Tammy, non ho capito la battuta, scusami!

Vaniglia

a parte il ricovero in clinica.....
il resto è solo un mio pensiero nel senso che una persona che vive in questo modo prima o poi dovrà accorgersi o capire o prendere atto, che un comportamento del genere, secondo me, lo porterà ad essere affettivamente isolato e solo quando sarà solo (aver toccato il suo fondo) attraverso un bel percorso di "recupero personale" si accorgerà, prenderà spero coscienza del male che ha compiuto gratuitamente nei confronti dell'altro, anche se involontariamente o inconsciamente e se lo riconosce avrà un bel daffare a rimettere a posto sè stesso e le sue realzioni.

Non sò se mi sono spiegata.

ora sì.

Si, Tammy, ti sei spiegata, anche perche' questi tipi di uomini fanno del male a se stessi e alle persone che gli stanno accanto...

Vaniglia o Vanily

Per La_viandante.
Ciao!!!!
Ho letto il tuo messaggio. Forse non ho capito bene, tu in sostanza suggerisci che conoscere le cause della gelosia sia obsoleto. Che non aiuti. Che l'intervento farmacologico sia il più efficace. Correggimi se sbaglio.
Io in passato ho pensato a lungo a quello che tu dici, non solo in rapporto alla gelosia. Al fondo della mia gelosia ci sta ovviamente il trito e ritrito "trauma infantile". Effettivamente dalla mia esperienza e da quella di altri "Otelli" mi sembra di poter trarre la seguente equazione: gelosia=esperienza negativa a livello affettivo in età indifesa, anche se non è sempre vera l'equazione inversa. E' noto che se subiamo esperienze difficili in un periodo della nostra vita in cui non siamo pronti a metabolizzarle (appunto da bimbi), allora queste esperienze rimangono nel ricordo ma non sono state digerite adeguatamente. Secondo me ritornarci sopra puo' aiutare a metabolizzarle in un modo che non siamo riusciti a fare nell'infanzia e quindi forse un pochino puo' aiutare. In quanto a connessioni sinaptiche non sarò certo io ad insegnarti che il cervello è un organo alquanto dinamico, mi rifiuto di pensare al fatto che una volta creato un circuito causa_effetto questo non possa essere modificato. Però hai ragione, il farmaco è un mezzo molto più veloce e scientificamente provato.
Per Mark:
Mi fai arrossire. Grazie per i complimenti. Per quel che riguarda la vigliaccheria... Sono diventata molto cinica e non mi voglio giustificare in tutti i modi. Obbiettivamente mi è capitato di non riuscire ad avere il coraggio di fare quello che pensavo e se lo confronto al comportamento di altre persone il mio è stato da vigliacchi, o forse non vigliacco ma dettato dall'eterna paura della solitudine. Non per questo mi fustigo. Ma riconosco che è un mio limite.
Grazie sai per le belle parole.
Ciao

ciao balth, probabilmente non ho saputo spiegarmi bene, perche' non parlavo di cura farmacologica, ma per non andare fuori topic qui ho aperto un thread sulle nuove correnti della psicologia
quello che penso e' esattamente quello che dici e che precisamente come si sono formate quelle strutture cognitive su base neurobiologica allo stesso modo si possono dissolvere con terapia sia farmacologica che altre (cognitivo/comportamentali, programmazione neurolinguistica, costruttivismo, e altre)
il sintomo gelosia ha sicuramente una sua storia ma credo sia inutile andarla a ricercare dal momento che ora il sintomo e' parte integrante della relazione interpersonale del momento, e qui si puo' inserire la tecnica "riabilitativa" di quelle sopracitate
nella ricerca psicanalitica invece ci si perde nel nulla di fatto pratico, ma questa divagazione qui e' un pochetto troppo off topic, se vuoi la riprendiamo sull'altro thread

