Si riconferma la delusione di un incontro devirtualizzato che fa naufragare un progetto d'amore per le aumentate aspetattive nel corso della relazione, e la smentita di un mito romantico per cui ci si può innamorare della sola personalità come suggerisce la favola della Bella e la Bestia.
Quella personalità la cui conoscenza per mutue esplorazioni interiori ci ha suggestionato, quando ci sta di fronte non supera la prova del riscontro corporeo. Ho sempre saputo che nel gioco amoroso l'apparire è vittorioso. Si attribuiscono le migloiri qualità alla persona di cui ci s'innamora, ma in chi le possiede davvero finiscono per passare inosservate o lasciare indifferenti.
Anche le doti culturali non attraggono in se stesse ma se corrispondono ad uno stutus di successo che riverbera un alone di fascino sulla persona qualsiasi ne sia l'aspetto fisico.
In un forum a seguito delle frequentazioni si possono creare certe alchimie per simmetriche affinità o per l'intuizione di una possibile complementarità di ruoli. Ma anche nel mondo virtuale chi più seduce non sempre è tra i dialoganti migliori.
Più che di autentico sentimento per tali ciechi amori parlerei di stati emozionali associati alle fasi dello scambio di messaggi. Anche in tale contesto valgono le arrischiate proiezioni idealizzanti ma mi sfugge per quale capacità immaginativa avvenga la visualizzazione esaltante di chi ha dato solo vaghe indicazioni sul suo aspetto esteriore.
I teorici della seduzione affermano che ad accendere il desiderio è l'assenza di un corpo e non la sua presenza, che perturba il lontano, l'inaccessibile, l'ostacolato e non ciò che si ha a disposizione, che immaginario e amore sono un binomio inscindibile, che la tensione amorosa è alimentata da mistero e dall'attesa e non dalla compiutezza fatale nemica di ogni amore.
Sono le costanti anche di una tradizione letteraria occ identale e paradigmatiche sarebbero proprio le storie di amori virtuali mai devirtualizzati.
A volte certe aspettative non sono condivise da entrambi o rimangono inespresse, ad es. uno può volersi limitare allo scambio di parole ma anche un tacito sodalizio culturale può tramutarsi in un'amicizia amorosa finchè coglie il delirio di sapere ad ogni costo come guarda, sorrride, parla la persona con c'è stato un irripetibile scambio di cultura e di confidenze. Ma incombe il presagio che alla fine rimarrà solo un e-pistolario che tesotimonierà come si sono costruite attraverso la scrittura due rinnovate identità per un'incompiuta storia.