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11-04-2006, 23.42.19 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
Bhe indubbiamente la vita di coppia può essere utili a tutti e due... essere sposati innesca un meccanismo di cura vicendevolemnte che aiuta la persona a stare meglio e a curarsi molto di più ... ovviamente questo succede nei rapporti che vanno bene e nellle relazioni sane ... |
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12-04-2006, 14.29.31 | #23 |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Giovane piccola amica,
sfidando le giuste, fiere, ire del webmaster anch’io, per prima cosa voglio farti gli auguri. Per il rapporto col tuo uomo, per la creatura che avete generato. Anch’io, nuovamente nonno da pochi giorni posso testimoniare con voi la gioia immensa che dà l’arrivo imminente di una nuova creatura cara. A lei, ed a voi, ogni possibile bene, anche se non so esattamente quello che possa questo significare. «Bho...l'unica paura di fondo che ho è che la nostra storia possa un giorno finire...ma da sposati si soffre di più che da conviventi??» La domanda che fai, sia pur semplicissima, non è affatto banale; e ogni risposta problematica. Perché occorre domandarsi cosa, per te, per voi, sia il matrimonio. Ai miei tempi, io sono sposato nel ’63, il problema non si poneva nemmeno, in Italia, e la tua domanda sarebbe stata priva di senso. Il matrimonio, allora, era una necessità sociale, prima che una legittima aspirazione dei fidanzati e, per i cattolici osservanti, un sacramento. Rito tribale e comunitario il matrimonio coinvolgeva tutta la famiglia, quella dello sposo e quella della sposa, ma anche i vicini di casa, il datore di lavoro, i consanguinei, i tuoi sottoposti. Ai miei tempi si era liberi di non sposarsi, e semplicemente convivere, ma questo comportava una serie di limitazioni gravissime: personali e sociali. Peggio che essere separati o divorziati. Cominciando dai figli. Che erano figli di “NN” e già per questo discriminati. Potevi perdere il posto di lavoro, potevi perdere delle buone amicizie, sincere, ma non disponibili ad essere “compromesse” con te… in una parola la comunità ti isolava. Quindi, non c’era scelta. O restavi zitella (anche li con una qualche onta), o scapolone (per definizione persona inaffidabile) o ti sposavi!... Giusto?... per l’amor di Dio!... ma era così e non si scappava! Oggi, dobbiamo dire per fortuna!, le cose sono cambiate, e quell’anello al dito non è più una inevitabile ed insopportabile catena. Oggi se non ti sposi sei “normale” tale e quale ai coniugati. Se ti sposi e ci ripensi c’è il divorzio ed è “normale” anche quello. I figli è “normale” che abbiano un solo genitore, o due , o tre, o quattro, secondo i casi. Da fra poco (è inevitabile) sarà “normale” sposarsi, o convivere con uno dello stesso sesso o magari, perché no?, con due, o più, di sessi diversi o con più sessi o senza sesso affatto. Cioè a dire, siamo in un periodo di transizione, e questa materia troverà una nuova, diversa, e forse imprevedibile disciplina. Per cui, nel frattempo, la domanda: «...ma da sposati si soffre di più che da conviventi??» non può prescindere da quell’altra, pregiudiziale: «Ma il “tuo” matrimonio, per “te”, che significa??» Qualche informazione la dai, nel tuo scritto. Parli del matrimonio come la firma di un contratto, che, visto che convivi da tempo, non ti emoziona e non ti cambia molto. Ebbene si, come un contratto, di assicurazione direi, visto che non aggiunge nulla a quello che hai già, come potrebbe essere invece l’acquisto di un’auto nuova. Non ti cambia nulla e ti costa oggi una gioiosa festa con dei cari amici e domani, se vorrai recedere, costi notarili. Ma ti dà certe garanzie. Se dovesse significare rinunzia alla mozzarella di bufala e la treccia di Sorrento sarebbe sì una cosa grave, io l’ho provata trasferendomi al nord, ma piano piano imparano a farla venire fin qui, ed il problema si sta risolvendo. Perché le cose si risolvono... col tempo. Speriamo quindi che un prossimo illuminato legislatore dia a tutti, indistintamente e magari con poca spesa, la possibilità di andare in municipio e dire: «noi vogliamo fare un contratto così e così, o meglio ancora secondo il prestampato “xx-yy” e buonanotte; quando ci saremo stancati verremo qui e firmeremo il contro-contratto secondo il modulo “yy-xx” ed arrivederci. Non si parlerà più quindi di matrimonio ed il rapporto interpersonale sarà, com’è giusto che sia, una faccenda squisitamente personale. Io sarei d’accordo su questo, e ci metterei anche la firma, se solo quell’illuminato legislatore chiarisca bene anche la posizione ed i diritti dei minori, che non sono affatto, secondo me, una faccenda “personale” della mamma o dei genitori, ma riguardano tutta la Comunità. Comunque, anche per te, questo è ormai il futuro. Oggi ti sposi e sei preoccupata per la tavolata. Bene, allora: «Buona mozzarellata a Tutti!» (voi… io resto con l’acquolina in bocca!) Rudello 12 aprile 2006 parole 728 |
12-04-2006, 15.07.31 | #24 | |
Soleluna
Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
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Re: Re: Domani mi sposo....
