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03-08-2005, 23.27.50 | #32 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Visto il lungo discorrere su inconscio e non inconscio intenderei chiarire il mio precedente scritto.. La mancanza di una coscienza del nostro io separato, distinto (eppure completo!) da quello del compagno/a mette in atto un sentimento di "disagio" che esasperato diviene appunto non gestibilità dei limiti.. Dove inizia l'altro? Dove finiamo noi? Cosa e come ci appartiene? Ciò che nell'ombra (inconscio) risulta essere sentimento di con-fusione (in questo caso >confusione!), nella lettura, nello sviluppo, alla luce della coscienza diveniene liberazione.. Ecco che "tradotto"velocemente (cioè in parole povere) ciò che è sentimento ingestibile di non sviluppo è comunque anche al contempo sprone e passaggio alla libertà, alla liberazione.. (sviluppo, risoluzione dei conflitti infantili) Bye!! Gyta |
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04-08-2005, 01.19.15 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
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ti ringrazio Gyta per la tua precisazione che aiuta a comprendere meglio la tua posizione inquadrandola nel discorso generale
Gli interventi educati e piacevoli son sempre ben accetti, Gyta e te ne sono grato per lo stile e la precisione quanto a fragola l'esistenza di posizioni diverse dalla tua è da te interpretata con disagio come una offesa? il contraddittorio è da te interpretato come una incapacità di comprendonio dei tuoi interlocutori? faccelo sapere hehehehehehe ti vorrei gentilmente ricordare che l'inconscio non è di facile accesso in quanto la coscienza rifiuta con la censura il carico istintuale che vive in modo imprecisato nell'inconscio perchè contrastante con l'immagine che ognuno deriva dal suo milieu(valori ecc) Mi chiedo come possa definirsi 'semplice' l'inconscio se la sua conoscenza dipende dalla interpretazione operata da esseri fallibili come noi uomini su lapsus, sogni,dimenticanze e quant'altro in un bailame di mistificazioni o di presunti simboli, interpretazione che , come tutte le interpretazioni non è unica e assoluta , per cui le diverse interpretazioni danno luogo a diverse immagini tutte congruenti di altrettanti 'inconsci'. Non a caso la Psicanalisi ufficiale e seria offre , molto onestamente direi, una possibilità e non una certezzatout cout di interpretazioni rimanendo comunque aperta al confronto con nuove strade percorribili autoriconoscendosi uno status di teoria in continuo e assoluto fieri senza la pretesa o la presunzione di VERITA' ASSOLUTA ,fragola |
04-08-2005, 09.54.11 | #34 | |
iscrizione annullata
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Messaggi: 2,913
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Citazione:
Non mi pare che tu abbia fatto alcun contraddittorio!!!! Ti sei limitato a dirmi, prima che sono infantile (per di più correggendo il post dopo che io avevo già risposto) e poi che ho un delirio di onnipotenza. Il che è certamente un'opinione diversa dalla mia, ma non sull'argomento che stiamo trattando, cioè la validità della tua teoria sull'origine della gelosia. Il tuo non è un contraddittorio. Si direbbe che per te discutere significhi insultare chi non è d'accordo con te. Non hai fatto, invece, nessuna osservazione sul contenuto dei miei interventi! Dunque, mi hai detto che l'inconscio non è di facile accesso e di facile interpretazione. E fino a qui ci siamo, ma io ti avevo chiesto di dirmi cos'è!!!!! Dai, non è difficile. Se non lo sai puoi sempre fare una ricerca su internet e un bel copia incolla, a me va bene se prometti di leggere quello che copi. Ti prego cortesemente di farlo, anche perché, non so se lo sai, ma non esiste una “Psicanalisi Ufficiale” e, a seconda del modello psicanalitico di riferimento, il concetto di inconscio cambia un po'. Quindi sarebbe interessante per tutti capire di cosa stai parlando quando parli di inconscio. Forse anche per te Rimane il fatto che una cosa non esiste solo nella misura in cui la conosciamo. E che non è che la natura di un oggetto cambia a seconda del livello di conoscenza che ne ha la coscienza umana. Sono certa che, se la terra gira attorno al sole oggi, allora lo faceva anche nel medioevo. Comunque, se