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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 04-09-2005, 13.06.56   #1
*alidicera*
Ospite
 
Data registrazione: 04-08-2005
Messaggi: 7
Lightbulb ...aiutatemi please...

buongiorno ragazzi,

sono giorni e giorni che cerco su internet qualche cosa inerente a un disturbo psicologico che porta la persona(ma soprattutto i ragazzi) a procurarsi del male o più precisamente dei tagli sulla pelle con lamette o coltelli..

prima di arrivare alla terribile costatazione che una mia amica fa parte di quei ragazzi ne avevo sentito parlare in un telefilm (settimo cielo) e avevo raccolto sporadiche informazioni da un amico psicologo...

nn mi ha stupito molto ciò che mi disse;erano cose che più o meno sapevo come: "il ragazzo tende a trovare una distrazzione dalla sua depressione o dal suo male psicologico attraverso il male fisico che si inflige" però vorrei saperne di più!! vorrei aiutarla da me visto che si rifiuta di intraprendere una terapia dallo psicologo...

se avete qualche link o potete voi stessi parlarmene ve ne sarei enormemente grata!!

un bacioooooooooooo
grazie in anticipo...

*alidicera* is offline  
Vecchio 04-09-2005, 13.49.19   #2
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
Questo disturbo e' definito come autolesionismo e sono persone che sono incapaci di gestire o manifestare emozioni intense, cioe' tramutano nella sofferenza fisica la sofferenza emozionale..., ma non penso che tu sia in grado di dare un aiuto efficace alla tua amica, perche' in questa condizione ha veramente bisogno di una terapia psicologica



Vaniglia

Ultima modifica di Vaniglia : 04-09-2005 alle ore 14.02.50.
Vaniglia is offline  
Vecchio 04-09-2005, 14.02.04   #3
*alidicera*
Ospite
 
Data registrazione: 04-08-2005
Messaggi: 7
grazie vaniglia...
lo so gia che nn posso aiutarla più di tanto...ma nn posso stare con le mani in mano mentre si distugge cosi...

ho avuto anche io problemi legati alla depressione e sono molto sensibile all'argomento...so che l'aiuto di uno psicologo soprattutto nel suo caso è molto necessario...ma sono stata una persona che come lei è voluta stare sola ed è riuscita proprio nel momento di nn ritorno a trovare quel briciolo di forza che era rimasto per poterne uscire fuori...oggi come oggi sono una persona nuova e per quanto ho i brividi al pensiero di come stavo sento che questa esperienza mi ha aiutata ad essere quella che sono...

sicuramente il mio problema nn era grave come il suo!!
la sprono a parlare con un esperto ma so che nn lo farà...
per questo voglio documentarmi meglio...magari nn posso risolvere il suo problema ma vorrei mettercela tutta per aiutarla...

cmq nn sapevo si chiamasse "autolesionismo" ora cerco meglio su internet....grazie mille!!

*alidicera* is offline  
Vecchio 04-09-2005, 20.07.10   #4
Ygramul
Anima Antica
 
L'avatar di Ygramul
 
Data registrazione: 22-07-2002
Messaggi: 423
Come accennava Vaniglia, il problema che più frequentemente spinge alcune persone, spesso giovani, a farsi del male fisico, è legato ad una incapacità a provare sensazioni o emozioni. In effetti il problema è meno di tipo depressivo, l'autolesionismo non è un sintomo tipico della depressione. E' invece molto frequente nelle persone che sviluppano caratteristiche di personalità borderline. Anche se io ho visto questa cosa in persone niente affatto borderline.

Chi si fà del male preferisce il dolore al nulla, all'assenza di sensazioni, alla angosciosa persistenza di un vuoto che non è possibile gestire. A volte il problema è poco visibile: la persona si dà pizziccotti, si punge con spilli, e questo può passare completamente inosservato. Altre volte invece il problema diventa eclattante, come quando ci si procura vistosi tagli alle braccia che a volte sembrano tentativi di suicidio (mentre non lo sono).

Trattare queste persone non è facile. Infatti non è possibile levare questi comportamenti e basta. Se si leva il comportamento autolesionistico rimane il vuoto, il nulla, l'assenza di emozioni, di sensazioni... Invece va con molta calma ricostruita la capacità di provare emozioni e sensazioni, e chi ha questo problema deve imparare a raffinare le proprie capacità percettive in modo da non essere costretto a procurarsi stimoli grossolani o violenti...

Purtroppo, *alidicera*, temo che il tuo aiuto possa essere estremamente limitato. Come mi è spesso capitato di consigliare, evita di farti coinvolgere al 100% da queste cose. Limita le tue energie, perchè non aiuteresti comunque questa persona e nello stesso tempo ti troveresti ad essere completamente inghiottita da questi problemi. Avviene con una facilità sorprendente. Non ti arrendere invece nell'opera di convinzione con questa persona, affinchè vada da uno specialista.
Difendi i tuoi confini, carissima, perchè poi se ti succhiano completamente le energie, ad aver bisogno di uno specialista sarai tu...
Ygramul is offline  
Vecchio 04-09-2005, 20.27.04   #5
Lord Kellian
Ospite abituale
 
Data registrazione: 18-07-2005
Messaggi: 348
Ciao. Credo che i consigli che ti hanno già dato siano utili. Io mi tagliavo, cinque anni fa, e ho conosciuto in clinica varie persone che si tagliano. In effetti penso anch'io che il problema sia quello del vuoto. Piuttosto che il nulla, un bel dolore fisico.

Di solito viene vissuto come un elemento piacevole ed è difficile dissuadere il tagliatore dal tagliarsi. L'unica cosa che puoi fare è starle vicino, ma non soffocarla. Al massimo cercare di farla parlare dei suoi problemi psicologici, solo se sei in grado di gestirli, però.

