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29-09-2005, 20.08.41 | #24 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Io continuo a credere che la cattiveria sia figlia della sofferenza. Chi soffre piò trasformarela propria sofferenza in bene o in male. Chi non soffre o non ha mai sofferto non ha motivo per essere cattivo. Sono d'accordo con te, Bean, e vorrei fare un esempio...conoscevo un uomo abbastanza potente socialmente, ma nella vita privata molto debole...vita sentimentale fallita, separato, rapporto con il figlio inesistente...una sera ero in auto con lui, doveva entrare in garage, un'altra auto gli rendeva la manovra piu' difficile, ma non impossibile, in un attimo e' sceso dalla macchina e ha iniziato a graffiare la carrozzeria dell'altra con le chiavi, sono rimasta esterefatta e disgustata, gli ho detto che esistevano anche i carri attrezzi...carriveria dovuta a sofferenza interiore? Vani |
29-09-2005, 20.59.39 | #25 | |
Ospite abituale
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Re: Ignoranza e cattiveria
Citazione:
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29-09-2005, 21.08.28 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-09-2005
Messaggi: 162
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Citazione:
chimera, penso che tu prenda un pò troppo alla lettera le mie parole. NOn ho detto che non leggere sia un peccato nè tantomeno chi è ignorante è automaticamente cattivo; ho detto semplicemente che nella mia esperienza spesso le persone ignoranti si sono dimostrate bastarde, punto. Ma conosco anche persone non acculturate che sono squisite. |
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30-09-2005, 15.39.30 | #27 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
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Citazione:
Pensi siano "Bastarde" per natura oppure semplicemente essendo ignoranti sono molto più propense ad "assorbire" pregiudizi perchè più a prtata rispetto a rpofonde riflesioni esistenziali? Alla fin fine penso che il nodo sia quello. @Mr. Bean: La sofferenza portata all esasperazione può scatenare qualcosa, più che cattiveri un senso di rivoltà per rirpendersi quello che ci è stato tolto o epr opporsi vendicarsi della soffernza provocata. Se ciò non è possibile ci si sfoga su chi non centra Un esempio di questo sono i terroristi. Sofferenza portata all esasperazione porta a fare del male.. Ma non è cattiveria. La cattiveria deve essere volontaria e fine a se stessa. Se C'è una causa scatenante contro cui si combatte allora c'è un motivo. Ho varie conoscenze tra i "ricchi" e la percentuale di "cattivi" tra loro è enorme. Poche preoccupazioni. Nessuna sofferenza. Sono viziati ricchi,di cultura ed annoiati. E si sono cattivi. Questo perchè? Chi non ha provato la sofferenza non sa cosa sia. E non ha remori a provocarla agli altri. Chi ha provato sofferenza sa cosa significhi, sa cosa prova la persona che gli sta difronte. E' impossibile capire il dolore che si provoca al prossimo se non si sperimenta sulla propria pelle questo dolore. Quiondi secondo me la sofferenza, se non portata proprio all'esasperazione non favorisce la cattiveria. Anzi. Continuo a non cindividere la cotrapposizione di una buona elite culturale e/o benestante ed un ceto cattivo sofferente e/o ignorante. |
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30-09-2005, 15.59.59 | #28 |
Ospite abituale
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[quote][i]Ma non è cattiveria. La cattiveria deve essere volontaria e fine a se stessa. Se C'è una causa scatenante contro cui si combatte allora c'è un motivo.
...ma il motivo puo' essere valido ,per conoscenza..o non valido, per ignoranza... Ho varie conoscenze tra i "ricchi" e la percentuale di "cattivi" tra loro è enorme. Poche preoccupazioni. Nessuna sofferenza. Sono viziati ricchi,di cultura ed annoiati. E si sono cattivi. ...saranno cattivi per ignoranza?...ignoranti della sofferenza... ..cio' non toglie che chi sa' perfettamente cosa sia non lo faccia agli altri comunque... ..mi asterrei assolutamente di fare la equazione...ignoranti cattivi e colti buoni...e anche viceversa...ma dove? ,klara |
30-09-2005, 16.33.23 | #29 | ||||
Ospite abituale
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Sentiamo noi stessi anche se attutito nel ricordo il dolore che provochiamo. Partendo dal presupposto che alla gente non piace soffrire,sarà meno porta a fare una cosa del genere. Citazione:
Secondo me la cattiveria non è legata da equazioni proporzionali con ignoranza e sofferenza. Perchè ignoranza sofferenza da un altro favoriscono e dal lato ostacolano la cattiveria. Visto che non è quantificabile l'effetto del uno e del altro non possiamo rispondere alla domanda iniziale. Ultima modifica di Chimera : 30-09-2005 alle ore 16.39.24. |
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30-09-2005, 17.43.50 | #30 | |
Ospite abituale
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...in effetti...sono d'accordo...non possiamo rispondere... ..klara ps..aiuto..come si fa' "il riferimento"..? Ultima modifica di klara : 30-09-2005 alle ore 17.46.06. |
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