Citazione:
Ma come...lo sai solo ora?? Vuoi dire che è una vita che non ti scrivo???...faccio pena!!!! Provvedo immediatamente!!! Grazie |
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12-04-2006, 15.14.36 | #25 |
Soleluna
Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
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Per Rudello:
è bello quello che scrivi... Il mio matrimonio significa anche rinunciare alle mozzarelle, alla treccia...ma soprattutto alla famiglia, ai miei più cari amici, alla mia vecchia vita...ma ecco, non il matrimonio del 5 aprile...ma quello di un anno e mezzo fa cioè quando ho deciso di venire a vivere qui co lui...quello è il mio vero matrimonio... e purtroppo tutti quelli che mi circondavano non erano felici per me...anzi! E' questo che mi fa riflettere: ho deciso di fare un passo enorme per avvicinarmi al mio uomo e tutti sono tristi e titubanti...decido di mettere una firma su un foglio di carta e tutti si emozionano, mi fanno gli auguri, regalano fiori e piante....perchè?? Perchè li ho invitati a mangiare fuori?? Perchè ho indossato un vestito da cerimonia anzicchè i soliti jeans? Ho raccolto i capelli?? Perchè? Baci |
12-04-2006, 17.07.21 | #26 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Simboli e tradizioni
Citazione:
Perché ancora vedono in quelli che sono i feticci di un’epoca passata, una tradizione che oggi non significa più nulla, una garanzia alla tua felicità, che in quella tradizione si identificava con l’essere membro integrato di una Comunità codificata. Nulla di grave, naturalmente, nulla di sbagliato. Solo che il “rito” ha perso la sacralità che aveva, giustificatamente, una volta. Ai miei tempi Modugno cantava: “…la libertà di amarti senza essere obbligato…” . Aveva ragione, i tempi cominciavano a maturare (allora), e sono maturi adesso. Ma solo pochi anni prima, alla comunità era indispensabile, per sopravvivere come tale, l’amore “obbligato”, il vincolo sociale “garantito” dal matrimonio. Tu, piccola amica, perché ti sei sposata, oggi? Per far contenti i tuoi parenti. La tua bambina, con te, non ne avrà più bisogno. Ma ci saranno altri simboli; perché di agganci a delle “certezze” l’uomo ne avrà sempre bisogno. Di nuovo auguri Rudello 12 aprile 2006 parole 148 |
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13-04-2006, 09.50.13 | #27 |
Soleluna
Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
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Re: Simboli e tradizioni
[quote][i]
Tu, piccola amica, perché ti sei sposata, oggi? Per far contenti i tuoi parenti. Per carità!!! Ci manca... Ho detto sì perche innanzitutto sono innamorata, poi, ripeto, per quanto mi riguarda ero già sposata; "legalizzzare" l'unione ci è sembrato opportuno essendo in attesa di una bimba...sarà legittima e non solo naturale..non so cosa cambia in realtà, ma magari avremo meno rogne nell'iscriverla a scuola...che so... |
13-04-2006, 11.12.44 | #28 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
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Citazione:
Due che si amano si sposano per dirsi che si ameranno per sempre, in modo esclusivo e totalizzante. E già questo giustificherebbe il rito. Ma si sposano anche per dirsi che si ameranno oltre l'amore, qualora un giorno fosse necessario separarsi. E anche questo mi sembra che giustifichi il matrimonio. Due che si amano e si sposano testimoniano l'amore, rendendo pubblico un fatto privato: allargano il cuore dei parenti, degli amici e dei conoscenti che dicono grazie come possono e sono in festa. Era solo un modo per diluire i miei auguri in una riflessione. |
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13-04-2006, 11.15.53 | #29 | |
Soleluna
Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
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Citazione:
amarsi oltre l'amore...dopo la separazione? Cosa intendi? |
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13-04-2006, 16.04.32 | #30 |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
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...per esempio, che si resterà memori l'uno dell'altro e reciprocamente grati per il "tempo dei dolci sospiri", che il più fortunato dei due soccorrerà il più debole ovunque si trovi, che la saggezza di scegliere eventualmente ciascuno un'altra strada non sarà mai più grande della gioia di essersi incontrati.
Sottolineo che queste cose non sono destinate ad accadere:sono implicite nell'idea di matrimonio e sono qui accennate per dire che fanno la differenza rispetto alla convivenza. E' chiaro che è meglio un amore senza matrimonio che un matrimonio senza amore. Ma il matrimonio arricchisce le ragioni di una scelta: è come se non gli bastasse la cronaca e volesse assicurarsi la storia..! |