ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
02-12-2005, 23.35.59 | #22 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
|
Purtroppo secondo me Uccidere per l'uomo è normale.
Poi dipende dal etica eprsonale se lo si reputa giusto o meno ed in che circostanze. Tralasciando quei pochi che ucidono per motivi "psicopatici" e quelli che lo fanno per rabbia ed odio la maggior parte delle persone uccidono come mezzzo per ottenere qualcosa. Basta vedere le rapine o al sud con la mafia. I morti che fanno notizia sono una minima parte, basta pensare a "scampia" muoiono un paio inizia l'interesse mediatico... e salta fuori che dal inizio del anno ne erano già morti più di 150. E non se ne era saputo nulla sui TG nazionali. i morti in seguito a rapine regolamenti di conti o fatti mafiosi sono 100 volte tanto quelli morti per un raptus omicida. Oltre al fatto che è tutto da dimostrare che siano veramente raptus, la gente parla di raptus solo perchè con la premeditazioni ci sono notevoli aggravanti. Spesso ci sono motivazioni pratiche sotto... come eredità o togliersi dalle sactole un figlio o un genitore che sono un peso. Ma nemmeno tutti questi assassini per guadagno diretto rapresentano la "maggioranza" degli assassini. C'è un gruppo ben più ampio. L'uomo occidentale è diventato un po più schizzinoso. Non si fa problemi ad uccidere ma vuole farlo da lontano e senza vedere, tenendo al riparo la popria coscienza, possibilmente senza saperlo. Anche perché uccidere vuol dire guardare la morte in faccia... fa paura. L'uomo civile non ha smesso di uccidere. Ha solo trovanto nuovi metodi per farlo senza sporcarsi troppo la coscienza. Uccidere per ira in un litigio è inumano? Quello che stiamo facendo in Iraq? O in tutti gli altri paesi sfruttati per mantenere il nostro tenore di vita? Gli faciamo fucilare dai nostri eserciti. O multilare dalle nostre bombe. O molto più spesso li facciamo morire di fame e di malattia con le nostre multinazionali. Secondo me state nobilitando l'uomo un po troppo. Personalmente chiuque abbai votato Bush per il secondo mandato è un "mandate" del genocidio che hanno fatto a Falluja (chi ha visto i filmati sa di cosa sto parlando). Ora si uccide così. Uno vota sceglie di appoggiare una politica,uno stile di vita. Qualcun altro uccide mentre lui può far finta di non essere responsabile. Per la guerra se volete informarvi c'è questo: http://www.warnews.it/ http://www.warnews.it/mappa_interattiva.html http://www.iraqbodycount.net/ Di psicopatici ce ne sono pochi in giro perché basta entrare in certe organizzazioni o eserciti e puoi farlo legalmente per qualcun altro. Mio padre conosceva un "contractors", uno diq uei mercenari delle "agenzie di sicurezza" che portano la pace nel mondo. Come il suo più famoso collega Quattrocchi. Questo "contractors" prima di aprtire con candore fanciullesco ha detto perché lo faceva... odia la gente di colore ma qui in Italia non poteva fare nulla. Andando in Africa avrebbe avuto l'occasione di farne fuori qualcuno. Ecco dove vanno a finire i nostri psicopatici. E poi finiscono come quei 4 della Blackwater che hanno dato agli americani la scusa per il "genocidio d'esempio" a Falluja. Ultima modifica di Chimera : 02-12-2005 alle ore 23.37.15. |
02-12-2005, 23.50.23 | #23 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
|
Re: Voglia di uccidere ....
Citazione:
Da un occhiata a "Bowling at Columbine" di Roger Moore. Propone delle tesi interessanti. Parte dalla facilità d'accesso alle armi... ma poi dimostra che non è quella la causa perché il Canada ha una quantità di armi pro capite in circolazione ben più elevata... e un numero di omicidi prossimo allo 0. (l'america era attorno ai 15.000 morti per arma da fuoco all'anno 5 anni fa... ora è peggio) Secondo moore è l'insicurezza sociale. Dovuta all'assenza di un assistenza sociale -->Disperazione. E per il fatto che la "tensione" viene artifialmente tenuta alta calcando la mano sul "pericolo". Con la Tv che martellante ti ripete che c'è il pericolo di attentati, di rapinatori, di criminali... la gente ha paura e diventa molto più propensa a premere il grilletto. A parte rarissimi casi... non c'è voglia di uccidere. Semplicemente alcune persone vedono l'uccidere il prossimo come un mezzo per ottenere qualcosa. Anche una cosa banale. La società non aiuta. L'etica è oramai in declino. La società mostra che viene premiato il più furbo il più spregiudicato. E poi hanno la pena di morte... quindi il loro stesso governo dice "uccidere è un modo di risolvere le cose" è confermato da anni che la pena di morte aumenta e non diminuisce gli omicidi... basta vedere i paesi che l'adottano (Usa,Cina,terzo mondo,dittature e paesi integralisti). Se a questa "possibilità" aggiungiamo una motivazione... come la paura, la disperazione o l'ambizione (la virtu del XX secolo) ecco che la gente uccide. |
|
03-12-2005, 21.06.58 | #25 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
|
Citazione:
Effettivamente... ... non posso darti torto...! Un altro esempio che lascia a bocca aperta è il comportamento della CIA al giorno d'oggi... ... un tempo portava i prigionieri o le persone sospette di qualcosa in Usa appena prese all'estero, per portarli in tribunale e farli il processo... ... ora, se pigliano qualcuno al di fuori degli Usa... col cavolo che li portano lì (dove la giustizia mostra i suoi limiti)... ... preferiscono farsi un viaggetto in aereo in dei Paesi del Terzo mondo, in cui NON ci sono leggi che proibiscono la persecuzione, la violenza, la tortura e l'uccisione di prigionieri... Questo è ciò che fa la CIA con le persone sospette di qualche crimine... Speriamo di non essere tra i sospettati... Elia |
|
04-12-2005, 19.12.56 | #26 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
|
Gino Strada (presidente di emergency) in un suo intervento ha detto una cosa che mi ha colpito parecchio.