leggi il mio post in cui definisco l'inconscio semplice, ti accorgerai che ho detto che l'inconscio è di difficile comprensione e interpretazione. Ma lui è semplice. Chiunque abbia lavorato a lungo con l'inconscio si accorge che alla fine le interpretazioni "giuste" (e si capisce quali sono quelle giuste perché sciolgono i sintomi!) sono di una semplicità disarmante. L'inconscio ha una sua logica che non è quella della razionalità. Certamente cercare di spiegarlo in termini razionali è complicatissimo, ma questo non significa che sia l'inconscio ad essere complicato. Dunque, l'inconscio non metterebbe mai in atto un meccanismo così perverso e doloroso per una motivazione banale! Se mette in atto un meccanismo doloroso, la motivazione è sempre molto profonda e molto radicata in zone realmente inconsce della psiche. Mentre, siamo seri, il desiderio di liberarsi da un patner non più soddisfacente è, nella maggior parte dei casi, conscio o appena sotto la soglia della coscienza, e non profondamente inconscio! Ultima modifica di Fragola : 04-08-2005 alle ore 09.58.00. |
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04-08-2005, 14.05.19 | #36 |
stella danzante
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ricordo di aver letto tempo fa che se si sogna che il patner ci tradisce e' in realta' il bisogno inconscio di trovare una ragione che giustifichi il nostro bisogno di tradire a nostra volta
ora fermo restando che non e' cosi' che si interpretano i sogni ma il contenuto inconscio varia in base al vissuto personale di ognuno e che l'interpretazione ultima spetta sempre a chi sogna di darla (cosi' penso anche nella vita non onirica l'intervento inconscio varia dal vissuto personale di ogni individuo cosi' se una persona ha bisogno di denigrare la persona con cui divide l'intimita', ad esempio per un suo senso di inferiorita' e quindi relativo bisogno di abbassarla al suo livello, questa potrebbe essere una delle possibili interpretazioni, insomma non si puio' trarre da un modello una teoria generale e valida per tutti, bisogna sicuramente andare a indagare sui personalissimi modelli interiori, inconsci di ognuno di noi, pochi credo si somigliano), questo potrebbe essere una possibilita' a supporto della teoria non valida comunque per tutte le persone o no? |
04-08-2005, 14.26.28 | #37 | |
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Citazione:
Questo è sicuramente vero. L'inconscio personale è, appunto, personale! Eppure le teorie esistono. Come il collegamento tra dongiovannismo e complesso materno, tra le problematiche di apprendimento e la figura del padre. Evidentemente ci sono dei motivi comuni nell'inconscio di esseri che hanno in comune molte cose! E così come è possibile costruire una teoria che certo, non è valida al 200%, ma ha una sua validità, è anche possibile capire quando delle teorie non hanno proprio nessuna possibilità di stare in piedi! Nessuna base di attendibilità. Se poi esiste una persona per qui quell'interpretazione è valida, questo non ne fa una teoria |
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04-08-2005, 15.09.11 | #38 |
Ospite abituale
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In effetti è proprio questo il senso sotteso alla presentazione di teorie, sia qui che altrove, La viandante, grazie di averlo efficacemente focalizzato
come ben dici tu non esiste un inconscio standard per cui non esiste una possibilità della sua banalizzazione semplicistica. In questa ottica una teoria ha la sua validità al pari delle altre: che poi sia valida non per tutte le persone ma per una singola in base al suo inconscio non ne varia il diritto e la piena possibilità di essere una teoria cmq, come fai correttamente osservare , Laviandante, nel pieno rispetto della pluralità e spazzando via eventuali pretese di assolutismo |
04-08-2005, 18.07.41 | #40 |
Ospite
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Io vorrei solo confermare che quello che dice Mark a me è accaduto. E riflettendoci bene è stato proprio come dice lui. Solo che ero alquanto giovane all'epoca, ero alla prima esperienza, e non sapevo capacitarmi della fine di un amore. Per cui ho sbagliato trovandomi esattamente nella situazione descritta.
Poi non mi è più successo. Ho preso confidenza con la vita. |