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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 25-11-2005, 23.14.21   #21
Rossella
Ospite
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 21
Occorre quindi un'operazione molto più complessa della semplice mediazione razionale. Occorre che la consapevolezza razionale, permei un livello più profondo.
Un conto è sapere e un conto è sentire.
Ma non posso utilizzare strumenti come la psicoanalisi. Ho una certa fretta.
Altra possibilità è la lobotomia.
Oppure potrei cominciare a drogarmi pesantemente.
Qualcuno ha un'idea migliore?




Carissima lobelia, ho riletto più volte la tua condivisione e ho subito notato questa piccola contraddizione che ho provveduto a sottolineare.
Credo tu abbia compreso perfettamente quale sia la strada da percorrere se si vuole raggiungere quella tranquillità interiore e quella serenità mentale che ti permettono di valutare le cose dal loro giusto punto di vista, ma quello che non hai compreso è che tali obbiettivi si raggiungono solo attraverso la pazienza. Tu invece hai fretta e la fretta è sempre una cattiva consigliera in ogni caso.
Alla fine poi, scherzosamente credo, hai aggiunto che per risolvere questo problema forse potresti ricorrere ad uno dei surrogati messi a disposizione da questo mondo materialista che di spirituale ha ben poco e scrivi: "drogarmi pesantemente".
Anche se detto in maniera scherzosa questa affermazione, può darti l'idea di come la tua attività psicologica sia effettivamente predisposta verso il problema che hai sottoposto.
Un'idea migliore?
Si, una ci sarebbe ed è questa: non sottoporre se stessi ad un inutile stress cercando di camuffare il nostro stato d'animo dietro ad una finta pazienza perchè questa finta pazienza, se inesplosa, metterà in movimento meccanismi mentali tali, da creare dal nulla una nuova situazione che le permetterà di "uscire" allo scoperto e lì, apriti cielo.
Io credo che l'unico modo sia quello di affrontare subito il momento e "risolverlo" seduta astante.
Esempio: se mio figlio ( in età preadoliscenziale) mi combina qualcosa che me la fa "scappare", l'unico modo che ho per non "eccedere" nelle esternazioni, è quello di prendere subito consapevolezza di ciò che mi sta succedendo e invitare gentilmente mio figlio ad allontanarsi dalla mia persona, affinché io ritrovi la calma necessaria ad affrontare il problema con la giusta serenità.
Ti assicuro che funziona per entrambi. Per me che ho tempo di riflettere e per lui che ha tempo di pensare.
Riflettere vuol dire provare a pensare, pensare vuol dire provare a capire, capire vuol dire comprendere, comprendere vuol dire avere la giusta dose di pazienza.

