Cara April,
devo ammmettere che è estremamente difficile trovare le parole adatte per
provare a risponderti - sempre che tu una qualche risposta ti attenda -, questo in quanto sei riuscita ad esporci un testo magico dal punto di vista emotivo, insomma, che trasmette emozioni forti, e quindi, da un lato non si osa risponderti in modo sciocco, per non fare la figura dell'insensibile, e dall'altra non si vuole nemmeno scrivere qualcosa di altrettanto toccante, per sminuire le tue incredibili parole...
Detto ciò, ti do un abbraccio forte forte
e mi permetto di dirti, che
se il Dio dei cristiani esite, puoi in cuor tuo capire perfettamente cosa debba aver provato a veder morire il proprio figlio senza che Lui potesse intervenire... e puoi capire che nel tuo sconforto Lui è al tuo fianco, consapevole, che la morte del proprio figlio è il peggior dei mali che possa capitare...
Ma a parte questa mia escursione religiosa, sono felice che tu abbia avuto il coraggio e la forza di crescere degli altri figli, e di andare avanti, consapevole che il vuoto che si è formato in te, mai nessuno lo potrà ricolmare come un tempo... Ma anche consapevole che il figlio che hai ora, è altrettanto prezioso come quello che hai perduto...
Un bacio di carità,
ELia
P.S.:
Il rischio - sempre che di rischio si possa parlare - e che tu non riesca ad aprire più il cuore come avevi fatto con il tuo primo figlio...
Se mi è lecito chiederlo, una domanda mi sorge spontanea... riesci ad amare il tuo secondo figlio come vorresti, cioè fino in fondo, o senti dei blocchi? Dimmi, hai timore in questo momento di amare, sei disposta a riprovare il sentimento che hai provato con il primo figlio?
Se libera di
non rispondermi...