La mia compagna di banco alle medie aveva questo problema.
Io le stavo vicino con affetto ed allegria.
In fondo era una ragaza dolcissima ma sempre triste e con una vita piena di problemi.
Sul momento aiutava, riuscivo a farle tornar il sorriso ma non era risolutivo. Uscita da scuola tornava a casa e tornavano i problemi.
Ci sono serviti degli esperti per toglierli quella pulsione.
Oltre a tagli con la taglierina dava anche pugni o calci al muro.
Una forma un po più violeneta del solo autolesionismo.
L'importante e farle vedere che c'è anche il sole oltre al buio.Poi le si può indicare la strada per uscire dal tunnel.
Ma finche pensa che non ci sia uscita non cerchera mai di cambiar le cose.
Quindi l'aiuto di amici e fmiliari anche se non sempre risolutivo è comuque di grandissimo aiuto.
Attenta però, come ha detto Lord Kellian a non esere soffocante.
Deve sentire di non essere sola.
Ma se esageri potresti aumentare la sua frustrazione facendola sentire un peso per gli altri o potrebbe prendere il tuo interessamento come pietà...
PS:
@Kellian: Mi unisco ai complimenti per aver parlato cosi francamente di problemi cosi personali. Felice che tu abbia superato quel problema