Per lobelia..
Lobelia cara, proverò a risponderti cercando di trovare le parole giuste e che possano in qualche modo portarti alla giusta riflessione. Lo farò raccontandoti un episodio successo qualche tempo fà.
In uno dei miei ultimi viaggi nella regione che mi ha dato i natali, per caso ho incontrato una vecchia amica d'infanzia. Dopo pochi minuti, si parlava già del dramma famigliare che lei sta vivendo da ormai 4 anni. La madre di suo marito è ormai costretta in un letto senza più gli arti inferiori, consumati da una cancrena lenta ma inesorabile. Quasi disperata ad un certo punto mi dice:
- Dov'è finita la mia Vita? Dove sono finiti i mie 40 anni?..Non posso andare avanti così..io non ce la faccio..Mia figlia non sta quasi mai a casa, sembra che le dia fastidio tutto e io mi sento uno schifo, sono sempre nervosa..- Io l'ho lasciata sfogare, poi le ho detto: - Ti ricordi quando eravamo piccole? Ti ricordi cosa passavo nella mia famiglia? Ero una bambina allora e vivevo oltre alle altre cose, quello che stai vivendo tu ora..l'unica differenza è che tu sei matura per poter affrontare certe situazioni, io invece non lo ero, ma ero costretta a viverle comunque. Tu vivevi come una principessa..Figlia unica, senza nessun tipo di problema sei riuscita a vivere i tuoi anni migliori nella più totale tranquillità. Hai studiato, hai viaggiato, ti sei divertita, mentre io aspettavo che il tempo mi superasse per trovare un pò di pace...e adesso vieni a dire proprio a me che non ce la puoi fare?
Cosa non puoi fare? Non puoi accettare il cambiamento? Non vuoi accettare che la Vita a volte è dura? Che le cose cambiano e spesso non in bene? Pensi davvero che continuando a commiserarti per "quello che ti sta succedendo" le cose migliorino? Se pensi questo ti sbagli di grosso, perchè in questo modo non farai altro che aumentare e di molto, il peso che altrimenti sarebbe più leggero.
Sono tante le soluzioni, prova a pensarci...-
E le elencai alcune possibilità che avrebbe potuto prendere in considerazione: dalla badante a ore, fino ad una casa di cura dove poter sistemare "il peso" che non riusciva a portare.
Lei quasi si scandalizzò. - In una casa di cura?..ma sei matta? Mio marito non lo permetterebbe mai..e poi una badante..no..una persona che mi gira per casa, guarda non fa al caso mio...-
Bene, le dissi, allora porta il tuo peso da sola e ammetti con te stessa che lo vuoi portare questo peso e poi, cerca le ragioni che ti spingono a farlo.
Fra le tante ragioni che mi portò ad esempio c'era il senso di colpa.
Già il senso di colpa che non le avrebbe permesso di vivere in pace con se stessa.
Allora l'ho invitata ad una riflessione molto semplice: - Vediamo un pò, poco fa mi dicevi che tua figlia sta poco in casa vero? Non provi senso di colpa nei suoi confronti? Non pensi che per lei sia un fardello grande come lo è per te? Non provi senso di colpa verso una ragazzina che ha necessità di una madre serena e disponibile invece di una donna sempre tesa, agitata e quasi mai presente se non per se stessa e il suo problema? Pensi davvero che lei non soffra? La malattia di sua nonna è qualcosa che fa parte della tua vita e non della sua, quindi se devi avere un senso di colpa dovresti averlo nei confronti di tua figlia e non per non essere in grado di portare avanti una missione che tu non sei in grado di portare a termine...-
Le dissi tante altre cose ancora...
Lo sò fui dura, molto dura, ma in fondo chi ti vuole bene ti dice la verità e io gliela dissi.
Quello che dico a te ora è questo: Devi saper immaginare la nostra Vita come una montagna da scalare e che legati alla tua cintura verso la salita, c'è la tua famiglia. Molti riescono a salire quella montagna dal lato più ripido e arrivano alla cima, magari a fatica, ma sanno già in partenza che arriveranno.
Altri non ce la fanno, ma se prendono consapevolezza di questo in tempo, eviteranno di trascinare con sè in una possibile caduta chi è legato a loro. Tu sei una mamma come lo è tua madre, ma sei grande e consapevole. Cosa vuoi per la tua famiglia? E quello che vuoi come pensi di darglielo se prima non fai nulla per averlo?
Ti lascio con una domanda.
Cosa consiglieresti di fare a tuo figlio se un giorno tu dovessi ridurti come tua madre?
Ti abbraccio con tanto affetto e sappi che ci sono sempre...
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