E' probabile che sia chiusa e magari distaccata dai suoi sentimenti e dalle emozioni. Io reprimevo tantissimo questa mia parte. La consideravo fragile, debole, indegna di esprimersi. Questo a causa dell'educazione "fascista" dei miei genitori, all'insegna del "credi, ubbidisci, combatti" (psicologicamente parlando).

Una prima volta sono andato in analisi e poi ho smasso. La seconda volta ho deciso di tornare all'analisi quand'ero veramente disperato e pensavo non ci fosse più nulla da fare nella mia vita. Pensavo, a 28 anni, di essere un fallito e non sapevo più che pesci pigliare. Solo allora, ho deciso di farmi aiutare. Prima volevo fare tutto di testa mia.

Quando mi sono lasciato andare alle emozioni, dopo un anno di analisi, ho pianto per un anno di seguito, ogni notte, disperato come un bambino cui manca la mamma.

Quindi stalle vicino, ma cerca di non farti prendere dal vortice dell'oscurità.

Ciao
Lord Kellian is offline  
Vecchio 04-09-2005, 20.38.56   #6
Ygramul
Anima Antica
 
L'avatar di Ygramul
 
Data registrazione: 22-07-2002
Messaggi: 423
Lord Kellian

Ti ringrazio per esserti esposto e aver accennato alla tua esperienza... Le parole "teoriche" arrivano fin dove possono...

Sei stato davvero in gamba. Non è facile affrontare queste cose...
Ygramul is offline  
Vecchio 04-09-2005, 21.11.54   #7
Chimera
Ospite abituale
 
L'avatar di Chimera
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
La mia compagna di banco alle medie aveva questo problema.

Io le stavo vicino con affetto ed allegria.
In fondo era una ragaza dolcissima ma sempre triste e con una vita piena di problemi.

Sul momento aiutava, riuscivo a farle tornar il sorriso ma non era risolutivo. Uscita da scuola tornava a casa e tornavano i problemi.

Ci sono serviti degli esperti per toglierli quella pulsione.

Oltre a tagli con la taglierina dava anche pugni o calci al muro.
Una forma un po più violeneta del solo autolesionismo.

L'importante e farle vedere che c'è anche il sole oltre al buio.Poi le si può indicare la strada per uscire dal tunnel.
Ma finche pensa che non ci sia uscita non cerchera mai di cambiar le cose.
Quindi l'aiuto di amici e fmiliari anche se non sempre risolutivo è comuque di grandissimo aiuto.

Attenta però, come ha detto Lord Kellian a non esere soffocante.

Deve sentire di non essere sola.
Ma se esageri potresti aumentare la sua frustrazione facendola sentire un peso per gli altri o potrebbe prendere il tuo interessamento come pietà...

PS:
@Kellian: Mi unisco ai complimenti per aver parlato cosi francamente di problemi cosi personali. Felice che tu abbia superato quel problema
Chimera is offline  
Vecchio 04-09-2005, 21.43.49   #8
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
Ciao alidicera,
spero che tu abbia letto quei siti che ti ho consigliato, pero' ygramul e' stata molto dettagliata nella sua risposta e ha scritto cose di cui devi tenere conto



Vaniglia

Ultima modifica di Vaniglia : 04-09-2005 alle ore 21.52.47.
Vaniglia is offline  
Vecchio 04-09-2005, 23.14.38   #9
Lord Kellian
Ospite abituale
 
Data registrazione: 18-07-2005
Messaggi: 348
Grazie per i complimenti... Non so se li merito davvero, ma fanno sempre piacere... Ehm sono senza parole...
Lord Kellian is offline  
Vecchio 05-09-2005, 22.26.33   #10
*alidicera*
Ospite
 
Data registrazione: 04-08-2005
Messaggi: 7
vi ringrazio tantissimo ragazzi,
mi siete di molto aiuto...
grazie ygramul e a tutti gli altri per i consigli..soprattutto a kellian che mi ha potuto parlare di questo problema vissuto in prima persona..grazie tante!!

ci sono alcune cose che nn capisco...o che nn mi tornano..
avendo avuto molto da fare in questi giorni nn ho potuto consultare molti siti internet(e ce ne sono un enormità) forse facendolo capirò meglio alcune cose..

nn so se il caso della mia amica è particolare ma lei mi dice spesso di sentirsi depressa e arrabbiata con il mondo intero..e mi dice che ha voglia di tagliarsi quando sente che intorno a lei va tutto male..quando i genitori litigano...quando un ragazzo la prende in giro sentimentalmente(succede spesso essendo una gran bella ragazza)insomma nn mi sembra che sia incapace di provare emozioni..si è vero nn l'ho mai vista piangere ma per il resto mi sembra che sia ok..la vedo sorridere a un bambino..ridere di cuore per qualche battuta...amare o cmq provare qualche cosa per dei ragazzi...forse sono io che nn capisco...nn lo so...ma io quella depressione l'ho vissuta in modi così differenti..
io nn volevo muovermi da dove ero...passavo giornate nel letto..respingevo ogni genere di chiamata e piangevo ogni notte..mi sentivo estremamente apatica davanti ad ogni cosa..avvolte ero in mezzo a mille amici e nn avevo la forza di aprire la bocca per dire mezza parola..volevo morire..e ora..ora ho la costante paura di ricaderci...
uscire con questa mia amica è difficile per me..pensavo che aiutandola avrei esorcizzato le mie paure e invece torno a casa sempre peggio..avvolte mi sento anche molto arrabbiata con lei...pensare che volevo fare la psicologa...forse ho fatto bene a cambiare idea sull'università..

grazie ancora ragazzi
*alidicera* is offline  

 



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