E' stato un vero piacere

Grazie
Rossella is offline  
Vecchio 26-11-2005, 19.09.30   #22
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
A Rossella.
Certamente con i figli e per tanti aspetti della nostra vita che ci toccano nervi scoperti, è così che occorre fare e così faccio anch'io mille volte al giorno anche in questa mia situazione attuale, ma ti assicuro che alla milleunesima, la mia capacità di comprensione e di pensiero salta in cortocircuito insieme all'idea della sempre più drammatica prospettiva futura ed alla fatica e le preoccupazioni che già non mancavano nella mia precedente quotidianità e che certo non sono svanite nel nulla.
Ad un certo punto sento il "ciock" della sinapsi che salta incenerita ed il vulcano dell'emotività, della rabbia, dell'impotenza e della disperazione, esplode senza più alcun contenimento della ragione.
Io lo so che mia madre non lo fa apposta a distruggermi la vita, ma di fatto con la sua demenza senile me la sta distruggendo e questo, io probabilmente non lo accetto.
La mia consapevolezza è esattamente divisa in due. Schizofrenica. Da una parte so che è malata e che non serve a nulla tentare di ragionare con lei o tanto peggio arrabbiarsi.
Dall'altra so anche con una forza immensa che io la mia vita non la voglio distruggere.
Il tutto condito dal pensiero che se lei avesse accettato in casa sua una persona accanto a lei, io non mi sarei mai trovata costretta a chiudere casa mia e di mio figlio, chiudere casa sua, trovarne un'altra più grande e sottopormi al trasloco più allucinante di tutti i tempi e ad una vita che non è più vita per i prossimi dieci anni.
Probabilmente però preferisco la tortura continua di questa situazione ed i sensi di colpa che mi colgono quando la tratto male, piuttosto che quelli in cui sarei marcita se l'avessi messa in una casa di riposo.
In fondo è solo una questione del minor male. Anche se a me quello che provo ora sembra un dolore spaventoso.
E non ditemi che devo prendermi i miei spazi, che devo prendermi respiro. Ho scelto una casa dove la mia stanza è esterna al resto. Ci sono tutte le condizioni, ma ugualmente la vita, non è più vita.
Occorre che io mi rassegni e che la smetta di avere grilli per la testa. Tutto qui.
Devo solo scoprire come si fa e se il processo è lungo, per evitare di finire nella cronaca nera, occorre che nel frattempo io mi droghi un po'. Già lei è in terapia a suon di serenase, magari farebbe bene anche a me.
Non sono io ad avere fretta, è la situazione a non essere per me più tollerabile. Occorre che avvenga qualcosa in me al più presto che mi impedisca di accoltellarla o strangolarla. E se non avviene spontaneamente e subito, per il mio bene ed il suo (magari anche per quello di mio figlio) occorre che io trovi una soluzione alternativa.
E' stato un vero piacere

Grazie [/b][/quote]
lobelia is offline  
Vecchio 26-11-2005, 20.17.44   #23
Rossella
Ospite
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 21
Lobelia cara..dammi qualche minuto di tempo..
leggo solo ora e non voglio darti una risposta troppo affrettata..
Devo rileggerti e devo ascoltarti..

A tra poco..Promesso

Un abbraccio..
Rossella is offline  
Vecchio 26-11-2005, 22.00.04   #24
Rossella
Ospite
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 21
Per lobelia..

Lobelia cara, proverò a risponderti cercando di trovare le parole giuste e che possano in qualche modo portarti alla giusta riflessione. Lo farò raccontandoti un episodio successo qualche tempo fà.

