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Messaggio originale inviato da xxx
Adesso dovrei stare a studiare ..ma c'ho sta sensazione di sfiducia e rodimento di culo che non mi va via....come al solito o tutto o niente.. si sono visti i risultati ed è andata benissimo, ma non voglio ridurmi sempre così...mi sono rotto le palle di alternare periodi in cui mi sento "iperattivo" e altri in cui se iniziano male le cose devono per forza finire male finchè NON LO DECIDO IO....so di poter dare tanto ma spesso faccio finta di non saperlo, forse per comodità, e mi rode da morire perchè avrei voglia di spaccare il mondo.....a volte (soprattutto quando cerco di studiare) penso che vorrei diventare uno "*******" che se ne frega di quello che succede intorno a me, ma non riesco a liberarmi sta maledetta testa e alla fine ci rimetto soltanto io..
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ciao.
bellissimo questo tuo sfogo.
Mentre lo leggevo e rileggevo continuavo a sentirlo così vero, così familiare, così commovente, ma non capivo ancora con chiarezza.
Ci ho dormito sopra e di notte ho sognato di vederti mentre lo scrivevi..perché vedevo me stessa quando centinaia di volte l'ho scritto, detto, pensato.
Come vedi ho riportato solo le tue frasi più belle. Belle per me, ovviamente.
A fasi alterne io mi dico le tue stesse identiche parole, ma prorio identiche,sai?
Dovrei dare di più, posso dare di più, faccio schifo, non concludo niente, so che posso essere molto meglio di così, non riesco a essere diversa, perché devo essere così,non voglio fare niente,voglio fare schifo.
Positivo e negativo. Positivo e negativo.
allora mi torna in mente lo Yin e lo Yang ,il principio cosmico degli opposti che continuamente si generano a vicenda e che mai si separano del tutto perché nello yin è compreso un pezzetto di yang, e nello yang é compreso un pezzetto di yin. E che mentre cresce lo yin, diminuisce lo yang, ma subito dopo diminuisce lo yin e aumenta lo yang.
tutto questo per dirti che come in una sinfonia in cui si alternano temi rapidi e incalzanti a temi più dolci e rilassanti che trasportano alla meditazione, così la nostra vita, tutta la nostra vita non é monotonica, ovvero non viaggia su una linea retta. I nostri gesti non sono sempre uguali, i nostri bisogni non sono sempre uguali, i nostri pensieri non sono mai uguali tra loro.
e se guardi il cielo, il mare, un bosco non sono mai uguali.
Se poi chiedi alle persone,ma chi ogni giorno é ligio al suo dovere, fedele ai suoi principi..?
E chi ogni giorno riesce a fare tutto secondo il proprio senso del dovere?
A volte ci lasciamo andare, dobbiamo farlo.
Ci serve per pensare che possiamo scegliere. Che non siamo prigionieri su un treno che viaggia in linea retta. Ma che invece possiamo esercitare la libera scelta quando e come vogliamo.
Almeno in piccole cose come questa.
Certo, da madre, poiché ho un figlio di sette anni, devo dirti, come lo direi a lui, che questi momenti di svago interiore,sono importanti tanto quanto l'impegno che tu ti sei assunto verso te stesso. Che vanno bene e te li devi vivere fino in fondo , ma che poi ti devi rimboccare le maniche e realizzare i tuoi sogni fino in fondo anche rompendoti il culo. Se prude, grattalo. Ma non ti cincischiare troppo a pensare a esso, perché mentre tu te lo gratti potresti perdere il treno delle tue occasioni.
Non te lo dirò perché tu lo hai già detto, con altre parole.
Una cosa davvero importante hai detto ed é la verità: siamo noi che decidiamo come affrontare le cose. E questo condiziona tutta la nostra vita. Siamo noi che decidiamo di uscire dalla depressione, raccogliendo le nostre forze fino all'ultima goccia di sangue; noi che decidiamo se prendere la vita con fiducia o no; noi che decidiamo dove uscire vincitori e dove vinti.
E sebbene questo non abbia niente a che fare con il potere di controllare la nostra vita, noi sicuramente possiamo decidere come affrontare le cose.
Perché tu non scegli di lasciar perdere tutto? di non studiare più? Puoi sempre fare il contadino, il musicista, l'artista.. ma tutte queste cose, lo sai, richiederebbero ugualmente abnegazione e dovere..alternati a due palle così, in certi momenti.
io non ammiro nessun uomo della storia quanto Gesù. Puoi credere o non credere, non é questo che mi interessa del discorso. Ma Lui era uomo fino in fondo, un grandissimo uomo, sebbene anche Dio, perché era come me ,come te, come tutti.
Mi piace tantissimo trovare l'umano in Lui e tu guardalo solo come umano. Sebbene potesse coi suoi poteri dedicarsi alla gente senza mai fermarsi, gli apostoli scrivono che alla fine della giornata si andava a riposare, a pregare, lontano da tutti in un luogo tranquillo e appartato.
Dico, si riposava un poco Lui, e perché tu no?
Perché non accetti questi tuoi momenti come una necessaria parte della tua vita in cui ricaricarti, ritrovarti, respirare te stesso fino in fondo, per poi esplodere e vincere, dopo?
Devi sempre tenerli cari questi "momenti", ma devono essere solo momenti, perchè tu stesso vuoi molto da te. Solo momenti.
ti chiedo scusa..troppe parole.
feng qi