La definizione che hai dato di “gelosia di otello” e quanto spiegato da La Viandante” della teoria del “qui e ora” ed alcune ricerche su internet e mettendomi nei panni del geloso con un po’ più di apertura mentale, empatia, capisco che mi ha tratto un po’ in inganno il gelosia=desiderio di libertà.
Ora non sto a rispiegare tutto quel che è stato il mio pensiero, ma con il qui e ora è spostare l’oggetto della gelosia e cioè: sono geloso morbosamente geloso (possesso) il qui e ora (conscio) ad un altro oggetto, e avrò “ sono geloso morbosamente geloso perché mi abbandonerai e prima che lo faccia tu lo farò io (inconscio) denigrando e umiliando la partner. Quindi non è propriamente desiderio di libertà, ma paura di rivivere uno stato di abbandono e prima che questo accada, ancora, lo procuro IO (geloso), e non so perché mi comporto così, quando ho solo voglia di essere amato (come chiunque al mondo). Questo senza andare a rovistare nel profondo dell’animo umano, ma inconsciamente si elimina l’altro per non dover soffrire e nelle presunte prove di infedeltà trovare la conferma che “avevo ragione”.

gradite ulteriori spiegazioni, altrimenti rimarrò convinta di aver capito tutto!

buona giornata

Verosimilmente vicino a ciò che a mio avviso genera la maggior parte dei casi di gelosia (se si escludono gli estremismi..a me una volta capitò un caso in cui lui si fece passare per omosessuale....)

Rileggendo poi il primo post di Mark vedo che prima si parla di caduta del sentimento di AMORE e poi addirittura di "ideale erotico" ..bah..io amo mia moglie ma il mio ideale erotico è la Kidman ..Amore e erotismo non sono la stessa cosa...non si sta insieme (per fortuna) fin quando c'è corrispondenza con il proprio ideale erotico..figurarsi che il mio cambia ogni mese a quest'ora avrei un Harem... scherzi a parte..quindi se pure si presentasse un caso simile, a mio avviso non varrebbe la pena neanche di inserirlo nella casistica di studio in quanto non pertinente con la gelosia ..mi spiego..se una persona resta insieme a un altra perchè in lei trova soltanto il suo ideale erotico..bè l'amore è ben distante si può parlare di amicizia intima (che va molto in voga ultimamente ) e senza amore, anche la gelosia cambia connotazione ..quindi come dicevo in altro post, bisogna non generalizzare e decidere di che gelosia discutere..perchè esiste anche la gelosia di chi ama e teme la perdita del suo amore.. imaginiamo qualcuno a leggere magari un pò in fretta i"nostri" post ..dedurrebbe che chi è geloso : Non ama, è un traditore sempre, sicuramente un falso, un visionario..etc etc ..non è SEMPRE così...come più volte ha sottolineato una nostra amica qui...il geloso soffre..e aggiungo io..soffre pene di amore ! Forse sarà un debole o un fragile o insicuro.. forse umano..ciò che aiuta nella casistica non sono gli estremismi ma ciò che vi è in mezzo..

Un saluto!

ehm...
ho usato l'aggettivo erotico nel senso greco di'concernente all'amore, sentimento ecc'
quando la docente di greco iniziò a parlare di 'poesia erotica'sgranammo gli occhi, lei sorrise e ci rassicurò:intendeva poesia di sentimenti, di affetto e non nel senso che le nostre menti davano al termine

Quando parlavo di ideale erotico intendevo'donna o uomo che si desidera avere al proprio fianco'

quanto alle generalizzazioni son parimenti d'accordo; cqui cmq si intendeva riflettere su una delle possibili genesi della gelosia, non descriverla in toto, per inserirla nella casistica generale attraverso la qualse si può manifestare......

perdonami allora, ma sai l'erotismo per me (e per la lingua italiana ) sia in letteratura, che nell'arte e nella filosofia, era ed è l'esaltazione dell'amore fisico , mentre letteralmente è la tendenza al godimento di tipo sessuale .. sinceramente non interpretavo questo termine come il desiderio di rimanere e vivere vicino a una compagna/o ..penso la colpa sia dei miei docenti fannulloni.. scherzo..

accetto la licenza greca...pian piano si riesce a codificare tutto il post iniziale..
Un abbraccio ..