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19-04-2006, 15.05.03 | #32 | |
...cercatore...
Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
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Citazione:
...Ok, allora una donna studia una vita, ha delle aspirazioni e gratificazioni professionali e si ritrova in un momento cruciale della vita, a dover scegliere se rinunciare alla sua carriera, in cui ha molto investito, per fare la mamma. Sono cresciuto in una famiglia in cui i miei genitori lavoravano entrambi, ed entrambi erano appagati del loro lavoro, ma io e mio fratello avevamo la tata, perchè altrimenti mia mamma avrebbe dovuto rinunciare alla sua professione. Oggi le cose non sono cambiate. Questo non lo trovo affatto giusto, mi piacerebbe solo vivere in una società in cui si potessero fare entrambe le cose senza rinunce o rimpianti. Come avviene in alcuni paesi più avanzati del nostro. |
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19-04-2006, 16.20.32 | #33 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Citazione:
Io penso che ognuno debba essere responsabile della propria vita...ed in parte anche di quella delle persone che gli sono vicine. Il poter fare questo ed anche quello..e se avanza un pochino di tempo anche quell'altro ancora, è una condizione di vita che a me non si confà....e lo ritengo piuttosto un mio limite che un mio pregio. Se qualche donna riesce a lavorare, far carriera, essere soddisfatta del lavoro, aver figli, accudirli amorevolmente, trovare il tempo per se stessa e per la sua tranquillità, essere una buona moglie ed amante e trova anche il tempo per farselo l'amante ben venga...tutte le donne che conosco e che hanno simili mire prima o poi devono cedere da qualche parte... ...ed indovina da quale parte solitamente cedono? ...ma non starò diventando un vecchio bigotto? |
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19-04-2006, 16.51.48 | #34 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
... può essere! Maxim, io credo che la maggior parte delle donne, quando hanno i figli piccoli, sarebbero contentissime di faer le mamme a tempo pieno. E' bello fare la mamma. Ma poi? Quando i bambini iniziano ad andare a scuola e stanno fuori casa dalle 8 alle 17? Una donna che rimane chiusa in casa, isolata dalla società, è in qualche modo alienata perfino dal suo ruolo di madre. Perchè il mondo cambia in fretta oggi, e se vuoi capire i tui figli devi rimanere al passo con i tempi. E la vita è fuori dalla porta. Non puoi essere una buona madre se pensi che la vita sia quella che ti entra in casa dalla televisione!!!! Continiìuare a lavorare non è solo una questione di realizzazione personale. L'ideale sarebbe poter stare a casa un po' di più dall'anno previsto dalla legge attuale, poi rientrare con un orario ridotto, poi riprendere il tempo pieno. Ma questo ovviamente porterebbe, in un mondo come il nostro, ad una ulteriore discriminazione nell'ambito lavorativo. Io me lo sono sentita dire "non ti assumo perchè sei una donna e poi rimani incinta e stai a casa un anno"! Dovrebbe cambiare proprio la mentalità comune. Sarebbe bellissimo ma dubito che succederà a breve. |
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19-04-2006, 18.08.33 | #35 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-03-2006
Messaggi: 290
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Citazione:
L'uomo sceglie di lavorare, e va tutto bene , ok. La donna sceglie di lavorare (diritto sacrosanto) , ma non va tanto bene.E sì, perchè , la donna deve coprire tutti i ruoli elencati , e come insinua il nostro maxim,trovare il tempo(chissà dove?)anche per i "supplementari".Come afferma Fragola,molto saggiamente , bisognerebbe cambiare mentalità,a partire dagli uomini che preferiscono la donna a casa. |
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20-04-2006, 11.10.50 | #37 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Citazione:
Non credo abbiate compreso pienamente quanto avevo scritto. Quando parlo di responsabilità della propria vita intendo dire che ognuno di noi dovrebbe essere in grado di riflettere in maniera libera e con la mente sgombra da preconcetti societari e stili di vita occidentali, se quanto sta facendo è ciò che più lo aggrada. Io non preferisco la “donna a casa” a meno che non sia quella donna stessa a preferirlo e la sua decisione sia frutto di una riflessione ragionata e libera dai preconcetti di cui sopra. Se una donna (un uomo) si sente pienamente realizzato nel lavoro e lo rende uno degli scopi vitali…cavoli suoi. Purtroppo credo che la maggioranza degli uomini…ed ancor di più le donne… stia svolgendo un lavoro non gratificante tanto quanto potrebbe essere una qualche altra attività umanamente concepibile. Ti faccio un esempio che potrebbe sembrarti ironico... Siccome a me personalmente l’orgoglio economico che garantisce il “possedere” e l’”apparire” non è importante tanto quanto la pesca e la mia professione non mi da tante soddisfazioni quanto prendere un luccio di 5 kg., garantita la sussistenza economica minima, mi piacerebbe chiedere il part-time per potermi recare a pescare tutti i pomeriggi…. …sono un irresponsabile? Voi non avete altri interessi che vi acchiappano più del LAVORO?...bella domanda vero? |
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20-04-2006, 11.23.19 | #38 |
Ospite abituale
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l'uomo è fatto di "equilibri" tra lavoro, famiglia, interessi ecc. ecc.
se in tale equilibrio si "estremizza" dando troppa diciamo così "importanza" (fittizia) a una cosa ciò causa un disequilibrio (disarmonia) che provoca prima o poi conseguenze (causa-effetto) in tutti ciò rientra il concetto di "ego distorto"... e il discorso si fa assai lungo. tutto va saputo equilibrare |
20-04-2006, 11.31.48 | #39 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,638
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Citazione:
Ma se a me Turaz piace pescare, chiaro disequilibrio tra le altre normali attività umane, dove pensi ci possa essere stata la causa-effetto che da bambino ha provocato in me questa distorsione così traumatica del mio ego? |
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