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03-06-2005, 19.45.30 | #12 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Citazione:
C'erano i ripetenti anche una volta... no? |
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03-06-2005, 21.00.37 | #13 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
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io non mi vergogno a dire che ancora mi piace giocare...
c'è stata la fase dei giochi sedentari tipo il visual game, il tabù, il paroliamo, mille miglia fatto con le carte e poi quelli più 'seri' tipo il trivial o lo scarabeo...ma anche con quelli se ci giochi con le persone giuste ne escono situazioni divertenti... e poi ora c'è la scusa dei figli degli amici che stimolano...l'anno scorso al mare eravamo 8 adulti e 3 ragazzini ed una canoa da gonfiare e mettere in mare...gli adulti si sono sacrificati tutti... una mia amica dice che come gruppo siamo un po' affetti dalla sindrome di peter pan ed appena spunta qualcosa che ci può dare una scusa ancora ne approfittiamo... io non riesco a farne a meno di quella dimensione, quella del gioco...tu esci dagli schemi...ogni gioco ti porta a simulazioni diverse...ti porta su un terreno in cui valgono regole diverse dalla vita di sempre e pure diverse a seconda del tipo di gioco che fai... adoro la bici da sempre ma avete idea di quanto sia stato divertente sabato fare 'il giro tondo' tra due tram su via regina margherita a roma? c'era un po' di tutto: l'abilità fisica per destreggiarsi ed intrufolarsi senza farsi male, il divertimento di vedere le facce delle persone che non capivano cosa stava succedendo, l'abilità di sapere quando far cessare il gioco, cioè un istante prima della discesa dai tram degli autisti arrabbiati ... come a 10 anni quando cercavo di capire qual'era il limite estremo di sopportazione di mia madre...quello subito prima del ceffone...e fare tutto senza arrivare a quello... e la domenica prima...alle 9 e mezzo di mattina a zompettare e ballare su un prato nello stadio di caracalla con il riscaldamento per la maratona fatto con le coreografie del jazzercise... il gioco ti fa entrare in un altra dimensione...basta avere l'incoscienza di buttarsi dentro... |
04-06-2005, 09.46.56 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Citazione:
Mandrake ???....no, no. Tarzan o Zagor se mai. Il mio post era un modo per esprimere concordanza con le due frasi di Huizinga, citate da te. Di Alieni ce ne sono fin quanti ne vuoi: basta fare un giro di sera nei centri sociali oppure ad un qualche Rave. Là li trovi tutti: Vampiri, Zombi e Alieni....Cmq, non era questo il punto. La curiosità e lo stupore trovo, non siano gli unici "requisiti" che rivelano la giocosità di una persona. Vedo il sapersi mettere a proprio agio nelle varie circostanze e azioni svolte molto più importante. Forse qui, sorgono gia le differenze caratteriali..... Mi vengono i mente anche giocatori che prediligono il gioco duro, per non menzionare i giocatori d'azzardo etc. E in un giocatore duro leggo tutt'altro che meraviglia negli occhi. |
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04-06-2005, 11.15.10 | #15 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Citazione:
Occhio che il gioco d'azzardo mi sa che non è più proprio un gioco perché ha un secondo fine... il gioco che intendo io è per il puro divertimento... |
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04-06-2005, 13.23.13 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Bean ciao , non sono d'accordo che il gioco d'azzardo non sia giocare. Perche se vogliamo indagare sui secondi fini anche la piacevolezza di un gioco "innoquo", "puro" o " divertente" lo possono essere. Infatti dici: il giocare per....mentre qui mi sembra, cerchiamo di convenire (in senso pratico) che il gioco sia un'attività gratuita, nel senso che non ha finalità serie o utili. Le nozioni di divertimento, puro etc si oppongono a entrambe queste caratteristiche.
Malgrado il carattere di gratuità, moltissimi giochi hanno come scopo dichiarato la speranza di un guadagno e spesso di un guadagno "sonante" e personalmente concepisco questo fatto come una degenerazione della vera nozione di gioco (nel suo senso infantile). Ma d'altra parte, concepisco anche nei "giochi di soldi" spesso il lato utilitaristico, la possibilità di un guadagno, dopo il puro piacere (anch'esso un guadagno) del gioco.....per non parlare anche dell’uso della parola gioco in alcune espressioni come "giochi olimpici" o "giochi del circo" o "giochi di guerra", dove al significato primario si aggiunge uno spirito di competizione (nella prima espressione) o di competizione-spettacolo, e a volte una connotazione eroico-tragica. Altrimenti, si va a indagare sui termini: divertmento (forse, una semplice distrazione???) e/o purezza. Ultima modifica di neman1 : 04-06-2005 alle ore 13.35.08. |
04-06-2005, 16.14.45 | #17 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Citazione:
Non è obbligatorio essere d'accordo.... tieni però presente che i giochi d'azzardo sono organizzati e quindi si perde un po' della spontaneità, anzi tutta, che dovrebbe essere alla base di un gioco. Una volta mi ritrovai a parlare del + e del - con un amico. Senza renderci conto stavamo provando un'emozione nuova, un gioco mai provato prima: + - x : = identico, ecc.. via via fino a parole che di volta in volta avessero un nesso con quelle che le precedevano. Dopo un'ora eravamo ancora lì... e di parole ne abbiamo dette tantissime! |
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04-06-2005, 16.34.16 | #19 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Citazione:
Ciao, ho provato a cliccare sul link ma non mi si apre nulla... |
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