mi viene in mente che forse non è una cosa così scontata associare la normalità alla semplicità, anche se è la prima associazione che è venuta anche a me.

Voglia di normalità è voglia di semplcità;
evidentemente ci accorgiamo che le nostre vite sono troppo complicate e non le percepiamo come normali.

Secondo me tutto nasce dal fatto che le nostre relazioni interpersonali sono falsate, non riusciamo ad essere noi stessi e ci poniamo con delle maschere sociali/culturali....forse per questo non ci sentiamo semplici e non ci sentiamo normali.

Personalmente io faccio di tutto per evitare di pormi in maniera diversa da ciò che sono, e modestamente penso di essere arrivata ad un buon risultato; cerco sempre di vivere senza finzioni e maschere o sensi di colpa, retaggi familiari e quant'altro.....voglio essere me stessa e basta, e sento di vivere una vita piena e appagante, come poche persone che conosco riescono a fare; sono superba? Non lo so, comunque sono me stessa in questo.

Colpi bassi e pugnalate dietro la schiena....non ci bado, nemmeno ricordo di averne ricevuti e se è accaduto li ho percepiti come sberle in faccia, proprio perchè cerco di vivere la vita in maniera diretta, mettendomi sempre in gioco, se mi ferisci è sempre qualcosa che vivo e affronto come mi sia arrivato da di fronte, se arriva da dietro le spalle mi giro e lo affronto a viso aperto.

io sento di vivere una vita semplice....ma non normale, non so se è chiaro, forse non è chiaro nemmeno a me.

Il clima universitario-lavorativo di cui parla chimera è una cosa di cui ho sentito molte volte parlare, e io mi sento proprio allergica a queste cose, le rifuggo, e so di essere fortunata perchè ho la possibilità di tirarmi fuori da queste dinamiche, mentre altre persone questa possibilità non ce l'hanno.