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24-01-2006, 10.10.26 | #43 | |
Soleluna
Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
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Re: sei tutta la mia vita
Citazione:
"...è chiaro quanto t'amo e non saprei immaginare la mia vita senza te..." Raf Questa canzone è stupenda...non riuscivo ad immaginare la mia vita senza di lui...forse perchè era cresciuto con me, io ero cresciuta con lui...oggi, però vivo benissimo senza di lui...anzi...pure meglio Ho smesso di vedere la coppia così....per quanto possa amare il mio compagno, riesco ad immaginare la mia vita senza di lui...anche in questa città, triste e fredda, in cui non conosco quasi nessuno... E non mi sono mai domandata: allora non lo amo abbastanza?!? Non è così...forse si tratta di un amore di sicuro più maturo, di sicuro più completo... |
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24-01-2006, 10.45.35 | #44 | |
torna catalessi...
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
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Re: Re: Re: Re: Re: Ragazze, mica li prenderete sul serio!
Citazione:
he he he.....si chiamano incontri di meditazione e relazioni dinamiche adesso.....vecchia volpona! goooooiiiiiiiiinnnnnnngggggggg ! ho trovato tutti gli interventi interessanti, grazie a tutti! rivolto un'ultima volta la frittata, se qualcuno ha ancora interesse per questo argomento: ma se queste stucchevoli frasi le dicono a voi.......come reagite? saluti a tutti |
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24-01-2006, 10.52.26 | #45 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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cmq vorrei far notare... che se due persone raggiungono un livello di evoluzione spirituale tale da "fonderli" completamente l'uno nell'altro... tali "stucchevoli frasi"...sono veritiere...
e come ogni cosa... se fatta (o detta) per ego... non vale nulla... se fatta (o detta) con Io "trasforma la realtà" |
24-01-2006, 11.15.18 | #46 |
torna catalessi...
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
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turaz......premetto che il livello di maturazione del mio spirito non ho la minima idea di a che punto stia. sono una persona molto pratica, troppo, poco incline a meditazioni e riflessioni sul genere spirituale, sono uno stoccafisso della meditazione, come qualcuno ha già notato fra le righe.
ti dico la verità; quando queste frasi le sento pronunicate con un che di superficialità e retorica, non ci faccio più di tanto caso, non è che mi suscitino dentro chissà che reazioni, nè mi viene l'eritema. quando le sento pronunciare con una certa intensità e la persona mi sembra sincera.....allora lì mi viene da rifletterci sopra. Di che responsabilità carica il suo partner la persona che gli comunica queste cose? Ammettiamo che si tratti di una coppia non sposata, ma in fase ancora di conoscenza, quale dovrebbe essere il fidanzamento. Uno sente e pronuncia queste frasi, il compagno/compagna no; veramente siamo sicuri che colui/colei che ritiene la persona amata "tutta la sua vita" abbia raggiunto un livello di maturazione personale superiore all'altro? o può anche essere che sia ad un livello di minore maturazione, dove invece che vivere la propia vita con consapevolezza, delega ad un altro il ruolo di protagonista, che non sempre è facile da interpretare: anzi, mai. |
24-01-2006, 14.10.47 | #48 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
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E' vero che l'amore non si dice, ma si dimostra, però se ci sono persone che sentono il bisogno di esprimerlo anche a parole non vedo perché giudicarle. Credo che farebbe piacere a chiunque sentirsi dire ogni tanto qualche frase che sottolinei l'importanza che abbiamo per il nostro/nostra patner. Sarà semmai il destinatario di quelle frasi a giudicare se esse nascondano solo un vuoto di sostanza.
Chi siamo noi per stabilire le forme e i modi giusti dell'amore? |
24-01-2006, 19.30.59 | #49 | |
Utente bannato
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Ragazze, mica li prenderete sul serio!
Citazione:
Dipende da chi me le dice. Ovviamente. Devo dire che dopo la mia ultima esperienza...dalla quale sento ancora giungere da lontano riverberi di quel dolce e potente richiamo...ne sento ancora una prepotente nostalgia che stempero nella memoria della sofferenza vissuta e non rispondo allora a quel richiamo. Ma per evocare quella sofferenza, mi devo imporre uno sforzo notevole con tutta la forza della ragione. Allora sento temporaneamente affievolirsi il fuoco del desiderio di quella persona, il dubbio di essere io a non averlo saputo amare come diceva di amarmi lui, la tentazione di immaginare un'altra possibilità per noi e riesco allora, ricordando il mio dolore di allora, ad allontanarmi dai suoi richiami e da quell'impeto verso di lui. La forza per chiudere allora non me la diede la ragione, ma la pancia. Un'angoscia senza rimedio che attanagliava la mia vita, partendo dal centro del mio corpo fino a fermare il respiro. Poi, per mantenere la decisione presa, quando l'angoscia nel tempo scemava, ho dovuto chiedere aiuto alla ragione. Una fatica bestia Questa è forse la mia unica esperienza di dipendenza affettiva "patologica". Dico "patologica" per il dolore che ha portato in sè. Ma vorrei anche dire, non me ne stancherò mai, che la felicità che ha pure portato in sè è stata tanta. Per trovarne una lettura, non dico obiettiva, ma almeno serena, dovrà comunque passare ancora tempo. Ora sono forse solo in grado di dire che non esistono "patologie" in sè, perchè secondo me noi in fondo siamo fatti di "patologie, follie" e che queste "patologie, follie" diventano sofferenza, solo quando ne emerge una più di altre a creare uno squilibrio. Quando sono tutte presenti più o meno al di sotto del loro livello di guardia e quindi mediamente in equilibrio con le altre, sono tutte benedette e stiamo bene. E' una questione di baricentro. Se è solido, possiamo anche pendere pericolosamente, girare vorticosamente. Se non lo è, è meglio lasciare perdere ed essere prudenti. Magari tentare di rafforzarlo, se invece non ci vogliamo perdere la sensazione inebriante e fantastica di precipitare nel vuoto affidando la nostra vita ad una persona. Avere fiducia negli altri può essere davvero una grande prova di fiducia in se stessi |
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24-01-2006, 21.23.26 | #50 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-12-2005
Messaggi: 38
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Parole sante lobelia. Non sai quanto vicino sia andato il tuo ultimo commento alla storia che ho avuto con la mia ex, una storia che io ho voluto chiudere sebbene avessi dato e messo in gioco tutta la mia vita per lei.( e non lo dico come modo di dire)
Però concordo con te, se non si è capaci a dare e sacrificare qualcosa per gli altri si perde comunque molto nella vita, ma naturalmente vale anche il contrario. Quando si fanno certe scelte bisogna anche sapere a quali conseguenze portano, e molte volte come nel mio caso certe scelte costano caro. Dopotutto nella vita bisogna cadere per sapersi rialzare, e se ho imparato qualcosa dalla vita è che se non si hanno rimpianti, forse vale la pena di buttarsi ancora in quello in cui si crede, però con la giusta consapevolezza che affidarsi completamente agli altri è sbagliato perchè porta alla perdita e alla visione indipendente della persona stessa, del valore del nostro IO e della propria vita. La storia che che ho vissuto mi ha insegnato molto a riguardo. Ultima modifica di Pecci Gabriele : 24-01-2006 alle ore 21.36.26. |