |
Ospite abituale
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E' stolto chi pronuncia le parole "ti amerò per sempre".
Si può dare solo quello che si possiede ed il futuro di certo non ci appartiene. Non possiamo possederlo, mettere una ipoteca su qualcosa che non è nostro è un reato, è un falso. Posso dire "io ti amo" e se l'amore è quello vero è già in se stesso immortale e non ha bisogno di nessuna promessa. Qualcuno sarebbe così pazzo da dire al sole "non ti preoccupare domani sarai ancora qui. Il vero problema è che non sempre è noto, o chiaro a sufficienza cosa si intenda con il termine "amore". L'amore è la capacità di sentire l'altro come non estraneo a se stessi. E' riuscire ad entrare nell'altro e permettere all'altro di entrare in se stessi. (nessun accenno al sesso che può essere altro) E' condivisione nella libertà, è unione senza smarrimento, è ricchezza immensa che da senso anche a quel che senso non ha. Ma, in genere, per amore può anche intendersi un dare e avere e qui, forse, quel "per sempre" potrebbe anche essere valido. Come un qualsiasi contratto che si sottoscrive. Quando contraete un mutuo sulla casa dovete pagarlo anche in futuro altrimenti ve la tolgono. Allora quel "ti amerò per sempre" sostituirebbe la più chiara espressione " ti darò anche in futuro quel che vuoi ma tu devi continuare a darmi quel che io voglio". Ciao Mary |
05-05-2006, 20.27.23 | #26 | |
Ospite abituale
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Citazione:
I bambini imparano ciò che vivono. Se un bambino vive nella critica impara a condannare. Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire. Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido. Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole. Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente. Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia. Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia. Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede. Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi. Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo. Doret's Law Nolte Non è detto che chi non ha ricevuto amore non sia in grado di amare... ma amerà nella stessa misura e nello stesso modo in cui è stato amato. L amore è un arte che solo coltivandola fin da piccolo e crescendovi insieme la si può praticare bene da grandi, essa è la MATURAZIONE COSTANTE di un intera vita. Dice HEGEL: "Poi Gesù uscì in queste parole: «Lode e Gloria sia a te, Padre del cielo e della terra, per il fatto che non è una proprietà della scienza e della conoscenza riconoscere ciò che è opportuno per ciascuno e per il fatto che ogni cuore non corrotto può sentire, da se stesso, la differenza tra il bene ed il male." Esiste un AMORE UNIVERSALE che prende connotati diversi nelle varie relazioni, l amore di una madre per un figlio è diverso da quello tra un uomo e una donna, o tra due amici, o tra due fratelli... e si porterà in ogni relazione in base a come si vive quell amore iniziale che s impara sin dalla nascita in famiglia o nell ambiente che ti circonda durante la tua crescita.. Di cos è sede il cuore? Il cuore è sede della coscienza, intesa come RAGIONE (da non confondere con l intelletto)...di PURA RAZIONALITA' cioè di quella LEGGE UNIVERSALE CHE STA AL DI SOPRA DI OGNI CONDIZIONAMENTO e alla quale tu ti sottometti senza sentirne alcun peso, poichè ESSA TI APPARTIENE! Dice HEGEL: Chi ascolta attentamente la legge del cuore è illuminato dalla sua verità. Prestate ascolto a questa voce, questo soltanto io vi chiedo. Questa legge interiore è una legge di libertà, alla quale l'uomo, come colui che se l'è data da se stesso, liberamente si sottomette. Essa è eterna; in essa sta il sentimento dell'immortalità. Per il dovere di farla conoscere agli uomini, io sono pronto, come un fedele pastore per il suo gregge, a donare la vita... Voi siete schiavi, perché siete sotto il giogo di una legge che vi è imposta dall'esterno e perciò non ha il potere di strapparvi, attraverso il rispetto di voi stessi, all'autenticità delle vostre inclinazioni» ciau... Ultima modifica di elims : 05-05-2006 alle ore 20.32.52. |
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05-05-2006, 21.01.06 | #27 |
Ospite
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Antigone
Io sono d'accordo con te, l'amore quanto è vero amore, anche se finisce rimane nel cuore e anche se la persona non è più con te l'amore non se ne va, resta nel cuore per sempre. io amo da 56 anni la stessa persona, che non è più con me da molti anni. Passata la crisi e la disperazione, rimaner almeno questa docezza nel cuore che non ti abbandona mai. ho anche pensato di morire d'amore.
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05-05-2006, 21.40.05 | #28 |
Ospite abituale
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>Non è detto che chi non ha ricevuto amore non sia in grado >di amare... ma amerà nella stessa misura e nello stesso >modo in cui è stato amato.
E tu come fai a saperlo? L'hai letto da qualche parte? E' frutto della tua esperienza? |
06-05-2006, 15.06.16 | #29 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Sicuramente per saper cogliere bene TUTTI GLI INSEGNAMENTI della vita! esperienze personali e non.... |
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07-05-2006, 00.57.25 | #30 | |
Ospite
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Citazione:
In parte concordo. A volte si confonde la passione con l'amore o l'infatuazione con l'amore, ma non sono che castelli di sabbia che si sbriciolano alle prime difficoltà. Per il resto, no.Nella vita si può camminare, correre, inciampare, zoppicare...per cui a volte marciare di pari passo con l'altro, a volte avere l'energia di trainarlo, altre passeggiare lenti mano nella mano ed altre ancora aver bisogno di essere guidati, sostenuti. L'amore è tutto ciò, è vivere ogni stagione dell'esistenza, ogni "andatura" del movimento individuale. Alla meta non si giunge soli, ma in due, per dirla con il poeta. Sappiamo che si nasce e muore soli, perché l'esistenza è un fenomeno individuale, ma per percorrerla bene l'amore è importante. Allora si resta individui, ma non monadi. La società stessa è un fenomeno di interdipendenza, se vogliamo. L'amore è *anche* dipendenza, perché no? Perché muoversi parallelamente come binari di un treno? Flavia http ://comelarugiada.splinder.com |
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