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21-10-2005, 19.55.03 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Citazione:
cara Iudichetta, ci sono momenti nella vita e anche lunghi periodi di felicità. Sono momenti legati ad emozioni particolari che coinvolgono tutto il tuo essere. Uno di questi momenti di estasi è l'unione totale di corpo, anima e sentimento fra due innamorati/amanti. Chi si ama in maniera totale in questo modo riesce a mantenere la felicità di questi momenti per lunghi periodi, Un altra emozione che dà felicità è per una donna mettere al mondo il proprio figlio voluto e amato. Ci sono poi momenti di gioia in tante parti della vita ma si alternano a dispiaceri, dolori per la perdita di qualcuno che è caro, preoccupazioni etc.... Tutto questo è il vivere normale di ogni essere umano che cresce attraverso le varie esperienze positive, ma soprattutto negative. Si cresce e ci si perfeziona errando. Sì si può essere felici Iudichetta, soprattutto quando si comprende il valore della bellezza, dell'armonia che ci circonda quando riusciamo a entrare dentro a tutto ciò e a vederci la mano di Dio. Allora la vita diventa un canto di gratitudine e di gioia (vedi san Francesco e la sua letizia) |
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21-10-2005, 20.30.44 | #7 |
Ospite
Data registrazione: 02-09-2005
Messaggi: 10
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Concordo sul fatto che la serenità è la cosa più importante.
se poi si riesce ad essere anche felici, massimo, ma penso che sia molto raro essere davvero felici per lunghi periodi della vita. Più che altro ci può essere la felicità legata ad un particolare momento o avvenimento. |
21-10-2005, 23.46.16 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
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Citazione:
... davvero bella questa tua risposta: pur non credendo in Dio mi ritrovo nel canto di gioia e gratitudine di Francesco (... i miei figli, non a caso, si chiamano Chiara e Francesco). Di fronte all'eterno fluire del Cosmo anche la mia felicita' non può essere che un momento (anche se a me sembra lungo) che contiene in sè la sua fine: viverla gioiosamente significa accettare tutto ciò che viene. Parole? Chi sa non parla, chi parla - come me - non sa. Solo quando attraverò il confine lo saprò ... ma non potrò comunicarvelo. |
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21-10-2005, 23.49.40 | #9 |
Utente bannato
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
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Certo che esiste su questa terra la "felicità" a parte che ci perdiamo quasi sempre per strada considerando il "significato " del termine ed osservando le nostre esperienze di vita, fosse mai che aderiscano perfettamente al significato dato dal dizionario, piuttosto che dargliene uno nostro, personale, "vissuto"...
Certo esiste la felicità su questa terra, il problema dell'uomo è sempre quello di quantizzare, contare, inventagliare la propria vita...e li si perde...nel cercare un tipo di investimento umano che dia nel tempo risultati tangibili Ecco forse, il non pensare che la "felicità" sia una "cosa" quindi non aspettarsi che produca effetti è già un buon risultato... Anche se tutto sommato credo che la felicità sia uno stato dell'essere molto intimo, incomunicabile, frammentato, e direi sommerso o meglio sopito a causa del nostro modo di vivere... |
22-10-2005, 00.26.58 | #10 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Citazione:
C'è gente che grida di dolore se gli tiri un pelo, ce n'è altra che non grida neanche se gli spezzi un braccio: Tutto dipende dalla propria "soglia" di dolore e la felicità ha la propria soglia, diversa, in tutti noi. Quando si è abituati ad avere quel che si vuole e si è ricchi quanto basta a permettersi ogni capriccio, ...quando appena qualcosa va meno bene del solito sembra già una disgrazia ed è infelicità. Quando si è abituati alla miseria ed ai guai, invece, basta niente per esser felici. Ricordo la mia infanzia. Con quasi nulla si giocava e ci si divertiva per giornate intere. Oggi se non c'è in casa la "Playstation 2" con i giochi che tutti gli altri hanno... sembra quasi come se l'infanzia non valesse la pena d'esser vissuta. Cominciamo già da piccoli a non saper vivere! Cosa ti manca, Iudichetta? Ho 53 anni adesso e gioco ancora con i bambini quando posso. I loro genitori dicono di me: "Umberto ha un dono speciale con i bambini..." e non sanno che mi cercano perchè mi diverto più di loro, ad insegnargli come si "inventa" una magia, come si usa la fantasia, come si dipinge il mondo di oro e di azzurro senza aver pennelli ne' oro e ne' colori... La vita va inventata, poi creduta... ed allora tutto diventa vero! Hai bisogno di amici capaci di credere insieme a te... Soli si crede alla tristezza e basta. |
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