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03-09-2005, 19.21.59 | #12 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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"Sono soprattutto le chat e le MUDs, cioè i giochi di ruolo online, a presentare maggiori elementi di tossicità".
"Con le MUDs, per esempio, l'utente si abitua a vivere la vita di un personaggio inventato, i cui comportamenti immaginari interagiscono con quelli di altri giocatori. Il giocatore talvolta si cala a tal punto nei panni del suo personaggio da mischiarne l'identità con la propria." MUDs Addiction "Le MUDs (Multi-users dungeon o Multi-user dimension) sono giochi di ruolo che utilizzano la rete per dare la possibilità agli utenti di giocare fra loro simultaneamente. Di solito prevedono la creazione di un personaggio, spesso di natura fantastica, con cui il soggetto si identifica e gioca. Il giocatore può decidere le caratteristiche fisiche o mentali del suo alter-ego, i luoghi che visiterà, e altro ancora. Se i giochi di ruolo tradizionali presentano notevoli elementi di depersonalizzazione, le Muds possono essere ancora più "tossiche" perché si avvalgono di una tecnologia che rende meno plausibile ed evidente il contesto ludico facilitando l’identificazione del giocatore con il personaggio." Queste sono alcune delle considerazioni provenienti da psichiatri che stanno studiando questo nuovo fenomeno. http://www.sopsi.it/rivista/2000/vol6_1/cantelmi.htm Ma quello che mi interessa è conoscere un pò questo argomento dal punto di vista degli utenti o amici di utenti, oltre al vostro chiaramente. Ultima modifica di Mirror : 03-09-2005 alle ore 19.25.47. |
03-09-2005, 19.49.27 | #17 |
Nuovo iscritto
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Messaggi: 1,287
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ho letto
il sito da te indicato.
Una domanda che non mi è venuta in mente prima: ma i genitori che dicono? mi pare d'aver capito che siano ragazzi, ma è anche possibile che siano adulti incoscienti. Parer mio, stante a quel che ho letto di lord e nel sito, è una dipendenza bella e nociva alla salute psichica e fisica. E se minorenni sarebbe opportuno chiudere internet e farli seguire da uno psicoterapeuta, se maggiorenni è più difficile fargli capire che "forse" qualcosa non va, che rischiano l'emarginazione sociale e affettiva, c'è solo da aspettare che si ravvedano da soli quando..... quando saranno veramenti soli col loro malessere e solo allora chiederanno help me please. Tu da sola puoi solo fargli notare che questi comportamenti 16 ore al pc.. isolamento dalla realtà... immedesimazione del giocatore con il personaggio... non è che sia poi del tutto sano, ma stai sicura che avranno sempre la risposta pronta e una miriade di giustificazioni e bugie da propinarti. Non gli credere e salvaguardati da eventuali coinvolgimenti a mò di crocerossina. Per ora auguri, siamo qua se hai voglia racconta pure. |
03-09-2005, 22.39.52 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
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Ullala un argomento in cui sono ferrato
Ho giocato a giochi di ruolo sia come giocatore che come master. Ho giocato per 3 anni ad Ultima Online in modo intensivo, non come ore ma come “impegno”. Ora lavoro nello staff di un server di UOL e gioco ancora a MORPG moderni. A "Guild Wars" gioco recente che tra parentesi ha battuto come numero di copie venduto il super pubblicizato WoW. Ho letto molto riguardo a studi sociologici su questo fenomeno e su che cosa hanno puntato molte softwerhouse per far vendere i loro Morpg. Primo. Non sono un entità unica. Separiamo subito i GDR cartacei che sono un dei passatempi intellettuali più sani. E un gioco che richiede la compagna di un certo numero di amici. Stimola la fantasia ed immaginazione. Aiuta a sviluppare le capacità verbali. E basato sul