In uno dei miei ultimi viaggi nella regione che mi ha dato i natali, per caso ho incontrato una vecchia amica d'infanzia. Dopo pochi minuti, si parlava già del dramma famigliare che lei sta vivendo da ormai 4 anni. La madre di suo marito è ormai costretta in un letto senza più gli arti inferiori, consumati da una cancrena lenta ma inesorabile. Quasi disperata ad un certo punto mi dice:
- Dov'è finita la mia Vita? Dove sono finiti i mie 40 anni?..Non posso andare avanti così..io non ce la faccio..Mia figlia non sta quasi mai a casa, sembra che le dia fastidio tutto e io mi sento uno schifo, sono sempre nervosa..- Io l'ho lasciata sfogare, poi le ho detto: - Ti ricordi quando eravamo piccole? Ti ricordi cosa passavo nella mia famiglia? Ero una bambina allora e vivevo oltre alle altre cose, quello che stai vivendo tu ora..l'unica differenza è che tu sei matura per poter affrontare certe situazioni, io invece non lo ero, ma ero costretta a viverle comunque. Tu vivevi come una principessa..Figlia unica, senza nessun tipo di problema sei riuscita a vivere i tuoi anni migliori nella più totale tranquillità. Hai studiato, hai viaggiato, ti sei divertita, mentre io aspettavo che il tempo mi superasse per trovare un pò di pace...e adesso vieni a dire proprio a me che non ce la puoi fare?
Cosa non puoi fare? Non puoi accettare il cambiamento? Non vuoi accettare che la Vita a volte è dura? Che le cose cambiano e spesso non in bene? Pensi davvero che continuando a commiserarti per "quello che ti sta succedendo" le cose migliorino? Se pensi questo ti sbagli di grosso, perchè in questo modo non farai altro che aumentare e di molto, il peso che altrimenti sarebbe più leggero.
Sono tante le soluzioni, prova a pensarci...-
E le elencai alcune possibilità che avrebbe potuto prendere in considerazione: dalla badante a ore, fino ad una casa di cura dove poter sistemare "il peso" che non riusciva a portare.
Lei quasi si scandalizzò. - In una casa di cura?..ma sei matta? Mio marito non lo permetterebbe mai..e poi una badante..no..una persona che mi gira per casa, guarda non fa al caso mio...-
Bene, le dissi, allora porta il tuo peso da sola e ammetti con te stessa che lo vuoi portare questo peso e poi, cerca le ragioni che ti spingono a farlo.
Fra le tante ragioni che mi portò ad esempio c'era il senso di colpa.
Già il senso di colpa che non le avrebbe permesso di vivere in pace con se stessa.
Allora l'ho invitata ad una riflessione molto semplice: - Vediamo un pò, poco fa mi dicevi che tua figlia sta poco in casa vero? Non provi senso di colpa nei suoi confronti? Non pensi che per lei sia un fardello grande come lo è per te? Non provi senso di colpa verso una ragazzina che ha necessità di una madre serena e disponibile invece di una donna sempre tesa, agitata e quasi mai presente se non per se stessa e il suo problema? Pensi davvero che lei non soffra? La malattia di sua nonna è qualcosa che fa parte della tua vita e non della sua, quindi se devi avere un senso di colpa dovresti averlo nei confronti di tua figlia e non per non essere in grado di portare avanti una missione che tu non sei in grado di portare a termine...-
Le dissi tante altre cose ancora...
Lo sò fui dura, molto dura, ma in fondo chi ti vuole bene ti dice la verità e io gliela dissi.
Quello che dico a te ora è questo: Devi saper immaginare la nostra Vita come una montagna da scalare e che legati alla tua cintura verso la salita, c'è la tua famiglia. Molti riescono a salire quella montagna dal lato più ripido e arrivano alla cima, magari a fatica, ma sanno già in partenza che arriveranno.
Altri non ce la fanno, ma se prendono consapevolezza di questo in tempo, eviteranno di trascinare con sè in una possibile caduta chi è legato a loro. Tu sei una mamma come lo è tua madre, ma sei grande e consapevole. Cosa vuoi per la tua famiglia? E quello che vuoi come pensi di darglielo se prima non fai nulla per averlo?
Ti lascio con una domanda.
Cosa consiglieresti di fare a tuo figlio se un giorno tu dovessi ridurti come tua madre?

Ti abbraccio con tanto affetto e sappi che ci sono sempre...
Rossella is offline  
Vecchio 27-11-2005, 01.15.44   #25
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
a Rossella:
cheffai? Il grillo parlante? Sembri me nei miei pensieri tumultuosi di ogni istante. Non faccio altro che pensarci a queste cose. Me le ripeto continuamente.
Io dentro di me so che in qualche modo ce la farò ad arrivare in cima alla cordata. Il problema è come. Il modo.
E' durissima. E in molti momenti è evidentemente al di sopra delle mie possibilità. La tenerezza struggente che provo per lei è messa a dura prova ad ogni istante.
Mio figlio è tenerissimo con la nonna, molto più calmo e bravo di me. Sono orgogliosa di lui.
E per quanto riguarda i consigli che potrei dargli nel caso mi riducessi come lei...ho già pensato anche a quello.
Non darei mai a lui la responsabilità di farlo, ma sono già d'accordo con un paio di amiche e ci penseremo tra noi a togliere il disturbo a noi stessi e agli altri.
Probabilmente questo è solo un momentaccio e magari fra qualche tempo saprò aprire altri orizzonti.
Scusate la parentesi personale
Buona notte e una abbraccio
lobelia is offline  
Vecchio 27-11-2005, 03.36.12   #26
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
a lobelia

