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01-11-2005, 11.35.25 | #14 |
Ospite
Data registrazione: 30-10-2005
Messaggi: 3
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infatti l'articolo indicato propone terapie brevi
mi pare che l'articolo proposto sia in questa direzione. C'è scritto esplicitamente che gli interventi psicoanalitici non hanno portato evidenze della loro efficacia mentre il trattamento psicologico è oggi l'intervento più breve e risolutivo.
http://www.psyreview.org/articoli200...aranello01.htm |
01-11-2005, 19.49.51 | #19 |
Neofita
Data registrazione: 02-10-2005
Messaggi: 112
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Per gli attacchi di panico, è di solito consigliata una terapia cognitiva solitamente,o comportamentale,dove viene proposto un problem solving e non necessita anni e anni di sedute,completamente differente dall'analisi.
Rispondo al messaggio che mi precede dicendo che secondo me l'autocoscienza avviene solo dopo una profonda ricerca del proprio sé. Ma ciò non toglie che per attacchi di panico e altri tipi di nevrosi sia più indicata una terapia di tipo non "invasivo". |
01-11-2005, 23.01.53 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
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Nella mia esperienza di vità ho visto solo 2 casi di attacchi di panico. Quelli miei e quelli di una mia conoscente.
I miei si sono risolti con l'aiuto dei miei genitori una sola discussione/sfogata a cui e seguito un periodo in cui ho riesaminato la mia vita... e gli attacchi se ne sono andati. Mi son rimaste solo 2 ciocche di capelli bianchi a ricordarmeli. Quelli della mia coscete si sono risolti in 5 minuti con una sola frase che ha annullato le paure che lo scatenavano. In entrambi i casi attacchi di panico ricorrenti sono stati "curati" con 1 sola "seduta" per di più eseguita da personale non specializzato. Anche se la vicinanza e la conoscenza del individuo danno notevoli vantaggi. Per questo motivo credo che sia possibile per uno psicologo individuare ed anullare le cause in poche sedute necessarie più che altro a conoscere la persona in modo da individuare la causa e suggerire i metodi di reazione adatti. Poi dipende anche dalla "causa". Certe volte la soluzione non è possibile... nel qual caso bisogna arrivare all'accettazione della propria impotenza il che è un percorso più lungo e che non da risultati certi. |