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Messaggio originale inviato da Joolee
Ah, vuoi qualche esempio?
Bhè, per scelta nel 2002 decisi di andare a vivere per un po' in inghilterra con due mie care amiche...è stata dura all'inizio...prima settimana, non di più...ma poi mi sono adattata a situazioni quasi estreme di vita...se ci penso ora dico:- Ma ero fuori!!!!invece l'anno scorso, periodo di grossi cambiamenti nella mia vita...ho scelto di venire a vivere a Torino...scelta dettata, però, dal bisogno do stare col mio compagno...ma ho dovuto lasciare tutto tutto tutto a Napoli...ed è stata molto dura per me...forse non era il momento di un ulteriore cambiamento...
mha...
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Per me il concetto di stare bene è spesso completamente slegato dalle comodità tipiche della vita "moderna".
Riesco a stare divinamente in situazioni dove pochi vi troverebbero qualcosa di positivo.
La mia vita è infatti costellata da adattamenti di tutti i generi.
Ricordo però in particolare con estrema nostalgia una vacanza di non tanti anni fa su un'isoletta dove divisi una stanza davvero piena di scarfaggi con una emerita sconosciuta piuttosto originale ed il suo pibull.
Era la mia prima vacanza senza marito, senza figlio, senza amici ai quali comunque dover rendere conto almeno di me stessa.
Mangiavo quando avevo fame, dormivo quando avevo sonno. Godevo di quel tempo senza tempo. Guardavo le cose con quegli occhi. Ero la persona più felice del mondo.
Dopo poco mi resi conto che io e la mia compagna di stanza eravamo ospiti nella casa di una persona....diciamo dedita ad attività piuttosto illegale. Nulla però intaccò la mia serenità. Mi pescava i gamberetti e io li sgusciavo ancora vivi e ce li mangiavamo con il limone. Il pitbull si bruciò le zampe sulle pietre nere infuocate dal sole e io e la mia compagna di stanza gliele fasciammo e lo trascinavamo nell'angolo di mare da noi preferito, su un materassino gonfiabile.
Imparai a sapere l'ora esatta guardando il sole e per questo uno sconosciuto s'invaghi di me.
C'era anche un altro cane in casa con una malattia della pelle che lo faceva puzzare orrendamente. Gli piaceva dormire sotto il mio letto con gli scarafaggi. Li lasciavo fare. Quando salivano sul letto, li facevo scendere.
Stavo benissimo. Nessuno si aspettava da me assolutamente nulla e io nulla dagli altri. Sognavo di non tornare a casa.
Arrivò un amico e mi propose di andare nella sua bella casa.
Guardai la mia compagna di stanza, il pitbull, gli scarafaggi e decisi di restare.
Le mie vacanze precedenti e successive non sono mai state particolarmente "comode" e spesso in luoghi più o meno sperduti simili a quello, alcune forse molto peggio di questa e ci sono stati momenti della mia vita molto più intensi, assurdi, anche pericolosi e a cui mi sono adattata, ma questo lo ricordo come il migliore dei miei adattamenti possibili.
Ah!