Ho 25 anni e il mondo mi e'caduto addosso quando tre mesi fa è morta mia madre a 59 anni.E adesso siamo rimasti io e mio fratello da soli perchè nel 2001 è morto anche mio padre e mia madre era l'unico punto di riferimento rimasto. Da premettere che già vivevo una situazione difficile per problemi psicologici di ansia sociale e adesso mi ritrovo ancora più sola con in più questo immenso dolore da affrontare. Non ho più fiducia nel futuro e spesso sento che la vita non abbia più un senso. Mia madre era tutto per me e non riesco a credere che questo sia potuto accadere veramente. Non riesco a rassegnarmi e ho paura che non riuscirò nemmeno a risolvere i miei problemi di ansia e di relazione con gli altri. Lei mi manca , mi manca davvero tanto e non so come fare senza lei. Grazie per i consigli che vorrete darmi.

Ciao Michela.
Non ho avuto una vita facile e spesso mi sono ritrovato disperato, magari in qualche angolo sperduto del mondo, lontano da casa e senza denaro, ma erano comunque state mie scelte. Credo pero' che la sofferenza sia una sola nell'essere umano e sia essa fisica o psicologica e' sempre un baratro di fronte a noi.
Ci ho messo tanti anni a comprendere che possiamo crescere in ogni situazione della nostra Vita. Un mio Maestro di Meditazione diceva sempre: "piu' l'ostacolo e' grande maggiore sara' la crescita", ora so che e' cosi.
Ho sempre avuto bisogno degli altri per crescere, a volte bisogna anche avere il coraggio di chiedere aiuto, mettere da parte l'orgoglio e chiedere aiuto. Il tuo messaggio sembra essere di questo tipo.
Quello che ti posso dire e' che puoi farcela, ma che dovrai trovare delle risposte profonde a cio' che stai vivendo e soprattutto al tuo essere nel mondo, al senso della tua vita che e' comune a ciascuno di noi, perche' la Vita pone a noi tutti gli stessi interrogativi, gli stessi problemi, gli stessi appuntamenti con il dolore, la malattia, la vecchiaia e la morte. Il Buddha da queste cose parti per la sua ricerca, ma qualsiasi essere umano ha bisogno di ritrovare la sua vera identita', il suo centro interiore e per quel che mi riguarda ho la certezza che quel centro e' di natura spirituale.

Il senso di vuoto non ti lascerà mai! il dolore con il tempo forse potrai "positivizzarlo" lenendolo attraverso i bei ricordi della tua giovinezza con i tuoi genitori.

Il rammarico che non possano partecipare alle tue esperienze future, positive o negative sarà un altro compagno di viaggio, il punto è che il tuo viaggio continua ed il loro si è interrotto.

Ti hanno portato tanto dentro di loro quando tu eri ancora inconsapevole d' esserci, dedicandoti tanti pensieri, forse ancora prima che tu fossi una realtà per loro, ora tu hai una vita davanti per portare loro.

Mi spiace veramente è un dolore terribile! trattieni il fiato! sii forte...lo sò che le cose non riuscirai piu' a vederle come prima e non sarò piu' lo stesso sole che vedrai...dopo di loro....

Non vorrei dirti parole fatue ma soltanto che....loro saranno sempre dentro di te e accanto a te....e il loro ricordo ti dara' la forza per vivere anche se in questo momento saranno piu' le lacrime che i sorrrisi...tutto questo ti insegnera' che anche il dolore bisogna viverlo per crescere...

un grande


Vaniglia

Il dolore per ogni distacco non può essere che vissuto e superato.

Nessuno può aiutarti più di quanto tu possa fare verso te stessa.

Yam ha detto quel che credo anch'io, ogni sofferenza è solo una prova da superare.

Un consiglio pratico: trova un angolo confortevole nella tua casa, siediti, chiudi gli occhi e ascolta il tuo respiro. Poi vai avanti nel tempo fra cento anni. Quel respiro non ci sarà più. Da lì a cento anni tu non sai quando cesserà. Non conosci quanto tempo ti è concesso restare nel corpo che appartiene a questa vita.

Tua madre ora sa verità che noi ignoriamo, e soffre per la tua sofferenza. Ti è vicina ma non può fare niente per te. Tu, invece, sì per lei. Tanto. Sii viva e gioisci della vita che ti è stata data.

Ascolta il tuo respiro e cerca di sentire la presenza di tua madre.
Ora pensa: prima di andarmene che cosa è importante che io faccia?
La vita è solo un insieme di attimi, e non sappiamo di quanti ne possiamo disporre.

E' possibile gioire del nostro stesso respiro, della luce del mattino, di un filo d'erba, di un attimo di consapevolezza nella monotonia e sofferenza dei giorni.

Mio padre è morto alcuni mesi fa, prima di entrare in coma ha visto suo padre camminare intorno al letto. Non so se in sogno o da sveglio. Era venuto a prenderlo e mio padre era contento. Sereno, come se non avesse più paura della morte.

Viviamo, senza rifiutarci alla vita. Viviamo in modo da non aver rimpianti al momento di andare via.
Non sprechiamo il grande dono che ci è stato dato.

Siamo qui, su questa sfera che viaggia a velocità pazzesca nello spazio vuoto dell'universo. Siamo piccole cose, granelli di sabbia, scintille nella notte. Ma siamo qui. Ama prima di chiedere amore. Ama te stessa, ama il mondo intero.
Mille e una parola non valgono più di un solo attimo di esperienza.

Ti abbraccio con tutto il mio cuore.
Mary

ciao michelab, mi addolora il tuo dolore perché anch'io sono legata a mia madre e un giorno dovrò lasciarla andare..e soffrirò infinitamente.Il tuo dolore é lo specchio del mio, nel futuro.
Il messaggio di mary é bellissimo ed io lo condivido.
In più ti vorrei solo dire che fai bene a piangere perché non tutte le lacrime sono un male, però poi asciugati le guance e decidi di vivere. Non esiste una reale separazione tra i vivi ed i morti, in verità noi li viviamo ed essi vivono in noi..ci vuole tempo..tante lacrime..e tanti amici.

feng qi

Hai preso in considerazione la possibilità di una psicoterapia di sostengno per questo momento di lutto da superare?

Michela posso capire le tue sofferenze, perchè la mia vita forse e più brutta della tua? Non guardare in dietro, guarda sempre avanti.

Grazie a tutti per le vostre risposte e Iudichetta, non vorrei essere indiscreta ma perchè dici che la tua vita forse è più brutta della mia?ciao e grazie di nuovo.

Ho vissuto piu' o meno la tua situazione alla tua età.

Lo so che poche frasi possono diventare un conforto momentaneo, ma come ti hanno consigliato devi preoccuparti innanzitutto di risolvere il tuo disagio, l'ansia.

Una madre non è sostituibile, ma devi poter essere in grado di relazionarti con più persone che possono darti amicizia, di continuare a vivere, e se sei in uno stato ansioso non puoi essere nella condizione di farlo.

Attenzione anche a non addossare all'esterno, nella ricerca di un porto sicuro, un'affettività che di fatto ora senti mancare.
Cerca in te prima, la forza, e ritorna a vivere.
Tua madre per te vuole questo.