lavoro di gruppo. C’è un certo livello sano di competizione ma alla fin fine la vittoria non comporta la sconfitta o distruzione di un latro. L’obiettivo e creare una storia e divertirsi in compagnia. Quindi e come leggere un libro (La parte di storia creata dagli altri) scrivere un libro (la propria parte di storia) E socializzare con gli amici contemporaneamente. Lo consiglierei ad ogni giovane. @MORPG et simili. Intanto vi inviterei a non ave eccessivi pregiudizi verso questi giochi. Non sono pericolosi in se dipende solo dalle persone. Se una persona vuole “evadere dalla realtà” lo fa comunque. I MORPG non fanno nessuna vittima al massimo dirottano alcuni elementi patologici verso un diverso tipo di dipendenza. E personalmente penso che sia meglio giocare ai MORPG che drogarsi o diventare alcolizzati o... diventare dipendenti da giochi solitari. Con i MORPG non fai male ad altri e anche se in modo “filtrato” socializzi con altre persone con la tua stessa passione/problema. E come se Bar per bevute e circolo alcolisti anonimi fossero nello stesso luogo. Uscire dai morpg è facile anche per i casi più patologici. ---------------------------------------------------------------------------------------------- Comunque alla dipendenza da “WoW”,da “Guild Wars” o dalla maggior parte dei giocatori di UOL non deriva dalla “fuga dalla realtà” come potreste pensare.. Non c’entra l’immedesimarsi nel PG. La quasi totalità dei dipendenti da morpg NON INTERPRETA il proprio PG. Questo posso dirvelo per sicuro da svariate conoscenze di ragazzi che per giocare ad UOL hanno abbandonato scuola o lavoro per dedicarsi al gioco... La molla che fa scattare la dipendenza psicologica è la paura di essere inadeguati. La paura delle prove della vita. La paura del confronto con gli latri. In un Editoriale della rivista di videogiochi The Game Machine ho letto un pensiero che racchiude la chiave della lettura dei morpg. Parlava del “ritorno” dei giochi per un giocatore singolo dopo un periodo in cui sembrava impensabile mettere in commercio un gioco senza il “multiplayer” ovvero la possibilità di giocare con altri utenti sparsi per il mondo. Quando giochi in Singleplayer tutto il gioco gira attorno a te. Tu sei il protagonista dell’avventura. Quando spegni il gioco quel mondo cessa d’esistere, quando lo riaccendi torna a vivere. In un Morpg il mondo esiste prima del tuo arrivo, quando giochi non sei nulla di speciale semplicemente uno delle migliaia di persone che ci giocano, quando spegni il tuo computer il mondo virtuale va avanti e non sente minimamente la tua mancanza. Il maggior potere estraniante quindi è nei giochi Singleplayer... Un morpg non estrania dalla realtà, è fin troppo simile alla realtà. Per essere qualcuno devi Lottare. COMPETIZIONE. Questo è quello che da assuefazione in un morpg. Devi lottare per essere qualcuno come nella vita ma se fallisci l’umiliazione è minore. Non ti metti in gioco direttamente. I successi sono tuoi i fallimenti del tuo Avatar virtuale. Ma sopratutto ottenere il successo con “scorciatoie” in un morpg è molto più facile che nella vita. Basta giocare di più. Ed ancora di più far diventare il proprio personaggio virtuale sempre più forte sempre più ricco. Un tratto caratteristico di questi “dipendenti” è proprio quello di snaturare il gioco. Non interpretano il personaggio, non seguono la storia ma cercano “trucchi” per diventar sempre più forti e poi per imporre la propria forza sugli altri. Per capirlo vi illustro nel prossimo post un po di storia dei Morpg e del evoluzione del mercato che ha assecondato o contrastato queste pulsioni in vari casi. Partendo dal capostipite Ultima On Line (UOL) Ultima modifica di Chimera : 03-09-2005 alle ore 22.42.06. |
03-09-2005, 23.18.54 | #19 |
Ospite abituale
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Intanto chiariamo l’elemento base di questi GDR.