Non bisogna dirti che cosa devi fare per non irritarti e per non acuire la tua desolazione. Nessuno può illuminarti sul da farsi perché nessuno può vedere la tua situazione con la tua stessa lucidità. Ma non si può rispondere col silenzio alla tua voce come a quella di chiunque abbia il coraggio di dichiarare un po' della sua pena di vivere. Allora ti dirò quello che io farei al tuo posto:
1. eviterei di pensare alla durata della congiura della vita contro di me. La storia si legge mano a mano che si svolge e non aggiungerei alla sofferenza di oggi la previsione della sofferenza di domani. Tanto più che ogni domani è un'ipotesi
2. mi cercherei un amore o un altrove dove depositare la testa per sopravvivere al quotidiano. Possibilmente, una nicchia ecologica.

Se con questo scritto ho meritato di essere spedito a quel paese, sappi che non mi sentirò in terra straniera.
romolo is offline  
Vecchio 27-11-2005, 11.18.46   #27
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
AAAAAAAAAAA CERCASI AMORE RESIDENTE IN NICCHIA ECOLOGICA BELLA PRESENZA IN PARTICOLARE DA NUDO INTELLIGENTE PAZIENTE SIMPATICO OTTIMISTA ASTENERSI PERDITEMPO SQUILIBRATI FASCISTI TIFOSI CACCIATORI.

Naturalmente le risposte al presente annuncio giunte dai frequentatori del forum, avranno la precedenza sulle altre nelle istruttorie per la selezione.

Ottimo consiglio Romolo, come vedi l'ho colto al volo.
Comunque se ti va di andare a quel paese, se vuoi ti ci mando lo stesso Fammi sapere.

PS: nel caso tu stesso sia interessato a rispondere all'annuncio, sappi che ti sei guadagnato la precedenza assoluta ad honoris causa e nell'inspiegabile caso tu non sia interessato, sono disposta a valutare la posizione di tuo fratello remo
lobelia is offline  
Vecchio 27-11-2005, 11.54.26   #28
romolo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
chi cerca la titina?

Spiacente, lobelia, ma mio fratello remo ha la sua nicchia da parecchio tempo: intrepido e audace come era non avrebbe declinato l'eventualità di un duello con le tue parole.
Il romanticismo smielato non mi alletta, specialmente se intonacato di finta rudezza come sembra il tuo.
Non voglio che mi mandi a quel paese perché potremmo incontrarci senza volerlo.
Con simpatia metafisica.
romolo is offline  
Vecchio 27-11-2005, 12.12.46   #29
Rossella
Ospite
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 21
a lomelia

cheffai? Il grillo parlante? Sembri me nei miei pensieri tumultuosi di ogni istante. Non faccio altro che pensarci a queste cose. Me le ripeto continuamente.
Io dentro di me so che in qualche modo ce la farò ad arrivare in cima alla cordata. Il problema è come. Il modo.




così mi piaci!
Il modo??
Quello se lo cerchi, ti assicuro che lo trovi e tu lo troverai, tranquilla
Sei una donna forte, una con gli attributi come si suol dire, lo hai dimostrato scrivendo di te, delle tue angosce, delle tue paure..non è da tutti saperlo fare e questo ti onore. Sii orgogliosa di te.
Dai un bacio a tuo figlio da parte mia e.. ...
TI AUGURO UNA DOMENICA SERENA
Rossella is offline  
Vecchio 27-11-2005, 12.20.55   #30
Rossella
Ospite
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 21
PER ROMOLO

Buongiorno e buona domenica!


Ti sembrerà strano forse, ma ho colto nei tuoi messaggi una grandezza che forse ad altri è sfuggita.
Bravo..è un bel modo di "lavorare".
Riuscire a tirare fuori dalle persone ciò che le sta facendo soffrire, magari usando "sistemi" non troppo ortodossi è qualcosa che non tutti sanno fare.
Non sò se lo hai fatto consapevolmente oppure se ti è venuto spontaneo, in qualsiasi caso, hai toccato il cuore di chi ti stava leggendo e hai "smosso" qualcosa..
Adesso non rimane che aspettare....
Rossella is offline  

 



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