Gli hanno chiesto cosa ne pensasse del genecidio di falluja e del uso di armi "bandite" come il fosforo bianco. Lui ha risposto che è normale. Perché la guerra è assenza di regole. L'unico obiettivo ed annientare l'avversario, con qualsiasi mezzo. Quindi non esistono armi giuste ed armi sbagliate. E' la guerra ad essere sbagliata. E' la "filosofia del conflitto" ad essere sbagliata. Ovvero il cercare il benessere tramite la violenza e la sopraffazione invece che tramite la collaborazione. Ultima modifica di Chimera : 04-12-2005 alle ore 19.13.58. |
04-12-2005, 21.09.34 | #27 | |
Nuovo iscritto
Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
|
Citazione:
sono di passaggio...spegnendo il pc..... ma sono d'accordo con te. Nel nostro "piccolo" ribadisco il concetto della non comunicabilità fra i popoli....i "potenti" se la intendono benissimo. Ciao Chim buona serata |
|
04-12-2005, 23.53.11 | #28 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
|
Citazione:
in tal senso mi lascia perplesso quando sento parlare dei polizziotti che hanno compiuto i massacri in argentina ma anche in altri paesi come non so gli squadroni della morte in barasile, i mercenari in amazzionia o in centro africa ecc...... quanto queste persone che uccidono lo fanno per il potere e quanto possono farlo per il semplice gusto di farlo .... |
|
05-12-2005, 01.59.26 | #29 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-09-2005
Messaggi: 85
|
Premettendo che a differenza di molti io credo che ci siano uccisioni giustificate (so che mi attaccherete tutti per ciò che ho detto, ma quando una donna viene perseguitata per anni dal marito violento che magari aggredisce pure il figlio o quando bande di teppisti continuano a uccidere e molestare interi quartieri e le autorita non fanno nulla, o altri mille casi........).
Discorso diverso e la pena di morte a freddo sulla quale sono completamente contrario. Comunque, per me la voglia di uccidere non giustificata deriva dal errato rapporto che la società moderna ha con l'aggressività, il doverla reprimere continuamente credo che porti ad una voglia inconscia di scaricarla tutta in un colpo. Io sono uno di quelli che non si mostra mai arrabbiato, però spesso mi sono chiesto se faccio bene a comportarmi cosi, io non sono sicuro che la mia aggressività sia realmente cancellata dalla mia logica o se sia accumulata da qualche parte, probabilmente a lungo andare potrei anche avere torto, o forse non lo saprò mai. Ultima modifica di Solitario : 05-12-2005 alle ore 02.16.26. |
06-12-2005, 00.03.01 | #30 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
|
Citazione:
Perché dovremmo attaccarti...? Chi pensa seriamente che non ci sono MAI delle situazioni in cui uccidere è legittimo, è perché è disposto a morire... Ed essere disposti a morire... significa in genere essere delle persone aperte al dialogo e disposte ad accettare le idee degli altri, anche se sono opposte dalle proprie. Chiaramente il discorso non vale affatto per i kamikaze, o quelli che la morte la cercano... Io sto parlando di persone come questa... Isaia 53 Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. 4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! 5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti. 6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. 7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca. 8 Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo; e tra quelli della sua generazione chi rifletté che egli era strappato dalla terra dei viventi e colpito a causa dei peccati del mio popolo? 9 Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte, egli è stato con il ricco, perché non aveva commesso violenze né c'era stato inganno nella sua bocca. 10 Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni, e l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani. 11 Dopo il tormento dell'anima sua vedrà la luce, e sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità. 12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini, egli dividerà il bottino con i molti, perché ha dato sé stesso alla morte ed è stato contato fra i malfattori; perché egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i colpevoli. Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere (Mahatma Gandhi) Coloro che muoiono con remissività forse placheranno la furia della violenza con il loro sacrificio totalmente innocente. (Gandhi) L’azione veramente non violenta non può che nascere dalla sincera convinzione che tu e colui che temi e consideri un ladro…siate uno, e che perciò è meglio che sia tu a morire per mano sua piuttosto che lui, il tuo fratello cieco, per mano tua. (Gandhi) La non violenza non conosce la sconfitta. Deve essere però la vera non violenza, non una simulazione. (Gandhi) Chi è realmente per la non-violenza... non ha motivo di attaccarti...!!! Anzi... si prende su di sé anche le tue di colpe... e paga LUI STESSO per ciò che TU hai fatto di sbagliato... Ciao, Elia P.S.: Sulla pace e la non-violenza puoi leggucchiare un po' qua i pensieri di Gandhi: http://www.nonsiamosoli.org/Nss4_articoli/gandhi.htm P.P.S.: leggere i pensieri di Gandhi mi fa sempre molta impressione... io ci trovo una potenza nel suo messaggio non indifferente... però non tutti capiscono... |
|