Tu crei un “personaggio” inizialmente debole povero e sconosciuto. Poi attraverso il gioco questo personaggio diventa man mano più forte combattendo e facendo esperienza in questo mondo. E diventa anche più ricco lavorando ed ottenendo soldi del gioco. Questa progressione del personaggio richiede una certa abilità ma principalmente richiede ”tempo”. Più tempo giochi più diventa forte. Questo è un elemento chiave del meccanismo di dipendenza. Difatti è la base della competizione che può essere diretta con il combattimento (più forte è il personaggio più è facile fincere) o indiretta semplicemente vantandosi degli oggetti virtuali più rari della casa virtuale più grande. UOL è gia stato illustrato in questo topic. E' un gioco incredibilmente vario. In cui si possono fare mille cose. Ma la maggioranza dei giocatori non interessa fare ed interpretare il fabbro o il pesacatore ma si concentrava sul combattimento. Il combattimento può essere condotto contro i “mostri” comandati dal computer “Player versus Monster” (PvM). O contro altri giocatori Player versus Player (PvP). Il PvP attirò la stragrande maggioranza degli interessi, in modo eccessivo, non previsto dai creatori del gioco causando varie anomalie sociali all’interno del gioco . Il “Macraggio” il “Player Killing” il “Commercio parallelo”. Il “macraggio” consiste nel “automatizzare” con alcuni attività del gioco mediate programmi esterni. Tu accendi il programma ed il gioco “da solo” fa qualcosa, per esempio pescare tutto il pomeriggio il tuo PG. Il computer gioca da solo quindi non ti stai “immedesimando nel pescatore”. L’unica cosa che interessa e fare tanto pesce nel gioco venderlo e fare tanti soldi nel gioco. Si possono automatizzare un sacco di cose quindi mentre tu fa altro il tuo PG diventa più ricco più forte.Puoi lasciare il computer acceso mentre dormi mentre sei a lavorare e quando arrivi alla sera puoi comprarti le armi più forti l’armatura più bella. E dedicarti alla competizione grazie a questa marcia in più spacciandola per abilità. Quindi niente alienazione. Il Player Killing è una delle più odiose e patologiche deviazione di UOL. Personaggi molto forti spesso sviluppati tramite macraggio e spesso organizzati in gruppi vanno in cerca di eprsonaggi più deboli e fanno vero e proprio mobbing. Uccidono ostacolano in ogni modo i PG deboli. Impongono la loro forza sui più deboli. E ridono se ne vantano nel gioco e sui forum. Commercio parallelo: L’elemento più contro verso dei Morpg. Il ritorno alla realtà. Voglio un oggetto del gioco che mi renderebbe più forte? Lo pago in soldi “veri”. Il mercato di merci “virtuali” per soldi reali è incredibilmente fiorente. Non solo merci. Spesso il “personaggio” è in vendita. Se fare un personaggio forte richiede tempo, perchè non comperare direttamente il personaggio di uno che ha giocato tanto? In pratica equivale a vendere il proprio account del forum. Scambi commerci a metà tra reale e virtuale sono continui tra i “dipendenti”. Quindi non sono alienati. Non si identificano nel loro alter ego se sono pronti a venderlo comperarlo e scambiarlo. Il proprio Personaggio per un dipendente non è un latro se stesso ma un mezzo per competere ed imporsi sugli altri. Più vicino ad una macchina da corsa truccata che ad una vita parallela. I giochi sucessivi come Wow,Mu,Lienage 2 e molti latri hanno tenuto conto di questo. Hanno rinunciato alla complessità e si sono concentrati sul piacere di far crescere il rpoprio PG per poi farlo competere con gli altri. Gicoando e gicando ancora sempre di più e quando si diventa qualcuno e peccato mollare tutto... E si perchè se smetti di pagare l'abbonamento perdi il personaggio... Ultima modifica di Chimera : 03-09-2005 alle ore 23.21.47. |