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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 20-11-2005, 10.03.26   #1
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
la pazienza

La pazienza è un atteggiamento legato esclusivamente ed in qualche modo ad una pace e forza interiore raggiunta, o in fondo è solo la capacità di spostare l'attenzione su una lettura della situazione che al momento stiamo vivendo in modo tale da tollerarla meglio?
Insomma, la persona che sa essere paziente è ad un livello superiore di consapevolezza, oppure sa solo raccontarsela diversamente per sopravvivenza?
lobelia is offline  
Vecchio 20-11-2005, 10.19.39   #2
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
Io credo sia molto legata al "temperamento" delle persone, non saprei se sia possibile lavorare su se stessi cosi' a fondo da renderci distaccati dalle cose/situazioni al punto tale da poterle osservare dall'esterno, levando quindi un certo quid emozionale che alla fine in qualche caso ci induce ad esplodere....certo che sarebbe un gran bell'obbiettivo!
Kim is offline  
Vecchio 20-11-2005, 10.39.16   #3
tattva
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2005
Messaggi: 141
La pazienza è un atteggiamento terminale, bisogna vedere cosa la causa.

Può essere causata dall’autocontrollo derivato da un livello superiore di consapevolezza, ma può essere anche il prodotto di semplice esperienza di vita (in certe situazioni con certe persone paga di più essere pazienti).
tattva is offline  
Vecchio 20-11-2005, 12.37.00   #4
Chimera
Ospite abituale
 
L'avatar di Chimera
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
Re: la pazienza

Interessante spunto di discussione.

Ma io lo vedrei "capovolto".
La pazienza dovuta alla pace interiore è "raccontarsela" in quanto una cosa ci da fastidio ma noi con la forza di volontà ci obblighiamo a non arabbiarci o ci convinciamo forzatamente che la cosa non ci tange.

La pazienza che deriva da un elasticità di visione invece e diversa. Se capiamo e giustifichiamo l'operato di qualcuno che potrebbe darci fastidio... allora veramante cid a meno fastidio. Non ce lo siamo imposti ma l'abbiamo capito.

Per esmepio un bambino che piange e non ti fa dormir la notte o ti stressa di continuo fai i capricci o combina guai.

Se la pazienza deriva dal fatto che sai che è un bambino e perché si comporta così (attirare l'attenzione,perché non sa esprimersi in latro modo...) ti ricordi che l'hai voluto tu, e che gli vuoi bene... allora la pazienza e genina. Sopporti un fatidio perché sei convinto che è giusto farlo, che ne vale la pena.

Se sopporti tuo figlio grazie alla pace interriore ed alla forza di volontà... sta resistendo ad una cosa che comuque ti da fastidio e non hai acettato.E' un pazienza falsa.
Chimera is offline  
Vecchio 23-11-2005, 13.15.09   #5
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
Re pazienza

tutto ok quello che avete scritto. Aggiungerei che c'è la pazienza dei perdenti cronici che non possono fare altro che essere pazienti; e c'è la pazienza dei virtuosi, di quelli cioè che capiscono di più ed hanno il destino di comprendere di più.
Chissà quanto Socrate fosse debitore alla moglie per la pazienza che esercitava...
romolo is offline  
Vecchio 23-11-2005, 13.32.26   #6
psyca
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-09-2005
Messaggi: 41
Aspettate un attimo

Sbaglio, oppure si sta discutendo di due cose distinte?
La pazienza (mettersi in "standby" in parole , in sentimenti, in azioni) è qualcosa di positivo ed ha la durata di tempo dal momento in cui si comincia ad aspettare un "qualcosa" fino a quando si risolve e si ottiene un "qualcosa".
Quello di negativo che leggo non è forse "opprimere" anzichè pazientare?
Aspetto di leggrVi...
Ciao
psyca is offline  
Vecchio 23-11-2005, 15.47.26   #7
tammy
Nuovo iscritto
 
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Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
la pazienza è la virtù dei forti

come immaginare diversamente questa virtù?
io la vedo così
la calma è la virtù dei morti; i forti perdono la pazienza e ti picchiano.

ok... siamo seri
penso anch'io che sia più una virtù data dall'esperienza di vita, non si può arrabbiarsi con tutti e picchiarli e non si può nemmeno soccombere agli altri, ergo che bisogna comprendere bene prima di agire e spostare la "lettura della situazione" (lobelia docet) prima di dar aria ai nostri denti

buon pomeriggio a tutti
tammy is offline  
Vecchio 23-11-2005, 16.07.46   #8
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
la pazienza dello standby

...infatti credo che la pazienza vada distinta dalle condizioni che la comportano: attendere sulla sponda del fiume che passi il cadavere del nemico è la pazienza dello standby. Ma, oltre che attendere, anche intraprendere un'azione può richiedere pazienza, così valutare i probabili esiti di un comportamento, scegliere il male minore per un vantaggio comune: insomma, aver imparato dalla vita a patire in segreto, a pazientare, a elaborare le avversità per non esserne travolto. Probabilmente la pazienza è una strategia di sopravvivenza
romolo is offline  
Vecchio 23-11-2005, 16.51.44   #9
odissea
torna catalessi...
 
L'avatar di odissea
 
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
Re: la pazienza

Citazione:
Messaggio originale inviato da lobelia
La pazienza è un atteggiamento legato esclusivamente ed in qualche modo ad una pace e forza interiore raggiunta, o in fondo è solo la capacità di spostare l'attenzione su una lettura della situazione che al momento stiamo vivendo in modo tale da tollerarla meglio?
Insomma, la persona che sa essere paziente è ad un livello superiore di consapevolezza, oppure sa solo raccontarsela diversamente per sopravvivenza?

ciao lobelia

dai ho deciso di essere ottimista: la pazienza è il frutto di un cammino che ha portato ha un livello superiore di consapevolezza.

raccontarsela mi sembra più approrpiato alla rassegnazione.

beh in sostanza la mia risposta ti lascia da capo....quando porto pazienza, porto pazienza o sono rassegnata?



ciao
odissea is offline  
Vecchio 23-11-2005, 19.23.52   #10
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Grazie a tutti per lo sforzo di rispondere al mio quesito.
In realtà ultimamente sono sottoposta ad una prova che, per la mia indole, oserei definire inumana e sto cercando di capire dove e soprattutto come andare a pescare la pazienza indispensabile per non soccombere e per non trovarmi su qualche squallido e macabro titolo di cronaca nera.
Gli elementi razionali per raccontarmela nel modo giusto, peraltro estremamente realistico e quindi tollerare, ce li ho tutti. Ma ugualmente la mia emotività esplode spesso senza alcun controllo.
Occorre quindi un'operazione molto più complessa della semplice mediazione razionale. Occorre che la consapevolezza razionale, permei un livello più profondo.
Un conto è sapere e un conto è sentire.
Ma non posso utilizzare strumenti come la psicoanalisi. Ho una certa fretta.
Altra possibilità è la lobotomia.
Oppure potrei cominciare a drogarmi pesantemente.
Qualcuno ha un'idea migliore?
lobelia is offline  

 



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