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13-04-2006, 21.49.36 | #4 |
silenzio-sa
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 146
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Nel dettaglio, per quanto riguarda le allucinazioni, mi riferisco ad immagini visive ed uditive che tendono a terrorizzare il soggetto; visioni ossia che vanno a toccare le paure più forti dell'individuo in questione, e che lo riconducono a condizioni emotive profonde ed infantili.
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14-04-2006, 09.45.30 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2006
Messaggi: 169
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Citazione:
le allucinazioni in genere sono sempre "terrorizzanti", xke il soggetto proietta alll'esterno le parti di Sè negative; e poi è terrorizzante anche il solo fatto di sentire o vedere qualcosa che sai che non c'è (il soggetto si agita, va in ansia, ed è questo ke produce "l'effetto di realtà"). |
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14-04-2006, 09.48.35 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
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Citazione:
sì, in effetti, potrebbe essere dovuto a 'ombre' non affrontate interiormente, che vengono proiettate esteriormente. Ma ci vorrebbe il parere di una persona competente. |
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14-04-2006, 11.54.28 | #7 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Secondo me le allucinazioni non hanno molto a che fare con le proiezioni. E comunquei non sempre le proiezioni sono solo proiezioni d'ombra.
Dalle pochissime cose che dice nuvola, credo che anche un esperto caverebbe poco. Nuvola chiede se la persona che ha queste allucinazioni è schizofrenica, o comunque psicotica. Questa è una diagnosi di competenza psichiatrica e che non si può certo fare senza un accurato consulto psichiatrico. In questo forum c'è, che io sappia, una sola persona che ha le competenze per rispondere in modo accurato sulla relazione tra stati allucinatori e psicosi, ma è da un po' che non la vedo intervenire! (E mi manca... ) Quello che posso dire io, è che ci sono altre cose, oltre alla malattia mentale e all'uso di sostanze, che possono causa fenomeni allucinatori. Sono comunque "momenti psicotici", ma non è detto che debbano essere per forza l'esordio di una malattia mentale. Jung descrive bene esperienze di questo tipo in "Sogni, ricordi e riflessioni", e sono stati proprio questi episodi allucinatori spontanei a fargli "inventare" l'immaginazione attiva. Può succedere, io credo, a persone che praticano molto la loro interiorità. Che si calano profondamente nell'inconscio. C'è ovviamente anche una componente di pericolo in questo. Ci sono viaggi nelle tenebre di se stessi che bisogna affrontare, ma bisogna anche inventarsi un metodo di ancoraggio a terra. |
14-04-2006, 12.07.33 | #8 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Anche a me a volte capitano periodi di "fervida fantasia", il segreto è trovare dei modi di scaricarsi...prova a disegnare, senza pretese, a scarabocchiare..od a scrivere..(è molto terapeutico in questi casi..)...a dire la verità molte delle mie intuizioni che hanno rappresentato un punto di svolta di situazioni "critiche" le ho avute rivedendo i miei disegni...
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14-04-2006, 13.49.22 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2006
Messaggi: 169
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Citazione:
Teoria della subvocalizzazione:quando parliamo, muoviamo i muscoli del linguaggio (x comodità, li semplfico esclusivamente alla lingua). Quando pensiamo, la lingua compie dei micromovimenti impercettibili alla coscienza (è stato dimostrato scientificamente, ora non sto qui a spiegare questi esperimenti) In particolari stati mentali, quando pensiamo, e quando la lingua si muove, la coscienza dissocia questi "pensieri" e il cervello, o meglio, il sistema cognitivo, li "percepisce" come se fosse provenienti dal mondo esterno. Praticamente la persona "produce" le voci, e li percepisce come provenienti dall'esterno. Perchè ciò avvenga è necessario un particolare stato mentale, che comprende una dissociazione della coscienza che scinde parti di Sè negative, l'attivazione di voci (seppur in modo inconsapevole) che servono x proiettare all'esterno queste parti negative di Sè e percepirle come esterne, particolari condizioni ambientali "scatenanti". A queste voci viene dato un significato e un senso, vengono "personalizzate", così assumono una loro autonomia. Diventano così il diavolo, la madonna, l'angelo, ecc....., a seconda del sistema di idee e di credenze della persona, e del contesto culturale in cui vive...soon costruite, insomma. Sono necessarie x mantenere un'identità positiva, infatti, x così dire, vengono espulse le parti di sè che sono vissute come negative. Vanno quindi comprese all'interno di questa rete di significati e non si possono semplificare con una semplice formula Non è molto semplice da spiegare in 2 parole...spero cmq di essermi spiegato almeno in aprte Ultima modifica di fuoriditesta : 14-04-2006 alle ore 13.51.56. |
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14-04-2006, 14.11.47 | #10 |
iscrizione annullata
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Messaggi: 2,913
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Questa è certamente una teoria. Una teoria molto "psicologica" e, come tutte le teorie psicologiche, molto riduttiva. Non tiene conto della complessità umana e della profondità della psiche.
Tu porti come esempi diavoli, ma anche angeli e madonne. Ora, perchè mai una visione agelica dovrebbe rappresentare una parte negativa della psiche? Le teorie psicoliogiche spesso dimenticano di tener conto dei contenuti psichici, o ci costruiscono intorno cose macchinose quando il contenuto contraddice in modo palese la teoria. Ma se fosse invece il caso di tenerne conto? Nei momenti psicotici è ben altro che accade. Non c'è una semplice espulsione di "scorie" psichiche. Anche perchè, diciamocelo, nel fenomeno allicunatorio non si butta fuori proprio niente! Non è assolutamente detto che i contenuti psichici che si incarnano nell'allucinazione siano "parti negative". Anzi! |